🎧 Manifattura Tabacchi, partono i lavori della nuova ‘Factory’

Firenze, entro settembre 2022 sarà realizzata la nuova Factory negli spazi della ex Manifattura Tabacchi, il cantiere per un nuovo polo creativo è stato presentato in un evento online a cui hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco Dario Nardella e i vertici della scuola Polimoda. L’operazione fa parte di un progetto di riqualificazione da 250 milioni di euro che prevede il recupero, entro il 2026, della storica area industriale composta da 16 edifici per un totale di 110.000 mq.

Il progetto ripropone la collaborazione tra pubblico e privato nel riuso del patrimonio immobiliare cittadino, nel podcast Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella e Giovanni Manfredi, amministratore delegato di Manifattura Tabacchi.

La nuova Factory di Manifattura Tabacchi comprende sei edifici: 7.720 mq di superficie destinata al retail, 1.000 mq di spazi espositivi, 3.440 mq di loft industriali, 1.740 mq di brewery, 6.700 mq di formazione, 11.220 mq di co-working e uffici, 7.240 mq di aree pubbliche.

La prima parte della riqualificazione, che verrà completata a luglio e aperta a settembre 2022, si estenderà su 28.000 mq. A promuovere il progetto di rigenerazione urbana è una joint venture costituita nel 2016 dalla società immobiliare del gruppo Cdp e da Pw Real Estate Fund III Lp, fondo gestito da Aermont Capital: Manifattura Tabacchi Development Management Srl è la società di sviluppo e project management che gestisce l’intero processo.

La realizzazione della nuova Factory della Manifattura Tabacchi ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze: “è l’esempio del fatto che a Firenze le cose si possono fare, e che c’è una grande intesa tra investitori privati e amministrazione pubblica, trasparente, ben lontana da una visione di mera speculazione immobiliare, perché questo è un esempio di rigenerazione urbana e di sostenibilità”.

“Mi fanno ridere queste critiche – ha aggiunto Nardella, rispondendo ad una nostra domanda sulle critiche ricevute per un eccessivo coinvolgimento degli investitori privati nella gestione del patrimonio immobiliare della città. – Se ci sono dei privati lungimiranti, intelligenti, che amano Firenze, tu li accogli e fai dei progetti veri con loro; se invece non trovi privati, o se ritieni che un certo asset della città meriti un investimento pubblico, fai degli investimenti pubblici. Le tramvie le facciamo anche con grandi finanziamenti pubblici, non ci sono solo i privati. Io credo molto nella partnership tra pubblico e privato”.

Per Nardella infatti “l’importante è il fine ultimo: se pubblico e privato lavorano insieme per fare un progetto che fa bene alla città, che dà lavoro, che accoglie giovani, che si apre al mondo, perché i privati non dovrebbero essere accolti?”.

“L’anima del progetto – ha dichiarato Giovanni Manfredi, amministratore delegato di Manifattura Tabacchi – è riscoprire la parte contemporanea di Firenze, offrendo una dimensione più ‘fresca’, un luogo dove è possibile sperimentare, fare errori, essere innovativi”.

Il progetto ripropone la collaborazione tra pubblico e privato nel riuso del patrimonio immobiliare cittadino, Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella e Giovanni Manfredi, amministratore delegato di Manifattura Tabacchi.

Superblast, concorso internazionale rivolto ad artisti under 40

Firenze, in un periodo che ha messo a dura prova il settore artistico e culturale, NAM – Not a Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, basato sul principio dell’interdisciplinarità tra le arti, sul coinvolgimento della comunità e sull’indagine del rapporto tra arte, scienza e natura, presenta Superblast.

Superblast è un’iniziativa che pone al centro la valorizzazione della pratica artistica al di fuori dei luoghi tradizionalmente a essa associati. L’obiettivo è favorire la creazione di percorsi di crescita dei giovani artisti italiani e internazionali e rendere la città di Firenze il centro di un nuovo attivismo culturale per l’ambiente, promuovendo il confronto tra spazi pubblici, contemporanei e storici e la costruzione di una memoria collettiva.

La chiamata alle arti di Manifattura Tabacchi avverrà attraverso un bando di concorso per l’assegnazione di sei premi per altrettante Residenze a sei artisti multidisciplinari per lo sviluppo di progetti artistici in dialogo con gli spazi di Manifattura Tabacchi.

Il bando è gratuito e aperto a partecipanti, di ogni provenienza geografica e sotto i 40 anni, singoli o collettivi, con pratiche artistiche di diversa natura: scultura, pittura, sound and new media art, performance, pratiche coreografiche e relazionali, progetti workshop-based e progetti che mettano in discussione il rapporto esistente tra uomo e ambiente.

Ogni artista selezionato sarà accompagnato da un curatore per la stesura di un testo critico volto alla realizzazione di un progetto editoriale dedicato. Le sei opere confluiranno in una mostra collettiva e contribuiranno alla pubblicazione del progetto editoriale previsto per settembre, il mese che Manifattura Tabacchi vuole dedicare alla sostenibilità, nell’ambito di un programma pubblico composto da talk, tavole rotonde e attività laboratoriali.

Gli artisti selezionati avranno l’occasione di prendere parte attiva al cambiamento e alla visione interdisciplinare che Manifattura Tabacchi da sempre promuove per sperimentare linguaggi ibridi in dialogo con un luogo di matrice industriale. Un’occasione per guardare al rapporto tra uomo e natura, chiamando in causa l’arte e la sua capacità trasversale di porsi domande prima di immaginare soluzioni, di coinvolgere professionisti dai campi scientifici e umanistici e di veicolare la sensibilità comune rispetto al cambiamento climatico verso forme inedite di espressione e azione.

Superblast si rivolge ad artisti, pensatori, creativi, attivisti che abbiano il desiderio di guidare il cambiamento, immaginare e ridisegnare i luoghi della cultura, per un futuro più sostenibile nell’era dei mutamenti climatici attraverso la costruzione di relazioni e progetti comuni.

Manifattura Tabacchi rimanga “Pubblica ed a servizio della città” di Lucca

Lucca, è in corso un acceso dibattito sulla destinazione futura dell’area sud dell’ex Manifattura Tabacchi. L’immenso edifico, posto all’interno delle mura urbane, ha ospitato nel corso dei secoli varie istituzioni prima di diventare, dopo la fine del dominio napoleonico, fabbrica di sigari.

L’edificio della Manifattura Tabacchi, dopo 20 anni di abbandono è adesso  in fase di ristrutturazione e negli ultimi anni diverse sono state le ipotesi/proposte per la  sua destinazione finale.

In questi ultimi mesi alcuni comitati cittadini costituiti nel gruppo “Uniti per la Manifattura” e “Manifatturiamo” hanno lanciato un appello per mantenere lo storico edificio “pubblico ed al servizio della città”. Al vaglio dell’amministrazione comunale ci sarebbe infatti un progetto presentato dal colosso immobiliare COIMA SGR, società che ha istituito un fondo immobiliare creato ad hoc e già interamente sottoscritto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca direttamente coinvolta nella ristrutturazione del complesso.

Sentiamo quali sono le criticità e le preoccupazione avanzate in merito all’operazione nell’intervista realizzata da Rossana Mamberto con Gemma Urbani, del gruppo Uniti per la Manifattura Tabacchi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/Gemma-Urbani-per-Todo-Cambia-7-min.mp3?_=3

 

La risposta del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini non ha tardato ad arrivare. Nessuna svendita della proprietà è prevista e nessun progetto è ancora stato approvato.

“Alcuni intellettuali che si sono espressi sul tema sembrano ancorati a una forma di nostalgia per quei visitatori del Settecento che si aggiravano ammirati in un panorama solitario di rovine – ha affernato il sindaco ieri in un comunicato stampa. “L’amministrazione Tambellini sta facendo di tutto perché la Manifattura Tabacchi sud non diventi un monumento diroccato di archeologia industriale. La manifattura non può restare uno spazio deserto dove vagheggiare un passato che non esiste più. Questo opificio storico al culmine della sua attività ospitava quotidianamente fino a 1600 lavoratori, un impatto umano vitale per tutta la zona. L’amministrazione intende riportare funzioni, e quindi persone a riempire quegli spazi enormi determinanti per lo sviluppo di tutta l’area con ricadute positive per tutto il centro storico. L’intervento proposto ricostituirà un sistema che si autosostiene e che non consumerà risorse ma ne genererà, con principi di ecologia economica che tutti gli enti pubblici dovrebbero perseguire attentamente”.

Sentiamo l’intervista ad Alessandro Tambellini:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/Tambellini.-per-TCmp3.mp3?_=4

Calcio: Pessina, sul Franchi si apre capitolo costruttivo

Soprintendente Pessina, ‘su stadio Mibact sposato nostra relazione’

Sullo stadio di Firenze “il parere che è arrivato dal Mibact ha sposato pienamente la nostra relazione inviata agli inizi di dicembre, ha anche sposato le aperture che abbiamo dato, come per esempio sullo spostamento delle curve senza abbatterle. Ora si apre un capitolo che da parte nostra vuole esser costruttivo e propositivo e io sono certo che ora sia il momento per sedersi intorno a un tavolo e vedere come possiamo immaginare il nuovo stadio Franchi”. Lo ha detto Andrea Pessina, soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato, commentando il futuro dello stadio Franchi a margine dell’inaugurazione di una mostra su Pier Luigi Nervi alla Manifattura Tabacchi di Firenze. Durante la visita guidata il soprintendente è tornato sul futuro dello stadio Franchi dopo il parere del Ministero e il progetto di riqualificazione annunciato dal sindaco Nardella.

“Abbiamo sempre capito anche la posizione della Fiorentina e di Rocco Commisso – ha aggiunto Pessina – che è un imprenditore che ritene di avere delle necessità e lo comprendiamo. Ma questa sfida la dobbiamo prendere come Nervi ha affrontato altre sfide: è troppo facile radere al suolo per costruire, il punto è trovare, con i bravissimi architetti e progettisti che non mancano, il modo per conservarlo e renderlo funzionale alle esigenze della comunità e della Fiorentina”.

Sentiamo il soprintendente Andrea Pessina

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/01/210129_03_PESSINA-FRANCHI.mp3?_=5

 

 

Pier Luigi Nervi, Architettura come Sfida

Fa tappa a Firenze, in Manifattura Tabacchi, la retrospettiva dedicata a Pier luigi Nervi uno tra i più noti ingegneri e progettisti del secolo scorso, in Italia e nel mondo

Lunedì 25 gennaio 2021 Manifattura Tabacchi apre al pubblico la mostra PIER LUIGI NERVI Architettura come Sfida, un progetto di Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project (Bruxelles) e Laboratorio Nervi Politecnico di Milano (Lecco), co-prodotto da Manifattura Tabacchi, in partenariato con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

La tappa fiorentina dell’esposizione che celebra il grande ingegnere italiano inaugura negli spazi di Manifattura Tabacchi col titolo Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza. Parte di un importante ciclo espositivo itinerante, la mostra racconta, trent’anni dopo la morte di Pier Luigi Nervi, la sua opera e la sua personalità che nulla hanno perduto della propria modernità fuori norma. Progettista e al tempo stesso costruttore, Nervi emerge come uomo di cultura del suo tempo e si rivela essere stato non solo architetto e ingegnere, ma poeta-architetto e artista, incredibile innovatore e accorto impresario, uomo di cultura del suo tempo alla continua ricerca di una assoluta padronanza del mezzo tecnico per infondere la Bellezza nel costruito.

All’interno dell’organizzazione da lui elaborata, che include da una parte lo studio, dall’altra l’impresa di costruzioni, la grande tradizione artigianale italiana si mette al servizio della prefabbricazione e delle dimensioni monumentali.

La costante ricerca operata da Nervi nel corso della sua lunga attività, allo scopo di far conseguire all’architettura e all’ingegneria valori artistici pari a quelli di altre arti, risulta evidente dai plastici e dalla documentazione presentati in questa esposizione che, grazie al patrimonio messo a disposizione dalla Associazione P.L. Nervi, promuove a Firenze la rilevanza culturale che egli ha avuto nella storia del nostro Paese.

“Non vi poteva essere sede più adatta della Manifattura Tabacchi per ospitare questa mostra. Non solo poiché Firenze è uno dei luoghi a ove Nervi ha lasciato importanti testimonianze del suo lavoro, ma soprattutto perché questo complesso, grazie all’intelligente intervento di recupero e restauro condotto da Aermont LLP e Cassa Depositi e Prestiti, che ringraziamo per aver accolto prontamente e con generosità la proposta di realizzare qui questo evento, è la prova più tangibile di come sia possibile far ritrovare alle architetture del Novecento la loro originaria bellezza, immaginando allo stesso tempo per questi edifici un nuovo futuro a beneficio di un’intera città e dei suoi cittadini” afferma Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

L’esposizione Pier Luigi Nervi Architettura come Sfida è composta da 12 sezioni, ognuna delle quali è focalizzata su un’opera iconica della creatività dell’ingegnere oltre al modello di Manifattura Tabacchi di Firenze, selezionata dal comitato scientifico internazionale presieduto dal Prof. Carlo Olmo del Politecnico di Torino e composto dagli esponenti di numerose prestigiose istituzioni tra università, musei e centri culturali nazionali e internazionali, ha scelto di presentare Pier Luigi Nervi attraverso le principali opere iconiche. Ciascuna di esse presenta un aspetto del suo genio di progettista e costruttore e tutte ne testimoniano ancora oggi l’essenza: la bellezza delle forme e la brillante messa in opera dell’economia strutturale dei materiali.

La mostra approfondisce, tra le altre opere di Nervi, lo Stadio Municipale Berta del 1932, che ne consacra il prestigio a livello internazionale nel capoluogo toscano. L’ingegnere inizia ad esprimere appieno le potenzialità della sua progettualità: capacità innovativa, stile, ma anche saggezza imprenditoriale ed economicità che ne segneranno la carriera e i riconoscimenti all’estero.

Nel percorso espositivo si inserisce il progetto di trasformazione della Manifattura Tabacchi di Firenze, costruita tra il 1933 e il 1940 su progetto dei tecnici del Monopolio, che presenta linee architettoniche e strutture di modernità ed eleganza tali che hanno fatto ipotizzare la mano di Pier Luigi Nervi. Il recupero in atto è affrontato nel rispetto materiale e figurale del bene, in assidua collaborazione con la Soprintendenza, e affronta le note difficoltà concettuali e metodologiche proprie della conservazione dell’architettura moderna.

Il complesso sarà recuperato secondo un Masterplan risultato dai contributi successivi di Concrete, SANAA, Studio Mumbai e q-bic, che si propone di preservare lo spirito industriale dell’architettura storica con interventi di carattere contemporaneo capaci di valorizzare la monumentalità degli edifici e la qualità unica degli spazi e dei materiali. Particolare attenzione è posta nella progettazione del paesaggio, affidata al paesaggista Antonio Perazzi, dove il verde è inteso come dispositivo di rigenerazione che si riappropria dello spazio nell’ex fabbrica di sigari per creare aree comuni accoglienti, confortevoli e favorevoli all’aggregazione.

L’ambizioso progetto di riqualificazione avviato nel 2016 si propone di dar vita a un nuovo quartiere per la città e un centro per la cultura contemporanea, l’arte e la moda che sia complementare al centro storico, aperto a tutti e connesso col mondo.

 

“Abbiamo accolto con grandissimo piacere l’invito del Soprintendente e degli eredi a contribuire alla divulgazione all’opera di Pier Luigi Nervi ospitando la mostra nei nostri spazi temporanei. Manifattura Tabacchi è erede essa stessa dell’esperienza di questo progettista e imprenditore geniale e presenta nell’eleganza delle strutture e delle linee molti tratti tipici del suo lavoro. Come di consueto, abbiamo voluto intervenire con un contributo originale che si confrontasse con l’opera di Nervi, per aggiungere un contrappunto contemporaneo al corpo della mostra e proporre un’inedita occasione di suggestione e approfondimento, tra passato e presente.” Michelangelo Giombini, responsabile sviluppo prodotto di Manifattura Tabacchi

 

Plastici, copie dei disegni originali, un ampio corredo fotografico di immagini di cantiere e foto di attualità illustrano, capitolo dopo capitolo, l’intero percorso creativo di Nervi e guidano i visitatori all’esplorazione dei principali ambiti della sua attività: dal Cinema-Teatro augusteo di Napoli, una delle opere a lui più care; alla sede dell’Unesco a Parigi o l’Aula Vaticana delle udienze pontificie in Vaticano e la Torre della Borsa di Montreal, per approdare all’ ultimo progetto realizzato, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, concepito da Nervi e dal figlio Antonio del 1969 e testimonianza dell’attività internazionale dello studio Nervi.

 

La mostra ha offerto l’occasione di rendere omaggio al grande Maestro in chiave sperimentale e contemporanea. Cinema Nervi, è un progetto realizzato in collaborazione con Parasite 2.0, collettivo di architetti formato da Stefano colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo con base a Milano, Londra e Bruxelles che indaga lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte. Nel dare forma a una rilettura dell’opera di Nervi e del percorso espositivo allestito negli spazi dell’ex-complesso industriale, Parasite 2.0. ha declinato il lavoro di Nervi in chiave contemporanea e interdisciplinare attraverso i linguaggi del digitale. Un approccio che affonda le sue radici nella sperimentazione esplorata da NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi.

 

Cinema Nervi può essere considerato uno spin-off intergenerazionale della mostra che per l’occasione ha coinvolto cinque studi di architetti, designer e artisti internazionali. Prendendo ispirazione da una delle opere più care al Maestro, il Cinema-Teatro Augusteo di Napoli, Lucia Tahan (Berlino), Clube (San Paolo), Alessio Grancini (Los Angeles), The Pleasure Paradox (Milano, Amsterdam, Amburgo, Rotterdam) e Anabel Garcia-Kurland (Londra) sono stati chiamati a reinterpretare cinque delle architetture in mostra – il Palazzo del Lavoro a Torino, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, Manifattura Tabacchi e lo Stadio G. Berta (oggi Artemio Franchi) a Firenze e la Sede Unesco a Parigi – attraverso uno strumento insolito per la progettazione nel periodo di Nervi, il video. La struttura di Cinema Nervi è da un lato un’architettura digitale, con la funzione di trasmettere online i contributi video e, dall’altro, un dispositivo fisico, visitabile all’interno dell’esposizione.

 

La mostra, frutto della cooperazione tra l’Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project e il Civa (Centre International pour la Ville, l’Architecture et le Paysage) di Bruxelles, in cooperazione con il MAXXI/Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e con il CSAC/Centro Studi e Archivi della Comunicazione dell’Università di Parma è co-prodotta da Manifattura Tabacchi, con il patrocinio di Comune di Firenze, Università degli studi di Firenze, Fondazione Giovanni Michelucci, Ordine e Fondazione degli Architetti di Firenze, Docomomo Italia e Società Italiana per il Restauro dell’Architettura.

PIER LUIGI NERVI Architettura come Sfida

Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza

 

Manifattura Tabacchi

Via delle Cascine 33, Firenze

 

Dal 25 gennaio 2021

Lun – Ven ore 10:00 – 17:00

Ingresso gratuito

L’accesso è contingentato in osservanza delle misure adottate dal governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Manifattura Tabacchi presenta: Cinema Nervi

Cinema Nervi, un progetto di video arte che si propone di offrire un contributo contemporaneo e sperimentale alla mostra “Pier Luigi Nervi, la Struttura e la Bellezza”, dedicata all’opera del grande ingegnere italiano del ‘900. Allestita negli spazi espositivi temporanei di Manifattura Tabacchi.

Il progetto è realizzato in collaborazione con Parasite 2.0, collettivo con base a Milano, Londra e Bruxelles che indaga lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte. E che rilegge l’architettura nerviana in chiave contemporanea e interdisciplinare attraverso il digitale e la contaminazione dei linguaggi espressivi. Un approccio che affonda le sue radici nella sperimentazione esplorata da NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi.

Parasite 2.0 prende ispirazione da una delle opere più care al Maestro, il Cinema-Teatro Augusteo di Napoli, coinvolgendo 5 diversi studi di architetti, designer e artisti internazionali. Lucia Tahan (Berlino), Clube (San Paolo), The Pleasure Paradox (Milano, Amsterdam, Amburgo, Rotterdam) e Anabel Garcia-Kurland (Londra) e Alessio Grancini (Los Angeles). Chiamati a reinterpretare alcune architetture nerviane – rispettivamente il Palazzo del Lavoro a Torino, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, lo Stadio G. Berta (oggi Artemio Franchi) e Manifattura Tabacchi a Firenze, la Sede Unesco a Parigi – attraverso il video e i linguaggi digitali, strumenti inconsueti per la progettazione nel periodo di Nervi.

l progetto Cinema Nervi sarà fruibile online ogni martedì, sulla IGTV di NAM – Not a Museum e sul canale YouTube di Manifattura Tabacchi a partire dal 19 gennaio con la prima opera di videoarte realizzata da Lucia Tahan, che reinterpreta il Palazzo del Lavoro di Torino del 1959. Un’operazione che include due livelli successivi e complementari: la creazione e l’applicazione di un effetto Instagram dedicato all’opera di videoarte e l’invito al pubblico a utilizzare e a ricondividere il filtro in ulteriori e personali creazioni.

 

CALENDARIO:

26 Gennaio | Clube – A bruta flor do querer

Un video-collage, creato in collaborazione con Martinica Space, che riprende e rimescola Brasilia e le sue contraddizioni, come l’architettura di Nervi nell’Ambasciata italiana, grazie all’uso di metaforiche grafiche sovrapposte. Gli artisti con il loro lavoro provano a capire gli aspetti politici, materiali e formali di queste relazioni.

 

2 Febbraio | The Pleasure ParadoxDigital Rationalism

L’opera indaga l’influenza accelerata del fenomeno Digitale sulle implicazioni socio-economiche collegate alla conservazione dei monumenti moderni del XX secolo, a partire dallo stadio Artemio Franchi (ex Berta) di Firenze.

 

9 Febbraio | Alessio GranciniIndexing the city

Si tratta di una breve sequenza di videoarte, composta da immagini fotografate in tempo reale nell’ “Urban Campus” di Manifattura Tabacchi, a partire da due sequenze di esperienze virtuali. Attraverso l’Intelligenza Artificiale come narratore che esamina il concetto di IoT, il lavoro riflette sulla forza e l’importanza dei dati come una nuova valuta, linguaggio ed energia che dà potere alle nostre scelte, ai movimenti e alle percezioni.

 

16 Febbraio | Anabel Garcia-Kurland

L’artista architettonica londinese reinterpreta l’edificio dell’UNESCO a forma di “Y”, precoce esempio dell’espressione estetica di Nervi e ne celebra la ricerca matematica di un sistema di ritmo geometrico. Grazie una serie di animazioni 3D indaga le forme progettate che hanno fatto pulsare il cambiamento nelle città nel XX secolo.

 

 

 

Exit mobile version