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Morto Nicola Cariglia, giornalista ed ex vicesindaco Firenze
Nicola Cariglia, giornalista e politico, è morto a Firenze, in seguito a un malore improvviso. La notizia della scomparsa è stata data dalla Fondazione Filippo Turati, di cui era presidente.
Nato a Pistoia l’1 marzo 1943, Cariglia era entrato nel 1970 in Rai dove per vari anni è stato vice direttore della direzione esteri. E’ stato poi direttore della sede di Pescara e della sede Rai per la Toscana. Tra i suoi incarichi politici quello di vicesindaco di Firenze negli
anni ’80, nella giunta guidata da Massimo Bogianckino: era stato eletto nel Psdi, partito di cui il fratello Antonio, scomparso nel 2010, fu segretario dal 1988 al 1992.
Cariglia è stato anche presidente della Società di gestione dell’Aeroporto di Firenze. Dal 2002 era presidente e co-fondatore del Gruppo dei Centouno e direttore di PensaLibero.it. Dal 2009, succedendo al fratello Antonio, era diventato presidente della Fondazione Filippo
Turati: “La sua scomparsa ci lascia di fronte a un vuoto incolmabile” si legge nella nota della Fondazione, il cui cda e dipendenti “partecipano con grande commozione al dolore della famiglia e rinnovano l’impegno a portare avanti con grande determinazione l’opera da lui avviata”. I funerali, rende noto la Fondazione, avranno luogo a Firenze il 23 settembre alle 11,30 alla Basilica di San Miniato a Monte.
Firenze, amministrative, Cioni: “Bocci ha perso a tavolino”
Il candidato di centrodestra “non gioca più la partita, è un fiorentino che non sa cosa è Firenze, non sa cosa sono i bisogni di Firenze”. Lo ha affermato oggi Graziano Cioni, capolista di Punto e a capo. Watte: “siamo soddisfatti, aspettiamo buon risultato”
Cioni ha discusso le principali tematiche di Punto e a Capo: “Abbiamo messo – ha osservato – come primo elemento il sociale, poi c’è la sicurezza”. Sugli anziani “vogliamo portare la loro voce in Consiglio comunale”. Sul tema sicurezza è necessario “intervenire prima, prevenire le azioni violente”. “Non c’è la possibilità che a Firenze vinca la destra. Cioni ha ribadito in coclusione: “Noi puntiamo a vincere, poi il 27 faremo un bilancio”
Il candidato sindaco di Punto e a capo, Mustafa Watte, commenta le amministrative di Firenze: . “siamo soddisfatti – ha continuato Watte – è stata una bella campagna elettorale, avvincente. Siamo andati in giro per la città, ci siamo fatti conoscere, speriamo di raggiungere un buon risultato” e “alle Europee voterò Sall Mamadou del Pd, è un mio amico e la mia unica preferenza”.
“Abbiamo parlato molto di sicurezza – ha sottolineato Watte a margine della conclusione della campagna elettorale – ma ci sono anche altri temi, come l’assistenza agli anziani che oggi sono abbandonati e sono invisibili. Noi – aggiunge il candidato sindaco di Punto e a capo – vogliamo puntare anche su di loro”. Domenica “puntiamo a vincere” ma “sarei soddisfatto se Nardella andasse al ballottaggio”, ha poi aggiunto in conclusione.
Durante la conferenza sono intervenuti anche Tea Albini che ha detto di “aspettarsi un buon risultato” e Nicola Cariglia, che si è detto “soddisfatto perché siamo riusciti a far capire che abbiamo un progetto”.
Amministrative Firenze, Cariglia: “Punto e a capo unica vera lista civica, altre sono foglia fico di partiti”
Intervista con Nicola Cariglia, portavoce della lista civica Punto e a Capo che candida a sindaco Mustafa Watte
Elezioni Firenze: Watte candidato sindaco di Punto e a capo
E’ Mustafa Watte, farmacista di 33 anni, figlio di un immigrato di Aleppo poi diventato medico in Italia, il candidato sindaco di Firenze della lista ”Punto e a capo”.
Watte è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza – tra gli altri – dell’ex senatore del Pds e poi dell’Ulivo, ed ex vicesindaco di Firenze, Graziano Cioni e Nicola Cariglia anche lui già vicesindaco della città. “Io punto a vincere – ha detto Watte -. Per me è un grande onore correre per la poltrona di sindaco. Il titolo principale del nostro movimento è il cittadino, il cittadino fiorentino di oggi che vive Firenze come da turista e non più da protagonista”.
Watte ha anche chiarito di essere “a favore di tutti i luoghi di culto, a favore dell’integrazione e contro ogni forma di razzismo. Gli stranieri che vengono a Firenze per vivere e lavorare devono essere accolti”. Il fatto che Watte sia un debuttante assoluto è un punto a favore per Cioni, perché si tratta di una “persona stimata” che non ha scheletri “nell’armadio, anzi non ha neanche l’armadio”.
Watte “é la dimostrazione che la speranza può vincere sulla paura, che l”integrazione è possibile”. Cioni ha chiarito che l”idea di procedere da soli è nata “quando è venuta meno l”alleanza con la sinistra ed è venuto meno l”accordo con Nardella”. Cioni ha parlato anche di infrastrutture, specificando che per aeroporto e Tav Firenze si tratta “di opere in itinere”, dove si deve “andare avanti”. E la tramvia per Bagno a Ripoli “va fatta”.
La tramvia può “passare da piazza Duomo”. Secondo Cariglia “la scelta che abbiamo fatto è una sfida: si vuole affermare che non bisogna avere pregiudizi nei confronti del fenomeno dell”immigrazione, che in forma legale è una opportunità. È una sfida anche per la scelta della persona, un giovane di 33 anni”.
Il Socialismo riparte. Da Livorno
Sabato scorso oltre 150 persone da tutta Italia a Livorno dove si consumò la scissione del ’21 per sanare la ‘questione socialista’. Intervista con Nicola Cariglia, Fondazione Turati, ex vicesindaco Firenze