🎧 Vinicio Berti: Omaggio a 100 anni dalla nascita

Firenze, in occasione del centenario della nascita dell’artista Vinicio Berti, il Museo Novecento presenta “AVANTI POPOLO! VINICIO BERTI. Omaggio a 100 anni dalla nascita“, giornata dedicata al grande maestro fiorentino, la cui opera è profondamente legata alla città in cui ha operato per tutta la propria vita.

La giornata intende gettare nuova luce sulla lunga e articolata ricerca dell’artista fiorentino Vinicio Berti, grazie al coinvolgimento di studiosi ed esperti di diverse discipline, a partire dalla ricostruzione del legame tra il Museo Novecento e lo stesso Vinicio Berti.

Il patrimonio custodito all’interno delle ex Leopoldine, infatti, si lega indissolubilmente allo spirito di solidarietà manifestato dalla comunità artistica italiana e internazionale all’indomani dell’alluvione del1966.

Nel 2015, a integrazione di queste importanti e preziose donazioni, è giunto nelle Collezioni civiche del Comune di Firenze il grande lascito di Vinicio Berti: una raccolta di circa 600 opere, donate dalla vedova dell’artista, Liberia Pini, insieme a numerosi manoscritti, documenti e lavori grafici.

Partendo dall’indagine sulla parabola creativa di Vinicio Berti, segnata dalla folgorante stagione dell’Astrattismo Classico, si intende poi proseguire con una riflessione più ampia sulle profonde implicazioni politiche del suo lavoro. Il recupero di aneddoti e fatti salienti che hanno contraddistinto il percorso dell’artista verrà affiancato a uno studio più attento dei temi e dei modi del suo stile pittorico, in costante dialogo con la ricerca nel campo della grafica. Grazie al contributo di critici e intellettuali di diversa provenienza e formazione, sarà inoltre possibile ampliare la ricostruzione a partire da un’analisi del profondo rapporto con l’architettura e la carta stampata.

In podcast l’ntervista al direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti e al critico d’arte Luca Nannipieri, a cura di Gimmy Tranquillo.

MORE MUSEUM, convegno a Firenze sul futuro dei musei

MORE MUSEUM: Giovedì 14 gennaio un convegno online con oltre 40 ospiti tra direttori e rappresentanti di musei e istituzioni culturali. Apriranno i lavori il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il sindaco Dario Nardella.

Un convegno online, il primo di questo genere in Italia dallo scoppio della pandemia, per una riflessione a 360 gradi sul presente e soprattutto sul futuro dei musei italiani, da mesi in profonda sofferenza a causa delle ripetute chiusure.

E’ quello che si svolgerà giovedì prossimo, 14 gennaio, organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Firenze insieme a Muse e al museo Novecento, dal titolo “More Museum: il futuro dei musei tra crisi e rinascita, cambiamenti e nuovi scenari”, in programma dalle ore 9.30 alle ore 19.

Il convegno – che sarà visibile al seguente link: https://vimeo.com/event/596508/embed –  si aprirà con un intervento del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini, a cui seguirà quello del Sindaco di Firenze, Dario Nardella. Al Direttore Generale dei Musei Italiani, Massimo Osanna, è affidato poi il compito di introdurre i principali temi su cui verterà l’incontro, a cui seguiranno gli altri interventi suddivisi in 12 panel di 30 minuti ciascuno.

Sono previsti gli interventi, tra gli altri, degli assessori alla cultura di Firenze, Milano e Torino Tommaso Sacchi, Filippo Del Corno e Francesca Leon; di Sylvain Bellenger, Direttore Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, Christian Greco, Direttore Museo Egizio di Torino, Giovanna Melandri Presidente MAXXI;  Anna Maria Montaldo, Direttrice Museo del Novecento, Milano; Eike Schmidt, Direttore Gallerie degli Uffizi; Barbara Jatta, Direttrice Musei Vaticani; Sergio Risaliti, Direttore artistico Museo Novecento; Gabriel Zuchtriegel, Direttore Parco Archeologico di Paestum;  Stefano Boeri, presidente Triennale di Milano; Laura Valente, Presidente Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee e museo Madre di Napoli; Vittorio Sgarbi, Presidente Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; Tiziana Maffei, Direttrice Reggia di Caserta; Gabriella Belli, Direttrice Fondazione Musei Civici di Venezia; Alfonsina Russo, Direttrice Parco Archeologico del Colosseo; Karole P. B. Vail, Direttrice Museo e Fondazione Guggenheim di Venezia;  Stefano Casciu, Direttore Polo Museale Toscano; Giovanni Iovane, Direttore Accademia Belle Arti di Brera; Aurelie Filippetti, Direttrice Villa Finaly – Chancellerie des Universités de Paris; e Valdo Spini Presidente Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane.

Attraverso il confronto tra i maggiori esponenti delle istituzioni museali italiane ed europee, il convegno porterà a riflettere sulla ridefinizione delle strutture museali, che alle tradizionali funzioni di conservazione e valorizzazione aggiungono ormai nuove forme di mediazione culturale, comunicazione e diffusione della conoscenza, utilizzando piattaforme e tecnologie innovative. Un simile aspetto, che apre la dimensione museale a prospettive inedite fino a poco tempo fa, risulta essere centrale soprattutto in questa fase, in cui la presenza fisica dei visitatori nei luoghi dell’arte (musei, parchi archeologici, chiese e altri complessi), è ridotta se non azzerata per ragioni sanitarie.

“L’aggiornamento delle strutture museali è un lavoro cominciato già da tempo ma si è reso urgente nell’ultimo anno per affrontare questa tragica pandemia – ha detto Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze -. Grazie al confronto tra i maggiori esponenti delle istituzioni museali italiane ed europee e i colleghi di importanti città d’arte italiane cercheremo la strada per disegnare il futuro dei nostri musei. Vogliamo trasformare questa crisi epocale in una spinta al cambiamento e partiamo dalla condivisione di idee, progetti ed esperienze per migliorare”.

“Il convegno – ha aggiunto – sarà dedicato alla figura di una storica dell’arte e profonda innovatrice come Lara-Vinca Masini, scomparsa pochi giorni fa. Ci faremo guidare dalla lucidità della sua visione e ritengo fondamentale il decisivo apporto che i suoi studi critici, il lavoro di organizzazione culturale e la valorizzazione delle arti contemporanee hanno dato alla cultura, e a quella italiana in particolare”.

Firenze si rivela la sede opportuna per una discussione allargata sul passato, presente e futuro dei musei. Proprio a Firenze nel 1789 per volontà del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena venne aperta al pubblico la Galleria degli Uffizi, uno dei primi musei al mondo concepito e gestito in senso moderno. Non si può trascendere allora dai principi più illuminati che dettero origine ai musei e da quelli a cui si attengono le più moderne istituzioni: conservare la memoria del passato, promuovere la ricerca e l’aggiornamento, diffondere l’amore per l’arte, sostenere il talento creativo, in un confronto sempre aperto e vitale con la contemporaneità e le diverse culture del mondo.

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