Operaio morto a Scandicci: Lutto cittadino a Rignano

“Si è consumato ieri in un cantiere edile a Scandicci l’ennesimo dramma del lavoro. Un operaio è morto e altri due operai sono rimasti gravemente feriti sotto il crollo di un muro all’interno di un edificio nel quale stavano lavorando. Come Cgil, come Fillea non troviamo più le parole per definire queste tragedie causate da una assoluta mancanza di prevenzione, come in questo caso, probabilmente anche di carattere progettuale” lo hanno detto Paola Galgani e Roberto Carletti, rispettivamente segretaria generale Cgil Firenze e segretario generale Fillea Cgil Firenze.

Cordoglio e vicinanza è stata espressa alla famiglia dell’operaio morto ieri in un cantiere edile a Scandicci (Firenze) dal sindaco Daniele Lorenzini e dall’amministrazione comunale di Rignano sull’Arno (Firenze) che per oggi hanno indetto il lutto cittadino.

“Padre di famiglia, lascia cinque figli e la moglie, con l’ennesima tragedia che si consuma sul posto di lavoro e che vede emotivamente coinvolta tutta la nostra comunità di cui faceva parte da oltre undici anni”, si legge dal Comune.

“Come ha anche ricordato recentemente il presidente della Repubblica Mattarella, – prosegue il Comune – qualsiasi incidente sul lavoro è intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile; la sicurezza sul lavoro è, infatti, una priorità e costituisce il banco di prova dell’efficienza di un Paese: sul tema non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali”.

“Quanto è accaduto – conclude – deve quindi far riflettere tutti, dalle istituzioni alle imprese del territorio, sulla necessità di dare sempre più centralità e importanza alla sicurezza sul lavoro ed ai lavoratori, affinché si affermi quella cultura della prevenzione necessaria per ridurre i rischi di incidenti”.

“Non servono proclami – proseguono i sindacalisti Galgani e Carletti- o fiumi di parole. Servono azioni concrete, serve rafforzare il sistema della prevenzione e dei controlli con maggiori risorse. Serve una formazione vera. Il prefetto ha costituito un tavolo permanente sulla sicurezza e proposto un protocollo a cui i sindacati hanno risposto unitariamente con delle loro osservazioni. Auspichiamo – concludono – che vengano recepite e si inizi al più presto a lavorare per scongiurare, con lo sforzo di tutti, altri simili incidenti”.

Turismo: Cgil Firenze, in città invasione non sostenibile

Flusso di 15 milioni di turisti di cui 10 solo a Firenze città, un turismo che invade secondo Cgil Firenze. Interviene anche Nardella: “Collaboriamo per il bene della città”

Un flusso di “15 milioni di turisti di cui 10 solo a Firenze città, con circa 40mila lavoratori diretti, è un turismo che invade, mangia e beve la città”. Lo ha detto Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze, nella sua relazione al congresso provinciale del sindacato. Questo turismo, sostiene, “svuota il centro dai residenti, favorendo la rendita e competendo sullo sfruttamento del lavoro, spesso femminile: un lavoro instabile, a volte a giornata, poco retribuito, con poche tutele”.

Galgani ha affermato che “pensiamo che questo sviluppo non sia sostenibile: per questo chiediamo di affrontare con coraggio, a partire dalle rappresentanze delle imprese, il tema degli appalti nei servizi per turisti, nelle grandi strutture ricettive come negli appartamenti privati e di come le amministrazioni possono intervenire sulla rendita, prendendo ad esempio le buone politiche di alcune città italiane ed europee, da Bolzano a Barcellona. Sappiamo che c’è bisogno di intervenire anche sulle norme nazionali: sosteniamo con forza la modifica delle norme sul commercio per ridare alle amministrazioni, con la contrattazione fra le parti, il loro ruolo di programmazione e di governo”.

Ha parlato anche il sindaco Dario Nardella :”Un messaggio di riconoscimento reciproco e di collaborazione così come abbiamo dimostrato in questi 4 anni e mezzo di governo della città”. Nardella ha ricordato quando, appena eletto sindaco, “mi recai davanti ai cancelli dell’Esaote con gli operai per sventare il rischio di una chiusura, oggi quell’azienda è sana, forte, con una nuova proprietà, allo stesso modo in queste settimane abbiamo lavorato fianco a fianco per salvare la Bekaert di Figline Valdarno”.

Il sindaco di Firenze rivendica anche la collaborazione sul piano sociale. “Posso ricordare – ha aggiunto – l’impegno sul piano casa lanciato con Sunia, il piano di assunzioni nell’amministrazione comunale, l’impegno comune sul fronte della creazione di nuovo lavoro”. Una collaborazione, conclude Nardella, “che mi auguro vada avanti per il bene della nostra città”.

 

Intesa Metrocittà-Sindacati sugli Appalti

?Firenze, il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, il consigliere della Metrocittà delegato al Lavoro Marco Semplici, Paola Galgani e Bernardo Marasco (Camera del Lavoro), Paola Vecchiarino (Uil) e Roberto Pistonina (Cisl), hanno illustrato stamani i contenuti di un protocollo d’intesa tra Città Metropolitana e organizzazioni sindacali territoriali Cgil Cisl e Uil di Firenze in materia di appalti pubblici, concessioni di lavori, forniture e servizi.

L’accordo è stato approvato dal Consiglio della Metrocittà e siglato dai rappresentanti delle varie parti. Con l’intesa approvata Metrocittà e sindacati si propongono di contrastare il ricorso al lavoro non di qualità, non rispettoso delle applicazioni dei contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali  di lavoro firmati dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, oltre al rispetto e alla piena applicazione delle leggi in materia di lavoro e di salute e sicurezza come deterrente per la criminalità organizzata dal condizionare l’economia legale e del territorio e come incentivo ad un lavoro più sicuro.

Verrà instaurato un sistema di consultazioni continue tra l’amministrazione ed i sindacati per analizzare la programmazione degli appalti e valutare l’andamento degli appalti stessi nell’anno precedente.

Tra i principi fissati da protocollo vi è la clausola sociale (art. 50 codice dei contratti), l’applicazione per i lavoratori dei contratti collettivi di settore, il privilegio per l’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto al criterio del prezzo più basso, una premialità per le imprese iscritte nella white list della prefettura (rating di legalità), l’applicazione dell’art. 30 del Codice dei contratti (l’amministrazione può sostituire all’impresa inadempiente nel pagare gli stipendi dei lavoratori), il contrasto al lavoro irregolare con i controlli fatti anche per mezzo della cassa edile prima di effettuare i pagamenti”.

La giurisprudenza di riferimento è in particolare data dal “Codice dei contratti pubblici”, intervenuto proprio per disciplinare gli interventi di contrasto all’illegalità delle procedure e delle attività oggetto di appalti pubblici, e la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” che stabilisce che le stazioni appaltanti possono prevedere negli avvisi, bandi di gara o lettere di invito, che il mancato rispetto delle clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità costituisce causa di esclusione dalla gara.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il consigliere della Metrocittà Marco Semplici:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/05/180530_04_PROTOCOLLO-APPALTI-MET-SINDACATI_SEMPLICI.mp3?_=1

Firenze, condannati due militanti Casapound per aggressione a studenti

Condannati in primo grado a sei mesi di reclusione due militanti di Casapound finiti a processo con l’accusa di aver partecipato, la sera del 14 giugno 2015, all’aggressione ad un gruppo di giovani della Rete degli studenti medi a Firenze durante un evento della Cgil.

I due militanti di Casapound, entrambi  fiorentini, sono finiti sul banco degli imputati per lesioni personali e minacce. A dare notizia della sentenza, in una nota, è lo stesso sindacato degli studenti. Per Elisa Porciatti, coordinatrice della Rete degli studenti medi della Toscana, la sentenza “prende una posizione netta su un episodio di violenza fisica e psicologica”. “Questi uomini apertamente neofascisti – prosegue Porciatti – ci aggredirono con violenza lanciandoci addosso bicchieri di vetro e strappandoci le bandiere di mano picchiandoci con le nostre aste”. Commenta la sentenza anche Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze: “Si tratta di una sentenza esemplare – afferma – che tutela intanto i diritti degli offesi e poi i valori costituzionali come il diritto di manifestare il proprio pensiero”. Nei giorni scorsi sempre la Rete degli studenti medi ha avanzato un appello “rivolto a tutti i rappresentanti d’istituto, consulta e parlamento degli studenti della Toscana” affinché ogni rappresentante “per essere eletto debba firmare una dichiarazione d’identità antifascista”.

Empoli: corteo antifascista, “Rispondere a fatti Macerata con valori democratici”

Oltre mille persone hanno partecipato ieri pomeriggio a Empoli (Firenze) alla manifestazione antifascista indetta da associazioni e sindacati in risposta alla lettera di minacce, contenente due pallottole e il segno di una svastica, inviata pochi giorni fa dal sindaco Brenda Barnini (Pd).

Il corteo “Mai più fascismi” è stato promosso dalla Cgil, con il coinvolgimento anche delle sigle sindacali Cisl e Uil, insieme alle associazioni di ex deportati Aned, e di ex partigiani Anpi, dell’Arci, di Libera, di Udu – Unione degli Univesitari e Rete degli Studenti. La
manifestazione si è chiusa di fronte a uno dei monumenti simbolo della Resistenza e della lotta alle barbarie nazifasciste perpetrate contro i cittadini empolesi durante la seconda guerra mondiale, la ciminiera della ex vetreria Taddei, in via Fratelli Rosselli.
Paola Galgani, segretaria della Cgil di Firenze, al termine del corteo ha dichiarato: “Tanti lavoratori, studenti e cittadini oggi hanno dato una risposta importante perché sanno che è fondamentale presidiare la democrazia”.

“I fatti di Macerata sono terribili, e ci confermano che dobbiamo tenere la guardia alta: bisogna rispondere a quei fatti alzando i toni sui valori democratici – ha aggiunto Galgani – In Italia ma anche in Toscana dove da tempo registriamo episodi di intolleranza, neofascismo e razzismo”.
Il discorso di chiusura è stato tenuto dal sindaco Barnini: “L’antifascismo non è un ferro vecchio, è un valore anche oggi, un valore fondante della nostra Costituzione. A chi pensa il contrario, abbiamo il dovere di spiegare a chi pensa una cosa del genere che non
è vero”.
Al corteo hanno sfilato rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e delle associazioni, i sindaci e gli amministratori comunali dell’Empolese Valdelsa ed esponenti di Pd, Leu, M5S e Potere al Popolo. Erano presenti anche i parlamentari Roberto Speranza (Leu),
Dario Parrini (Pd), Laura Cantini (Pd), Lorenzo Becattini (Pd) e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, fondatore di Mdo esponente di Liberi e Uguali.

Galgani (CGIL): flessibilità dove essere opportunità non condanna

Secondo l’UE i Millennials nella loro vita cambieranno 9 volte lavoro.  E’ giusto? E’ utile? E soprattutto, come intervenire in un mercato del lavoro che cambia? Lo abbiamo chiesto a Paola Galgani, segretaria metropolitana della CGIL

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