A Livorno primi tre Daspo urbano emessi da questore

E’ stato applicato per la prima volta dalla questura a Livorno il ‘daspo urbano’: il provvedimento è scattato nei confronti di tre cittadini di origine rumena (di 32, 48 e 52 anni) che erano stati più volte identificati dalla polizia municipale nella zona del centro città di piazza Cavallotti in evidente stato di ubriachezza, occupando panchine e suolo pubblico in condizioni igieniche precarie.

I tre erano già stati allontanati con ‘ordine di allontanamento’ più volte senza esito.  Così ieri, applicando il decreto sicurezza urbana, il questore di Livorno Lorenzo Suraci ha emesso ieri i tre provvedimenti, della durata di 6 mesi, nei confronti dei tre
romeni i quali non potranno “sostare o transitare a qualsiasi titolo” nell’area del centro compresa nel cosiddetto Pentagono del Buontalenti.

A Livorno come a L’Aquila,”brinderemo per alluvione”: nuovo arresto per ex coord. protezione civile

A Livorno come a L’Aquila per il terremoto, al telefono c’era chi si diceva pronto a brindare per l’alluvione del settembre 2017: “Ci siamo allarmati quando da alcune intercettazioni abbiamo sentito dire da alcuni imprenditori ”brinderemo all’alluvione”. Lo ha detto il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco illustrando con il questore Lorenzo Suraci le indagini dirette dalla procura che hanno portato al nuovo arresto di Riccardo Stefanini, ex coordinatore della protezione civile del Comune.

Le indagini della nuova inchiesta avrebbero preso le mosse proprio dalla tragica alluvione del 10 settembre 2017. Secondo quanto è emerso lo stesso Stefanini, preposto alle gare d’appalto avrebbe pilotato le procedure di due gare: da qui l’accusa di turbativa d’asta in concorso con Emanuele Fiaschi, titolare della ditta livornese Tecnospurghi per la gara ”Multiservizi”, e in concorso con Nicoletta Frugoli rappresentante di Comunicaitalia Srl, una società di Roma, per la gara sull’Alert system.

Si tratta di appalti sotto soglia, cioè tutti sotto i 41mila euro. Nel primo caso, un appalto da 35 mila euro, Stefanini secondo la polizia avrebbe favorito Fiaschi facendo di tutto per scoraggiare un altro imprenditore a partecipare alla gara per la fornitura alla protezione civile di mezzi spargisale. Nel secondo, un appalto da 23 mila euro, sempre Stefanini si sarebbe accordato con Frugoli, attraverso uno scambio di mail, sui criteri di scelta per far vincere il bando prima che venisse emesso. Bando che è stato redatto poi con criteri talmente stringenti che alla gara non si era presentato nessun altro. Sia Stefanini sia Fiaschi, legati secondo gli investigatori da un consolidato rapporto fatto di regalie varie, pacchi dono e cene offerte dall’imprenditore, sono indagati anche per truffa aggravata ai danni dello Stato.

In occasione dell’allerta meteo per neve e ghiaccio del 25-26 febbraio e 1 marzo 2018, “sono state accertate gravi irregolarità compiute da Stefanini”, spiegano gli inquirenti, “nel calcolare i costi degli interventi della ditta di Fiaschi”. In sostanza il dirigente del Comune avrebbe artificiosamente aumentato orari e mezzi impiegati dalla ditta gonfiando per migliaia di euro le spese sostenute dall’Amministrazione comunale.  Inoltre sempre nel corso delle indagini sono emerse anomalie nei prezzi fissati da Stefanini a favore del privato anche sui sacchi di sale da disgelo.

“Sono finita in un tritacarne, Lavoro seriamente. Sia io che l”azienda non facciamo queste cose: non ho niente da nascondere. E’ un fulmine a ciel sereno”. Lo ha detto Nicoletta Frugoli, rappresentante commerciale della società Comunicaitalia, che oggi ha ricevuto una misura interdittiva nell’ambito dell’indagine della procura di Livorno. “Desideriamo sottolineare che la stessa ordinanza della procura, di natura puramente cautelativa, dichiara che la esistenza dei presupposti di un reato da parte della signora Frugoli è ancora da accertare”. “Per parte nostra – prosegue la nota della società che ha una sede operativa a Viareggio (Lucca) – sappiamo per certo che tali presupposti non esistono nella realtà fattuale, e che la procura lo confermerà dopo avere completato le indagini”.

“Comunicaitalia rivendica una tradizione di correttezza e trasparenza assoluta nei confronti delle pubbliche amministrazioni, tale per cui non ha alcun timore di alcun accertamento da parte di chiunque. Di più: invita formalmente tutti gli organi di informazione presso la sua sede, della quale sono aperte porte e finestre, per consentire loro di verificare direttamente con quale personale e con quali modalità opera”, conclude l’azienda.

Effetto Venezia: striscione contro Pd, Lega, M5 a Livorno, carica della polizia e polemiche

Tensione tra polizia e antagonisti la notte scorsa a Livorno, in occasione dell’apertura di Effetto Venezia, culminata in una carica da parte dei poliziotti nei confronti dei militanti che avevano esposto sulla facciata di un palazzo uno striscione contro il Pd, la Lega e il M5s.

Nelle ore successive la questura ha diffuso una nota in cui riferisce chedurante i momenti di tensione il vicario del questore avrebbe riportato la frattura del polso mentre altri 4 poliziotti sarebbero ricorsi alle cure per contusioni varie. Secondo la ricostruzione della Polizia, il tutto sarebbe avvenuto attorno all’una quando un centinaio di antagonisti si sarebbero nuovamente opposti alla richiesta di rimuovere lo striscione, lungo 30 metri e con scritto: “Effetto Pd e Lega-Stelle, 11 aggressioni in 50 giorni: il vostro razzismo è emergenza. Il vero cambiamento: casa, lavoro e reddito per tutti. Lega illegale”. A quel punto i poliziotti avrebbero provveduto alla rimozione. Gli antagonisti, sostiene ancora la questura, “hanno posto in essere un atteggiamento piuttosto ostile, tendente ad ostacolare l’opera di rimozione: ne nasceva un contatto fisico con le forze di polizia che rispondevano con un leggero intervento di alleggerimento“. Sempre secondo la versione delle forze dell’ordine, ci sarebbero stati precedenti e reiterate richieste di rimozione dello striscione.

Alle una e 30 circa, al momento della chiusura delle iniziative che si sono svolte regolarmente, sarebbero partite le cariche con manganelli da parte della polizia in assetto antisommossa nei confronti dei manifestanti, mentre i Vigili del Fuoco rimuovevano lo striscione.

dal sito www.senzasoste.it
“Vogliamo esprimere la nostra massima solidarietà alle compagne ed ai compagni rimasti coinvolti nell’ingiustificato e deliberato attacco della polizia. Condanniamo con forza questa carica perché, a quanto ci risulta, nessun atteggiamento violento è mai stato manifestato dagli interessati. La loro colpa? Aver esercitato il diritto costituzionale all’espressione del proprio pensiero attraverso uno striscione, il cui contenuto condividiamo pienamente. E’ questo il benvenuto di “immagine ed operatività della polizia” come espresso dal nuovo Questore Lorenzo Suraci? La mano repressiva del governo del “cambiamento” giallo-verde si è abbattuta su Livorno, per di più di fronte a diverse decine di livornesi e non ancora in giro per le strade di Effetto Venezia. Non vogliamo commentare l’opportunità o meno della stesa dello striscione, perché rischia di fuorviare la questione centrale dell’accaduto, perchè chi usa la violenza per reprimere una manifestazione pacifica ha sempre torto, senza se e senza ma, senza eccezioni o condizioni circostanziali. Cosa ha intezione di fare il nuovo Questore di fronte alla crescente ondata razzista che sale in città e nel paese? vuole forse solo maganellare chi esprime un dissenso condiviso da una larga fetta della città e delle sinistra tutta? Con rammarico dobbiamo constatare che l’esordio del dott. Lorenzo Suraci ci delude profondamente.” E’ quanto dichiara Francesco Renda, Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

Diffuso un comunicato di condanna anche da parte di Potere al popolo di Livorno:”La presentazione del nuovo questore non è accettabile. La nostra città viene dalle leggi livornine e ha una lunghissima tradizione ispirata alla libertà. Non è possibile che la celere carichi a freddo delle persone solo per aver esposto uno striscione nel quale si critica l’operato del governo e le condanne del partito di Salvini per aver rubato 49 milioni di euro.

 La libertà di critica al governo non può essere messa in discussione, a maggior ragione in un paese dove si fanno promesse elettorali e queste non vengono mantenute. E’ successo giusto ieri in parlamento che è stato respinto da tutti i partiti, Lega, M5S, PD un emendamento che chiedeva di reintrodurre l’articolo 18. Giustamente la gente invece che inseguire la propaganda razzista del duo Salvini – Di Maio, si accorge che non si sta facendo niente per migliorare le condizioni di chi vive in questo paese. Questo voleva denunciare lo striscione.
Oltre a voler dare la massima solidarietà ai feriti dalle cariche, chiediamo le dimissioni del questore, e vorremmo inoltre sapere il ruolo dell’amministrazione comunale nella gestione dell’ordine pubblico di ieri sera, dato che ci risultano contatti sulla vicenda. Il sindaco era al corrente delle volontà della questura? Le ha condivise? Non è accettabile che il comunicato della Questura RIVENDICHI la carica contro dei manifestanti per aver esposto uno striscione di critica nei confronti dei suddetti partiti, parlando oltretutto di una “tolleranza” a tempo”.
“Condanniamo senza incertezze ogni attività di repressione del dissenso e della pluralità di pensiero attraverso atti violenti volti a colpire chi manifesta in modo pacifico”. Così Sinistra italiana di Livorno in merito a quanto accaduto. “Resta chiaro – si afferma ancora – che ogni attività eversiva o sovversiva debba essere condannata, ma non ci pare che l’esposizione di uno striscione politico, seppur forte nel contenuto, sia da includersi fra le attività eversive da far tacere col manganello. Effetto Venezia – conclude Si – non è una festa di cartapesta, è una festa di tutta la città e di tutti i livornesi, ed è sempre accaduto che fosse teatro di qualche protesta.
“Non è assolutamente accettabile – la presa di posizione di Cobas Livorno – che si risponda a uno striscione con un’azione così violenta, nei confronti di persone inermi. D’altronde il debutto del nuovo questore di Livorno sembra perfettamente in linea con l’aggressività quotidiana della compagine Lega-5 Stelle, che non perde occasione per acuire il dissidio sociale”
“Solidarietà” alla questura di Livorno per quando accaduto per la rimozione di uno striscione, è stata espressa invece dal deputato Manfredi Potenti (Lega), componente della Commissione Giustizia della Camera. “Su quel drappo abusivamente affisso, tra le varie, si inneggiava contro la Lega – afferma in una nota Potenti -. Se alcuna critica è mossa al diritto di esprimere le proprie opinioni censorie, tollerate per gran parte della serata, ci sia permesso dissentire rispetto agli assembramenti non autorizzati ed aventi intenti provocatori allo scontro. Un plauso al nuovo questore per la professionalità dell’intervento”.

Livorno: Suraci nuovo questore sostituisce D’Anna

Per la questura di Livorno è tempo di cambiare: Suraci, che arriva dalla questura di Viterbo, sarà il nuovo questore sostituendo D’Anna che si spoterà alla questura dell’Aquila.

Cambio al vertice della questura di Livorno. Dal primo agosto il questore Orazio D’Anna, che ha diretto per tre anni e mezzo la questura livornese lascerà l’incarico a Lorenzo Suraci, che arriva dalla questura di Viterbo.

D’Anna, che ha ricevuto l’incarico di reggente della questura dell’Aquila, domani, venerdì 27 luglio, ore 11, nel corso di un saluto alla stampa (Sala stampa questura) farà una sintesi dei punti salienti dell’attività nella sede livornese.

Il neo questore Suraci, invece, il primo agosto, insieme al prefetto Tomao, renderà omaggio ai caduti della polizia di stato con la deposizione di una corona presso l’atrio antistante l’ingresso della questura.

Successivamente incontrerà il personale della polizia di Stato ed il personale civile della questura, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e quelli delle testate giornalistiche.

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