Marchetti (Fi): stop al ricovero promiscuo nell’ospedale San Luca di Lucca 

Il capogruppo Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti ha sollecitato la Giunta toscana ad attivarsi ”con la massima tempestività ed urgenza per ripristinare gli elementari criteri di dignità della persona-paziente imponendo alla Asl Toscana Nord Ovest di intervenire per vietare l’impiego di stanze promiscue nei reparti ospedalieri”, e a dare “indicazioni a tutte le Asl della Toscana affinché simili modelli di organizzazione ospedaliera vengano evitati”.

L’esponente azzurro Marchetti spiega, in una nota, di aver presentato un’interrogazione scritta “sul ricovero di uomini e donne nelle stesse stanze a due letti nell’ospedale San Luca di Lucca non intendo più aspettare” il 30 agosto scorso ma che non avendo avuto ancora risposta porterà “la vicenda in aula. Si tratta di un caso gravissimo e deve essere oggetto di pubblico dibattito istituzionale”.

“Ho presentato subito a fine agosto la prima interrogazione poiché ritenevo inaccettabile anche un solo caso di ricovero promiscuo in un luogo di sofferenza quale normalmente è un ospedale – spiega Marchetti -. In pochi giorni, però sono stato tempestato da segnalazioni simili non solo per quanto riguarda l’ospedale di Lucca, ma anche altri presidi della Asl Nord Ovest, come il Versilia ma non solo. Sto verificando ogni segnalazione ma intanto questa è materia che va portata all’attenzione in maniera pubblica affinché la Regione prenda una posizione chiara nel più alto spazio istituzionale, ovvero il parlamento della Toscana”.

Rossi su Marchionne “manager capace per azionisti”

“I giornali esaltano le sue capacità di leader e di innovatore. Ma, nel rispetto della persona, non si deve dimenticare la residenza in Svizzera per pagare meno tasse, il Progetto Italia subito negato, il baricentro aziendale che si sposta in Usa, la sede legale di FCA in Olanda e quella fiscale a Londra”. Lo scrive in un post su fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a proposito di Sergio Marchionne e sottolineando anche il suo “autoritarismo in fabbrica per piegare lavoratori e sindacati; e gli occupati che sono passati dai 120000 del 2000 ai 29000 di oggi”. Marchetti (FI) su Rossi «Linguaggio da hater inaccettabile da un rappresentante istituzionale. Nel parlare di lavoro il governatore ha le lancette indietro di 50 anni»

“Marchionne era un manager capace, soprattutto per gli azionisti, ma certo poco o per niente attento alla storia e agli interessi industriali del Paese, il quale, d”altra parte, ha avuto una politica debole, priva di strategie industriali, che sostanzialmente ha lasciato fare”, prosegue Rossi secondo il quale nel momento di dolore “non si deve però dimenticare la complessità e gli errori che sono stati commessi in questi anni e che alla fine sono stati pagati dai lavoratori e dai giovani in cerca di occupazione. Mantenere una visione critica è la condizione indispensabile per provare a fare meglio”, conclude il governatore della Toscana.

«Come un hater della della specie più incivile, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dalla sua pagina pubblica su Facebook oggi attacca l’ex amministratore delegato di Fiat Chrysler Sergio Marchionne. Cattivo gusto, uscita becera sia politicamente che umanamente dato il momento di grave sofferenza attraversato da Marchionne e dai suoi familiari, linguaggio che sposta le lancette del parlare di lavoro indietro di almeno cinquanta anni e che semina odio di classe verso una persona a suo dire rea di avere ben fatto il suo lavoro: risollevare Fiat in crisi, inventare nuove strategie, riportare l’azienda a garantire decine di migliaia di posti di lavoro. Parole come quelle di Rossi sarebbero inqualificabili da parte di chiunque, ma da parte di un rappresentante istituzionale sono inaccettabili e irricevibili. Rossi si scusi con i toscani per la cattiva rappresentanza che anche oggi ha loro assicurato». Così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti relativamente al post  di Enrico Rossi sulla pagina Facebook.

Regione Toscana unanime su sostegno addetti Mercatone Uno 

Tre diverse mozioni sulla crisi aziendale della Mercatone Uno e in difesa dei lavoratori impiegati in Toscana sono state approvate oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.

La prima, a firma del capogruppo di Forza Italia, Maurizio Marchetti, impegna la Giunta ad attivarsi “in tutte le sedi” per “accertare a quali eventuali ricadute andranno incontro i punti vendita toscani di Mercatone Uno e i loro dipendenti” e ad adoperarsi “per assicurare la piena tenuta occupazionale dei dipendenti” operanti in Toscana.
Un secondo documento, presentato dal Pd, primo firmatario Simone Bezzini, chiede alla Giunta toscana di attivare “quanto prima un tavolo di crisi aziendale a livello regionale, con tutti i soggetti interessati alla cessione di rami d’azienda di Mercatone Uno, a partire dai commissari straordinari, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni”,
per “comprendere quale sia il reale impatto della vendita dell’azienda per la Toscana e mettere in atto ogni azione utile per tutelare i livelli occupazionali e il mantenimento della presenza dei punti vendita di Altopascio, Lucca, Calenzano e Colle Val d’Elsa”.
Infine la mozione presentata da M5s, primo firmatario Gabriele Bianchi, e sottoscritta anche dai consiglieri del gruppo Lega Nord Jacopo Alberti ed Elisa Montemagni. Il documento impegna la Giunta “ad adoperarsi con decisione” per fare in modo che, “anche attraverso tavoli istituzionali che coinvolgano tutti gli attori interessati, si giunga il più presto possibile a una positiva soluzione, garantendo la piena tenuta occupazionale dei dipendenti del gruppo Mercatone Uno e la presenza dei punti vendita in Toscana”.
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