🎧Un bando da quasi mezzo milione rivolto ai progetti di volontariato ideati dai giovani e per i giovani

445 mila euro per finanziare 89 progetti del terzo settore della Toscana che valorizzino il protagonismo giovanile. Il bando ” Siete presente. Con i giovani per ripartire” alla sua terza edizione, è promosso da Cesvot e finanziato da Regione Toscana-Giovanisì e 11 fondazioni bancarie della regione, sarà aperto da oggi fino all’11 marzo.

Audio: Luigi Paccosi, presidente di Cesvot

Promuovere e qualificare il ruolo dei giovani nell’associazionismo toscano significa dare spazio a una generazione nuova perché sia capace di innovare la proposta del terzo settore facilitando il ricambio generazionale all’interno delle organizzazioni.

Questi sono gli obiettivi del bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire” realizzato da Cesvot e finanziato da Regione Toscana-Giovanisì in accordo con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Fondazione CR Firenze, Fondazione Livorno, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Pisa, Fondazione Caript, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.

“Il bando ‘Siete presente’ taglia il traguardo della terza edizione e questo rappresenta un’iniziativa attesa e utile – ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Intercetta esigenze molto sentite, soddisfa bisogni che attraversano la società, investe nella cittadinanza attiva dei più giovani e nella crescita del volontariato e della promozione sociale. Sono soddisfatto della conferma della collaborazione tra Regione Toscana con Giovanisì, Cesvot, terzo settore e fondazioni bancarie. È una squadra che sa lavorare insieme, con l’obiettivo di rafforzare una Toscana solidale che dà alle giovani generazioni l’attenzione e il ruolo che meritano”.

“Questo bando – ha dichiarato il portavoce del presidente Bernard Dika – nasce dall’idea di sostenere il protagonismo di ragazze e ragazzi toscani nelle loro comunità e nelle forme sociali in cui vogliono esprimere i loro interessi, passioni, ambizioni. Negli scorsi anni abbiamo avuto riscontri molto positivi e siamo contenti di lanciare una nuova edizione, che contribuirà a rendere Giovanisì sempre più riferimento per i giovani toscani”.

“La nuova edizione del bando ha l’obiettivo di sostenere gli enti del terzo settore in progetti che valorizzino il protagonismo giovanile favorendo una reale partecipazione e inclusione dei giovani nella vita politica, culturale e sociale delle comunità. Nelle edizioni precedenti abbiamo conosciuto tanti progetti dotati di freschezza, innovazione, creatività e con una visione del futuro che fa della parola solidarietà il centro di ogni riflessione. I giovani volontari sono una risorsa preziosa per il volontariato e abbiamo bisogno di dare spazio e valore alle loro idee che possono costruire un mondo diverso. Siamo entusiasti anche quest’anno di continuare questo percorso insieme a Regione Toscana e alle 11 Fondazioni bancarie della regione” dichiara Luigi Paccosi, presidente di Cesvot.

“Ancora una volta le Fondazioni toscane di origine bancaria sostengono il bando che stimola e promuove la crescita dell’associazionismo giovanile. I giovani sono il motore della comunità e delle progettualità anche e soprattutto nel mondo del Terzo Settore. È quanto mai opportuno porli al centro delle azioni per aprire a ulteriori prospettive future e collaborazioni strategiche fra le realtà che animano il mondo del volontariato regionale – afferma Carlo Rossi, coordinatore della Consulta delle Fondazioni Bancarie Toscane – Ripartiamo, quindi, dai giovani per raggiungere nuovi e ambiziosi traguardi di sviluppo civico e sociale nei nostri territori”.

Possono presentare i progetti tutti gli enti iscritti al Runts (Registro unico nazionale del terzo settore) limitatamente alle sezioni a) “organizzazioni di volontariato” e b) “associazioni di promozione sociale” con sede legale in Toscana, nonché le onlus iscritte all’Anagrafe Unica della Toscana di cui al d.lgs. n. 460/1997 (da ora in poi “enti”) con esclusione delle imprese sociali (incluse le cooperative sociali) e degli enti soci di Cesvot. Gli enti possono presentare progetti solo se riuniti in un gruppo e con sede legale nella stessa Delegazione territoriale di Cesvot. Al bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire” sono destinati 445mila euro di cui 230mila da Regione Toscana – Giovanisì, e 215mila dalle 11 Fondazioni bancarie della regione.  Attraverso il bando verranno finanziati 89progetti, le specifiche dei budget su ciascun territorio sono riportate nel bando.

Gli enti potranno presentare le loro proposte dal 7 febbraio fino alle ore 13 di lunedì 11 marzo compilando il formulario online disponibile sul sito tramite l’area riservata MyCesvot.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti sull’intero bando è possibile contattare gli operatori territoriali delle Delegazioni territoriali di Cesvot, i cui recapiti sono disponibili alla pagina “Cesvot sul territorio”.

🎧 Firenze: ad ottobre i lavori per il Villaggio Montedomini , il cohousing che reinventa l’abitare per ‘diversamente giovani’

Il ‘Villaggio Montedomini’ è il primo villaggio pubblico per anziani in città. 36 mini appartamenti a canone calmierato per anziani fragili autosufficienti in cui coesisterà una visione integrata della salute e della vita e che contribuirà a riportare la residenza nel centro di Firenze.

Un modello innovativo nella rete dei servizi assistenziali per anziani, a supporto della domiciliarità, della prevenzione e dell’assistenza: si presenta così “Villaggio Montedomini” i cui lavori cominceranno ad ottobre. Nascerà nella parte di complesso attualmente vuota situata nell’ala più vicina ai viali e orientata su via Pietro Thouar, accoglierà le persone fragili autosufficienti, creando non una residenza per anziani, ma un ‘condominio sociale’ (un co-housing), dove gli ospiti avranno agevolazioni economiche e di gestione delle attività condominiali, con l’obiettivo di incrementare l’ampiezza della rete di ‘protezione’ e supporto e migliorare la qualità della vita, ritardando il momento dell’ingresso in RSA

Il ‘Villaggio Montedomini­’, uno dei progetti del programma di mandato amministrativo del sindaco Nardella, sarà realizzato grazie ai contributi e alla collaborazione di vari Enti: il Comune ci investirà 2milioni 460mila euro arrivati con il Pnrr per il Lotto 2, la Fondazione CR Firenze 1milione di euro, la Regione Toscana 1milione 360mila euro destinati ai lavori del Lotto 1. ASP Firenze Montedomini finanzierà complessivamente 948.695 euro.

Progettato dallo studio di Architettura Rossi Prodi Associati srl, il villaggio avrà un’ampiezza di 3173 metri quadrati di aree interne e 687 metri quadrati di aree esterne (terrazze e portico fronte corte) con la capacità di ospitare fino a 65 residenti distribuiti in 14 monolocali, 7 monolocali soppalcati e 15 bilocali. Tutti gli appartamenti saranno attenti alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico: saranno realizzati con materiali ecosostenibili e di riciclo e avranno grandi finestre che li renderanno molto luminosi.

I miniappartamenti saranno gestiti dall’ASP Firenze Montedomini e avranno come target singoli o coppie, a partire dai 65 anni di età. Negli appartamenti, per i quali il canone di locazione sarà calmierato per andare incontro alle fasce più fragili della popolazione, gli anziani non saranno soli: vivranno in autonomia, ma se necessario potranno usufruire dei servizi sociosanitari resi da Montedomini, di quelli offerti nel quartiere e di quelli che verranno erogati nella Casa di Comunità che nascerà a Montedomini nell’area di proprietà dell’Azienda sanitaria in via de’ Malcontenti.

Il condominio in co-housing, che farà parte del complesso di Montedomini, avrà l’ingresso da via dei Malcontenti, mentre l’ingresso agli alloggi sarà dal portico che si affaccia sulla corte interna. Gli appartamenti avranno spazi comuni dove gli ospiti potranno combattere la solitudine e socializzare: ci sarà una mensa con la possibilità di consegnare il cibo direttamente negli appartamenti, un teatro che sarà ristrutturato per spettacoli e incontri, un giardino davanti aperto ai cittadini, e in particolare alle famiglie con bambini. I corridoi saranno concepiti in maniera innovativa, come strade e spazi in cui le persone potranno socializzare.

“Quello del ‘Villaggio Montedomini’ – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è un progetto in cui la Regione crede con grande convinzione e che quindi abbiamo deciso di sostenere con un significativo finanziamento perché permetterà di migliorare la qualità di vita di anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti consentendo loro di vivere autonomamente ma in un contesto comunitario. E’ una iniziativa di grande respiro, molto importante per le indicazioni che potrà dare ad affrontare nel modo migliore la grande sfida dell’assistenza agli anziani”.

“Il desiderio più grande di ogni persona anziana – ha sottolineato l’assessora regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli – è di mantenere il più a lungo possibile la sua autonomia. Il Villaggio Montedomini offrirà una opportunità preziosa per garantire alla persona anziana di avere una risposta adeguata ai suoi bisogni: di poter quindi mantenere i suoi spazi e la sua libertà in contesto di vicinanza ai servizi e ben inserito nell’ambito urbano e sociale della città. Questa realtà che si andrà ad unire ad altre già esistenti in Toscana, come ad esempio quella ormai consolidata del Centro civico di Lastra a Signa, sarà importante anche per orientare le nostre risposte future verso la popolazione anziana”.

“Questo è un progetto bello e innovativo a livello nazionale – ha detto il sindaco Dario Nardella -, che nasce dal mio programma di governo della città. L’idea rivoluzionaria di integrare i nostri anziani in una rete di assistenza, valorizzando la loro autonomia e la loro libertà, è un modo nuovo per far vivere gli anziani nella comunità senza lasciarli isolati e ai margini. Il ‘Villaggio Montedomini’ è un modo per metterli al centro del tessuto sociale, civile e culturale”. “Questo progetto conta sull’alleanza tra Regione, Comune, Fondazione CR Firenze e ASP Firenze Montedomini – ha continuato il sindaco-. Spero che il modello del ‘Villaggio Montedomini’ possa essere di riferimento per un nuovo concetto di comunità, dove gli anziani non sono un peso, ma sono il cuore, dove sono una realtà dinamica viva e ben integrata”.

“Questo progetto contribuisce a riportare i residenti in centro – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro -. Come Comune abbiamo stanziato 2milioni e 460mila euro che ci sono arrivati dal Pnrr: è stata una scelta convinta perché questo progetto, che ci auguriamo venga preso ad esempio, dà importanti risposte a livello abitativo, di prevenzione sanitaria e di socializzazione per gli anziani fragili autosufficienti. Da parte degli anziani c’è una tendenza sempre maggiore a cercare luoghi dove si può vivere e si possono avere servizi e occasioni per stare insieme e il ‘Villaggio Montedomini’ va proprio in questa direzione”.

“Salutiamo con soddisfazione – ha dichiarato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – l’avvio di un progetto fortemente innovativo nell’assistenza agli anziani che è anche il risultato di una efficace sinergia tra il Comune di Firenze, Asp Firenze Montedomini, Fondazione CR Firenze, Regione Toscana. Il progetto va ben oltre la realizzazione di mini appartamenti ma dialogherà con la città e sarà anche un hub di formazione per le professioni sanitarie. La nostra istituzione ha sempre guardato con grande attenzione questa fascia di età e ogni anno stanziamo mediamente tre milioni di euro per progetti, bandi e interventi verso le RSA, i centri diurni, i centri riabilitativi, l’assistenza domiciliare. Abbiamo anche approvato la seconda edizione del bando C.A.D. (Condivisione Assistenza Domiciliare) che prevede la realizzazione di progetti di rete in grado di fornire un’assistenza strutturata presso il domicilio”.

“Il ‘Villaggio Montedomini’ è un progetto ambizioso quanto fondamentale – ha detto il presidente dell’ASP Firenze Montedomini Luigi Paccosi -: partendo dalle nostre radici, dalla continua vicinanza agli anziani e alle persone fragili, andremo incontro ai bisogni emergenti della cittadinanza attraverso la rigenerazione degli spazi al momento inutilizzati di Montedomini. Il ‘Villaggio Montedomini’ racchiuderà dei servizi abitativi integrati e moderni, nei quali la condivisone e la qualità risponderanno alle molteplici esigenze degli anziani over 65 autosufficienti di Firenze”.

NELL’AUDIO il presidente dell’ASP Firenze Montedomini Luigi Paccosi

🎧 Firenze: presentato progetto ‘una città a misura di anziano’

Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Regione Toscana ed Università di Firenze, riuniti in quella che intende essere una vera e propria ‘alleanza ’per Firenze e per i suoi anziani,  presentata questa mattina in Palazzo Vecchio

Il primo passo è la creazione del ‘Villaggio Montedomini’, che si innesta nell’idea di una Firenze a misura di anziano.u percorso che, partendo proprio dal Villaggio, prevede una profonda ristrutturazione dei servizi – a partire dalle strutture socio sanitarie esistenti – e la creazione di un co-housing, con la previsione di realizzare di 40 appartamenti per anziani fragili in una porzione di area di Montedomini non utilizzata da tempo (accesso via Thouar). Un piano già partito a livello progettuale e che può contare su un finanziamento messo a disposizione dalla compartecipazione tra Montedomini, Fondazione Ente CRF, Regione Toscana e Comune di Firenze.

Oltre agli appartamenti è poi prevista la ristrutturazione del teatro interno a Montedomini e la creazione di un nuovo giardino, che sarà a disposizione dei cittadini. Inoltre, sempre all’interno della struttura, saranno ancora presenti i servizi sociosanitari della Società della salute, integrati però da progetti di telemedicina e teleassistenza, sia per ospiti che utilizzabili dalla popolazione. Intorno a Montedomini e, più in generale, alla creazione di una città a misura di anziano, passa inoltre il tema della formazione. In quest’ottica la struttura diventerà polo formativo ed innovativo per l’assistenza agli anziani del futuro, in collaborazione con l’Università di Firenze.

Una serie di passi che, nel loro complesso, intendono essere propedeutici ad una nuova visione integrata dell’assistenza all’anziano, con terapie ed approcci innovativi (terapia assistita con animali, approccio nutrizionale al paziente con disfagia ed altro ancora). Compresa quell’integrazione con l’ospedale del territorio, che a Firenze è già concreta grazie al progetto Girot, attivato durante la fase più acuta della pandemia e che – in quel periodo complesso – ha permesso di evitare molti ricoveri di anziani ospiti in Rsa. Contenuti è progetti di questa ‘alleanza’ saranno al centro di un incontro in programma il 4 maggio, alle 15:30 nell’Auditorium della Fondazione CR Firenze, promosso dal Presidente dell’A.s.p. Montedomini, Luigi Paccosi, e da Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria dell’Università di Firenze, entrambi ideatori del progetto. Iniziativa alla quale interverranno – tra gli altri – il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ed il Presidente della Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori.

“Un’alleanza fra le grandi Istituzioni della Città per dare risposte efficaci ed innovative per il benessere dei nostri anziani, credo sia un segnale importante soprattutto dopo quello che i nostri anziani hanno passato negli ultimi due anni – ha affermato Luigi Paccosi -. Firenze ha sempre avuto cura delle persone più fragili, adesso c’è bisogno di unire le forze perchè intorno a Montedomini, si crei un modello nuovo di vicinanza e di cura agli anziani che sia di esempio per tutto il mondo. Il Villaggio Montedomini può essere un progetto all’avanguardia da replicare in altri contesti dove l’anziano può trovare un luogo bello, per vivere in serenità all’interno di un contesto accogliente e protetto. Ringrazio per questo tutti coloro che stanno collaborando a questa grande realizzazione”.

“Questa iniziativa offre una preziosa occasione di studio, approfondimento e riflessione sugli anziani – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro -, nella quale sono coinvolti Montedomini e i vari attori istituzionali che si occupano di anziani: ovvero Regione, Comune, Società della salute e azienda sanitaria. Il focus sarà sui servizi di oggi e del futuro agli anziani”. “La pandemia ci ha insegnato ancora di più quanto sia importante la centralità dei servizi a domicilio – ha spiegato l’assessore -: la casa come primo luogo di cura e poi tutte le forme di coabitazione, dove la socializzazione che viene praticata è di forte aiuto per la salute degli anziani”. “Il Villaggio Montedomini – ha concluso Funaro -, fondamentale per il benessere e la cura dei cittadini meno giovani, è una sfida del programma di mandato del sindaco Nardella e un’operazione alla quale temiamo particolarmente perché crediamo che sia la risposta giusta da dare ai nostri anziani, con i vari servizi sociali e sociosanitari correlati”.

“Sono molto contento di rappresentare l’Università degli Studi di Firenze in questo progetto anche perché l’approccio geriatrico, l’approccio omnicomprensivo all’anziano fa parte della nostra scuola da quando è stata fondata dal Prof. Antonini negli anni Cinquanta – ha detto Andrea Ungar -. Le sue idee erano così pionieristiche che le stiamo ancora sviluppando: l’approccio alla funzione, al mantenimento dell’autonomia, all’integrazione socio-sanitaria, all’ospedale a misura di anziano e all’ospedalizzazione domiciliare, la presenza di strutture come auspichiamo sarà il ‘Villaggio Montedomini’ che integra l’assistenza, la socialità, l’anziano insieme alle altre generazioni sono tutti elementi rappresentano il futuro”. “Lo sappiamo da tanto e forse proprio a Firenze, grazie a questa bella alleanza che si sta creando tra Regione, Comune, Fondazione Cassa di Risparmio, Fondazione Montedomini ed Università, cominciamo a muovere passi concreti in questa direzione” ha proseguito Ungar. “Mantenere e dare autonomia, curare i nostri pazienti non tanto per la patologia sottostante ma per mantenere la loro autonomia: questo è il nostro obiettivo – ha concluso Ungar – ed in presenza di una disabilità noi dobbiamo mettere in campo tutta una serie di opportunità per mantenere l’autonomia residua oppure ridurre le difficoltà sociali che un paziente con disabilità ha”.

 

🎧 Il Cesvot presenta i dati sullo stato di salute della società toscana

Il 76% dei toscani pensa che il volontariato sia capace di ricucire il tessuto sociale che la pandemia ha lacerato. Ma per il 90,5% è aumentata la diffidenza fra le persone.

Presentata la terza edizione dell’indagine di Cesvot sullo stato di salute della società toscana. Dall’indagine, realizzata da Sociometrica, è emerso che il 90.5% delle persone intervistate (800), dichiara aumentata la diffidenza fra le persone. Tre toscani su quattro sostengono che sia diminuita l’attenzione verso gli altri, mentre cresce l’intolleranza verso le opinioni non condivise.

In podcast l’intervista al presidente di Cesvot, Luigi Paccosi, a cura di Lorenzo Braccini. 

Un quadro sociale che peggiora quello rilevato da Cesvot, a causa soprattutto della pandemia, e delle restrizioni come il ‘distanziamento sociale’. Preoccupante, secondo il Cersvot, è l’impatto che tutto ciò ha avuto sulle categorie più deboli: anziani, minori e persone con disabilità. Cresce la frammentazione sociale e la solitudine: il 75,8% della popolazione intervistata ritiene che ci sia minore attenzione verso gli altri, a dirlo, nello specifico, sono più le donne degli uomini.

Un dato positivo riguarda il volontariato: rispetto allo scorso anno aumenta, infatti, il numero di persone che dichiara di averlo fatto. Si passa dal 16% del 2021 al 29,3% del 2022. Ma, al contempo, diminuiscono coloro che si dichiarano disponibili a fare volontariato. Infine, il 93.7% dichiara di conoscerlo o ne ha un’idea generale. La disponibilità, anche occasionale, di fare volontariato cala dall’82,6% del 2020 al 72,9% del 2022. Diminuiscono, in particolare, coloro che ‘lo farebbero certamente’ dal 32% al 26,8% in un anno. Aumenta, invece, chi si dichiara favorevole a farlo solo occasionalmente (dal 42,7% al 46,1).

L’indagine di Cesvot, mette in luce anche che la caduta verticale delle relazioni sociali ha generato una percezione diffusa di distacco dagli altri aumentando la quota di popolazione che dichiara maggior nervosismo e maggiori livelli di stress (il 46,7%). Le donne e i ragazzi sotto i 24 anni sono fra coloro che sembrano essere stati più colpiti dal cosiddetto ‘distanziamento sociale’ imposto dalla pandemia. Il 58,2% dei genitori sostiene che i loro figli minori siano stati colpiti pesantemente dal punto di vista psicologico: un altro 35,6% sostiene comunque che l’impatto della pandemia sui bambini ci sia stato, anche se non pesante. Nel 2021 il 36,9% dei toscani avvertiva una crescita generalizzata della solitudine, quest’anno siamo arrivati al 64,1%, un aumento di quasi il doppio in dodici mesi.

“Abbiamo avuto un cambiamento radicale di molte persone nei confronti degli altri – afferma Antonio Preiti di Sociometrica -, per esempio, il 66% non invita nessuno a casa propria e non accetta inviti di altri. C’è una percentuale alta di persone che non fanno più sport e che non seguono una dieta alimentare. Il 54% non prende più i mezzi pubblici, il 16% si sente depresso”.

“Abbiamo un mondo in cui aumenta la diffidenza verso gli altri – prosegue Antonio Preiti -, diminuisce la solidarietà, ma per fortuna c’è il volontariato che funziona da antidoto. Questo accade per due motivi: aiutare gli altri è una forma di relazione, ma il volontariato fa bene anche a se stessi, perchè non si fa in solitudine, ma insieme agli altri. Questo crea il tessuto sociale che oggi è un po’ sfilacciato”, conclude Preiti.

Volontariato: bando da 490 mila euro per progetti rivolti ai giovani

Rivolto agli enti del terzo settore della Toscana, il bando andrà a finanziare 86 progetti per un importo complessivo di 490mila euro. I progetti potranno essere presentati entro il 1 marzo

il bando  si chiama significativamente “Siete presente – Con i giovani per ripartire”, è  realizzato da Cesvot e finanziato da Regione Toscana-Giovanisì, ed ha come obiettivo quello di sostenere gli enti del terzo settore nella realizzazione di progettualità finalizzate a valorizzare il protagonismo giovanile prevedendo percorsi di crescita e qualificazione di giovani già inseriti nelle organizzazioni oppure progetti finalizzati al coinvolgimento delle nuove generazioni esterne al mondo associativo, permettere ai giovani di esprimere a pieno le proprie energie  e valorizzarne attitudini e spirito creativo, per immaginare e progettare una nuova ripartenza nel terzo settore.

I bando è realizzato in accordo con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale con il contributo delle 11 Fondazioni bancarie della regione Toscana, ed è rivolto a tutti gli enti iscritti ai registri regionali delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale ed all’anagrafe Onlus della Toscana con esclusione delle cooperative sociali e degli enti soci di Cesvot.

Al bando sono destinati 490mila euro di cui 240mila da Regione Toscana – Giovanisì, e 250mila dalle Fondazioni bancarie della regione. Attraverso il bando verranno finanziati 86 progetti di cui 82 di fascia A (con un contributo massimo di € 5.000,00) e 4 di fascia B (con un contributo massimo di € 20.000,00). Le specifiche dei budget e del numero dei progetti che saranno finanziati su ciascun territorio sono riportate nel testo del bando.

“Con il bando – spiega Bernard Dika, consigliere per l’innovazione e le politiche giovanili del presidente della giunta – vogliamo che i giovani siano sempre più protagonisti e motore delle nostre comunità. Oggi abbiamo bisogno del loro impegno, non solo domani: per questo il nome del bando è un monito ‘Siete Presente’, non solo futuro del Paese. Le nuove generazioni hanno idee e voglia di fare, queste ingenti risorse li aiuteranno a concretizzare la loro creatività grazie a Giovanisì, saldo punto di riferimento per i giovani della nostra Regione”.

“Il bando permetterà a migliaia di giovani toscani di sperimentare per la prima volta un’esperienza di volontariato, o di rafforzare con rinnovata energia e creatività, il proprio impegno nella comunità. Sono tante le nuove sfide che ci aspettano per progettare la ripartenza ed è necessario pensare al futuro con gli occhi della solidarietà, un capitale fatto di reti sociali, competenze e volontà che per il mondo del volontariato è il nucleo fondamentale. Infine, particolare elemento di valore è nella inedita e importante partnership tra Regione Toscana, le 11 Fondazioni bancarie e Cesvot, un percorso che mi auguro sia un punto di partenza per la costruzione di un’alleanza duratura a sostegno del terzo settore toscano” dichiara Luigi Paccosi, presidente di Cesvot.

“Valorizzare le nuove generazioni attraverso il volontariato, rendendole protagoniste della vita associativa. Dopo due anni dall’inizio della pandemia è importante accorciare sempre più le distanze che si sono create nella comunità, partendo dai giovani. Sostenere le persone per una società inclusiva, porre attenzione alle istanze dei nostri ragazzi, sono fra gli obiettivi che accomunano le nostre Fondazioni. Per questo, in questa circostanza, le Fondazioni toscane di origine bancaria si sono unite fra loro per dare vita ad un’azione di sistema che possa contribuire a indirizzare risorse ed esperienze per aiutare a crescere in quantità e qualità il mondo del volontariato e dell’associazionismo, valorizzando così il loro ruolo di collante, di corpo intermedio nella società.  Con il forte auspicio di fare tesoro di questo impegno, continuare a lavorare in rete e replicare questa esperienza aggregativa anche in altre future iniziative” afferma Carlo Rossi, coordinatore della Consulta delle Fondazioni Bancarie ToscaneIl bando è stato avviato martedì 25 gennaio e gli enti potranno presentare le loro proposte fino alle ore 13 di martedì 1° marzo compilando il formulario online disponibile sul sito www.cesvot.it.
Una particolare valorizzazione sarà riconosciuta ai progetti che programmino azioni a sostegno della fase post-emergenziale legata alla pandemia Covid19.

Luigi Paccosi eletto nuovo presidente di Cesvot

Firenze, Luigi Paccosi è stato eletto nuovo presidente di Cesvot, guiderà per i prossimi quattro anni il Centro Servizi Volontariato Toscana. Una platea sempre più grande quella dei volontari che ricevono i servizi di Cesvot.

La Toscana infatti conta quasi 500 mila volontari, 27 mila enti no profit di cui circa 8528 iscritti ai registri regionali e all’anagrafe delle Onlus (banca dati Cesvot-gennaio 2022).  Luigi Paccosi è il quarto presidente dalla costituzione dell’ente nel 1997.

Luigi Paccosi, classe 1963, si è occupato di volontariato fin dall’università. Volontario egli stesso conosce molto bene il mondo del terzo settore toscano e nazionale: “Anche gli ets toscani sono stati fortemente coinvolti dalle conseguenze di due anni di pandemia. In base alle ricerche svolte da Cesvot un terzo di essi hanno sospeso o chiuso le attività. Il mio impegno sarà quello di rafforzare la capacità di resilienza degli ets, di supportarli nella capacità di mantenere le loro funzioni – spesso essenziali per la tenuta del tessuto sociale del territorio – e, laddove necessario, nell’aiutarli a riorientare le attività. Cesvot è un ente in grado di sostenere gli ets anche in un momento delicato e di grandi cambiamenti, ha ricevuto l’accreditamento secondo la nuova normativa di riferimento e fa parte di una infrastruttura nazionale solida, composta da 49 Csv e da un ente di rappresentanza, CSVnet, nel quale abbiamo l’onore di rivestire un ruolo importante di vicepresidenza vicaria”. In Italia, nel 2020, sono state 48.390 le organizzazioni beneficiarie dei servizi dei Csv e quasi 100mila i volontari che ne hanno usufruito.

In Toscana, da tre anni, Cesvot rivolge i propri servizi ad una platea di oltre 8mila enti (associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali e Onlus).

Nel 2021 ha erogato 13.360 servizi di cui 3.145 consulenze a 1345 enti del terzo settore, 83 corsi di formazione e seminari ai quali hanno partecipato 1542 volontari per un totale di 13.824 ore. Cesvot ha tre Collane editoriali e, negli anni, ha pubblicato 158 volumi.

Prosegue Paccosi: “Lavorerò in continuità con il passato confermando le più importanti scelte strategiche individuate nel mandato che mi ha preceduto: migliorare i profili di digitalizzazione dei servizi offerti da Cesvot e degli enti del terzo settore; aiutare gli ets in tutti gli adempimenti normativi prescritti dal nuovo Codice del Terzo settore, in particolare per quanto riguarda l’avvio delle iscrizioni al nuovo registro nazionale e le modifiche statutarie connesse; confermare e consolidare tutti i rapporti istituzionali che negli anni Cesvot è riuscito a costruire, con Regione Toscana, con Anci e con i Comuni, con le Università, con le Fondazioni bancarie della Toscana.  Ovviamente questi obiettivi di programma non potranno essere raggiunti se non con un coinvolgimento importante di tutte le organizzazioni, sia a livello regionale che locale. Proprio per questo a marzo si svolgeranno 11 assemblee territoriali che coinvolgeranno l’intero mondo degli ets toscani: stimolare e favorire la partecipazione dei volontari fa parte degli obiettivi primari del mio mandato”.

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