Regione Toscana: 2,5 milioni per lavoratori spettacolo

2,5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo: il 12 settembre, sul portale Sviluppo Toscana verrà pubblicato un nuovo ‘bando ristori’ emanato dalla Regione Toscana per dare sostegno al settore dello spettacolo, pesantemente colpito dalla pandemia.

Il nuovo bando si rivolgerà a tutti gli operatori, con l’obiettivo di raggiungere anche coloro che non sono riusciti ad accedere ai precedenti bandi. In particolare, si legge in una nota della Regione, sono indicati come beneficiari le imprese, le associazioni culturali senza scopo di lucro, le istituzioni, gli enti del terzo settore attivi nei settori dello spettacolo dal vivo, i gestori privati di sale cinematografiche ed i lavoratori dello spettacolo. Le domande di contributo a fondo perduto potranno essere presentate online dalle ore 9 del 12 settembre.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha ricordato che si tratta del “terzo bando emesso dall’amministrazione regionale per sostenere il mondo dello spettacolo ed i suoi lavoratori. Il primo bando è uscito già nel
2020, rivolto alle imprese, e l’altro, emanato dal consiglio regionale e rivolto ai lavoratori autonomi, è stato pubblicato nel 2021. Il bando 2022, da 2,5 milioni, si rivolge all’intero settore mettendo a disposizione risorse superiori alla somma dei due precedenti, rispettivamente da 900mila euro e da 1 milione”.

“Il settore delle spettacolo è stato fortemente penalizzato dai due anni di gestione pandemica e il sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici delle arti deve
proseguire e arrivare anche dal territorio. Per questo il nuovo bando regionale è uno strumento quanto mai necessario ed importante in questa fase di ripartenza anche culturale”. A dirlo, in una nota congiunta, Cristina Scaletti e Patrizia Coletta, presidente e direttore di Fondazione Toscana
Spettacolo. “Due milioni e mezzo che speriamo possano dare ossigeno a
quella fetta di operatori dello spettacolo dal vivo che non sono riusciti ad accedere ai precedenti bandi – hanno aggiunto -. Anche gli Stati generali dello spettacolo dal vivo che abbiamo voluto promuovere insieme a Regione ed Anci e che si sono svolti in primavera crediamo abbiamo contribuito a richiamare l’attenzione sull’importanza di dare risposte da troppo tempo
attese nel settore creativo, dello spettacolo e delle arti performative. Un percorso che la Fondazione Toscana Spettacolo affianca con la sua attività di promozione, distribuzione ed organizzazione teatrale e formativa”.

Famiglie Toscane, variazione negativa del 34,7% nella spesa media mensile in ricreazione, spettacoli e cultura

Firenze, dai dati emersi nel 18/o rapporto Federculture, “Lavoro e innovazione: le strategie per crescere”, illustrato alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini, risulta per la Toscana una variazione negativa del -34,7%, con 107,78 euro al mese destinati dalle famiglie alla cultura.

“Riportare le persone alla fruizione della cultura o cercare che l’offerta culturale vada a intercettare il pubblico. È l’obiettivo di una vera e rinnovata strategia per chi opera nel mondo dello spettacolo e delle arti, ma deve essere ancora più stringente alla luce dei dati che pongono la Toscana fra le regioni in cui la spesa delle famiglie in cultura si è drasticamente ridotta tra il 2019 e il 2021”. Così la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo, Cristina Scaletti e il direttore Patrizia Coletta commentano i dati di Federculture.

Per Fondazione Toscana Spettacolo “la crisi socio economica, ma anche la modifica delle scelte rispetto alle esigenze prioritarie da soddisfare devono essere affrontate con una strategia politica che anche a livello locale metta a disposizione risorse, strumenti e sinergie per dare ai cittadini la possibilità di vivere di cultura non come evento elitario, ma di comunità, di formazione e condivisione e perché riabitui il pubblico al bisogno di cultura”.

Da qui, continuano, “la nostra volontà di sostenere per la prima volta in Toscana il progetto dell’Affido culturale a partire da Arezzo e la realizzazione nella primavera scorsa degli Stati generali dello Spettacolo dal vivo che con il loro contributo in termini di proposte e partecipazione hanno restituito alla Regione una piattaforma di idee, proposte e stimoli per una programmazione culturale che riparta dai territori, dalle esigenze degli artisti, degli spazi e del pubblico”.

“Così remoti, così vicini”, progetto per spettacoli teatrali fruibili a distanza

La Fondazione Toscana Spettacolo onlus, d’intesa con la Regione Toscana, promuove il progetto “Così remoti, così vicini-Nuove idee per un teatro a distanza” per affiancare le imprese del settore durante la chiusura. C’è tempo fino alle ore 13 di venerdì 11 dicembre 2020 per presentare le domande.

Il progetto – che prevede un sostegno massimo di 10.000 euro per ciascuna delle proposte che saranno individuate – è rivolto alle imprese, alle compagnie e alle associazioni del settore teatrale titolari di partita Iva e con sede legale in Toscana, che abbiano svolto attività di produzione di spettacolo dal vivo nel biennio 2018-2019.

I progetti possono essere realizzati con strumenti tecnologici e audiovisivi, purché siano fruibili on line, negli ambiti del teatro, della danza, della musica e del circo contemporaneo e dovranno essere realizzati completamente dal soggetto proponente entro il 15 marzo 2021. Le proposte individuate saranno successivamente diffuse da Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

“La crisi che stiamo vivendo – ricorda il presidente della Regione Eugenio Giani – non deve sospendere la voglia di fare cultura e nonostante questo difficile momento abbiamo sviluppato modi differenti che ci permettono una diversa socialità e ci forniscono contenuti culturali di qualità. Questo avviso rappresenta un’occasione di lanciare un segnale importante a tanti operatori e compagnie teatrali”.

“Questi lunghi mesi – osserva il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, Patrizia Coletta – sono connotati da pesanti difficoltà per tutti gli operatori e i lavoratori dello spettacolo dal vivo, dagli artisti, ai tecnici, agli organizzatori. Per questo sentiamo l’esigenza e la responsabilità di manifestare in maniera ancora più incisiva e concreta la nostra vicinanza alla comunità teatrale toscana, così ricca di professionalità e creatività, continuando ad offrire proposta culturale ai nostri spettatori, seppure a distanza”.

“In questa fase particolare – sottolinea la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo, Beatrice Magnolfi – è necessario che le istituzioni e gli operatori della nostra regione si impegnino nel sostenere e dare valore alla cultura in ogni suo aspetto, rimarcando l’importanza dello spettacolo dal vivo come elemento indispensabile per la crescita dei nostri territori, così ricchi di spazi teatrali, di talenti creativi, di competenze insostituibili che animano il mondo della prosa, della musica, della danza e di tutte le arti performative”.

L’avviso è disponibile sul sito.

Fase 2 per la Cultura: FTS, “i teatri, una funzione pubblica che dovrà essere garantita”

Patrizia Coletta (Direttrice Fondazione Toscana Spettacolo) intervenuta durante  la maratona radiofonica di Controradio “La cultura: il superfluo indispensabile ”.

“Ci siamo trovati all’inizio del lockdown con più di 250 date sospese, 970 mila euro di pagamenti sospesi” con ricadute su artisti, spazi, cittadini e territorio.

Tre nomine nazionali per i vertici di Fondazione Toscana Spettacolo

“I vertici della Fondazione Toscana Spettacolo onlus diventano sempre più protagonisti del sistema nazionale dello spettacolo dal vivo. La presidente, Beatrice Magnolfi, e il direttore, Patrizia Coletta, hanno ricevuto, negli ultimi giorni, prestigiose nomine in alcuni degli organismi più importanti per la scena nazionale.”

Secondo quanto riporta il comunicato dell’Ufficio stampa della Fondazioe Toscana Spettacolo onlus: “All’interno dell’Agis, che dal 1945 rappresenta tutte le realtà dello spettacolo, Beatrice Magnolfi è stata nominata componente dell’ufficio di presidenza nazionale (il 12 dicembre), nonché vicepresidente dell’Associazione per la Toscana (dal 13 dicembre). Nuovi incarichi che affiancherà alla presidenza di Toscana Federvivo, l’associazione in seno ad Agis Toscana che guida fin dalla sua istituzione, all’inizio del 2019.

Contestualmente, ieri, a Roma, nel corso dell’assemblea nazionale in sede Agis Federvivo, Patrizia Coletta è stata nominata vicepresidente di A.R.T.I., l’Associazione delle Reti Teatrali Italiane che raccoglie i 13 circuiti regionali multidisciplinari dello spettacolo dal vivo, che associano oltre 600 teatri in tutta Italia.

FTS onlus

<<Questi nuovi riconoscimenti – dice Beatrice Magnolfi – valorizzano il lavoro svolto alla guida di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, i cui importanti risultati vengono premiati con incarichi di prestigio in questi organismi>>.

<<Fare sistema è fondamentale – sottolinea Patrizia Coletta –; sono onorata di questa nomina che mi consentirà di mettere la mia esperienza al servizio degli altri circuiti della rete>>.”

Fondazione Toscana Spettacolo verso il futuro

?La Fondazione Toscana Spettacolo onlus, ha presentato i bilanci e le anteprime delle stagioni teatrali ed i risultati e le proposte del Cantiere Scuola Teatro.

Attraverso progetti mirati a livello regionale e nazionale, Fondazione Toscana Spettacolo, si propone di formare il pubblico del futuro, incrementando e consolidando le attività rivolte ai ragazzi e nelle scuole, e di confermare gli ottimi risultati ottenuti con la programmazione delle stagioni teatrali.

A trent’anni dalla sua istituzione, Fondazione Toscana Spettacolo onlus vede una crescita costante della propria attività, con un pubblico che non smette di aumentare, e rilancia il suo impegno per le giovani generazioni.

Un lavoro realizzato insieme ai Comuni aderenti al circuito, alle associazioni del territorio, alle Università di Firenze, Pisa e Siena, con il fondamentale sostegno della Regione Toscana- socio fondatore nel1989- e del MiBACT.

Grazie alla sua attività, anche nel2019, FTS è stata riconosciuta dal Ministero come primo circuito multidisciplinare in Italia. Nella stagione 2018-2019 sono stati quasi 200.000 gli spettatori, in una gigantesca platea da circa 30.000 posti, che abbraccia quasi 70 comuni. Complessivamente FTS ha programmato 46 stagioni di prosa, 24 stagioni di teatro ragazzi, 26 rassegne multidisciplinari (di cui 6 di teatro ragazzi), per un totale di 791 recite (di cui 390 con compagnie toscane), e 247 appuntamenti “dietro le quinte”

Un lavoro reso possibile da un’ampia rete di collaborazioni, che poggia su un bilancio sempre in equilibrio: entrate e uscite sono state di 5 milioni e 725 mila euro. Gli incassi, da soli, hanno coperto il 32% delle entrate; a seguire, il contributo dei Comuni e delle Province (27%), della Regione (19%) e del Ministero (14%). A sostenere l’attività di FTS, anche l’importante partecipazione di Unicoop Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. La gestione di queste risorse è particolarmente virtuosa: quasi 1’80% viene dedicato all’attività, fra programmazione e formazione del pubblico.

Ed è proprio la formazione del pubblico che ha registrato, nell’ultimo anno, una sensibile impennata: i progetti e le iniziative riservate ai giovani e alle scuole della Toscana sono cresciuti del 50%. Gli under 30, fra pubblico degli spettacoli e fruitori dei laboratori, sono stati 55.000, segnando un aumento del13% rispetto alla scorsa stagione.

Questi risultati sottolineano l’impegno di FTS nei confronti delle giovani generazioni. Il successo del Cantiere Scuola Teatro, la tre giorni che ad aprile, a Pistoia, ha coinvolto oltre 600 persone, ha segnato solo una tappa del lavoro. Da lì è nata la Carta di Pistoia, che chiede risorse aggiuntive certe per questo ambito e criteri specifici per individuare i formatori. Un nuovo e importante passo avanti è stato fatto con l’approvazione del Protocollo d’Intesa per la promozione delle arti dello spettacolo nella scuola.

Il documento è stato sottoscritto dal più antico ente di ricerca del Ministero dell’istruzione, INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, e ARTI, l’Associazione delle Reti Teatrali Italiane in sede Agis/Federvivo, che ha individuato FTS come capofila per questo progetto.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Patrizia Coletta, direttore della Fondazione e la presidente, Beatrice Magnolfi:

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