🎧 ‘Basta investimenti inutili’: incontro collettivi Unifi con rettore

I collettivi Unifi hanno incontrato il rettore Dei per presentare le richieste per la ripartenza

“Le proposte che abbiamo fatto al rettore sono tre: esenzione dalle tasse fino ai 30 mila euro di Isee a partire dalla seconda rata di quest’anno, esami e lauree in presenza dalla sessione estiva e l’organizzazione di lezioni almeno in modalità mista per la ripartenza a settembre”, spiega Fabio Ciancone del collettivo Studenti in Lotta per il Diritto allo Studio.
Lo scorso venerdì si è tenuto un tavolo di confronto con il rettore dell’Università di Firenze e diversi collettivi Unifi tra cui Studenti in Lotta per il Diritto allo Studio. Durante questo tavolo i collettivi hanno posto le rivendicazioni riguardanti l’ateneo e la questione della riapertura. Dopo un’ora di incontro, il Rettore ha accettato di portare queste posizioni al CORECO (comitato regionale universitario) e al Senato Accademico.
“Il Rettore ha detto che la risposta arriverà il prossimo 4 maggio. Noi crediamo che non sia sufficente. Il 4 maggio saranno già passate le date per prendere le decisioni: il Coreco ci sarà oggi, il Senato Accademico ci sarà domani e il Cda il 30 maggio”, continua Ciancone.
Gli studenti e le studentesse chiedono una ripartenza organizzata in vista della sessione estiva e del prossimo anno accademico. “Tutti gli investimenti fatti dall’università si sono rivelati inutili come i tornelli, i soldi alle entità private per l’acquisizione di spazi che poi non sono stati utilizzati. Sono mancati gli investimenti strutturali che già prima della pandemia erano essenziali per garantire un diritto allo studio dignitoso”.
Al centro delle rivendicazioni anche la situazione dell’Ente per il Diritto allo Studio (DSU): “L’azienda regionale per il diritto allo studio non ha tutelato i borsisti, non dimentichiamo la situazione delle strutture che da luoghi sicuri sono diventati essenzialmente dei focolai”
 
Sentiamo Fabio Ciancone del collettivo Studenti in Lotta per il Diritto allo Studio

Conte torna a far lezione online, a Unifi

Firenze, l’ex premier Giuseppe Conte, secondo quanto pubblicato da La Nazione, terrà la lezione nell’ambito del corso di diritto privato del collega Vincenzo Putortì.

Per Conte sarà un ‘ritorno’, seppur virtuale, in aula dopo la lectio magistralis del 26 febbraio scorso intitolata ‘Tutela della salute e salvaguardia della economia: lezioni dalla pandemia’.

‘Introduzione al contratto: autonomia privata e regolazione del mercato’: questa la lezione che Giuseppe Conte, professore ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, terrà online il 19 aprile prossimo all’Ateneo fiorentino. La notizia è stata pubblicata oggi dalla Nazione.

Da quanto appreso oggi Conte terrà altre lezioni il cui calendario non sarebbe ancora noto. L’aspettativa di Conte dall’Università si è conclusa automaticamente quando ha lasciato l’incarico di premier.

Riscatterebbe nel momento in cui assumesse l’incarico alla guida di un partito, come aveva già spiegato il rettore di Firenze Luigi Dei il 26 febbraio: se Conte diventasse “segretario o presidente di un partito che ha rappresentanti in Parlamento, c’è una legge, la 382 dell’80, che lo rimanda in aspettativa obbligatoria, quindi non vedo il problema.

È un’aspettativa automatica” aveva spiegato ai giornalisti che gli chiedevano di un eventuale problema di conflitto di interessi tra il ruolo di Conte come docente di diritto privato e un suo eventuale impegno politico nel M5s.

Inchiesta Medicina: nuova intercettazioni, salta interrogatorio

La maratona di interrogatori nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità in alcuni concorsi per professori della Facoltà di Medicina subisce una battuta d’arresto.

Nuove intercettazioni relative al caso della professoressa Sandra  Furlanetto, accusata di corruzione in concorso col rettore Luigi Dei  sono state depositate dal procura prima dell’interrogatorio della docente, che era previsto per questo pomeriggio ed è stato rinviato  su istanza del suo difensore, avvocato Mario Taddeucci Sassolini, che ha chiesto tempo per visionare le carte.

L’interrogatorio della professoressa Furlanetto è stato dunque rinviato al 26 marzo. Secondo quanto appreso, il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi hanno depositato altre 50 pagine di intercettazioni prima che si svolgesse l’interrogatorio.
Per l’accusa, il rettore Dei si sarebbe impegnato a conferire a Furlanetto, professoressa associata di chimica analitica all’Università di Firenze, le funzioni di ‘delegato del rettore all’orientamento e servizi agli studenti’, in cambio dell’impegno di lei a non presentare ricorso contro la nomina di un altro prof a ordinario di chimica analitica. Che l’incarico ricevuto da Furlanetto sia una contropartita alla mancata proposizione del ricorso, risulta secondo gli investigatori anche da una conversazione telefonica tra il rettore e a una donna non identificata. “Il contentino – afferma Dei nella telefonata, secondo quanto riportano le agenzia, parlando a proposito del nuovo incarico conferito alla Furlanetto – l’ha chiesto lei”.

Ne complesso si tratta di oltre un anno di conversazioni ascoltate dalla Guardia di Finanza tra i vertici dell’Università e la sanità fiorentina.

La Procura ipotizzerebbe  “accordi spartitori” nella gestione delle cattedre di Medicina per professori ordinari, associati e ricercatori, con “vincitori predeterminati”. Ma nell’inchiesta e nelle intercettazioni non comparirebbero solo i presunti bandi ‘profilati’ per Medicina anche anche altre procedure, cattedre e dipartimenti. Sul fronte degli interrogatori che si protrarranno fino a dopo Pasqua con decisione sulle misure interdittive attesa per metà di aprile, è stato sentito ieri il Rettore di Firenze, Luigi Dei indagato dei reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità. Nei prossimi giorni sono previsti altri interrogatori di garanzia tra cui il professore di urologia Marco Carini e il direttore generale di Careggi, Rocco Damone.

Inchiesta medicina: maratona di interrogatori fino a dopo Pasqua

Una maratona di interrogatori partita ieri e che si concluderà solo dopo Pasqua quella davanti al gip del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, che dovrà decidere sulla richiesta di interdizione dall’incarico per otto persone avanzata dai pubblici ministeri fiorentini Luca Tescaroli e Antonio Nastasi, titolari delle indagini sulle presunte irregolarità in alcuni concorsi per professori della Facoltà di Medicina. Ieri è stata la volta del rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei. Oggi il turno della professoressa associata di Chimica, Sandra Furlanetto.

Oltre un anno di conversazioni ascoltate dalla Guardia di Finanza tra i vertici dell’Università e la sanità fiorentina. Intercettazioni al centro dell’inchiesta  che vede complessivamente 39 indagati con reati che vanno dall’abuso d’ufficio a varie declinazione della corruzione.

La Procura ipotizzerebbe, secondo quanto riporta oggi Il Corriere fiorentino,  “accordi spartitori” nella gestione delle cattedre di Medicina per professori ordinari, associati e ricercatori, con “vincitori predeterminati”. Ma nell’inchiesta e nelle intercettazioni, si legge su La Repubblica,  non comparirebbero solo i presunti bandi ‘profilati’ per Medicina anche anche altre procedure, cattedre e dipartimenti.

Sul fronte degli interrogatori a dare inizio al programma che proseguirà fino a dopo Pasqua con decisione sulle misure interdittive attesa per metà di aprile, è stato ieri il Rettore di Firenze, Luigi Dei indagato dei reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità. “Il rettore ha risposto alle domande e ha avuto modo di chiarire i particolari richiesti”, ha dichiarato l’avvocato Sigfrido Fenyes. Nei prossimi giorni sono previsti altri interrogatori di garanzia. Domani il professore di urologia Marco Carini e chiuderà il direttore generale di Careggi, Rocco Damone.

Secondo il teorema accusatorio, illustrato dai pm Tescaroli e Nastasi nelle carte inviate al gip, esisteva “un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria” ovvero “in funzione personale con scambi di favori, facilitando i propri clientes nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato”.

Rettore Unifi Luigi Dei interrogato: “Dico la verità”

Firenze, il rettore Unifi Luigi Dei è apparso davanti al gip che dovrà decidere sulla richiesta di interdizione dall’incarico avanzata nei suoi confronti dai pm fiorentini. L’interrogatorio, al quale erano presenti anche il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi, titolari delle indagini, è durato quasi 4 ore. L’inchiesta che coinvolge Dei e altre 38 persone è incentrata su presunte irregolarità in concorsi in medicina.

“Sono stanco ma sereno e tranquillo. Io dico la verità, questa è la mia forza, è solo quella”, ha detto il rettore al termine dell’interrogatorio.”Il rettore – ha dichiarato il suo legale, avvocato Sigfrido Fenyes – ha risposto alle domande e ha avuto modo di chiarire i particolari richiesti”.

Nell’inchiesta Luigi Dei è accusato dei reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità. La richiesta di interdizione è stata avanzata per tre degli episodi che gli vengono contestati.

In un caso è accusato di corruzione in concorso con Sandra Furlanetto, associato di chimica analitica all’Università di Firenze: secondo la procura, si sarebbe impegnato a conferire alla docente le funzioni di ‘delegato del rettore all’orientamento e servizi agli studenti’, in cambio dell’impegno di lei a non presentare ricorso contro la nomina di un altro prof a ordinario di chimica analitica.

In un altro caso sempre il rettore – in concorso col dg di Careggi Monica Calamai e poi con Rocco Damone, succeduto nell’incarico, e col prorettore Paolo Bechi -, per creare un posto da professore straordinario da riservare a una persona già stabilita, si sarebbe fatto promettere il cofinanziamento di due posizioni di professore da parte dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi.

Per quanto riguarda l’ipotesi di induzione indebita a dare o promettere utilità, il rettore in concorso con Bechi, per l’accusa avrebbe indotto il professor Angelo Raffaele De Gaudio, anche lui indagato nell’inchiesta, a conferire un incarico di docente straordinario a una persona predeterminata, offrendogli in cambio il mantenimento della direzione del dipartimento di anestesia e rianimazione.

Inchiesta Medicina: domani gli interrogatori. Dei per primo davanti al Gip

Inizieranno domani gli interrogatori nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità nei concorsi per cattedre alla facoltà di Medicina dell’Università di Firenze e di altri atenei dove secondo gli inquirenti sarebbe emersa “l’esistenza di un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria, con scambi di favori, facilitando i propri clientes nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato”. A presentarsi per primo davanti al Gip il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei.

Il servizio di Chiara Brilli

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Dalle indagini sulle presunte irregolarità nei concorsi per cattedre alla facoltà di Medicina
dell’Università di Firenze e di altri atenei sarebbe emersa “l’esistenza di un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria” ossia “in funzione personale con scambi di favori, facilitando i propri clientes nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato”. Lo sostengono il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi, nella richiesta di interdizione dagli incarichi avanzata nei confronti di otto  dei 39 indagati, su cui dovrà pronunciarsi il gip Angelo Antonio Pezzuti all’esito degli interrogatori. L’interdizione è stata chiesta tra gli altri per il rettore Luigi Dei che sarà il primo a comparire davanti al gip domani.

Nella richiesta di misura cautelare i pm contestano al rettore due episodi di presunta corruzione e uno di induzione indebita a dare o promettere utilità. “Deve rilevarsi – scrivono i pm – la sua inclinazione a delinquere e a commettere reati contro la pubblica amministrazione” agendo “in spregio delle regole di legalità, trasparenza e correttezza”. Gli altri destinatari di richieste di misure interdittive sono il direttore generale dell’Aou di Careggi Rocco Damone, il professor Marco Carini, primario di urologia a Careggi, il direttore del dipartimento cardiotoracovascolare Niccolò Marchionni, Sandra Furlanetto professoressa associata di chimica analitica all’Universita’ di Firenze, Corrado Poggesi docente ordinario di fisiologia in pensione, Francesco Montorsi professore ordinario presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Andrea Benedetto Galosi, quest’ultimo secondo gli investigatori designato come vincitore predeterminato di un concorso per professore ordinario indetto presso l’Università Politecnica delle Marche.

 

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