Terzo caso in Toscana di West Nile

Terzo caso in dieci giorni in Toscana di West Nile virus, questa volta per un 16enne residente a Fucecchio (Firenze) che, riferisce la Asl, “sarà dimesso in giornata” dall’ospedale San Giuseppe di Empoli.

Il 16enne, “dopo aver trascorso due settimane di vacanze in Versilia con una visita al lago di Massaciuccoli, al suo rientro ha presentato febbre alta”, e “dopo una settimana di febbre persistente, è stato accompagnato dai genitori al pronto soccorso di Empoli per i dovuti accertamenti e gli esiti del test su liquor” che hanno confermato la presenza di un’infezione da West Nile virus (Wnv).

“Il ragazzo ha presentato fin da subito un quadro clinico buono, senza particolari disturbi oltre la febbre alta. Il test sul liquor cefalorachidiano ha rilevato la positività, ma con segni lievissimi di meningite, senza particolari problematiche a livello neurologico – afferma il dottor Mauro Brizzi, direttore di infettivologia a Empoli – La febbre è regredita dopo pochi giorni dal ricovero ed è sempre stato ben lucido, mostrando solo una sensazione di sonnolenza, anch’essa poi risolta. In questo caso essendo un soggetto giovane, senza patologie pregresse e con sintomi lievi, si confida in un rapido recupero senza conseguenze”.

I primi due casi hanno riguardato una donna di Ponte Buggianese e un uomo di Pescia (Pistoia), entrambi ricoverati all’ospedale di Pistoia.

Empoli: terzo indagato per caso infermiere ‘spiate’ in ospedale San Giuseppe

Lo riportano le cronache locali. Sarebbe un tecnico dipendente di un’azienda che lavora in appalto per l’Asl Toscana Centro, e che avrebbe avuto acceso alla stanza di servizio dell’ospedale dove sono stati trovati  i cavi e il monitor collegati alla telecamera incassata nel muro dello spogliatoio femminile

C’è un terzo indagato dalla procura di Firenze nell’inchiesta sulle infermiere spiate all’ospedale San Giuseppe di Empoli.  anche per lui l’inchiesta ipotizza il reato di accesso abusivo in un sistema informatico protetto da misure di sicurezza.

Come i primi due finiti sotto la lente dei magistrati, anche il terzo sarebbe un tecnico dipendente di un’azienda che lavora in appalto per l’Asl Toscana Centro, e che avrebbe avuto accesso, come altre persone, alla stanza di servizio dell’ospedale  dove i carabinieri di Empoli, che portano avanti le indagini, hanno ritrovato i cavi e il monitor collegati alla telecamera incassata nel muro dello spogliatoio femminile.

la vicenda è quella delle operatrici sanitarie spiate con una microcamera piazzata nei locali della doccia dello spogliatoio femminile al piano terra dell’ospedale San Giuseppe di Empoli (Firenze).

Prosegue intanto la collaborazione degli esperti della polizia postale e di un gruppo specializzato in reati informatici e sessuali, per verificare l’ipotesi che le immagini filmate delle donne sotto la doccia dello spogliatoio dell’ospedale  siano finite su Internet, in qualche sito di natura pornografica.

Un’altra ipotesi di reato sarebbe quella di revenge porn, ossia la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet senza il consenso dei protagonisti, con finalità di vendetta, estorsione, ricerca di profitto o per annichilire la persona odiata.

Iacopo Melio nuovamente ricoverato per Covid-19

Firenze, nuovamente ricoverato all’ospedale San Giuseppe di Empoli a causa del Coronavirus Iacopo Melio, consigliere regionale, attivista per i diritti delle persone diversamente abili e campione di preferenze del Pd alle ultime elezioni regionali in Toscana.

Ne dà notizia lo stesso Iacopo Melio attraverso la sua pagina ufficiale Facebook: “Da mercoledì sono in ospedale – sottolinea – Faranno esami e accertamenti per capire alcune cose legate ai sintomi del Covid, che continuano ad essere forti, e ad una perdita di peso importante che dovrò tenere sotto controllo e recuperare il prima possibile, ritornando a mangiare cibo normale, dato che al momento è più di un mese che vado avanti soltanto a integratori liquidi, a causa della tosse e di problemi di deglutizione”.

“Ci vorrà tempo e pazienza per recuperare ciò che ho perso – aggiunge -. E io mi sento molto Peter Griffin quando, di punto in bianco, si dimentica addirittura come ci si mette seduti. Ma lo recupereremo e tutto questo finirà, prima o poi, al di là delle cicatrici che potranno rimanere”. Melio ringrazia i medici del San Giuseppe “perché mi stanno seguendo in queste montagne russe faticose in modo attento, premuroso e professionale”. ⠀

“Un abbraccio, e fate a modino, che è una brutta bestia e dobbiamo vincere noi”.

Pronto soccorso di Empoli saturo, pazienti dirottati

Empoli in provincia di Firenze, i pazienti diretti al pronto soccorso di fino alle 19 di oggi vengono dirottati alla struttura di emergenza/urgenza dell’ospedale fiorentino di Careggi.

La notizia, della saturazione del pronto soccorso, è filtrata nel primo pomeriggio in ambienti sanitari, ed è stata confermata dall’Asl Toscana centro. Secondo quanto appreso, il nosocomio empolese si è trovato oggi con circa 20 pazienti, tra cui una dozzina positivi al Covid, che non potevano essere recepiti dalla struttura sanitaria poiché i posti letto sono saturi.

Per questo motivo, le automediche e le ambulanze dell’Empolese vengono indirizzate a Firenze, mentre, in Valdelsa, la centrale operativa sta contattando anche i nosocomi delle Scotte di Siena e di Poggibonsi (Siena) per valutare trasferimenti nelle loro strutture.

Sempre secondo quanto riferito dall’Asl, si tratta della prima volta in cui avviene una situazione del genere all’ospedale empolese di San Giuseppe dove al momento si trovano oltre 100 persone ricoverate per Covid-19.

La”Pet relax” arriva in pediatria a Empoli

Da fine mese la “Pet relax” sarà avviata in pediatria dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli, grazie alla presenza di alcuni amici a quattro zampe Olga, Achille, Orsa e Caos, che ogni venerdì mattina si alterneranno per far visita ai bambini nella ludoteca del reparto.

L’iniziativa fa parte del progetto di attività assistita con animali dell’Ausl Toscana Centro e si tratta di interventi ludico creativi, realizzati grazie alla presenza di alcuni istruttori della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi che ha aderito al progetto, per donare sorrisi ai piccoli pazienti, oltre a metterli a loro agio e distrarli dal pensiero di fare una visita o un esame.

Il progetto Pet relax è stato già avviato da alcuni mesi negli ospedali del Mugello e di Pistoia. L’iniziativa non prevede un programma terapeutico già impostato, ma si sviluppa sul momento, cogliendo le emozioni e sinergie che si attivano tra bambini e i cani.

I due cani che stamani sono stati accompagnati per la prima volta in ospedale in occasione della presentazione del progetto hanno trovato ad accoglierli Silvia Guarducci, dirigente medico della direzione sanitaria dell’Ospedale San Giusepppe, Roberto Bernardini, direttore di pediatria all’Ospedale di Empoli, Federica Iannotta, coordinatrice infermieristica di  pediatria, insieme al personale medico infermieristico ed ostetrico.

Il progetto nasce dalla sinergia tra Arianna Maggiali, direttore ostetricia professionale, Cristina Rossi, direttore continuità ospedale territorio e Monica Raspini, responsabile dei percorsi infermieristici, nonché referente del progetto.

“E’ stato un lungo lavoro, a partire dallo studio delle linee guida nazionali per capire l’uso corretto del linguaggio, oltre alla ricerca delle possibili associazioni con cui intraprendere il percorso, fino alla costituzione di un gruppo di lavoro del personale dell’Ausl Toscana Centro, i cosiddetti “facilitatori”- spiega Raspini. ”

Il percorso ha previsto alcune giornate formative con il personale dell’Azienda coinvolto nel progetto e la realizzazione di un opuscolo informativo in cui, attraverso alcuni fumetti realizzati da Alessandra Mariotti, si spiega la finalità dell’iniziativa ai genitori e ai piccoli pazienti.

Empoli, muore donna incinta in ospedale, 3 indagati per omicidio

I medici in servizio presso l’ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Giuseppe di Empoli (Firenze) sbagliarono diagnosi, non videro occlusione intestinale. Le tre dottoresse sono indagate per omicidio colposo.

Tre dottoresse sono indagate per omicidio colposo nell’inchiesta per la morte di Barbara Squillace, la donna di 42 anni morta il 19 luglio 2018 all’ospedale di Empoli, alla quarta settimana di gravidanza, mentre si trovava ricoverata nel nosocomio.

Il pm Ester Nocera della procura di Firenze ha notificato ai tre medici l’avviso di conclusione delle indagini. Secondo quanto emerso dall’autopsia, la donna sarebbe deceduta a causa di un’occlusione intestinale non diagnosticata dai sanitari, che invece la curarono per iperemesi gravidica.

Per l’accusa, le tre dottoresse che la seguirono dal giorno del suo ricovero, il 13 luglio 2018, fino alla morte improvvisa in ospedale una settimana dopo, avrebbero sbagliato diagnosi nonostante i sintomi da lei manifestati – addome teso, vomito, nausea e forti dolori addominali – e i risultati degli esami ecografici ai quali era stata sottoposta. Aspetti che avrebbero dovuto far sospettare l’occlusione intestinale. Nel corso del ricovero la donna fu sempre curata per vomito gravidico, fu prescritta una valutazione interna da parte di una nutrizionista e di uno psichiatra. Ma non fu mai sottoposta invece alla valutazione di un chirurgo, che avrebbe potuto effettuare la diagnosi corretta e salvarle la vita.

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