Donne: Annibali con Boschi alla Leopolda, “Alle donne dico superare la rabbia”

Alle donne vittime di violenza dico sempre “è importante superare la rabbia. E imparare, anche se è tanto difficile, a costruirsi in modo positivo, per fare del bene a se stessi; solo dopo riusciremo ad essere risorse positive anche per gli altri. Perché questa è la cosa più
importante: fare agli altri del bene, mai del male”. Lo ha detto, dal palco della Leopolda sul quale è salita insieme alla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, Lucia Annibali, l’avvocatessa che dall’ex fidanzato fu fatta sfregiare con l’acido da due sicari.

“Il dolore è reale, è una cosa vera, ha aggiunto – al dolore bisogna rispondere con fatti concreti. Lo dico da cittadina, al fianco delle istituzioni e con alle spalle una storia vera di
dolore, come tante donne come me vittime di violenza”, ha concluso Annibali ora consulente del governo per le pari opportunità.

“Abbiamo cercato, con tutte le forze dello Stato, di impegnarci insieme per il nuovo piano
contro la violenza sulle donne: il piano, che sarà valido nei prossimi tre anni, avrà come risorsa 33 milioni all’anno”. Lo ha annunciato Boschi. “Nel piano abbiamo puntato molto anche sulla strategia della prevenzione – ha aggiunto Boschi – e la migliore prevenzione è
l’educazione contro gli stereotipi e contro la mentalità in cui la violenza contro le donne attecchisce”. Oggi, ha proseguito Boschi, “sempre più uomini, non solo donne, si sentono
responsabili e in prima linea in questa battaglia, ed è giusto così perché questa è una guerra che possiamo vincere solo tutti insieme. Dobbiamo arrivare ad ottenere la libertà di non essere offese sui social per come si è, di tornare a casa la sera sentendosi sicure, di sentirci sicure anche in casa. E alle donne che subiscono violenza dico: denunciate, le istituzioni non vi lasceranno sole”.

Violenza donne: sedie vuote e monumenti in rosso in Toscana

Tante le iniziative in programma in Toscana in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Dalla partita dicalcio a 7 a Firenze che vedra’ contrapposti la nazionale parlamentari donne a Palazzo Vecchio football club, presente il ministro dello Sport Luca Lotti, con fischio di inizio del sindaco Dario Nardella allo stadio Bozzi alle 15 a monumenti, palazzi, fontane o alberi illuminati di rosso o arancio in segno di solidarieta’, come a Livorno, Forte dei Marmi, Bagno a Ripoli, Carrara o Lucca dove e’ stato organizzato anche  un corteo e un
gruppo di uomini offrira’ letture a tema sulla violenza di genere.
A Castiglion Fiorentino nell’androne del Palazzo comunale sara’ invece sistema una sedia vuota con accanto un paio di scarpe rosse alla memoria di Monica, giovane uccisa dal suo ex fidanzato. Anche a Poggio a Caiano all’ingresso del Comune ci sara’ una sedia vuota con un paio di scarpe rosse. Flash mob poi al centro commerciale dell’Unicoop di Ponte a Greve (Firenze), con una coreografia di pattinatori, a Sesto Fiorentino con Rodolfo Banchelli e a Castelfranco di Sotto dove ci sara’ anche un’installazione di scarpette rosse davanti al palazzo comunale mentre dalla facciata sventoleranno drappi dello stesso colore.
All’Istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli organizzate letture per sensibilizzare gli studenti. E anche a Colle Val d’Elsa mobilitati gli studenti del liceo S.Giovanni Bosco con
performance, letture e musica. Lezioni di autodifesa femminile invece al Palasport di Vinci e a Pistoia. A Empoli in piazza Vittoria sara’ collocata una panchina rossa, come rossa sara’ l’illuminazione. A Siena le pensionate della CGil distribuiranno, in collaborazione con i forni, circa 11.500 buste per il pane con la scritta ‘La violenza contro le donne non puo’ essere pane quotidiano’. A Poggibonsi invece piantate oggi nei giardini pubblici tre piante di rose con una targa commemorativa. Un fiocco bianco, simbolo dell’adesione alla
Giornata contro la violenza sulle donne, e’ stato esposto alla porta di ingresso della Lega pro a Firenze. A Castelfiorentino tra le iniziative un’esibizione di 70 ballerine affiancate da
donne di tutte le eta’.

“Mai in silenzio”, la musica contro la violenza di genere

E’ il nuovo progetto di Controradio realizzato con il contributo di Regione Toscana e SIAE. Protagonisti i giovani di alcuni Licei musicali e scuole superiori della Toscana. Realizzazione ed incisione di sei brani originali sulla violenza di genere. Partecipazione al Meeting dei Diritti Umani del 13 dicembre al Mandela Forum. Collaborazione (musicale) di Tommaso Novi, Francesco Guasti e  Diana Witer, (giornalistica) di Chiara Brilli, (psicologica) di Cecilia Lamanna e il coordinamento di Lorenzo Cipriani.

Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. (Èlie Wiesel)

Con la scomparsa del premio Nobel per la Pace, Èlie Wiesel il mondo intero ha ricordato il suo impegno per la lotta contro la violenza in tutte le sue forme. Alcune sue parole oggi suonano come un monito che il grande scrittore ha lasciato alle generazioni future. Un testamento di pace e di lotta contro l’indifferenza che vediamo ogni giorno nei confronti di manifestazioni di violenza di genere. Sono sempre di più i crimini contro le donne, le cronache di abusi, segregazioni, stupri ed altre violenze. Sembrerebbe che in un momento storico in cui il genere femminile sta raggiungendo una parità di diritti e di valori nelle nostre società, l’antico male dell’oppressione si ribellasse e tornasse a mietere vittime.

È un tema che coinvolge ognuno di noi, nessuno escluso; e non basta indignarci per le atrocità che vediamo ogni giorno, non basta prendere posizione, è necessario alzare la voce e fornire il nostro impegno. Perché ogni violenza che colpisce una donna è un crimine contro la nostra verità, la nostra giustizia, la nostra dignità di esseri umani.

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Alcuni studenti dell’Iti Marco Polo di Firenze durante il laboratorio introduttivo sulla violenza di genere

I dati ISTAT, aggiornati al giugno 2015, indicano che in Italia, 6 milioni e 788 mila donne hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, il 31,5% tra i 16 ed i 60 anni, e che le donne uccise nel 2014 sono state 152, di cui 117 uccise in ambito familiare.

I dati relativi alla Toscana, sono rilevabili dal “Rapporto sulla violenza di genere in Toscana”, un’analisi che l’Osservatorio Sociale Regionale realizza sin dal 2010. Nel rapporto (VII) presentato a Novembre 2015 si legge che le donne che si sono rivolte ad uno dei 24 Centri Antiviolenza diffusi su tutto il territorio nel periodo dal 2009 al 2015 sono state 13.461 – il partner viene indicato come responsabile delle aggressioni nel 61% dei casi. Nel periodo 1 luglio 2014 – 30 giugno 2015, in riferimento a n. 2.597 donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, 1.896 figli/e (di cui 1.461 minorenni) hanno assistito alla violenza all’interno delle mura domestiche, le donne uccise nel 2014 sono state 12.

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Alcuni studenti del Liceo musicale di Pisa durante il laboratorio introduttivo sulla violenza di genere

La Regione Toscana si è da tempo, in un contesto allora privo di una normativa nazionale, dotata di una propria legge contro la violenza di genere così come sta lavorando da anni prevenzione, sensibilizzazione, emersione e protezione delle vittime di violenza – donne, minori e in ambito familiare – all’interno di un sistema di interventi che sia a garanzia dell’integrazione dei servizi, delle risorse e della condivisione dei linguaggi.

La legge regionale ha mirato nel tempo a sostenere l’attività nel campo della prevenzione, del contrasto e dell’uscita dalla violenza, favorendo la costituzione e il potenziamento delle reti locali anti-violenza, anche al fine di garantire il coinvolgimento degli attori istituzionali pubblici e privati. La Regione Toscana ha inoltre piena consapevolezza di quanto sul fenomeno della violenza sulle donne incidano i retaggi culturali determinati dallo stereotipo di genere ed è per questo che grazie anche alla L.R. n. 16/2009 (Cittadinanza di genere), attraverso il finanziamento degli Accordi territoriali di genere, sono state realizzate, negli anni, azioni di sensibilizzazione/formazione nelle scuole toscane per la lotta agli stereotipi di genere e alla equa distribuzione del lavoro di cura all’interno della famiglia.

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La vicepresidente regionale Monica Barni con alcuni studenti del Liceo musicale di Livorno

E’ questo il motivo per il quale Controradio sta realizzando con la Regione Toscana  in collaborazione con SIAE un progetto che unisce il mondo della creatività musicale giovanile con quello dell’impegno civile nella sensibilizzazione del tema della violenza di genere.

La musica può essere infatti un efficace strumento di comunicazione per portare a conoscenza dei giovani problematiche sociali di questo tipo. E’ anche uno straordinario strumento di analisi della società e dei motivi per cui avvengono tali degenerazioni. Gli studenti, le associazioni giovanili, il nuovo panorama artistico internazionale, è oggi particolarmente attento al tema della violenza di genere: lo dimostrano l’impegno preso da numerosi artisti italiani ed internazionali nel denunciare questo problema in alcune loro composizioni musicali ed iniziative.

Alcuni studenti del Liceo musicale di Arezzo con le maschere realizzate durante il laboratorio introduttivo

In concreto giovani musicisti di alcuni Licei Musicali ed altre scuole superiori della Toscana hanno composto brani musicali originali che affrontano le tematiche della violenza di genere, accompagnati da professionisti della musica con la successiva partecipazione al Meeting dei Diritti Umani 2017 organizzato da Regione Toscana, per il prossimo 13 dicembre.

I brani, inizialmente realizzati in forma di demo, sono in corso di registrazione dagli studenti in  studi professional con il supporto dei tutor musicali che hanno seguito il progetto. Verrà successivamente stampato un CD, distribuito attraverso le scuole, e reso disponibile gratuitamente in forma digitale, attraverso un canale distributivo nazionale.

Ascolta l’intervista di R. Palumbo alla vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171114_Monica-Barni_Todo-Cambia.mp3?_=1

Intervista al tutor musicale Tommaso Novi

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171114_Tommaso-Novi_Todo-Cambia.mp3?_=2
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