Spari nella notte nel Grossetano, ucciso uomo e ferito un 18enne

Sarebbe stato un agguato, quello che la notte scorsa a Gavorrano (Grosseto) ha causato la morte di un 25 enne di origine marocchina, ed il ferimento di un giovane connazionale. E’ la procura di Grosseto ad evidenziarlo riferendo che sconosciuti hanno sparato tre colpi di pistola.

Due dei tre colpi sparati la scorsa notte sarebbero andati a segno colpendo i due uomini. Il 25enne, ferito gravemente all’addome, è morto per le lesioni causate dal proiettile. Il connazionale 18 enne sarebbe riuscito a raggiungere l’ospedale di Follonica per chiedere soccorso. Trasferito con l’elicottero è stato portato all’ospedale di Siena, ma la prognosi è al momento riservata.

A segnalare i fatti pare sia stato lo stesso giovane, il quale, una volta al pronto soccorso, ha riferito il luogo della sparatoria in cui cercare il morto.

La zona dell’agguato sembra essere la località Filare a Gavorrano, un’area di campagna nei pressi di una miniera dismessa. Spesso nell’area sono allestiti dei bivacchi come punto di spaccio, generalmente situati in prossimità di pinete o macchia mediterranea, zone di riparo o di fuga, da cui i venditori escono allo scoperto per trattare con gli acquirenti.

“Sono sconcertato.” commenta il sindaco di Gavorrano, Andrea Biondi. “Non ero a conoscenza di segnalazioni che possono far pensare a una zona di traffici illeciti. La mia fiducia va agli inquirenti che sapranno agire nel dovuto modo” conclude il primo cittadino.

Gli investigatori avrebbero ipotizzato che l’accaduto riguardi dei conti da regolare ma non sono ancora state ricostruiti scenario e dinamiche, quindi le indagini rimangono aperte.

Montalcino (SI): cade da escavatore, grave

Un uomo di 64 anni è ricoverato in gravi condizioni alle Scotte di Siena dopo essere scivolato da un escavatore da un’altezza di oltre due metri e mezzo e aver battuto la testa.

L’incidente è accaduto stamani in una zona di campagna nella strada comunale di Montalcino, vicino a Grosseto. L’uomo, un 64enne titolare di una ditta che si occupa della manutenzione dei mezzi meccanici del Consorzio Bonifica, cadendo da un escavatore da un’altezza di oltre due metri e mezzo, ha riportato un trauma cranico ed è stato trasportato nel nosocomio Senese dall’elisoccorso Pegaso. Sul posto i tecnici del lavoro della Asl, il 118 e i carabinieri.

Siena: donna muore in ospedale dopo cesareo urgenza, esposto marito

Una donna di 38 anni è morta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siena dove era stata ricoverata dopo aver partorito una bimba con un cesareo d’urgenza a seguito di alcune complicazioni.

La donna è deceduta all’ospedale di Siena lo scorso 14 giugno ma era ricoverata dal 29 gennaio, quando aveva partorito una bambina che gode di ottima salute: da alcune settimane si trovava in coma farmacologico come riferisce oggi il quotidiano La Nazione.

Il marito della donna il giorno dopo il decesso ha presentato esposto ai carabinieri di Siena per far luce sulla vicenda e capire se il parto cesareo d’urgenza poteva essere evitato con uno programmato. Anche una specialista, infatti, si legge sul quotidiano, avrebbe consigliato alla coppia di seguire questa strada prima che alle Scotte venisse dissuasa. La Procura di Siena segue il caso e il pm Valentina Magnini potrebbe disporre l’autopsia sul corpo della donna.

Due operai feriti sull’A1, auto colpisce furgone manutenzione

Auto colpisce furgone della manutenzione in autostrada, feriti due operai. E’ accaduto intorno alle quattro di questa mattina ai confini con la provincia di Siena nei pressi del casello Valdichiana tra i comuni di Sinalunga e Foiano della Chiana in direzione sud.

L’auto ha colpito un furgone della manutenzione stradale che stava effettuando lavori stradali. I due operai coinvolti sono stati trasportati, rispettivamente in codice rosso e giallo, all’ospedale di Siena: non sarebbero in pericolo di vita.

Coinvolte altre tre persone che non hanno riportato ferite. Sul posto la polizia stradale.

Sanità, Regione Toscana finanzia 32 corsi per Operatori Socio Sanitari

Verranno formati un totale di 960 operatori. I corsi si terranno nelle tre aziende sanitarie (Toscana centro, sud est e nord ovest) e nelle tre aziende ospedaliero universitarie toscane (Careggi, Pisa e Siena).

Corsi per operatore socio sanitario (OSS) nelle aziende sanitarie toscane. Per l’anno 2017-2018 la Regione ne finanzia 32, per complessivi 960 posti, per un importo totale di 390.000 euro. Lo stabilisce una delibera portata in giunta dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata nel corso dell’ultima seduta. I corsi si terranno nelle tre aziende sanitarie (Toscana centro, sud est e nord ovest) e nelle tre aziende ospedaliero universitarie toscane (Careggi, Pisa e Siena).

Il percorso formativo per conseguire la qualifica di OSS ha una durata complessiva di 1.000 ore. In Toscana, il totale dei qualificati OSS dal 2002 al 2015 è stato di circa 18.600 operatori. Nell’anno 2016-2017 sono in formazione circa 990 allievi. Gli operatori OSS presenti a tempo indeterminato nelle aziende sanitarie toscane al 31 dicembre 2016 erano complessivamente 5.649. Per gli allievi, la quota di iscrizione a loro carico è di 1.000 euro per l’intera durata di 1.000 ore, e di 500 euro per i percorsi abbreviati.

La Regione promuove e valorizza la figura dell’operatore socio sanitario e programma annualmente i corsi di formazione per il rilascio della qualifica. I corsi sono erogati attraverso le aziende sanitarie , sulla base del fabbisogno rilevato annualmente. Il corso per OSS vuole fornire una formazione specifica di carattere teorico e tecnico-pratico per un profilo assistenziale polivalente, in grado di intervenire nelle situazioni caratterizzate dalla mancanza di autonomia psicofisica dell’assistito, con un approccio che privilegia l’attenzione alla persona, alle sue esigenze, alle potenzialità residue. L’OSS svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socioassistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell’assistito.

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