Sequestrato 410 kg di materiale pirotecnico

Firenze, i Finanzieri del Comando Provinciale, hanno sequestrato nei giorni scorsi 410 kg di materiale pirotecnico rinvenuto in diverse attività commerciali, ubicate tra il distretto industriale fiorentino dell’Osmannoro e Prato.

L’operazione ha portato all’arresto di un imprenditore cinese per detenzione illegale di materiale esplodente e alla denuncia di altri 2 cittadini cinesi per detenzione e vendita abusiva di fuochi d’artificio.

L’attività investigativa ha avuto origine dagli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle fiorentine nel corso dei servizi di controllo economico del territorio e dall’analisi di alcuni messaggi inviati tra 2 gestori, poi denunciati, di 2 diverse attività commerciali ubicate nell’Osmannoro, e un comune contatto telefonico.

Il personale del contingente Anti Terrorismo Pronto Impiego rinveniva un’ingente quantità di fuochi pirotecnici di elevata potenzialità distruttiva, posti sia in vendita presso il negozio sia occultati all’interno dell’autovettura a lui in uso, oltre a 13.800 euro, frutto dell’illecita attività; l’imprenditore è stato, quindi, tratto in arresto per detenzione illegale di materiale esplodente (art. 2 della L. n. 895/1967).

L’operazione è il risultato dell’intensificazione di appositi servizi di controllo economico-finanziario del territorio di natura preventiva svolti dalla Guardia di Finanza durante il periodo delle festività Natalizie per contrastare possibili fenomeni delittuosi di commercializzazione abusiva di artifizi pirotecnici e prodotti non sicuri per la salute dei consumatori.

Rogo Osmannoro: Nazione rom, “temiamo attentato di carattere razzista”

ll presidente di Nazione rom Marcello Zuinisi ricorda: “nel 2010 già subimmo un attentato incendiario e nonostante una testimonianza oculare l’inchiesta fu archiviata”. Chiesto il lutto cittadino.

“Chiediamo alla magistratura di indagare a 360 gradi perché temiamo che quanto successo ieri sia il frutto di un attentato di carattere razzista. Non abbiamo una certezza ma sappiamo che alle 11 del mattino nessuno era a cucinare o riscaldarsi dentro quelle baracche”. E’ quanto ha dichiarato ai giornalisti il presidente dell’associazione Nazione rom Marcello Zuinisi, parlando a nome della famiglia di Marian Ciungo, il 27enne romeno morto ieri nell’incendio scoppiato in un capannone occupato all’Osmannoro (Firenze).

“Il 17 novembre abbiamo fatto una manifestazione sotto la prefettura per protestare contro le politiche anti rom degli amministratori pubblici dell’area fiorentina. – dichiara Zunisi – Quel giorno Marian Ciungo era in prima fila. Dopo quella manifestazione” su Fb sarebbero apparse “minacce di morte per Marian e per tutta la comunità rom di Quaracchi”.

Zuinisi ha anche chiesto, sempre a nome della famiglia del 27enne, il lutto cittadino a Firenze, “perché questo ragazzo era un angelo e merita rispetto. Non si può morire per esclusione sociale. Marian – ha spiegato – aveva una disabilità del 100% e negli ultimi 10 anni è stato sgombrato dieci volte insieme alla sua famiglia dai sindaci dell’area metropolitana di Firenze”.

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