Controradio News ore 7.25 – 8 febbraio 2023

Controradio News: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina. Per iniziare la giornata ‘preparati’

 

Controradio News – Ventitrè anni di carcere per Rassoul Bissoultanov accusato dell’omicidio di Niccolò Ciatti avvenuto nell’agosto del 2017 nel corso di un violento pestaggio fuori ad un locale di Lloret de Mar in Spagna. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Roma non accogliendo la richiesta di ergastolo avanzata dalla Procura. I giudici, al termine di una camera di consiglio di oltre tre ore, non hanno riconosciuto le aggravanti degli abbietti e futili motivi.  L’imputato, attualmente latitante, è già stato condannato in Spagna a 15 anni di carcere.

Controradio news – Dal 2018, circa una volta volta all’anno, è stato chiamato a testimoniare ad un processo nonostante sia morto da sei anni. Il procedimento è in corso al tribunale di Prato e vede imputate due persone che, secondo l’accusa, provarono a utilizzare alcuni assegni a lui riconducibili: l’uomo tuttavia è deceduto nel 2017, l’anno successivo al presunto furto e quello precedente all’inizio del processo. A denunciare gli episodi è la vedova dell’uomo alla quale sono arrivate le scuse del procuratore capo Giuseppe Nicolosi.

Controradio news – I problemi ai sistemi informatici di Publiacqua verificatisi nei giorni scorsi, e causati da un attacco hacker ai sistemi centrali del Gruppo Acea, “si sono ormai ridotti al minimo. Tornati pienamente operativi, anche se con qualche possibile rallentamento, il  Call Center (800 238 238), gli Uffici al Pubblico, lo Sportello Digitale e MyPubliacqua.

Controradio news – La tracciatura della segnaletica dei posti auto sul lato destro di viale Corsica “è difforme a quanto previsto nel progetto, in particolare per quanto riguarda l’ampiezza della corsia per la viabilità. Per questo nei prossimi giorni la ditta eseguirà a proprie spese la segnaletica corretta”. È quanto precisa il Comune di Firenze in una nota, dopo che molti cittadini si erano lamentati della nuova segnaletica in viale Corsica, dopo i lavori di asfaltatura.

Rassoul Bissoultanov condannato a 23 anni per l’omicidio di Niccolò Ciatti

Roma, condannato a 23 anni Rassoul Bissoultanov accusato della morte di Niccolò Ciatti avvenuta nell’agosto del 2017 nel corso di un violento pestaggio fuori ad un locale di Lloret de Mar in Spagna. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Roma. La Procura aveva chiesto l’ergastolo.

I giudici hanno ribadito l’accusa di omicidio volontario ma hanno escluso nei confronti dell’imputato, attualmente latitante, le aggravanti. Rassoul Bissoultanov è già stato condannato a 15 anni di carcere in Spagna per la stessa vicenda.

Il padre di Niccolò Ciatti, Luigi, ha commentato a caldo la sentenza a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov: “Sicuramente non è l’ergastolo che pensavamo potesse arrivare per questo assassino. È sicuramente una condanna più significativa di quella che è stata comminata in Spagna. Credo che la corte abbia riconosciuto delle attenuanti che sinceramente comprendo poco. Quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica”.

 

Omicidio Ciatti: il padre di Niccolò, faremo ricorso

I giudici del Tribunal Superior de Justicia de Catalunya hanno confermato ieri, durante il processo d’appello, la condanna a 15 anni di reclusione per Rassoul Bissoultanov per l’omicidio di Niccolò Ciatti, il 21enne di Scandicci pestato a morte nell’agosto del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna.

Oggi, all’indomani della sentenza d’appello con cui il tribunale regionale della Catalogna ha confermato la condanna a 15 anni, Luigi Ciatti, il padre del giovane fiorentino ucciso, ha affermato: “La vita di Niccolò non vale una condanna a 15 anni. L’imputato è fuggito ed ormai è libero. Anzi è stato fatto scappare: il giudice spagnolo nella sentenza di primo grado ha ritenuto che fosse sufficiente l’obbligo di firma settimanale, senza alcun controllo. In nome di Niccolò andremo avanti nella nostra battaglia giudiziaria. Presenteremo ricorso alla suprema corte in Spagna“.

Il padre di Niccolò Ciatti ha poi aggiunto: “Intanto va avanti il processo anche in Italia e pare che tra febbraio e marzo si possa concludere con una sentenza”. Inoltre, la Cassazione ha annullato l’ordinanza di scarcerazione che aveva emesso la Corte d’assise di Roma. Anche in Italia, davanti ai giudici del tribunale di Roma si sta tenendo il processo di primo grado a carico del ceceno.

🎧 Controradio News ore 7.25 – 3 novembre 2022

Controradio News: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina. Per iniziare la giornata ‘preparati’

Controradio news – Omicidio di Niccolò Ciatti. La difesa di Rassoul Bissoultanov – il trentenne ceceno accusato di aver ucciso  il ragazzo toscano in un pestaggio avvenuto ad agosto del 2017 in una discoteca spagnola di Lloret de Mar – ha “violato l’onere di notifica” omettendo, come invece prevede la legge per i reati violenti con vittime, di avvertire i legali della famiglia Ciatti di aver presentato domanda di scarcerazione. I genitori di Niccolò sono parte civile nel processo. Lo sottolinea la Cassazione che spiega perchè a maggio ha annullato senza rinvio la revoca della custodia in carcere del ceceno – ora latitante – decisa dai giudici di Roma.
Controradio news – “Si può porre rimedio? No perché l ‘assassino è scappato dall’Italia immediatamente dopo la scarcerazione e da luglio è latitante grazie alla superficialità dei controlli spagnoli”. Lo ha scritto su facebook Luigi Ciatti, padre di Niccolo’. “Continuiamo, nonostante tutto, ad avere fiducia nella giustizia italiana. Giustizia per Niccolo'”, ha concluso.
Controradio news – Quattro indagati per omicidio colposo ad Arezzo per la morte in piscina, mentre nuotava, di un 49enne sabato scorso. Secondo quanto appreso sulla vicenda è stato aperto un fascicolo dalla procura e sarebbero indagati il titolare dell’impianto sportivo, che è in città, e altri tre collaboratori. L’inchiesta verterebbe anche sui tempi di intervento. Intanto effettuata l’autopsia presso Medicina legale a Siena.
Controradio news – Un uomo in tenuta da ginnastica è stato trovato privo di vita nel parco delle Cascine di Firenze nel pomeriggio di ieri. Secondo ricostruzioni stava correndo nel verde quando si è accasciato a terra. Lo sportivo è un italiano di 65 anni che viveva da tempo a Firenze. La salma è stata portata all’Istituto di Medicina legale a disposizione dell’autorità giudiziaria. In base ai primi accertamenti, l’uomo potrebbe essere stato colto da malore.
Controradio news – “Gravissimo chiudere il museo nel ponte di Ognissanti”. Nel giorno della nomina dei sottosegretari è diventato un caso il lunedì negato ai visitatori dalle Gallerie degli Uffizi, con il ministro della Cultura Sangiuliano che ha chiesto chiarimenti al direttore Eike Schmidt: “E’ un danno per gli introiti e per l’immagine di tutto il sistema museale italiano”, dichiara  il ministro.  Da Firenze la replica del direttore tedesco: “Il personale non basta, chiedo rinforzi”, scrive Schmidt. Interviene il sindaco pd Dario Nardella: “Ho sentito il ministro e ne condivido il disappunto, lo incontrerò a novembre e faremo il punto”.
Controradio news – La Toscana elimina le agevolazioni sul bollo auto per il noleggio di veicoli a lungo termine senza conducente. E’ quanto prevede una proposta di legge approvata a maggioranza dal Consiglio regionale, con il voto contrario di Italia Viva che ha votato con le opposizioni. L’incremento delle entrate derivanti da questa modifica è stimato in 9,2 milioni.

Caso Ciatti: Cassazione, lesi diritti famiglia Niccolò

Non è stata notificata la notizia di scarcerazione alla famiglia di Niccolò Ciatti, che è parte civile nel processo. Questo quanto viene sottolineato dalla Cassazione che spiega perché a maggio ha annullato senza rinvio la revoca della custodia in carcere di Bissoultanov – ora latitante – decisa dai giudici di Roma.

Infatti, la difesa di Rassoul Bissoultanov, il trentenne accusato di aver ucciso il giovane Niccolò durante un pestaggio avvenuto ad agosto 2017 in una discoteca spagnola di Lloret de Mar,  ha “violato l’onere di notifica” omettendo, come invece prevede la legge per i reati violenti con vittime, di avvertire i legali della famiglia Ciatti di aver presentato domanda di scarcerazione.

Per la Cassazione, la mancata notifica rendeva “inammissibile” in radice la domanda di scarcerazione di Bissoultanov, invece accolta dalla Corte di Assise di Roma con ordinanza del 22 dicembre 2021 nel procedimento pendente in Italia nei confronti del trentenne accusato di aver colpito mortalmente Niccolò Ciatti.

Bissoultanov è stato condannato in primo grado in Spagna a 15 anni di reclusione, scontandone quattro in custodia cautelare, e non si è presentato all’udienza convocata a Girona lo scorso luglio per valutare la sua possibile carcerazione preventiva. Il giudice spagnolo ha quindi emesso un mandato di arresto internazionale, ma Bissoultanov risulta ancora fuggiasco.

Nel sottolineare che “la violazione dell’onere di notifica costituisce una causa di inammissibilità che investe tanto il corretto formarsi dell’iter procedimentale di tipo cautelare, quanto la legittimità del provvedimento de ‘libertate’ “, gli ‘emellini’ segnalano che si tratta di una mancanza così grave che “è deducibile in ogni stato e grado del processo cautelare”.

“Nel caso in esame – affermano i supremi giudici nel verdetto 41316 depositato oggi dalla Prima sezione penale, e relativo all’udienza dello scorso 18 maggio – la difesa dell’imputato non aveva notificato la richiesta di revoca o di sostituzione della misura cautelare ai prossimi congiunti della vittima”, nonostante “questi avessero presentato memorie e si fossero costituiti nel processo”. Per via di questa omissione, i familiari di Niccolo’ Ciatti – prosegue la Cassazione, accogliendo su questo punto il ricorso della Procura di Roma – non hanno avuto la possibilità “di portare all’attenzione del giudice circostanze rilevanti tramite il deposito di memorie” per opporsi alla scarcerazione di Bissoultanov.

Ciatti, medico legale: “Morto per edema dopo calcio in testa”

Il medico legale Matteo Polacco, consulente della Procura capitolina, nel processo a carico del cittadino ceceno Rassoul Bissoultanov, accusato di omicidio volontario, ha affermato che Niccolò Ciatti è morto per un “trauma causato da un violento calcio alla testa che ha provocato un edema cerebrale”.

Ciatti venne ucciso con pugni e calci l’11 agosto del 2017 fuori ad una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Per questa vicenda Bissoultanov, attualmente latitante, è già stato condannato dal tribunale di Girona a 15 anni di carcere. Nel corso del suo esame il consulente ha spiegato che sul corpo del ventenne toscano sono state individuate “contusioni riconducibili ad una aggressione. Il calcio lo ha raggiunto alla parte destra del capo – ha aggiunto Polacco -. Ecchimosi erano presenti anche sull’avambraccio destro e sulla mano sinistra”.

Agli atti dell’indagine capitolina è finita anche una lettera di “scuse” che il 3 novembre del 2017 l’imputato inviò alla famiglia di Ciatti. “Desidero dal più profondo del mio cuore esprimervi le mie più sentite condoglianze – è detto nella
lettera-. Vi chiedo di voler comprendere il mio dolore per quanto accaduto, ma davvero non ho mai desiderato quanto verificatosi e affermo che si è trattato di una disgrazia. Desidero che siate pienamente convinti che anch’io soffro. Comprendo che sarà difficile per voi perdonarmi, ma insisto nel porgervi le mie più sincere condoglianze; io non volevo fare del male al vostro familiare”.

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