Festa dell’Unità Firenze: ricordo vittime Genova e Pollino

Domani, 30 agosto, inizierà la Festa dell’Unità nel parco delle Cascine, Firenze, in apertura sarà tenuto un minuto di silenzio per le vittime di Genova e della tragedia del Pollino, in seguito spettacoli e presentazione del libro di Damilano.

Al via domani la Festa dell’Unità nel parco delle Cascine di Firenze che anche quest’anno è festa del Pd di Firenze e regionale.

Domani, giovedì 30 agosto, gli stand apriranno alle 19, ma l’inaugurazione ufficiale sarà presso il palco centrale alle 21 con un minuto di silenzio per le vittime del crollo di Genova e quelle della tragedia del Pollino.

Poi taglio del nastro con i segretari del Pd comunale e metropolitano, Massimiliano Piccioli e Marco Recati, insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella.

A seguire primo appuntamento della Festa con la presentazione del libro di Marco Damilano ‘Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia’.

Per gli spettacoli, alle 22.30, presso lo Spazio endless summer, concerto ‘Musiha.’

PD Toscana: mozione per revoca incarico a ministro per la Famiglia Fontana

I consiglieri regionali Pd Leonardo Marras (capogruppo) e Alessandra Nardini, hanno commentato le recenti dichiarazioni del sindaco di Stazzema (Lucca) e presidente del Parco nazionale della Pace, Maurizio Verona, che ha chiesto la revoca dell’incarico al ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana per le sue parole sulla legge Mancino.

“Il sindaco di Stazzema ha pienamente ragione: il ministro Fontana deve dimettersi e c’è bisogno di inasprire le pene contro il ritorno del fascismo, l’esatto contrario dell’abolizione della legge Mancino”- hanno affernato i due esponenti Pd.

Marras e Nardini annunciano inoltre, in una nota, una mozione perché “vogliamo che il Consiglio regionale si esprima su questa vicenda istituzionale gravissima e che, come fatto in altre recenti occasioni, torni a chiedere norme intransigenti per combattere ogni rigurgito di fascismo e ogni forma di razzismo”.

“La posizione del ministro Fontana sulla legge Mancino è incompatibile con il giuramento sulla nostra Costituzione – sottolineano gli esponenti Pd -, che si fonda sui valori dell’antifascismo e ripudia ogni forma di discriminazione”.

Per Marras e Nardini, “c’è il rischio concreto di una pesante involuzione su questi temi, e se il ministro, nonostante la tiepida dissociazione del premier Conte e del vice Di Maio, continua su questa strada non gli rimane che dimettersi. Anzi, meglio sarebbe che fosse il presidente del Consiglio a rimuoverlo o che il Parlamento intervenga con una mozione di sfiducia”.

“Dalla Toscana- concludono- terra di antifascismo e culla dei diritti civili, deve venire un segnale forte”.

 

Pd Toscana: primarie aperte il 14 ottobre

Via al percorso per il congresso regionale del Pd toscano, le primarie aperte per l’elezione del segretario regionale del Pd toscano e dei 500 membri dell’assemblea sono fissate per domenica 14 ottobre dalle 8 alle 20.

Le primarie aperte per l’elezione del segretario regionale del Pd toscano e dei 500 membri dell’assemblea sono fissate per domenica 14 ottobre dalle 8 alle 20. Lo ha deciso ieri la direzione regionale, che ha approvato il regolamento congressuale.

Le candidature a segretario e le relative linee politico-programmatiche vanno depositate alla Commissione regionale entro il 10 settembre. Tutte le candidature devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell’assemblea regionale uscente oppure da un minimo di 150 iscritti distribuiti in almeno la metà delle federazioni territoriali della Toscana.

Come previsto dallo Statuto, in una prima fase saranno gli iscritti del PD a pronunciarsi, discutendo le linee politiche e votando il candidato segretario nelle riunioni dei rispettivi circoli nel periodo 15-26 settembre.

C’è poi la seconda fase, quella delle cosiddette “primarie” aperte, in cui si vota per i 500 membri dell’assemblea e per il segretario. Alla consultazione accedono i tre candidati (o meno di tre, se le candidature fossero in numero inferiore) che nella consultazione preventiva nei circoli abbiano ottenuto il consenso del maggior numero di iscritti purché abbiano ottenuto almeno il cinque per cento dei voti validamente espressi e, in ogni caso, quelli che abbiano ottenuto almeno il quindici per cento dei voti validamente espressi e la medesima percentuale in almeno un terzo dei coordinamenti territoriali.

Alle primarie hanno diritto di voto tutte le elettrici e gli elettori che dichiarino di ricono­scersi nella proposta politica del Partito. Ad ogni elettore è richiesto un contributo di due euro. Gli iscritti al Partito Democratico non sono tenuti al versamento.

Gli elettori esprimono il voto a una lista di candidati all’assemblea regionale e automaticamente al candidato segretario regionale sostenuto da quella lista.

E’ eletto segretario il candidato che abbia riportato la maggioranza assoluta dei 500 membri dell’assemblea eletta. Qualora nessuno abbia riportato tale maggioranza gli eletti dell’assemblea sceglieranno il segretario regionale tra i due candidati più votati tramite un ballottaggio a scrutinio segreto.

Toscana: approvata legge Monni sull’economia circolare

Toscana, approvata dal Consiglio la legge Monni sull’economia circolare, la vice capogruppo PD in Regione : “La Toscana continua la sua svolta verde. Centrosinistra compatto per una regione più forte, equa e sostenibile.”

“La Toscana sceglie definitivamente la strada della sostenibilità  e dell’economia circolare”. Lo afferma  la vice capogruppo del Pd in Regione Monia Monni  prima firmataria della legge sull’economia circolare che orienta le politiche regionali verso il modello dell’economia circolare,  individuando obiettivi e contenuti minimi nel coordinamento dei settoriali regionali con il Programma regionale di Sviluppo (Prs) che la Giunta dovrà presentare al Consiglio entro tre mesi.

La legge ha avuto il via libera del Consiglio regionale con i voti a favore, oltre che del Pd, anche di Art1-MDP e Sì Toscana  a Sinistra “Questa legge”, ha detto Monia Monni intervenendo in aula “orienta tutte le politiche regionali verso questa direzione. Una proposta assolutamente innovativa che non confina queste tematiche in esclusiva relazione al ciclo dei rifiuti, ma conferisce la giusta connotazione di trasversalità”.

Se vogliamo concretamente parlare di sostenibilità ed economia circolare dobbiamo guardare alla società nel suo insieme: ambiente, forme di sviluppo, diritti, lotta alle diseguaglianze, salute, energia, mobilità ed istruzione. E sul voto  a favore delle altre forze politiche presenti in Consiglio Monni è soddisfatta: “Sono contenta”, prosegue la vice capogruppo “nel vedere che tutto il centrosinistra ha votato a favore di questa proposta di legge, segno evidente che esiste un perimetro culturale comune che abbiamo il dovere di riscoprire insieme, a partire proprio dalle tematiche legate alla sostenibilità, all’ambiente ed ai nuovi processi di sviluppo”.

“Il centrodestra”, continua Monni “in cui ormai non possiamo che annoverare anche il Movimento 5 Stelle, si è difeso sventolando due righe sull’economia circolare nel contratto di governo e facendo fronte unito nel voto di astensione. Credo non ci si potesse aspettare molto di più da quelle forze politiche che osannano il Presidente Trump che non è certo noto per la sua sensibilità ambientale”.

“Non posso che rimandare al mittente qualunque idea che collochi questa complessa discussione nell’alveo di una discettazione filosofica riservata a pochi esperti. La politica può farsi trovare impreparata ed essere travolta dai cambiamenti, perché intenta solo a studiare qualche slogan ad effetto, o può invece svolgere il suo ruolo che non può essere che quello di governare questi processi complessi. Credo in questa visione della politica e l’approvazione di questa legge- conclude Monia Monni- , oltre alla sua portata di estrema innovazione, rappresenta un tassello fondamentale per continuare a costruire una Toscana sempre più forte, equa e sostenibile”.

Bruciata bandiera Pd Rosignano: Marras “non sottovalutare atto”

Bruciata bandiera del Pd a Rosignano, Marras sottolinea che sono episodi “da non derubricare nella categoria atti vandalici”, sono gesti che prendono di mira “luoghi altamente simbolici per la memoria antifascista”.

Sono “episodi da non sottovalutare, da non derubricare nella categoria atti vandalici”. Così Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, e i consiglieri regionali Francesco Gazzetti e Gianni Anselmi sul ritrovamento di una bandiera bruciata alla sede del circolo dei Democratici ‘Pasolini’ di Rosignano (Livorno).

“Ormai da tempo, non solo nel territorio della Val di Cecina”, prosegue la nota del Pd “arrivano notizie di gesti simili, che prendono di mira le sedi del nostro partito o luoghi altamente simbolici per la memoria antifascista”.

“Auspichiamo che le indagini avviate dal commissariato di polizia di Rosignano possano portate all’individuazione dei responsabili e soprattutto ci auguriamo che tali episodi non abbiano a ripetersi”, concludono esprimendo la loro solidarietà al Pd di Rosignano e al suo segretario Enzo Del Seppia.

Firenze: opposizioni contro nuovo assessore Fratini (PD), assente in Consiglio

In Palazzo Vecchio opposizioni all’attacco per l’assenza, stamani in Consiglio comunale, del neo assessore alle politiche interculturali Massimo Fratini alla comunicazione formale del suo ingresso in giunta (effettuata dalla vicesindaca Cristina Giachi).

“È indecente che l’assessore Fratini sia assente in aula il giorno in cui il Consiglio Comunale dibatte della sua nomina.”- ha affermato il consigliere di Fdi Francesco Torselli.

”Non conosciamo le motivazioni della sua assenza- aggiunge Torselli- ma qualsiasi esse siano, avrebbe potuto chiedere lo slittamento di una settimana di questo dibattimento. L’assenza è una mancanza di rispetto gravissima al Consiglio ed ai fiorentini”.

Toni simili a quelli usati da Tommaso Grassi, di Firenze riparte a sinistra: “L’assenza di Fratini è inqualificabile. E’ una mancanza di rispetto del Consiglio comunale. Avevamo chiesto, insieme alle altre opposizioni, di essere presente alla prima seduta utile per relazionare sulle sue deleghe. La situazione che si è verificata rasenta il ridicolo”.

A parlare di “mancanza di rispetto”, per l’assenza dal Consiglio di “Fratini e del sindaco Dario Nardella”, è anche la consigliera di Pap Miriam Amato: “Purtroppo il Consiglio comunale è ormai svilito e umiliato dell’arroganza del Partito Democratico, che imbavaglia le discussioni: questo organo è ridotto da organo di indirizzo e controllo a passacarte della Giunta”, accusa la consigliera.

“Questa mattina – aggiungono infine i rappresentanti in Consiglio di Mdp Alessio Rossi e Stefania Collesei – abbiamo assistito all’ennesima dimostrazione di quanto scarsi siano il rispetto istituzionale e la considerazione del Consiglio Comunale da parte di questa Giunta”.

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