Lucca: niente aperture food fino alla fine del 2022

La moratoria è in scadenza il 18 settembre, ma  il comune di Lucca  ha ritenuto “di prendere ancora il tempo necessario a valutare e ad approfondire la documentazione della scuola Imt per ricercare il necessario bilanciamento tra interesse pubblico generale e diritto all’esercizio dell’attività imprenditoriale”.

“Ricercare il necessario bilanciamento tra interesse pubblico generale e diritto all’esercizio dell’attività imprenditoriale, per produrre i provvedimenti necessari alla tutela del centro storico” con queste motivazioni il comune di Lucca ha deciso di prorogare fino alla fine del 2022, al 31 dicembre, per la moratoria all’apertura di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande nel centro storico .

La decisione è stata presa  in base ai primi esiti di una ricerca della Scuola Imt Alti Studi dal titolo “Progettazione e sviluppo di azioni legate alla promozione e valorizzazione delle qualità professionali ed economiche del territorio della città’ di Lucca”.

La moratoria è in scadenza il 18 settembre, ma – spiega una nota del Comune di Lucca – la giunta ha ritenuto di prendere ancora il tempo necessario a valutare e ad approfondire la documentazione della scuola Imt “.Quindi, fino al 31 dicembre, a Lucca “continueranno a valere le regole applicate a partire dal 2018: sospensione, limitatamente al centro storico, dell’insediamento, anche per trasferimento, di nuove attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti appartenenti al settore merceologico alimentare; la somministrazione di alimenti e bevande, comprese le attività di somministrazione svolte in abitazioni, quali “home restaurant” o analoghe; la produzione, preparazione, vendita di prodotti alimentari, a carattere artigianale o industriale, compresa la panificazione.

L’intento è “preservare la peculiarità del centro storico della città, conosciuto in tutto il mondo per la bellezza dei complessi monumentali e di un edificato ancora perfettamente riconoscibile nei suoi tratti originari, da un eccessivo incremento di attività nell’ambito della somministrazione capace di condizionare anche il mercato immobiliare di Lucca”.

 

Omaggio a Puccini: Lucca-Viareggio-Pescaglia candidate a Capitale cultura 2026

Lucca-Viareggio-Pescaglia candidate a Capitale cultura 2026. Nel nome del maestro Giacomo Puccini, luoghi delle sue radici.

Lucca, Pescaglia e Viareggio, con la sua frazione Torre del Lago in prima linea, insieme per le celebrazioni Pucciniane 2024-2026 (rispettivamente anniversario dei 100 anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini e centenario della prima rappresentazione di Turandot): un itinerario ideale che vede i luoghi del maestro pronti per la candidatura a Capitale della cultura 2026.

E’ quanto concordato dai sindaci Mario Pardini di Lucca, Andrea Bonfanti di Pescaglia e Giorgio Del Ghingaro di Viareggio che si sono incontrati per pianificare il lavoro dei prossimi mesi: “C’è molto da fare – hanno dichiarato – ma i nostri territori insieme raccontano la vita di quello che ancora oggi è il compositore d’opera più amato e più rappresentato al mondo”. La candidatura a Capitale della Cultura 2026 è “un percorso difficile ma decisamente entusiasmante”, hanno aggiunto Pardini, Bonfanti e Del Ghingaro. I sindaci hanno infatti sottolineato con forza la compattezza delle tre amministrazioni – tra queste, Pescaglia custodisce la frazione di Ceelle, da dove partirono gli antenati di Puccini – e la volontà di lavorare in maniera coordinata tanto che, nei prossimi giorni, dalle rispettive giunte verrà elaborata e approvata una delibera che porterà alla concessione automatica dei patrocini dei tre Comuni a tutte le iniziative di rilievo legate a Puccini. L’obiettivo è di favorire la promozione del territorio attraverso la conoscenza e la divulgazione del patrimonio pucciniano.

Un secondo step vedrà poi la riunione del Comitato per le celebrazioni pucciniane entro le prime settimane di settembre in modo da tracciare le linee guida sia del piano delle attività sia il piano degli investimenti necessari: in programma non solo eventi musicali ma anche appuntamenti sportivi di rilevanza nazionale, che verranno intitolati al maestro.

Toscana, Ballottaggi: tutto come prima? Forse. Anzi no

Lucca al centrodestra Carrara al centrosinistra. In Toscana i ballottaggi finiscono in pari. Tutto come sempre dunque? Non proprio.

Pari e patta. Se fosse una gara di briscola, l’esito dei ballottaggi in Toscana potremmo descriverlo così. Lucca va al centro destra con Mario Pardini, Carrara al centrosinistra con Serena Arrighi. Nel computo complessivo, tenendo conto anche del primo turno, dei tre capoluoghi al voto due sono andati al centrodestra, uno, Carrara appunto al centrosinistra. Che però si consola con la vittoria in tanti centri minori. Tutto come sempre dunque?

Non proprio. Anche se la vittoria di Pardini, dopo 10 anni si sindacatura Tambellini, riprende e consolida infatti una tradizione che ha sempre fatto di Lucca la ‘mosca bianca ‘ eccellenza della Toscana, e quella di Arrighi è nel solco comunque di un passato intervallato dalla vittoria dei Cinque stelle 5 anni fa, il quadro che emerge è quello di una Regione sempre meno Rossa, dove anzi i capoluoghi governati dal centrodestra sono oramai maggioranza:  Lucca e Pistoia si uniscono infatti ad Arezzo, Siena, Grosseto, Pisa e Massa. E questo è comunque la si voglia girare un dato in qualche modo storico.

Il secondo elemento è, anche in Toscana, il trionfo dei candidati civici. Arrighi e Pardini lo sono e lo hanno rivendicato lungo tutta la campagna elettorale, ancor più durante il ballottaggio. Sembrano così tornati gli anni di tangentopoli in cui i partiti dovevano nascondersi dietro la faccia rassicurante di qualche esponente della cosiddetta società civile. Quanto resisterà il loro profilo civico lo vedremo naturalmente nei prossimi mesi. A partire dalla composizione delle giunte.

Il terzo elemento politico è la sconfitta di Italia viva a Carrara, dove il supporto del deputato Cosimo Maria Ferri non è bastato a far prevalere Simone Caffaz. Un supporto tanto discusso, che aveva provocato non pochi maldipancia soprattutto in regione, sia pur celati dietro la necessità di salvaguardare la tenuta della giunta Giani. Sta di fatto che i renziani dopo essersi al primo turno nascosti dietro due liste civiche ed aver poi rivendicato il ruolo di ago della bilancia, se l’intento era quello di mandare un segnale politico al centrosinistra, a partire dalla Toscana,  hanno fallito il colpo. Ancora più amaramente se si pensa che mentre non sono stati determinanti per battere Arrighi, i voti del Movimento 5 stelle hanno invece contribuito ad eleggere la seconda sindaca della storia di Carrara.

Comunali, Lucca al centrodestra, Carrara al centrosinistra

Sette sindaci al centrosinistra, 4 al centrodestra, 2 alle liste civiche, di vario orientamento, questo il risultato del turno di ballottaggio per le comunali sul territorio nazionale.

A Lucca è Mario Pardini, candidato unitario del centrodestra, il nuovo sindaco dopo un lungo testa a testa contro il candidato del centrosinistra Francesco Raspini. Pardini, imprenditore, ex presidente di Lucca Crea, la società partecipata che organizza il Lucca Comics and games, si è imposto alle comunali con il 51,03 % davanti al suo avversario, assessore comunale uscente che aveva chiuso in testa il primo turno con il 42,65% e che si ferma al 48,97% al ballottaggio. Inizialmente Pardini era avanti anche al ballottaggio per poi subire il ‘sorpasso’ di Pardini.

A Carrara (Massa Carrara) vince il ballottaggio per le comunali la candidata del centrosinistra, senza M5s, Serena Arrighi con il 57,79% sul candidato sostenuto dal centrodestra, e dal deputato Iv Cosimo Maria Ferri, Simone Caffaz con il 42,21%.

Sul piano nazionale quindi, cinque comuni cambiano amministrazione da centrodestra a centrosinistra (Verona, Monza, Alessandria, Piacenza e Catanzaro) e uno da centrosinistra a centrodestra (Lucca). Nel complesso del turno delle comunali, il risultato dei 26 capoluoghi ne vede 13 al centrodestra, 10 al centrosinistra e 3 alle liste civiche.

“Il commento è che alla fine paga la linearità e la serietà – ha detto il leader del Pd, Enrico Letta al Nazareno – vinciamo perché la responsabilità è più importante di tutto, in questo momento difficile serve una politica che sia seria e lineare. Il campo largo è stato preso in giro ma questa strategia paga. Perde male il centrodestra per scelte incredibili, scegliendo fuoriusciti del centrosinistra, penso a Catanzaro”.

Il dato definitivo dell’affluenza per il voto dei 59 comuni al ballottaggio seguiti dal sito del Viminale (mancano quelli delle regioni a statuto speciale), è del 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno.

Seggi aperti per i ballottaggi in 65 comuni, si vota a Lucca e Carrara

Si sono aperti i seggi elettorali per i ballottaggi in 65 comuni per un numero complessivo di elettori che supera i 2 milioni. I comuni capoluogo sono 13, di cui solo Catanzaro è capoluogo di regione. Gli altri sono: Alessandria, Cuneo, Como, Monza, Verona, Gorizia, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Viterbo e Barletta. Le urne resteranno aperte fino alle 23: subito dopo inizierà lo spoglio dei voti.

A Lucca si arriva all’apertura dei seggi per l’elezione del sindaco di Lucca, con la spaccatura all’interno del polo che al primo turno ha sostenuto il direttore d’orchestra Alberto Veronesi, con una lista costituita tra gli altri, da Italia Viva, Azione e +Europa. Questi tre partiti, infatti, in una nota diffusa pochi giorni fa hanno confermato il loro sostegno al ballottaggio per il candidato del centrosinistra Francesco Raspini, mentre Veronesi ha ribadito il suo per il candidato del centrodestra Mario Pardini.

A quest’ultimo, in vista del ballottaggio, hanno dato il loro sostegno anche Fabio Barsanti, ex di Casapound, che ha corso con la lista ‘Prima Lucca – Italexit con Paragone’ e Andrea Colombini sostenuto dalle liste ‘No Green Pass’ e ‘Ancora Italia’.

“Niente di personale contro Mario Pardini – avevano scritto in una nota Italia Viva, Azione e +Europa – ma, al di là delle differenze sostanziali tra il nostro modo sia di pensare che di agire e il programma dell’ormai destra, che sono insormontabili, è impensabile un connubio tra il il pensiero riformista e quello della destra estremista e populista”.

“Sono molto fiducioso perché dei 13 ballottaggi noi governavamo solo in due città, a Cuneo e Lucca. Domenica sera sono sicuro che sarà un bel risultato”. Ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a margine della chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio a Lucca, insieme al leader di Azione Carlo Calenda, a sostegno del candidato sindaco Francesco Raspini.

“Uno che pensa al secondo turno di poter appoggiare una coalizione con dentro gente di Casa Pound, i No vax, Italexit è una persona che non ha capito niente di cosa sia Azione. Noi possiamo collaborare anche con il centrodestra moderato ma i fascisti sono una cosa con cui non abbiamo nessun rapporto”. Lo ha detto Carlo Calenda, a margine di un comizio elettorale con Enrico Letta a sostegno del candidato Francesco Raspini.

A Cararra (Massa Carrara) la candidata del centrosinistra, senza M5s, Serena Arrighi (29,92%) se la vede con il candidato della Lega Simone Caffaz (18,93%) che potrà contare sul sostegno del candidato di Fi e Fdi Andrea Vannucci (16,98%) e del deputato Iv Cosimo Ferri che ha rotto l’alleanza con socialisti. 

“Trovo davvero stupefacente e molto grave che l’onorevole Cosimo Ferri, eletto in Parlamento con il Partito Democratico, poi passato con Italia viva che in Toscana è parte integrante della maggioranza che governa in regione, si auguri che il Pd perda le elezioni a Carrara a favore di un candidato della destra. E sono ancora più sorprendenti le giustificazioni che prova ad utilizzare per motivare questa decisione: Il Pd non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno. Al contrario il Pd di Carrara ha lavorato fin dall’inizio per costruire attorno alla candidatura di Serena Arrighi un campo largo in grado di tenere alleate tutte le forze del centro sinistra, da IV ed Azione fino ad Articolo 1”. Lo afferma in una nota diffusa stasera, l’on. Simona Bonafè, segretario regionale del Pd in Toscana.

“Serena Arrighi sarà una ventata d’aria nuova per Carrara, una sindaca capace di governare la città con lo sguardo rivolto al futuro. Serena, grazie alle sue qualità, alla sua coerenza, al suo progetto è riuscita a conquistare il consenso di tante persone progressiste e di sinistra. Noi siamo siamo felici di averla sostenuta sin dall’inizio e invitiamo tutte le cittadine e i cittadini di Carrara a fare questa scelta al ballottaggio. Sarà un voto impegnato e solare, l’opposto della triste e imbarazzante posizione espressa da Cosimo Ferri che, preso dal rancore per l’insuccesso personale, si è buttato con la destra a dispetto perfino dei suoi elettori”. Lo afferma in una nota Sinistra Civica Ecologista.

Ballottaggi: domenica al voto anche in Toscana

In Toscana sono due le  sfide. A Lucca Francesco Raspini  del centrosinistra e la vedrà con Mario Pardini del centrodestra. A Carrara il ballottaggio vede confrontarsi Serena Arrighi del centrosinistra e Simone Caffaz del centrodestra.

Tutto pronto per il secondo turno delle elezioni comunali. A livello nazionale sono oltre 2 milioni gli italiani che domenica 26 giugno saranno chiamati alle urne per il turno di ballottaggio delle amministrative che si terranno in 65 comuni (solo due con meno di 15mila abitanti), 59 nelle regioni a statuto ordinario e 6 in quelle a statuto speciale.In Toscana sono due le  sfide. A Lucca Francesco Raspini  del centrosinistra e la vedrà con Mario Pardini del centrodestra. A Carrara il ballottaggio vede confrontarsi Serena Arrighi del centrosinistra e Simone Caffaz del centrodestra.

I seggi per l’elezione dei nuovi sindaci saranno aperti domenica dalle 7 alle 23. Le operazioni di scrutinio inizieranno nella stessa giornata del 26 giugno, subito dopo la chiusura delle operazioni di votazione, l’accertamento del numero dei votanti e le altre operazioni preliminari. Il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.

L’elettore dovrà essere munito di tessera elettorale e idoneo documento di riconoscimento.La mascherina non è più obbligatoria ma, sottolinea una nota del Viminale, “è fortemente raccomandato, per l’accesso degli elettori ai seggi e per l’esercizio del diritto di voto, l’uso della mascherina chirurgica”.

Per quanto riguarda la Toscana, a Lucca Mario Pardini potrà contare al ballottaggio su due apparentamenti: uno con l’esponente di destra Fabio Barsanti (già in pista nel 2017 con Casapound), l’altro col candidato civico Elvio Cecchini.

A Cararra Simone Caffaz si è apparentato con  la lista del deputato di Italia Viva  Cosimo Ferri , e con  Andrea Vannucci, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Carrara Democratica, Insieme per Carrara e Prima Carrara.

Sia a Lucca che a Cararra i candidati di centrosinistra non hanno invece fatto apparentamenti

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