Castelfiorentino: ambasciata iraniana rimanda a sindacato ciocche capelli

Castelfiorentino, l’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran ha rispedito al sindacato dei pensionati Spi Cgil del comune fiorentino una busta contenente un appello e diverse ciocche di capelli raccolte per manifestare a favore dei diritti delle donne nel Paese asiatico.

A dare la notizia lo stesso Comune di Castelfiorentino, che spiega come questa iniziativa era frutto di un manifestazione organizzata il 22 ottobre scorso in seguito alla morte di Mahsa Amini. All’iniziativa avevano preso parte numerose associazioni locali e partiti politici. In tale contesto, donne e uomini avevano partecipato attivamente alla manifestazione e si erano tagliati ciocche di capelli da unire alla missiva, tra cui il sindaco Alessio Falorni.

“La reazione dell’Ambasciata – osserva Nadia Meacci, segretaria Spi Cgil di Castelfiorentino – ci ha stupito relativamente se si considera la brutale repressione in corso attualmente in Iran e che coinvolge non solo le donne ma anche gli uomini. Riaffermiamo il nostro pieno sostegno alle donne, agli uomini, alle ragazze e ai ragazzi dell’Iran che continuano a lottare ben sapendo di rischiare la loro vita e quella delle loro famiglie, come gli stessi giocatori dell’Iran che ai mondiali di calcio in Qatar si sono rifiutati di cantare l’inno nazionale prima della partita contro l’Inghilterra”.

🎧 Firenze, “Donne, Vita, Libertà”: trecento in piazza a supporto delle proteste in Iran

Trecento persone hanno partecipato nel pomeriggio in p.zza Sant’Ambrogio a Firenze alla manifestazione organizzata da Amnesty International  a sostegno delle proteste in Iran.

Il momento più commuovente è stato quando la piazza, trecento persone, moltissimi giovani, ha intonato fischiettando il motivo di ‘Bella ciao’. “Questa non è una protesta, e non riguarda solo le donne, o solamente l’Iran, è una rivoluzione per la libertà e contro il dittatore” hanno gridato le donne (e gli uomini)  iraniane presenti in piazza Sant’Ambrogio per la manifestazione indetta da Amnesty International.

Sul sagrato i cartelli gialli dell’a ONG con la richiesta di giustizia e la proclamazione di supporto alla protesta degli iraniani. Dal  30 settembre ad oggi, secondo i dati della Ong ‘Iran Human Rights’, aggiornati al 5 ottobre, avrebbero perso la vita almeno 154 persone di cui 9 minorenni e migliaia sarebbero state le persone arrestate.

Ma secondo le autorità al potere in Iran, la morte di Mahsa Amini sarebbe dovuta ad una malattia e non sarebbe stata causata dalle percosse della polizia cosiddetta “morale”, Nika Shakarami, 16 anni, ritrovata morta con la testa fracassata, non sarebbe stata uccisa dalle forze di sicurezza, ma caduta da un palazzo molto alto e Sarina Esmailzadeh, colpita alla testa dalle forze di sicurezza mentre partecipava ad una manifestazione, sempre secondo la versione ufficiale delle autorità iraniane, si sarebbe suicidata.

Questi sono solo alcuni degli atti di inaudita violenza che hanno causato un’ondata di rabbia e indignazione, in tutto il resto del mondo, Italia compresa, dove si sono già svolte numerose manifestazioni di protesta in sostegno delle donne e degli uomini iraniani.

‘Zhen, Zhian, Azadi’, tradotte in italiano con ‘Donna, vita, libertà’, sono le parole che risuonano in tutte le manifestazioni di protesta contro il regime al potere in Iran e a favore della libertà delle donne, dopo quel tragico 13 settembre 2022, quando la donna curda iraniana Mahsa Amini, veniva arrestata a Teheran dalla cosiddetta polizia “morale”, picchiata violentemente mentre veniva trasferita con la forza, moriva dopo tre giorni dopo.

Amnesty International scende in piazza anche a Firenze in solidarietà con le donne e tutta la popolazione iraniana

Firenze, in Iran dal 30 settembre ad oggi, secondo i dati della Ong ‘Iran Human Rights’, aggiornati al 5 ottobre, avrebbero perso la vita almeno 154 persone di cui 9 minorenni e migliaia sarebbero state le persone arrestate.

Ma secondo le autorità al potere in Iran, la morte di Mahsa Amini sarebbe dovuta ad una malattia e non sarebbe stata causata dalle percosse della polizia cosiddetta “morale”, Nika Shakarami, 16 anni, ritrovata morta con la testa fracassata, non sarebbe stata uccisa dalle forze di sicurezza, ma caduta da un palazzo molto alto e Sarina Esmailzadeh, colpita alla testa dalle forze di sicurezza mentre partecipava ad una manifestazione, sempre secondo la versione ufficiale delle autorità iraniane, si sarebbe suicidata.

Questi sono solo alcuni degli atti di inaudita violenza che hanno causato un’ondata di rabbia e indignazione, in tutto il resto del mondo, Italia compresa, dove si sono già svolte numerose manifestazioni di protesta in sostegno delle donne e degli uomini iraniani.

Sabato 8 ottobre alle 16:30 si torna a manifestare anche a Firenze, in piazza di Sant’Ambrogio dove Amnesty International ha organizzato una manifestazione di “massima solidarietà a chi non ha più voglia di tacere”.

‘Zhen, Zhian, Azadi’, tradotte in italiano con ‘Donna, vita, libertà’, sono le parole che risuonano in tutte le manifestazioni di protesta contro il regime al potere in Iran e a favore della libertà delle donne, dopo quel tragico 13 settembre 2022, quando la donna curda iraniana Mahsa Amini, veniva arrestata a Teheran dalla cosiddetta polizia “morale”, picchiata violentemente mentre veniva trasferita con la forza, moriva dopo tre giorni dopo.

Donne iraniane: a Palazzo Vecchio uno striscione per solidarietà

Firenze, nella giornata di ieri, Lunedì 3 ottobre 2022, il sindaco Dario Nardella ha afisso uno striscione a sostegno delle donne iraniane. L’atto di solidarietà, portato avanti dal sindaco, ha visto la partecipazione della band musicale Bowland. Un gruppo nato a Firenze da tre amici che si sono incontarti a Teheran.

‘Firenze solidale con le donne iraniane. Donna, vita, libertà’. È questo quanto scritto nello striscione che il sindaco Nardella ha presentato ieri a Palazzo Vecchio.

Ai margtini della cerimonia il sindaco ha dichiarato che si tratta di “uno striscione per essere accanto a tutte le donne iraniane e a tutte le donne del mondo che lottano per la libertà”

Questo atto di solidarietà è solo uno dei tanti che sta nascendo in sostegno delle donne iraniane. Dopo la morte della ventiduenne Mahsa Amini, arrestata dalla polizia per aver indossato l’hijab in maniera scorretta e poi successivamente deceduta, migliaia di persone, sia donne che uomini, hanno iniziato a manifestare in Iran per reclamare i propri diritti. Nonostante la dura repressione da parte delle autorità locali, che ha portato alla morte di altretante persone, compresa la ventenne Hadis Najafi uccisa con sei colpi di proiettile, le proteste non si arrestano, anzi si sono espanse in tutto il mondo.

La protesta in sostegno delle donne iraniane è giunta anche a Firenze, dove in Piazza Sant’Ambrogio, nella grionata di Domenica 2 ottobre 2022, decine di persone hanno preso la decisione di riunirsi e manifestare contro il regime iraniano. A sostegno delle donne molte partecipanti hanno scelto di seguire l’esempio delle ragazze iraniane e si sono tagliate ciocche di capelli. Le ciocche sono poi state lasciate, per terra, sul sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio.

Ricordiamo inoltre che, sempre nella giornata di ieri, presso il Museo del Novecento, era possibile lasciare anche lì una ciocca di capelli, per unirsi simbolicamnte alla lotta che la donne iraniane stanno portando avanti.

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