Fiorentina – Parma 3-3, viola salvati da autogol

Firenze, è successo tutto alla fine, la Fiorentina si è fatta rimontare dal Parma per due volte e poi addirittura superare al 90′ e quando per i viola stava balenandosi il terzo ko consecutivo è arrivato al quarto minuto di recupero l’autogol di Iacoponi.

Così la sfida salvezza tar Fiorentina e Parma, di scena al Franchi, è terminata 3-3, un punto a testa che in classifica non cambia nulla per gli emiliani che restano penultimi e pochissimo per la squadra di Prandelli che raggiunge Spezia e Benevento.

Brutta partita fra formazioni piene di limiti, problemi e infortuni (oggi ko anche Amrabat e Bani), specchio fedele di una stagione complicatissima per entrambe, il successo manca alla Fiorentina da 45 giorni e al Parma da novembre. Due tiri, due gol: la Fiorentina ha saputo capitalizzare nel migliore dei modi le (pochissime) occasioni costruite nel primo tempo, sfruttando sempre le palle inattive.

A sbloccare una gara dall’andamento lento è stato Martinez Quarta con un colpo di testa da un calcio d’angolo di Pulgar. Il Parma trova il pareggio grazie alla sua reazione: un fallo ingenuo di mano di Pulgar su un tentativo di dribbling di Gervinho è stato punito con il rigore, Kucka dal dischetto non ha sbagliato.

Tutto da rifare per la Fiorentina: assenti per squalifica Ribéry (che ha fatto un tifo sfegatato dagli sky box) e per infortunio Castrovilli, Igor, Kouamè e Kokorin, Prandelli ha inserito Malcuit a destra e Eysseric e Borja Valero a sostegno di Vlahovic.

Nel Parma è tornato Gervinho in attacco con Karamoh al suo fianco e Kucka alle loro spalle, cambi anche in difesa con il rilancio di Laurini e Pezzella. Squadra tutt’altro che arrendevole quella emiliana che subito dopo il momentaneo pareggio ha sfiorato il vantaggio con Gervinho: provvidenziale la respinta di piede di Dragowski. Ma poco prima dell’intervallo è stata la Fiorentina a passare di nuovo: punizione di Pulgar, sponda del capitano viola Pezzella, uscita sbagliata di Pepe e Milenkovic ne ha approfittato segnando in acrobazia.

Nella ripresa il Parma ha tentato qualche affondo ma senza troppa convinzione, D’Aversa dopo Mihaila per Hernani ha cambiato tutto l’attacco (fuori Gervinho e Karamoh dentro Brunetta e Man) e ha raccolto i frutti: al 27′ arriva il pari con l’ex Kurtic, poi ha sfiorato il sorpasso al 42′. A quel punto i viola si sono svegliati, è entrato anche Callejon per Borja Valero e con Martinez Quarta, il migliore dei viola, ha colpito la traversa ma è stato il Parma in contropiede a passare di nuovo, stavolta con Mihaila innescato dal neoentrato inglese.

L’illusione della vittoria per i ducali è durata però una manciata di minuti: mentre il ds viola Pradè era teso temendo l’ennesimo tracollo e D’Aversa veniva espulso per proteste tutta la Fiorentina si è rovesciata in avanti e su un cross in scivolata di Pezzella Iacoponi è stato sfortunato e ha deviato nella propria porta.

Livorno: sette misure cautelari per favoreggiamento immigrazione clandestina

L’esecuzione di un’ordinanza del gip dalla squadra mobile di Livorno ha portato all’arresto di 7 persone. Le indagini hanno consentito di accertare che 3 delle persone arrestate, avevano realizzato un articolato e ben collaudato sistema diretto a favorire, mediante la produzione di contratti di lavoro ideologicamente falsi, o mediante matrimoni fittizi con cittadini italiani, la permanenza illegale di cittadini stranieri.

Gli stranieri che si riferivano ai malviventi, per ottenere il permesso di soggiorno potevano arrivare a pagare anche 5000 euro. I sette uomini sono indagati in concorso per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Soltanto tre di loro, rispettivamente di 77, 63 e 49 anni, sono state trasferite in carcere mentre le altre quattro, di 65, 58, 51 e 37 anni, sono ai domiciliari con dispositivo elettronico di controllo.

Le investigazioni proseguono da ottobre 2018, quando l’Inps di Livorno ha segnalato alla mobile l’esistenza di rapporti lavorativi domestici definiti ‘sospetti’ perché mancavano di alcuni requisiti richiesti e in cui 3 indagati, figuravano come datori di lavoro di numerosissimi cittadini stranieri. Gli agenti hanno lavorato acquisendo documentazione amministrativa in diversi Uffici immigrazione del territorio italiano, sui conti bancari e con intercettazioni telefoniche. Perquisizioni, con la collaborazione delle squadre mobili di Roma, Mantova, Lecco, Sondrio e Bergamo e Parma, 15 cittadini stranieri di diversa nazionalità, tutti ritenuti responsabili di aver indotto in errore, mediante la produzione di documentazione fittizia (contratti di lavoro, buste paga, Cud), i pubblici ufficiali preposti al rilascio dei permessi di soggiorno. Le indagini andranno avanti per la verifica della posizione di cittadini stranieri che hanno utilizzato contratti di lavoro inesistenti, sia pur regolarmente denunciati, per ottenere un titolo di soggiorno.

In contemporanea, con la collaborazione delle squadre mobili di Roma, Mantova, Lecco, Sondrio, Bergamo e Parma si sta procedendo all’esecuzione di 11 perquisizioni domiciliari e personali delegate dall’autorità giudiziaria livornese, a carico di altrettanti cittadini.

 

Fiorentina perde ancora, Montella: “Stagione maledetta ma ne usciremo”

Parma, tante occasioni gol, quattro pali, difese deboli ma alla fine la differenza la fa un’autorete, quella di Gerson, a dieci minuti dal termine, che regala la vittoria al Parma con la Fiorentina, e la matematica salvezza per i crociati.

Gli emiliani salgono a quota 41 e volano a +4 dal Genoa, la Fiorentina invece, sesto stop consecutivo coppa Italia compresa, deve ancora soffrire, anzi al Franchi nell’ultimo turno il calendario riserva proprio la sfida con il Genoa terz’ultimo, come dire uno spareggio per rimanere in Serie A.

Eppure, i viola ci avevano creduto, tante occasioni, il pallino del gioco per un’ora ma Simeone, Chiesa e poi Muriel non sono riusciti a trovare la zampata vincente.

È una furia Vincenzo Montella al termine del match perso allo stadio Tardini, gli strali sono per l’arbitro Giacomelli: “Non abbiamo perso per colpa sua ma non capisco proprio il suo metro di giudizio. Una gamba tesa clamorosa non segnalata, spalla a spalla giudicate in modo differenti… Insomma non ho capito il metodo di giudizio, anzi forse l’ho capito e alla fine ho pure perso la testa. L’ho detto comunque anche a lui già alla fine del primo tempo e al quarto uomo. Hanno sbagliato”.

Dichiarazioni pesantissime che aprono una settimana decisiva per la sua Fiorentina. “Dobbiamo ritrovare le forze per la sfida decisiva di domenica – ha aggiunto Montella – La partita? Ho poco da dire perché è stato lo specchio di questa stagione maledetta. Non segniamo da un mese? Ma cosa posso recriminare ai ragazzi! Siamo la squadra che mette a segno più occasioni, poi sbagliamo tantissimo, anche gol a porta vuota”. “Il passato ora però non conta più – ha concluso l’allenatore viola – Rimbocchiamoci le maniche e troviamo tutti assieme le energie per uscire da questa situazione”.

Il Sorpasso

Seguendo i suggerimenti di Fotografia Europea 2019 abbiamo percorso la Via Emilia verso Est. Adesso invece partendo dall’epicentro del festival, a Reggio Emilia, giriamo il timone in direzione opposta e arriviamo velocemente a Parma per “Il sorpasso”.

 

A Parma si trova una mostra veramente avvincente. “Il sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961” è un racconto collettivo per immagini che fa rivivere i tempi del primo dopoguerra. Racconta miseria e nobiltà degli anni nei quali avveniva la ricostruzione del Paese e cominciava il cammino verso il boom economico degli anni ’60.

La mostra “Il sorpasso” prende in prestito il titolo dal celeberrimo film di Dino Risi del 1962 per mostrarci tanti aspetti di cosa fu la vita in Italia in quel periodo.

“Il sorpasso” documenta la vita politica e quella privata; e insieme le lotte per il lavoro, le rivoluzioni del costume, la costruzione delle autostrade, il cambiamento del paesaggio. Insomma racconta il paese che usciva da uno stato di arretratezza ridotto a brandelli dalla seconda guerra mondiale.

Un paese che nonostante tutto trova l’energia di rialzarsi in piedi velocemente e di cominciare a correre.

Proprio come facevano Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant sulla Lancia Aurelia B24S Spider del 1955 usata nel film.

La selezione delle 160 immagini in mostra è sapiente ed efficace. L’allestimento è chiaro, lineare, senza fronzoli. Così si impara di più visitando questa mostra che leggendo tanti testi di storia moderna.

Visto che a scuola non si arriva mai, chissà perchè! – a studiare questo periodo di storia patria, dovrebbero vedere “Il sorpasso” tutte le classi di liceali della zona. E la mostra dovrebbe continuare a girare il paese intero.

Infatti, come sottolineano i curatori Enrico Menduni e Gabriele D’Autilia, la mostra “racconta l’Italia che, attraverso le energie e la volontà dei suoi abitanti, è riuscita a rinascere e rimettersi in piedi. Un ottimo esempio da cui prendere spunto anche nell’attualità”.

Per svolgere questo racconto, e per tuffare i visitatori nell’atmosfera di quegli anni, le immagini scelte sono state tratte soprattutto dai rotocalchi dell’epoca. Infatti sono questi, insieme al cinema, a restituire  in maniera straordinariamente viva il senso della nuova Italia del dopoguerra. Come eravamo. Amarcord.

Accanto a tante fotografie anonime, ma non per questo meno interessanti o toccanti, si alternano ne “Il Sorpasso” anche immagini di grandi fotografi di quell’epoca. Gente come, e mi dispiace per l’elenco a lista della spesa ma non si può tralasciare davvero nessuno, Gianni Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Cecilia Mangini, Federico Patellani, Caio Mario Garrubba, Pepi Merisio, Wanda Wultz.

Senza dimenticare Tazio Secchiaroli, Ferruccio Leiss, Romano Cagnoni, Walter Mori, Bruno Munari, Italo Insolera, Italo Zannier.

E per concludere, tra gli stranieri che arrivano nel Bel paese seguendo la Hollywood sul Tevere o per curiosità propria, ci sono i grandi Willian Klein, Alfred Eisenstaedt, Gordon Parks.

 

“Il Sorpasso” è una mostra organizzata dall’Istituto Luce-Cinecittà, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con lo Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, ed è curata da Enrico Menduni e Gabriele D’Autilia. La mostra rimane aperta fino al 5 maggio. Da non perdere!

 

Margherita Abbozzo. (3.fine)

Tutte le fotografie sono mie. Info pratiche per la mostra “Il Sorpasso” qui. Credits: quella di copertina è un fermo immagine dal film di Dino Risi, 1962; poi Csas, Fondo Publifoto; San Donato Milanese, 1955, di Cecilia Mangini; Rai Teche; Csac, Fondo Publifoto; Archivio Fotografico Luce, Fondo Dial; Per soli uomini, Calabria, 1954, Archivio Fotografico Luce, Fondo C.M. Garrubba; Pepi Merisio.

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