Saccardi, a Camerata ambulatorio omeopatia gravidanza

“L’ambulatorio di omeopatia per le donne in gravidanza, inizialmente previsto a Ponte a Niccheri, non sarà aperto in quel plesso, ma afferirà invece a Camerata a Fiesole (Firenze), dove è già attivo un centro per le medicine complementari”.

Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi, rispondendo stamani in Consiglio a un’interrogazione di Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra). A Sarti, che chiedeva se non fosse opportuno sospendere il finanziamento pubblico alle cure omeopatiche “che al momento non hanno nessuna dimostrazione di efficacia e quindi di garanzia per i pazienti”, Saccardi ha risposto che l’ Asl ha verificato che “esiste un buon numero di donne che in gravidanza preferisce ricorrere all’omeopatia per sintomi lievi, e che comunque le prestazioni di medicina complementare sono pagate dai pazienti”.
Per Sarti, “in un momento di vacche magre, la sanità toscana deve garantire i servizi essenziali, e non c’è alcuna prova dell’efficacia dell’omeopatia, a differenza di altri tipi di medicina complementare la cui validità è stata comprovata scientificamente”.

” In nuova legge casa Toscana dimentica Costituzione “

La denuncia dei consiglieri  Sarti, Fattori, Grassi, Verdi ed Alberici: “Basterà la condanna di un membro per escludere un’intera famiglia. La responsabilità penale è personale e non possono pagarne le conseguenze gli altri. La Regione modifichi l’articolo.”

” In nuova legge casa Toscana dimentica Costituzione “

La denuncia dei consiglieri  Sarti, Fattori, Grassi, Verdi ed Alberici: “Basterà la condanna di un membro per escludere un’intera famiglia. La responsabilità penale è personale e non possono pagarne le conseguenze gli altri. La Regione modifichi l’articolo.”

“Siamo esterrefatti che la già contestata norma che introduce come requisito l’assenza di condanne, anche se già scontate, per ottenere l’assegnazione di una casa popolare con la nuova legge venga non solo inserita ex novo, ma che il requisito dell’assenza di condanne sia esteso persino a tutto il nucleo familiare. Già non condividevamo l’impostazione secondo cui, qualunque fosse la colpa, la Regione si sostituisse al potere giudiziario sentenziando una pena aggiuntiva che consiste nell’esclusione dall’assegnazione di una casa popolare, ma adesso, con l’estensione del requisito a qualunque membro del nucleo familiare, si viola anche il principio costituzionale secondo cui la responsabilità penale è personale”. Questa la denuncia dei consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti (‘Sì – Toscana a Sinistra’) Tommaso Grassi, Donella Verdi ed Adriana Alberici(‘Firenze Riparta a Sinistra’ ) che si schierano apertamente contro la nuova legge.

“Le conseguenze della norma – continuano i consiglieri  – saranno devastanti: interi nuclei che aspettano da anni l’assegnazione verranno esclusi immediatamente dalle graduatorie dei Comuni. Pensiamo che sia indispensabile, oltre ai dubbi di legittimità, che l’articolo venga cassato o quantomeno modificato”.

Non è solo questo l’aspetto su cui Fattori, Grassi, Sarti, Verdi ed Alberici tornano a chiedere una correzione da parte della Regione: “è clamoroso che i 4 punti riconosciuti a chi abbia avuto una residenza in Toscana da almeno 20 anni siano superiori a quelli attribuiti a chi abita in un alloggio senza condizioni igienico-sanitarie o ha nel proprio nucleo un minore con disabilità gravi e gravissime. Con quale criterio sono stati fatti i punteggi?”.

Firenze, spray peperoncino, Sarti (Si): “Boom vendite, correlazione fatti di cronaca a propaganda leghista”

“I dati confermano quel che, un po’ timidamente, alcuni hanno iniziato a far presente in questi giorni: c’è un evidente nesso tra l’impennata nelle vendite di spray al peperoncino e la pubblicità fatta soprattutto dalla Lega e dal giornale Libero”. Lo afferma il consigliere regionale di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti.

“C’è troppa leggerezza in questo tipo di propaganda -continua Sarti – portata avanti senza alcuna riflessione sui possibili effetti. E gli effetti si stanno vedendo, com’è successo recentemente ad Ancona, o nel 2017 a Torino, ma anche qui in Toscana i casi non mancano. A Firenze le vendite di spray urticante sono aumentate del 300% negli ultimi sei mesi, proprio da quando ne fu iniziata la distribuzione al Comune di Cascina”.

“Lo spray urticante al peperoncino è propagandato come oggetto di autodifesa – sottolinea il consigliere -. Grazie ad un decreto del Ministero del 2011 può comprarlo chiunque, purché abbia almeno 16 anni. Ma lo spray è una vera e propria arma: è utilizzabile tanto delle vittime che dagli aggressori. Molti studi hanno dimostrato che lo spray al peperoncino è tutt’altro che innocuo e può avere conseguenze gravi sulla salute: nelle persone anziane, nei cardiopatici, nei malati di asma o di allergie respiratorie possono portare alla morte per asfissia e per infarto.”

“Ci sono stati poi casi di lesioni permanenti alle cornee con perdita della vista – aggiunge Sarti -. Questi prodotti spacciati per naturali in realtà contengono sostanze infiammabili, tossiche, cancerogene e mutagene che possono provocare la trasformazione delle cellule polmonari in tumorali.”

“Propagandare la diffusione di questi strumenti come sta facendo la Lega è la solita ‘risposta leghista’ alla risoluzione di un problema: alla violenza rispondiamo con altra violenza, distribuendo gratuitamente strumenti altamente rischiosi, che andrebbero invece disciplinati e usati con grande cautela e non certo sbandierati come una conquista civile”, afferma ancora Sarti in merito alla vendita degli spray al peperoncino.

“Cavalcando le paure, amplificandole, rendendole ossessive, la Lega spinge ad armarsi, scaricando poi sulla cittadinanza la responsabilità di tragedie come quelle che possono succedere quando un incosciente si ritrova in mano una bomboletta spray. O peggio autorizzando il far west con una legge sulla legittima difesa che di legittimo non ha proprio nulla”, conclude Sarti.

Spray al peperoncino, Sì-Toscana a Sinistra

Spray al peproncino, Fattori e Sarti (Sì): “Sempre più aggressori ne fanno uso. Propaganda leghista sorte l’effetto contrario a quello tanto sbandierato”

“Lo spray al peperoncino è uno strumento facile per difendersi dagli aggressori? Purtroppo se ne sono accorti anche gli stessi aggressori che ne fanno sempre più utilizzo”. Così i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti.

“Sabato e domenica -continuano Fattori e Sarti- ci sarà lo show della Lega con l’ormai celeberrimo spray al peperoncino. Un’arma semplice ed efficace per allontanare un delinquente, forse, ma certamente utile agli stessi delinquenti. Come qualunque arma di minore o maggiore pericolosità, è a disposizione delle potenziali vittime quanto dei potenziali aggressori. Anche ieri, a Roma, una donna è stata aggredita da due uomini, in strada, che hanno utilizzato proprio lo spray al peperoncino. Visto che nella propaganda leghista non c’è spazio per esempi come questi, in cui l’arma non è usata per legittima difesa ma proprio dai criminali, cerchiamo di ricordarli noi”.

“La Lega, questo fine settimana, inscena una stucchevole gazebata in decine di piazze toscane, mettendo al centro dell’attenzione mediatica, ancora una volta, lo spray, peraltro di una determinata azienda che si fa così pubblicità su tutti i giornali. E’ un’operazione discutibile dal punto di vista culturale ma anche sul piano strettamente politico, visto che la distribuzione non è gratuita, come si è voluto far capire. In realtà per le donne che vorranno lo spray in omaggio, sarà necessario iscriversi, ovviamente a pagamento, alla Lega. Insomma -concludono Fattori e Sarti- soldi in cambio di spray e tessera di partito”

 

Contraccezione, Si- Toscana: “Misure prese, frutto nostro lavoro”

I consiglieri membri del ‘Tavolo regionale sulla 194’, Paolo Sarti e Tommaso Fattori (Sì Toscana); Serena Spinelli (Art. Uno Mdp); Monica Pecori (Gruppo Misto), e Monia Monni,Valentina Vadi, Alessandra Nardini, Elisabetta Meucci, Fiammetta Capirossi, Ilaria Giovannetti e Ilaria Bugetti del Pd chiedono, poi, che la Toscana garantisca l’applicazione della legge sull’aborto.

Le misure rese note ieri dalla Giunta Toscana in materia di salute sessuale, senz’altro un passo avanti nella direzione giusta, sono il frutto di un lungo e attento lavoro condotto dal ‘Tavolo per l’attuazione della 194’, nato in Consiglio regionale su nostra sollecitazione, e dopo l’approvazione, all’unanimità, di due nostre mozioni”.

E’ quanto sottolineano i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori. “Non è poca cosa, in questi tempi di oscurantismo che ci stanno facendo sprofondare a prima degli anni Settanta.

“Riconosciamo all’assessore Stefania Saccardi – continuano Sarti e Fattori – di aver ascoltato le voci di associazioni, Asl, organizzazioni sociali, e consulenti legali che hanno lavorato al tavolo, il cui obiettivo principale resta quello di arrivare alla piena attuazione della legge 194, ad esempio promuovendo anche la metodica dell’aborto farmacologico, pratica meno invasiva e più rispettosa delle donne”.

“Quanto alla contraccezione gratuita, alla Giunta, col documento finale, è arrivata la richiesta di renderla disponibile a tutti, non soltanto agli under 26, ma siamo comunque soddisfatti di questo primo passo. I lavori del tavolo proseguono e stiamo affrontando il tema dei medici obiettori, il cui vasto numero di fatto impedisce l’attuazione omogenea della 194 su tutto il territorio. Si tratta di una questione delicatissima che si trascina da 40 anni e a cui dobbiamo trovare una soluzione definitiva”, concludono Sarti e Fattori.

“Con l’introduzione della contraccezione gratuita fino a 25 anni e per le donne sotto una determinata fascia di reddito o con specifiche esenzioni, la Toscana compie un passo avanti importante sulla prevenzione dell’Ivg e sull’educazione alle malattie sessuali. Ora sollecitiamo la Giunta ad adottare gli atti necessari per la piena e omogenea applicazione della legge del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza”.

In particolare nel documento si chiede garanzie sull’informazione per l’accesso e le modalità dell’interruzione di gravidanza; adeguata accoglienza e privacy, la possibilità di scelta tra aborto farmacologico e chirurgico in tutte le strutture e la somministrazione dell’aborto farmacologico in ambienti adatti.

“Mettere in campo tutti gli strumenti utili a tutela della 194 è oggi più che mai necessario” scrivono i componenti del Tavolo regionale, poiché il diritto delle donne di scegliere “viene messo costantemente a rischio non solo dalle difficoltà logistiche che spesso si presentano nelle strutture a causa dell’alto tasso di medici obiettori, ma anche da un vento di regressione in tema di diritti che soffia pericolosamente in tutto il Paese”. “Per questo – concludono – chiediamo che la Regione adotti misure congrue a garantire alle donne la piena applicazione della legge, e con essa la possibilità di scegliere tra l’intervento chirurgico o farmacologico.”

 

 

Exit mobile version