Sopralluogo Ministra De Micheli cantiere Foster e manifestazione NoTav

?Firenze, si è avuta oggi la visita della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, al cantiere del Nodo Alta Velocità di Firenze.

“L’approfondimento che abbiamo fatto in questi primi giorni al ministero su questo cantiere – ha spiegato la ministra De Micheli – ci segnala quanto la realizzazione di questa opera aiuterebbe i pendolari, perché consentirebbe la realizzazione piena del progetto regionale del potenziamento del 40% del traffico regionale, legato soprattutto alla qualità della vita quotidiana dei pendolari”.

In merito ai tempi per la ripartenza dei lavori, De Micheli ha detto di non voler fare “promesse sul piano politico”, precisando che “c’è un cronoprogramma che Rfi ha studiato, l’amministratore delegato mi ha voluto accompagnare. C’è una serie di questioni che riguardano la società e non il governo”.

“Sul ferro, come governo, vogliamo investire tanto – ha detto poi Paola De Micheli – Stiamo facendo un ragionamento molto positivo, e sono molto grata ai miei colleghi del M5S, sulle opere da fare per il futuro, perché devo dire che c’è una piena condivisione ad esempio sul grande investimento sul ferro”.

Con l’amministratore delegato di Rfi, ha spiegato De Micheli, “abbiamo concordato di mandare l’accordo di programma rapidamente, in queste ore al Parlamento perché deve passare il vaglio delle commissioni, ma anche nei progetti dei prossimi anni tenderemo a investire molto sul tema del ferro, perché è una risposta ambientalmente sostenibile alle questioni di traffico che spesso soffocano le grandi città e i grandi agglomerati urbani”.

In Toscana, ha aggiunto il ministro, “elettrificazione, raddoppio delle linee saranno risposte che tenteremo dove sono già finanziate di accelerare, e là dove non sono finanziate di finanziarle quanto prima, perché questo è il modo di togliere sia traffico merci che di persone dalle strade il più possibile. Più rendiamo più efficiente questo sistema, più realizziamo la missione di questo governo che è di rivoluzione ambientale. Su questo coi colleghi dei 5 Stelle sia del governo che della maggioranza abbiamo una grande condivisione”.

“Poiché la progettazione sarà rivisitata nell’arco del 2020, oggettivamente i lavori potrebbero riprendere nel 2020, nel caso in cui non si faccia una gara”, ha detto Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi. “Stiamo risolvendo completamente il rapporto con Nodavia, e tramite una società che abbiamo creato all’interno di Rfi stiamo rielaborando il progetto esecutivo. Per la strada da seguire poi per completare il lavoro stiamo ancora riflettendo- ha continuato -, valutando tutte le norme che esistono oggi, per decidere definitivamente se realizzarlo in house con questa società oppure procedere a un nuovo riaffidamento. L’affidamento in house ovviamente renderebbe molto più rapida la ripresa dei cantieri”

Al sopralluogo, hanno partecipato anche l’AD di Rfi Maurizio Gentile, il sindaco Dario Nardella ed il governatore toscano Enrico Rossi.

Secondo Rossi “questo cantiere è fondamentale perché altrimenti il tappo di Firenze alla stazione di Santa Maria Novella non si risolve. Anche se noi volessimo, come stiamo facendo, mettere altri treni regionali, ci hanno detto le Ferrovie che alla stazione di Firenze non entra più nemmeno uno spillo”. “Se non risolviamo questo tema del conflitto tra l’Alta Velocità e i treni regionali – ha sottolineato il governatore della Toscana – , qui ci sarà sempre un blocco. Ora tutti parliamo della svolta verde, la svolta verde è svoltare sul ferro. La mobilità è un diritto e deve essere garantita nel modo che impatta meno e sicuramente il ferro è quello che impatta meno. E noi questa politica l’abbiamo fatta: il report di Legambiente dice che siamo al top noi in Toscana”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il Governatore della Toscana Enrico Rossi e la Ministra Paola De Micheli:

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“Siamo molto soddisfatti: credo che questo incontro di oggi qui alla Foster sia un punto concreto di ripartenza per sbloccare al più presto il cantiere e completare l’opera. Non è un cantiere all’inizio  ma è a uno stadio di avanzamento oltre la metà, e come abbiamo sempre detto deve finire. Serve prima di tutto al trasporto regionale pendolari di Firenze dell’area metropolitana e di quasi tutta la Toscana: è un’opera che dunque consente anche un abbattimento delle incidenze ambientali, ci serve a ridurre lo smog da traffico su gomma sia merci ma soprattutto persone”, il commento del sindaco di Firenze Dario Nardella.

Mentre era in corso il sopralluogo della ministra De Micheli, alcuni esponenti del movimento Fridays for Future, tenevano un presidio fuori dal cantiere insieme ad alcuni attivisti dei comitati della piana fiorentina.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Milena, un’attivista dei comitati e Lorenzo del movimento Fridays for Future:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/10/191011_04_MANIFESTAZIONE-NOTAV_MILENA_LORENZO.mp3?_=2

Infrastrutture: Rossi, pretendiamo Governo faccia sua parte

Oltre 5,4 miliardi di euro di risorse della Regione Toscana investiti tra il 2014 e il 2019 per la cura del ferro, per la viabilità, per il trasporto su gomma e per le ciclovie: è quanto rivendicato oggi dall’assessore toscano alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli in occasione del convegno ‘La Toscana che si muove: territorio, infrastrutture, trasporti dal dire al fare’. “Più che sperare, noi lo pretendiamo a questo punto” che il Governo faccia la sua parte sulle infrastrutture, sostiene il Presidente di Regione Toscana, Enrico Rossi.

Tra le opere realizzate, o in corso di realizzazione, è stato evidenziato il raddoppio ferroviario Pistoia-Lucca, la variante di valico, il maxilotto della Due Mari Grosseto-Fano, la gara per l’affidamento dei servizi di Tpl ad un gestore unico, i 36 milioni per le infrastrutture ciclabili e la tramvia fiorentina. “La Regione ha lavorato intensamente per l’affermazione di una mobilità sostenibile – ha detto Ceccarelli -: sono stati investiti oltre 5 miliardi di euro negli ultimi cinque anni per migliorare la dotazione infrastrutturale e garantire un trasporto pubblico locale più efficiente e più appetibile. In questi anni sono andati avanti gli interventi sulla viabilità regionale, abbiamo riattivato cantieri come quelli della 429 o della 69, abbiamo cofinanziato quelli di interesse statale come il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca o della Granaiolo-Empoli”. Ancora da realizzare o completare, ha ricordato l’assessore, “la Tirrenica, la Darsena Europa, il sottoattraversamento di Firenze, la Due mari: insieme ad altre opere sono gli obiettivi che vanno rimessi immediatamente in opera”.

“Nei prossimi giorni – ha detto ancora – la ministra De Micheli sarà a Firenze, tutto questo lo metteremo sul tavolo chiedendo che si recuperi il tempo perso”. Per dotare la Toscana di un sistema infrastrutturale e di trasporti adeguato, è stato ricordato, “sono già programmati 13 miliardi di investimenti riferiti quasi esclusivamente a opere di competenza nazionale. Di questi 13 miliardi solo 5,5 sono stati effettivamente utilizzati, ma devono essere ancora realizzati interventi per un valore di 7,6 miliardi”.

“Abbiamo alle spalle cinque anni – ha aggiunto Rossi – con un lavoro ottimo dell’assessore Ceccarelli sulle infrastrutture. Oltretutto bisogna dire che il nostro impegno è andato nella direzione che chiedono i giovani cioè di ridurre le emissioni di Co2: la cura del ferro, le piste ciclabili, la tramvia, ma anche il trasporto ferroviario, dove abbiamo speso molto, e anche la nuova gara del trasporto pubblico su gomma che riduce le emissioni di Co2″.

Allo stesso tempo, ha precisato Rossi, “dobbiamo garantire il diritto alla mobilità delle persone e dobbiamo garantire anche la mobilità delle merci perché la nostra regione sia attrattiva, ci sia lavoro e occupazione. Noi proponiamo che su questa strada si continui a lavorare e questo vuol dire dare assoluta priorità all’alta velocità e alla stazione di Firenze senza la quale non entra nemmeno più un spillo nella stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, significa dare alla Toscana una pista adeguata perché non sono le piste, ma sono gli aerei la fonte delle emissioni di Co2 e una pista adeguata anzi riduce anche l’impatto di Co2”.

Per il governatore, “significa dare alla Toscana un corridoio tirrenico che metta in collegamento dal nord al sud del Paese passando anche dalla costa e poi un’altra serie di opere sulle quali siamo particolarmente impegnati. Chiediamo che il governo agisca con coerenza”.

Ceccarelli scrive a De Micheli: “Realizzare opere per sviluppo Toscana”

“Riprendere prontamente il positivo lavoro portato avanti con il ministro Delrio, al fine di dare attuazione ad opere fondamentali per la mobilità e per il sostegno allo sviluppo del nostro territorio”; è l’auspicio espresso dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli in una lettera inviata oggi a Paola De Micheli, neo ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Conte.

Ceccarelli esprime la certezza che tra gli obiettivi prioritari del nuovo esecutivo vi sia quello di sbloccare le opere di interesse nazionale strategiche per lo sviluppo della Toscana: “Tra queste – scrive l’assessore – cito gli interventi per il potenziamento del sistema aeroportuale della Toscana; la realizzazione del corridoio Tirrenico, con Anas come stazione appaltante; il completamento della Sgc E 78, meglio nota come Due Mari; la realizzazione del fondamentale passante ferroviario di Firenze, primo passo per consentire il superamento del collo di bottiglia che oggi provoca gravi ripercussioni sull’andamento dei treni AV e dei regionali; nonché delle terze corsie autostradali sull’A1 e sull’A11 e dello scavalco ferroviario che consentirebbe il collegamento tra il porto di Livorno e l’interporto”.

Opere per lo più già autorizzate e finanziate, continua Ceccarelli, la cui realizzazione porterebbe nell’immediato migliaia di posti di lavoro, creando importanti opportunità di sviluppo per la Toscana.

La lettera si conclude con la disponibilità di Ceccarelli ad un incontro nel quale “analizzare insieme lo stato delle cose e condividere un percorso che possa dare subito ai toscani le risposte attese invano nei mesi scorsi”.

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