La presidente Cnr, Carrozza, su parità di genere: “Ci vorranno anni”

La parità di genere continua a essere un problema attuale non superato. Questo uno dei temi affrontati oggi durante l’evento ‘La Toscana delle donne’ a Firenze dalla presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, con la rettrice dell’ateneo fiorentino, Alessandra Petrucci, e la direttrice del Lens, Elisabetta Cerbai.

Nel mondo della ricerca scientifica e dell’università “ci vorranno anni per raggiungere una percentuale di parità” fra uomini e donne. Lo ha affermato Maria Chiara Carrozza, che oggi ha partecipato in collegamento video all’evento. “Penso che si siano percorsi tanti passi importanti verso le pari opportunità – ha osservato -, e oggi nessuno si stupisce più se c’è una rettrice donna, mentre quando ho iniziato io nel 2007 ero ancora vista come una specie di rarità da incorniciare. La scienza dovrebbe essere sempre un passo avanti nel campo delle pari opportunità: ma se vediamo i numeri di donne professoresse ordinarie, nei vertici delle università, in termini di presenza della classe dirigente, la percentuale è ancora molto bassa“.

Carrozza ha spiegato che “stiamo lavorando molto per togliere i bias nelle commissioni di reclutamento e nei concorsi, e favorire modelli di inclusione nella scienza per dare un segnale al resto della società. Il mondo della ricerca è competitivo, aggressivo: dobbiamo capire come raggiungere un modello valutazione performance che tenga conto dei compiti di cura e dei doveri verso la società delle donne ma anche degli uomini“.

Maria Chiara Carrozza presidente Cnr: prima donna in storia ente

Nata a Pisa, politica, dirige ricerche nei settori della Biorobotica, della Biomeccatronica e della neuro-ingegneria della riabilitazione. Carrozza sarà presidente del Cnr per i prossimi quattro anni

Un’esperienza nella gestione della ricerca a livello nazionale e internazionale, compreso il suo ruolo di ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca nel 2013, e una solida esperienza nel settore delle tecnologie più avanzate maturata presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che nel 2017 l’ha portata nella rosa internazionale delle 25 donne della robotica: con questo bagaglio Maria Chiara Carrozza, 56 anni, si prepara ad assumere la presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), prima donna nella storia del principale ente di ricerca italiano a rivestire questo ruolo.

“Sono felice ed emozionata per la nomina a presidente del Cnr. Ringrazio la ministra Messa e il Comitato di Selezione per la fiducia riposta nella mia persona” ha detto. “Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva”.

Nata a Pisa il 16 settembre 1965. Carrozza si è laureata in Fisica nell’Università della sua città e poi ha conseguito il dottorato in Ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna. Dove oggi è professore ordinario di Bioingegneria Industriale. Dirige e conduce ricerche nei settori della Biorobotica, della Biomeccatronica e della neuro-ingegneria della riabilitazione di cui è uno dei principali esponenti. Ha ricoperto incarichi scientifici e gestionali di livello nazionale e internazionale. È stata anche la più giovane rettrice italiana, sempre presso la Scuola Superiore Sant’Anna. Autrice di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti europei, cofondatrice di spin off accademici, presidente di società scientifiche e di panel di esperti. Ha insegnato e condotto ricerche in centri e università in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina. E’ inoltre componente del Consiglio di Amministrazione di Piaggio SpA e direttore scientifico dell’IRCSS Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus.

La nomina di Maria Chiara Carrozza a nuova presidente del Cnr è ” davvero un orgoglio per tutta la Toscana”. Lo ha scritto su Fb il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ricordando che Carrozza, pisana, già rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, è “la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese”. “Il Covid – aggiunge – ci ha dimostrato quanto sia fondamentale la ricerca scientifica per il futuro del Paese e sono sicuro che Maria Chiara Carrozza sarà all’altezza delle sfide che ci attendono”.

 

Regionali Toscana: slitta scelta candidato centrosinistra, oltre a Giani avanzati nomi Bindi e Carrozza

Ancora qualche giorno per la decisione definitiva sul candidato presidente della Regione Toscana per il centrosinistra alle elezioni del 2020: partiti e movimenti che hanno partecipato alla riunione di ieri del tavolo di coalizione, tenutasi a Firenze, “hanno ritenuto necessario qualche giorno di ulteriore approfondimento sulla candidatura a presidente – si legge in una nota unitaria – tenendo conto anche delle assemblee che alcune forze politiche terranno nel fine settimana”.

La soluzione di una candidatura unitaria “resta l’obiettivo principale, ma è contemporaneamente emersa la disponibilità anche ad effettuare, se necessario, primarie di coalizione”, si legge ancora nella nota, dove si spiega inoltre che “le forze politiche presenti, preliminarmente, hanno esaminato con attenzione la cornice programmatica, frutto di un proficuo lavoro portato avanti da tutti, e l’hanno assunta come base per gli impegni futuri. La definitiva stesura sarà ultimata nei prossimi giorni”.
I nomi di possibili candidati unitari del centrosinistra a presidente della Regione Toscana in vista delle elezioni del 2020 ad oggi sono tre: secondo quanto si apprende, al nome del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, indicato dal Pd in base al voto unanime della direzione regionale del partito lo scorso 28 novembre, si sono aggiunti al tavolo di coalizione  i nomi dell’ex ministra Rosy Bindi e dell’ex ministra Maria Chiara Carrozza, ipotesi avanzate rispettivamente da Europa Verde Toscana e da Sinistra Italiana. La prossima riunione del tavolo, in cui si potrebbe decidere se puntare su un candidato unitario o indire primarie di coalizione, si dovrebbe tenere il 20 dicembre.
I nomi di Rosy Bindi e Maria Chiara Carrozza, proposti da Verdi e Sinistra Italiana non avrebbero però trovato convergenze fra le forze che stanno lavorando alla costruzione della coalizione stessa. E’ quanto riferisce l’Ansa in base a quanto si apprenderebbe da più fonti vicine al tavolo, secondo cui le due ipotesi, dopo una breve discussione, sarebbero uscite dal dibattito del tavolo, non trovando sufficienti convergenze tra partiti e movimenti riuniti.
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