Peculato: Giurlani condannato a 6 anni e 7 mesi

Il sindaco di Pescia (Pistoia) Oreste Giurlani è stato condannato a 6 anni e 7 mesi di reclusione dal tribunale di Firenze per i reati di peculato e abuso d’ufficio nel processo che lo vedeva imputato in qualità di ex presidente di Uncem Toscana.

Disposta nei suoi confronti anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, la confisca di beni per un valore di 580.000 euro e la trasmissione della sentenza al prefetto di Pistoia, affinché valuti un’eventuale sospensione dall’incarico di sindaco. Giurlani è stato invece assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di traffico di influenze.

Nel pomeriggio il pm aveva cheisto una condanna a 5 anni e 3 mesi di reclusione. Al termine della sua requisitoria il pm Tommaso Coletta ha chiesto per Giurlani anche l’interdizione dai pubblici uffici e la trasmissione dell’eventuale sentenza di condanna al prefetto di Pistoia, per la valutazione di un’eventuale sospensione dalla carica di sindaco.
Secondo quanto accertato dalla finanza, tra il 2005 e il 2016 Giurlani si sarebbe appropriato di denaro appartenente all’Uncem, ‘autoliquidandosi’ oltre 300mila euro senza alcuna giustificazione di spesa e altri 240mila creando giustificazioni contabili fittizie.

Inoltre avrebbe ricevuto dall‘Uncem compensi per 143mila euro per consulenze da lui effettuate a seguito di incarichi autoconferiti.

iurlani era stato rinviato a giudizio il 24 ottobre del 2018.In quell’occasione dichiarò: “l’esito dell’udienza di oggi era ampiamente previsto e non mi coglie di sorpresa. Confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia e sono certo che al processo potrò dimostrare la mia completa innocenza e lavorerò ancora più intensamente per ripagare la fiducia degli elettori”.

Già sindaco della cittadina pistoiese col Pd, nel giugno dello scorso anno aveva dovuto lasciare l’incarico proprio a causa dell’inchiesta che oggi lo ha portato a processo, per la quale fu anche arrestato.

Nel giugno 2018 è stato rieletto primo cittadino, sostenuto dalle liste civiche. L’unione comunale del Pd di Pescia si è costituita parte civile nel processo.

All’atto del rinvio a giudizio, Giurlani affermò : “quanto accaduto oggi  – sottolinea il sindaco Giurlani – moltiplica le mie energie per tenere fede al patto con gli elettori, ai quali niente è stato nascosto di quanto stava accadendo. Pescia non rientra in questa indagine, che non avrà ripercussioni sul mio mandato amministrativo.”

“Ho ancora più motivazioni ad amministrare nel migliore dei modi la città, per ripagare la fiducia dei pesciatini. Sono sereno  perché convinto che alla fine la mia immagine di amministratore ne uscirà rafforzata”.

Pescia: da lunedì obbligo mascherine anche all’aperto

Lo prevede un’ordinanza che sarà firmata domani dal sindaco di Pescia (Pistoia) Oreste Giurlani. Varie classi invece in quarantena a causa di cinque casi di Covid “a bassa carica virale” tra gli studenti di alcune scuole e asili della Piana di Lucca e della Valle del Serchio.

Obbligo dell’utilizzo della mascherina anche all’aperto nel territorio di Pescia (Pistoia). Lo prevede un’ordinanza che sarà firmata domani dal sindaco di Pescia (Pistoia) Oreste Giurlani e che entrerà in vigore a partire da lunedì mattina su tutto il territorio comunale. Saranno esentati solo i bambini minori di sei anni, chi pratica sport e le persone con particolari patologie. “Oggi i casi di positività al Covid sono stati ben 29 in provincia di Pistoia – dice Giurlani – e il trend dei contagi è purtroppo in aumento da qualche giorno. Con questo provvedimento voglio tutelare la salute dei cittadini e farli abituare in maniera costante all’uso della mascherina”.

Intanto è in  isolamento fiduciario una classe all’Itc Carrara di Lucca, all’Istituto comprensivo di Bagni di Lucca, dove è risultato positivo a bassa carica un bambino del 2016, e all’Istituto comprensivo di Barga, nel quale risulta positiva a bassa carica una bambina del 2013. In quarantena anche una classe all’Istituto comprensivo Carlo Piaggia di Capannori e all’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di Lucca.
Posti in isolamento anche 17 studenti e nove insegnanti di una classe dell’Istituto comprensivo XIII Aprile Soci (Arezzo). Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli spiega, in una nota, che “solo la classe interessata non andrà a scuola ovviamente, ma dal momento che il dirigente deve trovare supplenti per le altre classi, a scuola media rimarrà chiusa lunedì, giornata nella quale il comune procederà ad effettuare la sanificazione dei locali”. Per il sindaco, “nonostante il problema oggi possiamo dire che la scelta fatta dalla precedente dirigente e abbracciata anche dal nuovo preside di dividere le classi ordinarie in più gruppi, si è rivelata ottima. In questo modo andranno in quarantena solo 17 ragazzini”.

 

Pescia apre un parco dedicato ai disabili mentali

Pescia, in provincia di Pistoia, al via da lunedì 11 maggio, a Pescia, Oasi sicura, uno spazio dedicato all’ attività motoria di soggetti affetti da disabilità intellettiva, disturbi allo spettro autistico e patologie psichiatriche.

Il provvedimento, spiega una nota, è stato varato dalla giunta municipale di Pescia, guidata dal sindaco Oreste Giurlani, insieme alla Pubblica assistenza di Pescia, su proposta dell’assessore al sociale Fiorella Grossi.

L’accesso, previa prenotazione, sarà riservato a alle persone in possesso della certificazione sanitaria che attesta le patologie per le quali la struttura sarà esclusivamente riservata.

Le visite si svolgeranno il lunedì e venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì dalle 15 alle 18. “Fra le varie esigenze emerse in questo difficile momento, c’era quella delle famiglie al cui interno c’è un disabile psichico – dicono Giurlani e Grossi – Per motivi diversi e facili da comprendere, per loro le difficoltà che ci sono per tutti gli altri si amplificano. Per questo, insieme alla Pubblica assistenza, abbiamo riservato un parco interamente a loro, in modo che possano passeggiare e godere del verde in assoluta tranquillità e sicurezza”

C.Conti condanna ex presidente Uncem Toscana

Il sindaco di Pescia (Pistoia) Oreste Giurlani, che ha annunciato voler  di ricorrere cotnro la sentenza,  è stato condannato dalla Corte dei conti a pagare 724mila euro per spese e rimborsi intascati quando era presidente dell’Uncem Toscana.

Lo scrive Il Tirreno su una vicenda che abbraccia un periodo che va dal 2012 al 2016. Per il quotidiano “l’ammontare del danno patrimoniale deriverebbe per 338.784 euro da somme di denaro pubblico spese e non documentate; per 241.621 euro da rimborsi spese di cui non è stata dimostrata la necessità né la natura istituzionale; e per 143.960 euro per incarichi di collaborazione che Giurlani si era autoconferito”. L’ex presidente Uncem farà ricorso perché convinto che la sentenza si basi “su elementi ormai superati dai nuovi documenti presentati e dagli elementi emersi nelle prime udienze del processo penale”. Per Giurlani, infatti, si continua a parlare di rimborsi spese per cappotti, telefoni e materiale sportivo, “che sono stati fin dall’inizio i simboli mediatici delle accuse mosse nei miei confronti” mentre per il sindaco di Pescia sono invece “presupposti che abbiamo già contestato con la produzione di documenti, dei quali evidentemente non si è tenuto conto”.

Coronavirus, sindaco Pescia: “Uomo venerdì era a lavoro e i figli a scuola”

Il sindaco di Pescia, Oreste Giurlani, ha riferito in merito all’uomo, informatico di 49 anni, risultato positivo al coronavirus e confermato anche dal capo della protezione civile Angelo Borrelli.

“Il 49enne di Pescia (Pistoia), “è rientrato giovedì sera a casa con la febbre dopo aver trascorso tre giorni a Codogno per lavoro – ha affermato il sindaco Giurlani -. L’uomo, che lavora in un’azienda di Massa e Cozzile, venerdì è andato in azienda, secondo quanto mi ha riferito il sindaco di Massa e Cozzile, poi si è messo in auto isolamento.”

“L’Asl sta monitorando i contatti che l’uomo ha avuto. Il 49enne mi ha chiamato ieri per avere informazioni su come riuscire a contattare l’Asl”, dal momento che i numeri dedicati erano intasati. Il primo cittadino di Pescia ha aggiunto che “ovviamente c’è molta preoccupazione, i cittadini mi stanno subissando di chiamate”. “Venerdì – ha aggiunto – i due figli dell’uomo sono andati a scuola a Pescia. Da ieri a domani compreso le scuole qui sono chiuse per i festeggiamenti del patrono. Siamo in contatto con la Regione Toscana per capire come comportarci, intanto sto predisponendo un’ordinanza per vietare eventi pubblici”.

Anche dalla ditta in cui lavora il 49enne di Pescia viene confermato che venerdì mattina l’uomo era al lavoro. Da domenica, spiega uno dei soci della ditta, “l’azienda avrebbe provato a contattare il numero della Protezione civile nazionale senza successo, per capire il da farsi. Successivamente, tramite amicizie personali, siamo finalmente venuti in contatto con l’Asl da cui ora attendiamo indicazioni”.

Pescia: sindaco Giurlani rinviato a giudizio per peculato

“L’esito dell’udienza di oggi era ampiamente previsto e non mi coglie di sorpresa. Confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia e sono certo che al processo potrò dimostrare la mia completa innocenza e lavorerò ancora più intensamente per ripagare la fiducia degli elettori”. Così il sindaco di Pescia (Pistoia), Oreste Giurlani, commenta la decisione del gup di Firenze di procedere con il rinvio a giudizio.

In base alle indagini della guardia di finanza il Sindaco Giurlani, difeso dagli avvocati Gabriele Melani e Sabrina Bolognini, tra il 2012 e il 2016, si sarebbe appropriato di 338.784 mila euro in assenza di giustificativi di qualsiasi tipo; di altri 241.784 come rimborsi spese autocertificati ma non giustificati; di 143.960 euro contratti di collaborazione e consulenze.

Il gup di Firenze ha rinviato a giudizio il sindaco Giurlani per il reato di peculato relativo al suo precedente incarico di presidente di Uncem Toscana.

Già sindaco della cittadina pistoiese col Pd, nel giugno dello scorso anno aveva dovuto lasciare l’incarico proprio a causa dell’inchiesta che oggi lo ha portato a processo, per la quale fu anche arrestato.

“Quanto accaduto oggi  – sottolinea il sindaco Giurlani – moltiplica le mie energie per tenere fede al patto con gli elettori, ai quali niente è stato nascosto di quanto stava accadendo. Pescia non rientra in questa indagine, che non avrà ripercussioni sul mio mandato amministrativo.”

“Ho ancora più motivazioni ad amministrare nel migliore dei modi la città, per ripagare la fiducia dei pesciatini. Sono sereno – conclude Giurlani – perché convinto che alla fine la mia immagine di amministratore ne uscirà rafforzata”.

Nel giugno 2018 è stato rieletto primo cittadino, sostenuto dalle liste civiche. L’unione comunale del Pd di Pescia si è costituita parte civile nel processo, che inizierà il 2 aprile 2019 a Firenze.

 

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