Orbetello: caldo e siccità provocano moria di pesci. “Governo intervenga”

La temperatura elevata delle acque è pari a 28 gradi, 5 gradi superiore a quella del mare, e c’è una bassa ossigenazione dovuta ad una ridotta attività idrodinamica all’interno della laguna, nonostante che dal 27 maggio scorso ad  Orbetello  sia stato attivato il sistema di pompaggio con le idrovore istallate nei canali di Nassa, Fibbia ed Ansedonia.

Temperature sopra la media,  siccità ed i venti contrari. una tempesta perfetta per Orbetello che  impedisce la crescita delle acque che non hanno raggiunto i livelli attesi, essendo oggi a +14, rispetto ad una previsione attesa a +20 cm.

Per esaminare la situazione e valutare lo stato di salute della laguna di Orbetello, l’assessora Monia Monni ha convocato con urgenza il tavolo tecnico cui hanno preso parte  la Direzione Ambiente, la Direzione di Arpat, il Consorzio Lamma ed i tecnici Luchi e Leporatti Persiani, specializzati incaricati dalla Regione per le attività previste in laguna.

Nel corso della riunione sono stati analizzati i possibili interventi da mettere in atto al fine di contenere al massimo il rischio di anossia della laguna. Sicuramente si dovrà continuare a pompare acqua di mare per favorire il massimo della circolazione delle acque interne. Si dovrà inoltre studiare la migliore collocazione e l’attivazione dei gruppi di ossigenatori di cui è dotata la laguna ed infine sarà necessario approntare i programmi di navigazione delle imbarcazioni, funzionali all’attività di risospensione ed alla raccolta delle alghe.

Ho convocato con urgenza questa riunione, considerato la criticità in atto nella Laguna di Orbetello.- ha affermato l’assessora Monia Monni-, aggravata dalla situazione di forte siccità che sta colpendo il nostro Paese e visto che le previsioni meteo rimangono stabili. Ho chiesto che siano messe in atto tutte le misure necessarie per scongiurare il pericolo di anossia, pur consapevole che le condizioni meteo straordinarie di questo periodo hanno un’incidenza difficilmente contrastabile. Ho inoltre organizzato un sopralluogo in laguna per il giorno 4 luglio, alla presenza dei colleghi Marras e Saccardi, con il Sindaco, il Presidente della Provincia, Arpat, Consorzio di Bonifica, il Presidente del comitato tecnico scientifico e con tutti i protagonisti delle attività in laguna, a partire dai pescatori. Sarà l‘occasione per fare il punto su la strategia da mettere in campo per affrontare questa situazione estremamente delicata”.

“Per risolvere le criticità cicliche della laguna di Orbetello occorre un intervento diretto dello Stato. Dopo la gestione commissariale terminata nel 2014 i successivi accordi di programma tra enti locali e Regione non sono mai stati sottoscritti dal ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante la laguna faccia parte del demanio marittimo e lo stesso dicastero ne sia proprietario”. Così il deputato del Pd, Luca Sani, presentando un’interrogazione parlamentare al Governo sulla moria di organismi marini degli ultimi giorni.

“Le catastrofi ecologiche verificatesi negli ultimi anni – aggiunge Sani – hanno evidenziato come le risorse economiche, strutturali e logistiche degli enti locali competenti non siano assolutamente sufficienti a far fronte a queste situazioni emergenziali in continua crescita a causa dei cambiamenti climatici. E’ quindi necessaria una nuova forma di gestione ordinaria del sistema lagunare, sul modello della proposta di legge che ho presentato da tempo alla Camera, che veda la presenza dello Stato per salvare la laguna di Orbetello. Si tratta – conclude – di una zona dal rilevante valore ambientale oltre a rappresentare un volano irrinunciabile per l’economia e l’occupazione territoriale”.

Tirrenica esclusa da DL Semplificazioni

E’ polemica in Toscana per l’esclusione dell’autostrada Tirrenica dall’elenco del Mit delle opere da sbloccare attraverso le figure commissariali previste dal Dl Semplificazioni.

“La tirrenica va finanziata e completata – sottolinea il deputato Pd Luca Sani -. Occorre prima di tutto intervenire a livello normativo per rimuovere gli ostacoli burocratici”, “al
tempo stesso vanno individuate le risorse, dopo anni di annunci oggi i fondi europei rappresentano una occasione irripetibile”.

Per Raffaella Paita (Iv), presidente della commissione trasporti della Camera, è “un fatto molto grave perché è un’opera vitale per migliorare la viabilità di Toscana e Lazio, che per questo aspettano da anni l’avvio dei cantieri”. Le fanno eco i consiglieri regionali Iv Stefano Scaramelli (vicepresidente del Consiglio della Toscana) e Maurizio Sguanci, che annunciano una mozione: “la Tirrenica deve essere tra le opere commissariate – sottolineano.

La Regione Toscana intervenga sul Governo”. Critici anche la parlamentare Fi Elisabetta Ripani e il coordinatore provinciale azzurro di Grosseto Sandro Marrini: “E’ stata la ‘priorità nazionale’ più gettonata e menzionata della campagna elettorale in Toscana per stendere il tappeto rosso ai candidati del centrosinistra e gonfiare il consenso – sottolineano -, per poi scomparire dai radar una volta vinte le elezioni regionali.

Il governatore Giani si è perso per strada una battaglia di vitale importanza per la Maremma”. L’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi parla di “ennesima beffa del Pd e del Governo Conte. Ancora una volta la Toscana e la costa mancano l’appuntamento con una importante opera per lo sviluppo del territorio e del tessuto produttivo e turistico di tutta la regione”.

Il portavoce dell’opposizione nell’Assemblea toscana Marco Landi (Lega), annuncia una mozione e sottolinea che “il timore, manifestato sin da subito dal segretario della Lega Matteo Salvini, che il decreto Semplificazioni fosse un libro con un bel titolo ma senza pagine si è dimostrato fondato”.

Sani e Marras (PD), Grosseto sia centro per cannabis terapeutica

Il presidente della commissione agricoltura della Camera Luca Sani  insieme al capogruppo in Consiglio Toscana Leonardo Marras avanzano la proposta: “marijuana terapeutca prodotta solo a Firenze, decuplicare la produzione per far fronte alla richiesta crescente”.

“Le difficoltà di approvvigionamento di cannabis terapeutica a livello nazionale potrebbero essere superate grazie all’utilizzo dei terreni del Centro militare veterinario di Grosseto, che ha le caratteristiche logistiche e meteo-climatiche ideali per diventare il polo di produzione delle piante di marijuana, con la supervisione dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. E’ la proposta lanciata dal presidente della commissione agricoltura della Camera Luca Sani insieme al capogruppo Dem in Consiglio regionale della Toscana Leonardo Marras.

“Il successo terapeutico della cannabis per combattere dolore neurologico e profondo, contrastare gli effetti della chemioterapia e crisi epilettiche – sottolineano in una nota – sta provocando una seria difficoltà nel reperimento dei principi attivi ricavato dalla marijuana, che nel nostro Paese può essere prodotta solo dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, pronto a decuplicare la produzione per far fronte alla richiesta crescente”

“Negli ultimi anni, infatti, la domanda di principi attivi è cresciuta di 100 kg all’anno, con una previsione di 350 kg consumati a consuntivo 2017, e di 500 kg per il 2018. Questo richiederà investimenti significativi in serre e laboratori”.

Per Sani e Marras, “da questo punto di vista il Centro militare veterinario di Grosseto ha le condizioni logistiche, grandi estensioni di terreni coltivabili, e meteoclimatiche ideali per ospitare il polo nazionale di coltivazione della cannabis terapeutica e i laboratori chimico farmaceutici per prima trasformazione e confezionamento”.

 

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