Sicurezza e ripresa: la ministra Lamorgese oggi a Firenze

Sicurezza e ripresa a Firenze: per un esame sulla situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica anche tenuto conto della fase di ripresa delle attività economiche e sociali la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sarà oggi nel capoluogo toscano per partecipare, in prefettura, al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sarà oggi a Firenze per partecipare, in prefettura, al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Al centro dell’incontro, un punto sulla situazione della sicurezza e dell’ordine pubblico in provincia e sugli aspetti collegati alla fase di ripresa economica e alle concrete prospettive offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza adottato dal Governo.

Al centro dell’incontro, un punto sulla situazione della sicurezza e dell’ordine pubblico in provincia e sugli aspetti collegati alla fase di ripresa economica e alle concrete prospettive offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza adottato dal Governo.

Nel pomeriggio farà un saluto invece all’assemblea di Palazzo Vecchio per la seduta in Consiglio comunale i cui il sindaco Nardella farà una comunicazione sul Recovery Fund.

Il Consiglio comunale, presieduto da Luca Milani, è convocato  alle 14,00 nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Sono state predisposte tutte le necessarie cautele per permettere la seduta in sicurezza, senza pubblico. Confermata la diretta in videoconferenza sul canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCXdLhwYzwI9159Ei7TDTn4w.

In apertura interverrà la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per un saluto all’assemblea di Palazzo Vecchio.

A seguire interverranno il sindaco Dario Nardella e l’assessora al coordinamento progetti Recovery Plan Cecilia Del Re sul tema del Recovery Fund. Seguirà dibattito.

Intorno alle 18 spazio ai Question Time. Verranno trattati i seguenti argomenti: “Sul cronoprogramma lavori alloggi popolari di via Torre degli Agli”. “Piste ciclabili, rispettare l’ambiente pedalando in sicurezza”. “Sui lavori per la tutela di Santo Spirito”. “PRS 2021-2025”. Per conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione Comunale in merito alla sentenza del TAR concernente i veicoli ad uso turistico”. “Dopo il Twiga, anche Lodge e Jungle?”. “A quando i contributi per l’affitto del 2020?”. “Passerella pedonale del Ponte all’Indiano”. “Classi Pollaio”. Ripresa lavori TAV, riprendono anche Osservatorio Ambientale e Ufficio Nodo?”. “Sui tavolini all’aperto”. Il Consiglio comunale si concluderà con le comunicazioni e le domande d’attualità.

Minacce a giornalisti: Lamorgese, massima attenzione su tema

Incontro fra Odg Toscana e Lamorgese col centro che monitora gli atti intimidatori a esponenti media

“Stiamo seguendo con la massima attenzione il tema delle minacce ai giornalisti, veicolate anche attraverso la rete, perché la stampa è garanzia di circolazione delle notizie ed anche per questo è componente fondamentale della nostra democrazia: dunque non vanno sottovalutati gli atti intimidatori che devono sempre essere denunciati alle forze di polizia anche per una più efficace opera di prevenzione e contrasto di questo gravissimo fenomeno”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione della riunione del Centro di coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente e di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. Lamorgese, spiega una nota, ha impresso nuovo impulso alle attività del Centro di coordinamento presso il Viminale fin dalla prima riunione da lei presieduta il 10 gennaio 2020, cui è seguita una direttiva ai prefetti per avviare un monitoraggio strutturato che consenta di delineare in maniera dinamica un quadro complessivo conoscitivo degli scenari di rischio a livello territoriale nonché delle iniziative conseguentemente assunte.

“Un sincero ringraziamento alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la sensibilità e l’attenzione” è stato espresso dall’Ordine dei giornalisti della Toscana nel corso dell’incontro del “Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio sugli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”, convocato al Viminale dopo i gravi episodi di cui sono stati oggetto colleghi del Tirreno e di altre testate toscane. Un ringraziamento e un riconoscimento, riferisce una nota dell’Ordine, “anche per l’efficienza con la quale Prefetti e forze dell’ordine della Toscana sono intervenuti per contrastare questi atti”. L’incontro si è svolto oggi in videoconferenza. Il presidente di Odg Toscana, Carlo Bartoli, ha chiesto alla ministra di “intensificare l’attività di prevenzione al fine di scoraggiare atteggiamenti minacciosi nei confronti dei giornalisti toscani sui social e ha ricordato l’importanza di introdurre in legge un’aggravante specifica per i reati di minacce e violenze che hanno per oggetto i giornalisti”.

Presenti oggi anche il capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi, il vicedirettore generale del dipartimento della Pubblica sicurezza Vittorio Rizzi, il presidente e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna. E ancora, il presidente dell’Ordine regionale della Toscana Carlo Bartoli, il presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci, e per Il Tirreno il direttore Stefano Tamburini e il rappresentante del Comitato di redazione Giulio Corsi. Nel 2020 gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti sono stati 163, l’87% in più rispetto al 2019 (87 casi). Nel 2021, gli episodi registrati sono 23

Violenza e Coronavirus, Centri e istituzioni insieme in Toscana per non lasciare sole le donne

Collaborazione fra reti antiviolenza e istituzioni per non lasciare sole le donne costrette, in questo periodo di emergenza, al forzato isolamento fra le pareti domestiche. Una delibera approvata ieri dalla giunta, su proposta dalla vice presidente e assessora alle pari opportunità Monica Barni e dall’assessora alla salute e al welfare Stefania Saccardi, fornisce alle reti locali antiviolenza indicazioni per la gestione delle problematiche connesse alla violenza di genere durante l’emergenza coronavirus.

“Sono indicazioni – spiega la vicepresidente Monica Barni – che delineano un percorso costruito attraverso una sempre più stretta collaborazione tra diverse istituzioni ed organismi coinvolti: assessorati regionali alle pari opportunità, alla salute ed al welfare, Prefettura, Forze dell’ordine, Magistratura, ANCI ed una rappresentanza dei centri antiviolenza della Toscana.”

Le linee guida nascono dallo sforzo congiunto di un gruppo di lavoro ristretto in seno al Comitato Regionale di coordinamento sulla violenza di genere (istituito dalla legge regionale del 2007) e cercano di dare risposte integrate alle potenziali criticità che si potrebbero creare in questo periodo sui territori.

“In questo periodo di convivenza forzata e forzosa – prosegue Barni – temiamo l’inasprimento di talune situazioni domestiche che, per alcune donne, rischiano di trasformare la casa in un inferno. Già nei giorni scorsi avevamo assicurato che i centri sono aperti, anche se lavorano da remoto, ed hanno anzi potenziato i canali di comunicazione per le donne che avessero necessità di mettersi in contatto con le operatrici. Anche il Codice Rosa funziona a pieno regime, e garantisce l’accesso ai suoi diversi punti, negli ospedali e sul territorio”.

Dal 15 aprile, allo scopo di diffondere e rafforzare questi messaggi, partirà anche una campagna di comunicazione sui social, su alcune testate giornalistiche on line, su alcune radio e TV locali. Su pagina www.regione.toscana.it/numero1522 possono essere trovate le necessarie informazioni per mettersi in contatto con i centri, per scaricare la app del numero unico nazionale 1522 e la app YouPol messa a disposizione delle Forze dell’ordine.

Uno degli aspetti salienti affrontati dalla delibera riguarda la gestione delle eventuali messe in sicurezza urgenti. “L’esigenza di contenere il possibile contagio – ricorda l’assessora a salute e welfare Stefania Saccardi – determina la necessità di individuare soluzioni-filtro di accoglienza, dove le donne ed i loro figli possano passare i 14 giorni di isolamento fiduciario, prima del loro ingresso nelle case rifugio, dove già dimorano altri nuclei familiari. Queste soluzioni abitative temporanee saranno reperite sui territori dalle reti territoriali antiviolenza e da task force locali istituite per l’occasione anche nell’ambito dell’accordo recentemente siglato tra Regione, albergatori e strutture agrituristiche, come previsto dall’ordinanza del presidente della Regione numero 15, del 18 marzo”.

“Nei casi in cui non sia possibile praticare questa soluzione e non vi sia la disponibilità di ulteriori strutture sul territorio – precisa la vicepresidente Barni – la rete locale antiviolenza potrà acquisire, anche in via preventiva, la disponibilità di ulteriori piccole strutture ricettive (case vacanza, b&b, etc), attualmente chiuse, ad ospitare donne e minori in pericolo almeno per i primi 14 giorni”. Ma non è tutto.

“E’ altresì possibile – segnala la prefetta di Firenze Laura Lega – secondo le indicazioni della ministra degli Interni Luciana Lamorgese, rivolgersi alla Prefettura di riferimento per attivare le possibilità, previste dal decreto legge del 17 marzo scorso, di requisizioni in uso, anche temporaneo, di immobili per ospitare le persone isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare qualora tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.

Nardella: chiederò più agenti a ministro Lamorgese

?Firenze, il sindaco Nardella: noi non dobbiamo solo far fronte alla sicurezza di 380mila abitanti ma anche a quella di 14 milioni di turisti e se spesso Firenze è in cima alle classifiche per i problemi di sicurezza è proprio perché abbiamo tanti turisti che fanno aumentare proporzionalmente il numero di denunce”

“L’ho detto a Minniti e l’ho detto a Salvini, lo ripeto alla ministra Lamorgese a cui chiederò un incontro urgente: Firenze ha diritto ad avere più uomini perché noi non dobbiamo solo far fronte alla sicurezza di 380mila abitanti ma anche a quella di 14 milioni di turisti e se spesso Firenze è in cima alle classifiche per i problemi di sicurezza è proprio perché abbiamo tanti turisti che fanno aumentare proporzionalmente il numero di denunce”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di un’iniziativa in città.
“Purtroppo questo dato – ha continuato – non viene tenuto in debita considerazione nel calcolo degli organici e delle forze dell’ordine. Siamo sotto organico per la polizia di Stato, abbiamo bisogno che su questo ci sia un segnale forte. La stazione di Santa Maria Novella non è soltanto la vetrina di Firenze ma è la vetrina di tutta Italia: qui abbiamo 35 milioni di passeggeri tra pendolari e turisti che ogni anno entrano ed escono da una delle stazioni più frequentate”.
“Io non sono preoccupato, sono arrabbiato perché queste situazioni sono inaccettabili – ha concluso -. Non voglio polemizzare o criticare nessuno perché riconosco che c’è uno sforzo da parte di tutti: anche la chiusura del McDonald’s dimostra che c’è un impegno vero del questore, tuttavia i risultati ci dimostrano che non basta ed allora dobbiamo guardarci tutti in faccia, rimboccarci le maniche e fare molto di più perché io da sindaco non posso accettare questa situazione”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Firenze, Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191126_00_SICUREZZA-SMN_NARDELLA.mp3?_=1

Ministra Lamorgese interviene all’assemblea Anci ad Arezzo

Arezzo, “È prioritario considerare ogni opportunità per convogliare nuove risorse agli enti locali che consentano assunzioni di personale sempre più qualificato, soprattutto per quelli che versano in situazione di dissesto e grave difficoltà economica”, così ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, all’assemblea Anci ad Arezzo.

“Occorre favorire gli enti che dal punto di vista finanziario hanno la possibilità di assumere personale, anche oltre gli attuali vincoli normativi legati alla capacità di turnover – ha aggiunto la ministra Lamorgese e a seguito del decreto fiscale “sul fronte dell’agevolazione del sostegno ai processi di fusione” tra Comuni “il fondo relativo potrà contare su un incremento di 30 milioni di euro”.

“Altri segnali” per i Comuni “ci saranno in manovra”, ha aggiunto a margine dell’evento ed ha poi evidenziato la “necessità di interventi volti ad assicurare maggiore flessibilità nelle procedure del codice degli appalti” intesi a semplificare l’azione dei Comuni e “contenere la portata dei contenziosi”.

Per Lamorgese “un Paese che si ritiene moderno e al passo coi tempi deve avere procedure celeri”.

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