Saldi, confartigianato Firenze: “Lieve aumento vendite. Consumatori molto più attenti: premio a negozi seri e affidabili”

Firenze, “Un lieve aumento delle vendite da quanto sono iniziati i saldi, una tendenza in linea con l’anno scorso”: è il riscontro di Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Firenze, sui primi dieci giorni di saldi.

Gori conferma la “forte preferenza dei clienti per abbigliamento e calzature”, unita a una “maggiore attenzione verso i capi più importanti, come già l’andamento delle vendite a partire dal periodo pre-saldi faceva supporre”. “I consumatori – aggiunge Gori – sono molto più attenti e premiano la serietà e la professionalità, garantita dal commercio tradizionale e dal negozio di quartiere. Poter toccare con mano, provare, vedere e cambiare con facilità il capo che vanno ad acquistare è sicuramente un valore sempre più apprezzato dai consumatori”.

 

Confartigianato: “Subito misure straordinarie di sostegno a imprese e lavoratori”

“Vedo un grave rischio di sottovalutazione sulla situazione economica che rischia di precipitare senza che le istituzioni assumano fin da subito le misure necessarie a salvaguardare imprese e posti di lavoro”. Questo l’allarme lanciato da Paolo Gori presidente dell’area commercio e servizi di Confartigianato Firenze.

Al di là dell’emergenza sanitaria su cui governo, Regioni e comuni si stanno muovendo in maniera quotidiana – spiega Gori di Confartigianato – c’è di fronte a noi una vera e propria emergenza economica prodotta dagli effetti indiretti del Coronavirus che non può essere sottovalutata soprattutto nei confronti delle aziende a conduzione familiare, delle piccole e medie imprese artigianali e commerciali perché una situazione di questo genetere rischia di far saltare definitivamente e completamente i bilanci. Per questo chiediamo che le misure eccezionali che sono state assunte a protezione delle imprese delle famiglie e dei lavoratori delle zone cosiddette rosse siano estese anche a tutta l’area di Firenze e metropolitana”.

“Già adesso – aggiunge Gori – infatti la nostra zona sta pagando a caro prezzo alcune decisioni di politica nazionale come il blocco delle gite scolastiche e alcune conseguenze indirette del Coronavirus come il crollo della domanda turistica e lo stop alle esportazioni di beni in mercati fondamentali per i prodotti dell’area fiorentina come il mercato cinese. In più non va dimenticato che nei magazzini ci sono quantità di merci acquistate in previsione di uno sviluppo normale della nostra economia e che invece rischiano di rimanere invendute. Senza poi dimenticare che gli esercizi pubblici stanno subendo una forte contrazione dal fatto che la paura sta tenendo in casa sempre più persone, mentre già ora la contrazione di turisti per hotel e alberghi e valutabile nell’ordine di un calo superiore al 50%”.

“Meglio quindi muoversi subito – dice Gori – prima che tante di queste imprese siano costrette a chiudere definitivamente”.”Riteniamo quindi necessario – conclude Gori – che il pagamento delle tasse e delle bollette di elettricità gas e acqua e i mutui e i prestiti siano sospesi sine die per tutte le imprese e le famiglie anche dell’area Fiorentina perché siamo in una situazione eccezionale a cui occorre dare una risposta eccezionale e ci auguriamo infine che questa sia l’occasione per chi ci governa sia a livello nazionale sia a livello regionale, ma soprattutto a livello europeo, per togliere definitivamente i vincoli di austerità e consentire investimenti straordinari per rispondere ad una situazione che inevitabilmente tenderà a peggiorare”.

Chef toscani per Venezia: al via il “baccalà mantecato solidale”

Una raccolta fondi da destinare alla ricostruzione di Venezia dopo i tragici allagamenti. “Baccalà mantecato solidale” è l’idea lanciata da Paolo Gori, chef del ristorante Burde di Firenze e rilanciata ai colleghi fiorentini e toscani. Il piatto sarà servito al prezzo di 5 euro, denaro destinato alla raccolta di fondi per Venezia. Diversi sono gli chef che hanno aderito ma anche comunità come l’Associazione Cuochi Fiorentini, con il presidente Massimiliano Catizzone.

“Nn so quanti danni poi ci saranno, nel nostro immaginario sono ricchi mercanti e gran signori, ma nel bisogno nessun deve sentirsi solo. C’è arte, mestieri e lavoro finito sotto acqua. E anche una persona. Acqua di mare. Nn siete mai stai sotto un’onda? Avere presente quando è grande? Nn so restaurare, nn so perché il Mose ancora nn faccia ma so cucinare: un baccalà per Venezia. Quello che raccolgo da questo piatto verrà dato a chi ha bisogno di asciugarsi un po’. -baccalà mantecanto, o come direbbe l’Artusi baccalà Montebianco”. Questo è il post dello chef Paolo Gori su Facebook.

L’iniziativa ricalca quella analoga realizzata per Amatrice colpita dal terremoto quattro anni fa. Essa si è poi evoluta nella Italian Chef Charity Night annuale che anche per la Serenissima coordinerà gli aiuti.  Il momento conclusivo della campagna si terrà poi dal 6 all’8 dicembre alla Fortezza da Basso di Firenze in occasione di Enogastronomica 2019.
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