Pci: a Livorno un anno di appuntamenti per il centenario

A illustrare il programma, intitolato ‘Il centenario del Partito Comunista d’Italia. Livorno 1921-2021’, il sindaco Luca Salvetti. Tra gli obiettivi, spiega una nota, anche una grande rassegna dopo l’estate-autunno dedicata al rapporti tra Partito Comunista, arte, letteratura e cinema, e altri eventi che si svolgeranno compatibilmente con
l’emergenza Covid.

Partiranno domani, per svilupparsi lungo tutto l’arco dell’anno secondo le intenzioni dell’Amministrazione comunale, le iniziative a Livorno per il centenario del Partito Comunista italiano, città che ne vide la nascita il 21 gennaio 1921.

A illustrare il programma, intitolato ‘Il centenario del Partito Comunista d’Italia.
Livorno 1921-2021’, il sindaco Luca Salvetti. Tra gli obiettivi, spiega una nota, anche una grande rassegna dopo l’estate-autunno dedicata al rapporti tra Partito Comunista, arte, letteratura e cinema, e altri eventi che si svolgeranno compatibilmente con
l’emergenza Covid.

“Il centenario della fondazione del Partito Comunista – ha sottolineato Salvetti – è un evento cruciale che, da qualunque prospettiva si guardi, ha profondamente inciso sulla storia, non solo politica, ma anche culturale e sociale del nostro Paese, e ha caratterizzato profondamente anche l’immagine e identità della città di Livorno. E’ un vero onore per me avere l’opportunità di poter celebrare questo evento proprio qui dove si è verificato”.

Domani il Comune aderisce all’evento di annullo di un francobollo celebrativo del centenario del Congresso di Livorno, e, successivamente, a un incontro al Teatro Goldoni al quale interverranno, tra gli altri il presidente della Regione Eugenio Giani e Salvetti. Davanti al
Goldoni di Livorno  una mostra-installazione dedicata alla scissione: pannelli affissi su una serie di totem posti a ‘falce’ nella piazzetta di fronte all’ingresso del luogo in cui maturò la scissione.

Un pannello riguardante la nascita del Pci sarà inoltre esposto sulla facciata dell’ex Teatro San Marco, e un’installazione di ombrelli ricorderà le condizioni in cui si tenne il primo congresso del partito all’interno del teatro.

La Biblioteca labronica presso i Bottini dell’Olio ospiterà una rassegna documentaria di cimeli legati al centenario: in primis la bandiera del Partito Comunista d’Italia che fu cucita dalle donne della prima federazione livornese del partito.

Regionali: in Toscana c’è sesto candidato, Barzanti del Pci

Un nuovo contendente si affaccia nell’arena per la corsa alla presidenza della Regione Toscana: dopo Eugenio Giani per il centrosinistra, Susanna Ceccardi per il centrodestra, Irene Galletti per M5s, l’ex leghista Roberto Salvini con una lista propria, e Tommaso Fattori in rappresentanza di varie sigle della sinistra, si aggiunge alla rosa dei candidati anche il segretario del Pci della Toscana Marco Barzanti.

Salgono così a sei le candidature a governatore. “Abbiamo il progetto, nato tre anni fa, di ricostruire lo storico Pci di cui abbiamo ripreso anche lo storico simbolo del partito – spiega Barzanti -. Le contraddizioni dei nostri giorni e la sinistra ‘fucsia’ degli ultimi 30 anni ci hanno portato alla necessità di rilanciare la questione comunista in Italia e in Toscana. Stiamo raccogliendo le firme, e siamo vicini all’obiettivo, per presentarci in almeno nove collegi, come richiede la legge elettorale regionale”.

Barzanti sottolinea che naturalmente la falce e martello saranno nel simbolo. “Non abbiamo la possibilità di reperire fondi per fare una campagna elettorale come si fanno oggi – aggiunge – per cui la faremo alla vecchia maniera, porta a porta e nelle piazze.
Faremo una campagna elettorale sui valori, sulla necessità di una cultura comunista e di classe, e rilanceremo le questioni dei diritti dei lavoratori, che sono stati disintegrati, della sanità, e della scuola. Lavoreremo anche sulla ripubblicizzazione dei servizi che sono stati privatizzati, dall’acqua all’energia”.

“Questo paese è meraviglioso – conclude – perché quelli che rappresentano la destra vanno sempre più a sinistra, con la Ceccardi che si dichiara antifascista, e quelli che devono rappresentare la sinistra vanno sempre più a destra, come Giani”.

Coronavirus, Rizzo: “l’Europa è morta. E anche il capitalismo non sta tanto bene…”

Oggi molti esaltano il ‘modello cinese’, lui lo fa da sempre. “Solo il socialismo può farci uscire da questa crisi”  dice il segretario del PCI Marco Rizzo. Lo abbiamo intervistato

Il coronavirus sta creando una frattura delle cui dimensioni ci renderemo veramente conto solo tra qualche mese, dice Rizzo, e saranno dolori…

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Venezuela, Pci Toscana: presidio pro-Maduro sotto sede Regione

Enrico Rossi, che ha definito il presidente venezuelano un torturatore, il Segretario del Pci Toscana Barzanti risponde: “Maduro è stato eletto democraticamente e quindi esiste un governo legittimo. Se invece funziona come dice Rossi, io oggi mi dichiaro presidente della Regione Toscana e chiedo l’appoggio dei partiti comunisti del mondo”.

“Al presidente Rossi, che ha definito Maduro un torturatore, ricordiamo che c’è un diritto internazionale e che lo sta violando, come oggi fanno purtroppo molti Paesi. Riteniamo grave che chi come lui si definisce ‘di sinistra e partigiano’, anziché attaccare il golpe degli Stati Uniti, non ricordi che in Venezuela c’è una sinistra che ha vinto le elezioni ottenendo il 60% e quindi esiste un governo legittimo anche se non piace agli americani”. Lo ha detto oggi il segretario regionale del Pci toscano, Marco Barzanti nel corso di un presidio davanti al Consiglio regionale.

La manifestazione indetta dal Pci regionale è la risposta all’incontro avvenuto all’auditorium Spadolini lo scorso 18 gennaio in occasione della proiezione del film ‘Chavismo: la peste del XXI secolo’ del regista venezuelano Gustavo Tovar Arroyo, a cui sono intervenuti tra gli altri il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani, l’eurodeputato Nicola Danti (Pd) e il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi). Un’iniziativa, ha aggiunto Barzanti “in cui hanno convenuto che il governo Maduro deve decadere, appoggiando il golpe americano, e in cui riteniamo sia stata grave la presenza della Regione Toscana”.

“Chiediamo a Rossi di rileggersi i libri di storia – ha concluso il segretario regionale del Pci -. Se invece è così che funziona, io oggi mi dichiaro presidente della Regione Toscana, e chiederò alla Russia, alla Cina e a tutti i partiti comunisti del mondo, di riconoscere la mia presidenza”.

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