Vannacci, Funaro (PD): la sua visione ghettizza tutto, mette brividi

Lo ha detto Sara Funaro del Pd, assessora all’educazione e al welfare del Comune di Firenze e candidata sindaco del centrosinistra. “Proporre di dividere i ragazzi disabili all’interno delle scuole è come tornare indietro di non so quanti anni, a quando c’erano le classi speciali”

“Ho letto un’intervista di Vannacci che mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena: è un’intervista dove vengono fuori delle posizioni che sono non preoccupanti, ma drammatiche questo non solo è totalmente inaccettabile, è una visione che riporta indietro in maniera pesante, ma oltre a questo vuol dire non conoscere neanche un pochino il sistema scolastico”.Lo ha detto Sara Funaro del Pd, assessora all’educazione e al welfare del Comune di Firenze e candidata sindaco del centrosinistra.

“Lo vada a dire a tutti quei ragazzi che sono state nelle classi speciali, e agli insegnanti che hanno lavorato nelle classi speciali. Le classi come sono oggi sono la vera evoluzione per cercare di dare risposte sia ai ragazzi che hanno problematiche, sia ai ragazzi che comunque hanno a che fare con le diversità e con le pluralità che fanno parte della ricchezza della vita. Mi pare che dall’intervista di Vannacci ci sia una visione drammatica che tende a escludere, a ghettizzare da tutti i punti di vista”. ha aggiunto Funaro.

Il tema dei bambini disabili a scuola “è importantissimo” e “il modo in cui l’affronta Vannacci è orribile e fa paura”  ha dichiarato invece  Dario Nardella, sindaco di Firenze e candidato alle europee, commentando a Omnibus su La7 l’intervista a Roberto Vannacci. “Di sicuro avrà perso tutte le preferenze e i voti delle famiglie che hanno figli o nipoti con problemi di disabilità, proporre le classi separate è la cosa più abominevole che si possa pensare sulla scuola”, ha aggiunto.

“Non credo che Vannacci abbia avuto una svista – ha proseguito Nardella -, perché non è la prima volta che dice cose che sono davvero fuori dal mondo, oltre che offensive. Noi abbiamo semmai bisogno di una scuola, e questo è anche un tema che riguarda l’Europa perché l’Europa anche competenze sul tema dell’istruzione e del sistema formativo, dove i bambini che hanno difficoltà, disabilità siano pienamente integrati nel sistema scolastico. Penso ad esempio ai tanti casi di disturbi dell’apprendimento: tante bambine e bambini hanno difficoltà di questo tipo, come la dislessia, e un tempo erano trattati proprio come li tratta Vannacci”.

“Queste espressioni si commentano da sole…” è il parere di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, interpellato dai giornalisti a proposito delle dichiarazioni di Roberto Vannacci.  Giani ha parlato coi cronisti a margine di un’iniziativa alla Mostra internazionale dell’Artigianato di Firenze. Ieri il governatore toscano aveva definito “totalmente inopportuna e assurda” la candidatura di Vannacci alle Europee, aggiungendo che “meno ne parliamo e meglio è perché nella mediaticità della società di oggi più ne parliamo, più facciamo il loro gioco”.

La Mostra dell’Artigianato a Firenze apre con oltre 10.000 persone

Firenze, parte col botto Mida 2023, la Mostra dell’Artigianato alla sua 87ma edizione, con oltre 10.000 visitatori nel giorno dell’apertura alla Fortezza da Basso dove ci sono 450 espositori da tutto il mondo.

“La mostra dell’artigianato è il vero core business, una delle attività più importanti su cui è impostata Firenze Fiera – ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana intervenuto all’inaugurazione -. Anche questa edizione nasce con una sorta di spirito concertativo fra Firenze Fiera, le associazioni di categoria e le Camere di Commercio toscane.

“Grazie al lavoro di tutti possiamo, in questa prima giornata di fiera, contare su ben 10.300 presenze – ha dichiarato il presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini -. Un grazie anche a tutte le istituzioni che collaborano con Firenze Fiera e al direttore artistico Jean Blanchaert”.

Questa manifestazione è un evento di grande proiezione internazionale che partendo nel 1931 come ‘fiera primaverile’ segna la storia di Firenze e quindi il futuro della città”. Mida 2023 prosegue fino al 1° maggio tutti i giorni.

MIDA, Mostra Internazionale dell’Artigianato, buona partenza

Firenze, partita con il piede giusto e con una buona affluenza di pubblico MIDA, l’86esima Mostra Internazionale dell’Artigianato, con i visitatori che fin dalle prime ore di fiera hanno affollato i vari padiglioni, segno tangibile del desiderio, dopo due anni di assenza, di tornare a vedersi e confrontarsi dal vivo fra i vari stand allestiti in Fortezza.

Grande soddisfazione da parte di Firenze Fiera e di tutti i partner istituzionali di questa edizione, primi fra tutti CNA Firenze e Confartigianato Firenze che al padiglione delle Ghiaie  e alla Palazzina Lorenese hanno messo in campo per il MIDA una nutrita rappresentanza di artigiani ‘doc’ fra il saper fare delle botteghe storiche  e le nuove sperimentazioni dei giovani, alfieri dell’innovazione sostenibile e dell’artigianato 4.0.

Successo nel primo giorno di svolgimento dei laboratori didattici gratuiti per gli under 11 organizzati da OMA (Osservatorio dei Mestieri d’Arte) insieme alle due associazioni di categorie, sui quali si sono soffermati anche il sindaco Nardella e il presidente della Giunta Regionale Giani che, al fianco di Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera e numerose altre autorità hanno tagliato il nastro di questa edizione 2022 che segna la ripartenza del comparto in Italia.

Grande partecipazione, entusiasmo e voglia di continuare sulla strada intrapresa: è questa l’atmosfera che si è respirata al padiglione Cavaniglia dove, nel pomeriggio, Jean Blanchaert, direttore artistico di MIDA, ha presentato le sei opere innovative create con il marchio MADE IN MIDA, frutto della collaborazione fra giovani designer e aziende toscane, alla presenza dei protagonisti del progetto. Fra questi anche Maddalena Vantaggi, designer e docente all’Accademia di Belle Arti di Perugia, artefice creativa con la fornace Masini di eleganti vasi in ‘terra’ imprunetina ornati con una sua ‘cifra’ personalissima. “ Sono  entusiasta di questa nuova esperienza e del lavoro svolto in perfetta simbiosi con l’azienda toscana che ho apprezzato per la grande apertura, professionalità e visione del mercato”, il suo commento.

C’è tempo fino a domani lunedì 25 aprile, per visitare al padiglione Nazioni la mostra Orchidee in Fortezza con l’esposizione di oltre 5mila specie diverse di questa amatisismo fiore e per usufruire dell’assistenza di esperti internazionali Come Tiziana Martini di A.L.A.O. che alle ore 10,30  terrà una conferenza sul tema “La semina casalinga delle orchidee”, mentre nel pomeriggio alle 16,30 sarà la volta di David Lafarge che presenterà tutto il fascino nascosto di “Phalaenopsis, un’orchidea sconosciuta” (incontri su prenotazione www.orchideeinfortezza.it).

Ci sarà spazio anche per il Museo del Tessuto di Prato che alla Palazzina Lorenese alle 15,30 terrà la dimostrazione “Tessere che passione!”, laboratorio didattico finalizzato alla realizzazione di un campione di stoffa utilizzando semplici telai manuali.

🎧 ‘Mostra Internazionale dell’Artigianato’ torna in presenza

Firenze, presentata la 86ª edizione della ‘Mostra Internazionale dell’Artigianato’ (MIDA), che si terrà alla Fortezza da Basso da sabato 23 aprile al 1° maggio, la mostra è organizzata da ‘Firenze’ Fiera in collaborazione con le principali istituzioni ed associazioni di categoria.

Quest’anno alla ‘Mostra Internazionale dell’Artigianato’, in campo ci saranno 400 espositori circa, provenienti da ogni angolo d’Italia e da vari paesi esteri, quali Francia, Turchia, Tunisia, Marocco, Perù, Egitto, India, Iran, Madagascar, Pakistan, Nepal e Tibet.

In podcast l’intervista al presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini, a cura di Gimmy Tranquillo.

Inoltre, in rappresentanza dell’Ucraina sarà presente in fiera per la prima volta Made in Ukraine, una associazione no profit che fin dal 2013, con il supporto del Ministero della Cultura Ucraina, organizza mostre e festival in tutta Europa per la valorizzazione dell’artigiano ucraino.

“Siamo di fronte all’86 sima edizione di una fiera internazionale che riparte dal vivo dopo due anni di assenza (nel 2021 si è svolta on line) – afferma Lorenzo Becattini – presidente di Firenze Fiera. Il mio sentito ringraziamento va agli espositori che hanno deciso di tornare in Fortezza (ci sarà anche una delegazione di artigiani provenienti dall’Ucraina), alla Regione Toscana con Artex, al Comune di Firenze, alla Camera di Commercio (per il supporto economico che ogni anno elargisce agli artigiani fiorentini iscritti per partecipare alla mostra). Ringrazio fra i nostri partner anche il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, la Fondazione Architetti, la Fondazione Michelucci, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, l’Osservatorio Mestieri dell’Arte e le associazioni di categoria che da sempre si impegnano per agevolare la partecipazione attiva degli artigiani alla nostra manifestazione. Un ringraziamento particolare alla mia vicepresidente Tamara Ermini, capofila organizzativa di questo evento a fianco di Jean Blanchaert, direttore artistico di MIDA”.

“Mida 2022 è un segnale importanza di ripartenza per la città e per tutta la regione dopo due anni di pandemia – ha commentato Eugenio Giani, presidente Giunta Regionale Toscana – La mostra ritrova finalmente la sua identità con tante iniziative interessanti che danno il senso di una mostra che si apre alle molteplicità di espressioni dell’eccellenza del ‘fatto a mano’.

“Un evento che ogni anno si rinnova portando in scena il meglio dell’artigianato d’eccellenza e ridando fiducia a un settore che vuole ripartire – ha dichiarato l’assessore a Turismo, ambiente, fiere e congressi del comune di Firenze Cecilia Del Re -. Un’edizione che si apre all’ambiente non solo ospitando per la prima volta a Firenze la mostra internazionale della Federazione italiana orchidee, ma anche dando spazio al tema della sostenibilità, del riuso e della collaborazione con start up innovative del settore”.

“L’artigianato è da sempre uno dei pilastri dell’economia toscana, ha commentato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze. “Dopo due anni di emergenza covid è ancora così, con oltre 100mila imprese artigiane in ambito regionale e due indicatori positivi: l’incremento del numero di aziende attive rispetto alle chiusure (per la prima volta dal 2009) e un costante aumento delle società di capitale (7,6% del totale a fine 2021) rispetto a forme giuridiche più tradizionali come società di persone o ditte individuali. Il settore cresce e si attrezza per le nuove sfide. Mida è la vetrina del nostro artigianato di qualità, cioè delle imprese che sono ambasciatrici della toscanità nel mondo. E questa edizione segna la voglia di ripartenza, nonostante le difficoltà e le incertezze del momento. Da Mida 2022 ci aspettiamo un segnale di speranza”.

“Ringrazio tutti quegli artigiani che hanno avuto il coraggio di rimettersi in gioco e le istituzioni che a vario titolo in questi anni difficili sono state vicine a Firenze Fiera, il commento di Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze. Proteggendo l’artigianato, proteggendo i piccoli imprenditori proteggeremo anche quel sapere che deve essere trasmesso alle generazioni future e quel modello di imprenditoria che ancora oggi rappresenta oltre il 95% della nostra produzione e che dovremo aiutare”.

“L’artigianato non è solo cultura, identità e tradizione di un territorio, afferma Alessandro Sorani, presidente Confartigianato Firenze, è economia, vita e fatturato. Noi riusciremo a portare avanti nel mondo il nostro artigianato con più facilità quando riusciremo a raccontarlo come una parte bella ma soprattutto come una parte viva, tenuto conto dei giovani che stanno tornando alla professione artigiana”.

INFO:

Comunali, Bocci: “Pressioni sui candidati delle mie liste”

“In questa città giustamente medaglia d’oro alla Resistenza, una città che ha fatto l’impossibile per liberare Firenze dal nazifascismo, oggi, 2019, tantissimi miei candidati hanno delle pressioni inverosimili perché si tolgano dalle liste”. Lo ha affermato Ubaldo Bocci, candidato sindaco del centrodestra a Firenze, parlando coi cronisti a margine della Mostra internazionale dell’Artigianato.

Se ai miei candidati “mandano i messaggini – ha proseguito Bocci – o prendono a braccetto qualcuno e gli dicono ‘Ma chi te lo fa fare, guarda, magari se vieni con noi forse è meglio’, non sono cose belle. Qui non c’entra niente il 25 aprile: ma io speravo, ero convinto che questa fosse una città libera, dove ognuno liberamente potesse fare le sue scelte anche politiche. Mi rendo conto che purtroppo non è così”. Secondo Bocci, “a Firenze c’è una cappa, se non sei iscritto a quel ‘club’ si fa fatica a partecipare a tutte le attività che quel ‘club’ mette a disposizione. Io non mi sono mai iscritto, è un ‘club’ che non conosco: ma mi par di capire che Firenze sia una città dove c’è un sistema che ha tutto l’interesse ad autorigenerarsi”. Non è in discussione “quanto tutti noi dobbiamo al 25 aprile come data simbolica”, ma “è tutto il contorno che mi ha lasciato molto perplesso”.

Bocci, che domani parteciperà ad una iniziativa in una parrocchia della città con persone in difficoltà invece di prendere parte alle celebrazioni per la Liberazione, ha affermato: “E’ quello che facciamo un po’ tutti gli anni con altri amici, stare insieme a persone meno fortunate”. “La mia perplessità – ha proseguito – è sul partecipare ad una manifestazione che non è tanto la manifestazione di tutti quelli che hanno liberato la città, ma purtroppo, e la storia ce lo insegna, è diventata una manifestazione di parte. Una manifestazione che doveva essere realmente condivisa, dove il tricolore deve essere l’unica bandiera presente nella piazza, purtroppo è diventata una manifestazione di parte”. Bocci ha ribadito di essere “profondamente contrario ad ogni tipo di tirannide, sia quella che è stata abbattuta il 25 aprile dai partigiani, dalle forze alleate eccetera, così come a dittature rosse, verdi e turchine. Questo lo dico nella maniera più assoluta”.

In merito alla Mostra internazionale dell’artigianato, Bocci ha detto: “Firenze è una capitale dell’artigianato: bisognerebbe rivalorizzare questa storia creando delle scuole vere di artigianato, ma soprattutto facendo in modo che un po’ in tutta la città si rinnovassero queste botteghe di artigianato, lavorando anche su incentivi fiscali e possibilità per i giovani”. “Sappiamo che il turismo è concentrato in quei 3-4 chilometri quadrati – ha osservato -: se noi facessimo dei percorsi affinché i turisti possano vedere come si fa l’artigianato, a qualsiasi livello, che sia di pelletteria, di moda, di tutto quello su cui siamo stati i campioni, probabilmente riusciremmo a rivalorizzare veramente l’artigianato, potremmo ridare posti di lavoro, e potremmo fare in maniera tale che il turismo non si concentri soltanto su quei pochi chilometri quadrati, ma si possano valorizzare anche le periferie attraverso una bella rete di botteghe dell’artigianato”.

Artigianato, approvato disciplinare d’uso marchi “Maestro Artigiano” e “Bottega Scuola”

La giunta regionale ha approvato il disciplinare d’uso dei loghi “Maestro Artigiano” e “Bottega Scuola” e della versione congiunta “Maestro Artigiano-Bottega Scuola” ed ha avviato le procedure necessarie alla registrazione a livello nazionale di logo e logotipo.

La delibera relativa è stata presentata questa mattina dall’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo nel corso del convegno “Maestro Artigiano – una ricchezza per la Toscana”, al Teatrino Lorenese della Fortezza da Basso di Firenze, nell’ambito della Mostra Internazionale dell’Artigianato.

Al convegno, oltre all’assessore, presenti fra gli altri i presidenti di CNA Toscana Andrea Di Benedetto, Confartigianato Imprese Toscana Giovan Battista Donati, Unioncamere Toscana Riccardo Breda e Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana Giovanni Lamioni.

“La Toscana – ha commentato Stefano Ciuoffo – è da tempo impegnata con Artex a realizzare iniziative per valorizzare l’attività dei maestri artigiani e a riconoscere alle Botteghe scuola un ruolo essenziale nell’attività formativa nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale di cui sono espressione. La creazione dei loghi che li contraddistinguono e la loro registrazione rappresentano il riconoscimento culturale, sociale ed anche economico delle attività svolte da queste figure. L’artigianato artistico tradizionale toscano ha una grande rilevanza per l’economia toscana, un settore che esporta i prodotti ma anche l’immagine dellla Toscana in giro per il mondo. Il riconoscimento del marchio è una sorta di completamento di un percorso avviato tempo fa per coordinare e tutelare competenze e manualità, ma anche per trasmettere saperi che rischiano di disperdersi. L’esistenza di una sorta di rete di botteghe e maestri può servire anche da stimolo per tanti giovani ad intraprendere un percorso formativo che ha sbocchi lavorativi davvero interessanti”.

Secondo il disciplinare l’uso del logo “Maestro Artigiano” è riservato ai soggetti in possesso della qualifica rilasciata in base alla legge regionale del 2008, la numero 53, ovvero quella che detta le norme in materia di artigianato. L’uso del logo “Bottega Scuola” è riservato alle Botteghe Scuola accreditate. La CRAT, la Commissione Regionale Artigianato Artistico e Tradizionale, sempre istituita ai sensi della legge 53, oltre ad essere riconosciuto come l’organismo che tiene l’elenco dei soggetti in possesso della qualifica di maestro-artigiano, effettua anche il controllo sull’uso dei due loghi per iniziative a carattere informativo e di divulgazione relative all’Artigianato Artistico e Tradizionale Toscano.

Per le stesse iniziative l’uso dei due loghi è consentito anche ad Artex, il Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana. Sempre alla CRAT spetta inoltre concedere l’autorizzazione dei due loghi, dopo aver verificato l’iscrizione del richiedente all’elenco dei Maestri Artigiani o l’accreditamento della Bottega Scuola, e vigilare sul loro corretto uso.

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