Prato: tenta entrare armato in comune, fermato

Il fatto è accaduto ieri. Si tratterebbe di una persona che partecipava al presidio dei Sì Cobas. E’ stato  fermato dalla polizia municipale con una pistola nel proprio borsello. Si Cobas: “non è dei nostri, quereliamo”

Lo rende noto il Comune di Prato. “È preoccupante che chi reclama il rispetto delle regole – commenta il sindaco di Prato Matteo Biffoni in una nota – vada una manifestazione con una pistola, e con questa tenti di entrare nel Palazzo comunale dove si stava svolgendo il consiglio comunale. Ancora una volta dai Sì Cobas arriva un segnale inquietante di assoluta mancanza si rispetto dei diritti, dei doveri e del vivere civile”.
Per Biffoni, “il diritto di sciopero e di manifestare sono intoccabili, ma quello che fanno i Sì Cobas è altro, è violazione deliberata delle norme. Quanto è accaduto ieri con la
partecipazione di un manifestante armato è di una gravità estrema. Ringrazio la polizia municipale per la prontezza e la professionalità con cui ha fermato l’uomo e gestito la
situazione permettendo al consiglio di proseguire i lavori”.
Di “fatto grave e inquietante”, parlano Erika Caparrini, della Cisl Firenze-Prato, e Lorenzo Pancini, segretario della camera del lavoro di Prato. “Occorre fare immediatamente
chiarezza – prosegue Pancini -. Il fatto che un presunto esponente dei Carc, presente al presidio dei Si Cobas, abbia tentato di entrare in Palazzo comunale con una pistola preoccupa ed inquieta, getta un cono d’ombra e molti interrogativi sul mondo antagonista locale, di cui lo stesso Si Cobas farebbe parte”. Caparrini osserva che “i fatti di queste ultime settimane, non ultimo quello di ieri, sono davvero gravi. Sul territorio pratese il dialogo fra organizzazioni sindacali in materia di lavoro e attenzione alle aziende è da sempre al primo posto”.

L’uomo fermato ieri a Prato mentre cercava di entrare armato in Palazzo comunale “non è in alcun modo collegato al sindacato sì Cobas”. Lo precisa lo stesso Sì Cobas che “in 20 mesi di attività le nostre battaglie si sono sempre svolte con le uniche armi del coraggio e della determinazione, affrontando sempre a mano nude e viso aperto le manganellate delle forze dell’ordine e le botte delle squadrette inviate dai caporali”.
Per Sì Cobas, “è spregevole il tentativo di infangare e diffamare un movimento pacifico che tanto ha fatto e tanto farà ancora per combattere il ‘sistema Prato’ che per migliaia di
lavoratori in questa città significa sfruttamento, umiliazioni, ricatti. Questa campagna di fango ha evidentemente l’unico obiettivo di oscurare le ragioni della protesta pacifica
silenziosa in consiglio comunale di ieri”. Il sindacato di base sottolinea che “il sindaco, la Cgil e la Cisl si assumeranno le responsabilità delle loro gravi dichiarazioni calunniose. Il
sindacato ha intenzione di tutelarsi in tutte le sedi, anche legali, da chi vuole gettare fango sulle lotte dei lavoratori e le agitazioni sindacali. Diffidiamo inoltre tutti gli organi di
stampa a diffondere e dare risonanza a dichiarazioni calunniose e notizie evidentemente false”. “Proviamo una grande tristezza – conclude Sì Cobas – per chi utilizza fake news quando non ha più argomenti per difendere il proprio operato”.

Firmato oggi protocollo per potenziamento dell’ospedale di San Marcello Pistoiese

Firmato stamani il protocollo d’intesa in Regione per il potenziamento dell’ospedale di San Marcello e per l’assistenza sulla Montagna pistoiese. Esso prevede il collegamento con gli ospedali di San Jacopo e Pescia; la presenza di 6 medici in più; l’acquisto di una nuova TC; l’assistenza domicilaire e delle cure cure palliative. Presenti l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, il direttore generale della Asl Toscana centro, Paolo Morello Marchese, assieme ai sindaci di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, e di Abetone e Cutigliano, Diego Petrucci.

Nella premessa si chiarisce che questo protocollo “è da considerarsi come punto intermedio del percorso per il riconoscimento di aree particolarmente disagiate e che sarà il tema principale di in tavolo istituzionale che si riunirà ogni tre mesi, a decorrere da settembre 2019. Esso avrà il compito di monitorare l’attuazione dell’accordo e degli impegni in esso contenuti”. “Questa di oggi – ha detto Bugli – è una firma molto importante. E’ stato fatto, e continueremo a fare, tutto il possibile per un rafforzamento dell’assistenza sanitaria sui territori”.

“Questo protocollo è il risultato di un percorso condiviso con i sindaci, i consiglieri regionali dell’area, la comunità – ha dichiarato Marchese – Un percorso che prevede un’ulteriore fase di stabilizzazione del presidio ospedaliero, e anche un potenziamento. Nell’ospedale di San Marcello è rappresentato tutto l’arco delle specialità mediche e chirurgiche, in più si aggiungono reumatologia, endocrinologia, diagnostica vascolare. Un aspetto molto importante riguarda l’oncologia, e poi il pronto soccorso, la nuova Tc”.

“In questi anni abbiamo sollecitato le istituzioni, perché si potesse intraprendere questo percorso – ha ricordato Petrucci. “Sono stati restituiti alla montagna servizi che le erano stati tolti, e le sono stati dati servizi nuovi. E che al protocollo sia affiancato un cronoprogramma stringente, è elemento di garanzia”.

Cosa prevede il protocollo d’intesa “Assistenza sanitaria montagna pistoiese”:

Lo stabilimento ospedaliero Lorenzo Pacini è parte integrante del presidio ospedaliero di Pistoia e lavora in stretta connessione funzionale con gli altri due stabilimenti dell’area pistoiese: Pistoia e Pescia. Prevede un setting medico con 24 letti di livello 2 di intensità (più 1 di Day Hospital), e un’équipe medica integrata con il San Jacopo di Pistoia.

Attività polispecialistica. Il ventaglio dei servizi specialistici dell’ospedale di San Marcello in questo momento è molto ampio: Cardiologico e prove da sforzo con cicloergometro, Ipertensione, Scompenso Cardiaco, Ecodoppler Vascolare e Cardiaco, Doppler Venoso, Gastroenterologico, Endoscopia Digestiva, Diabetologico, Fisiatrico, Chirurgico, Senologico, Ortopedico, Urologico, Geriatrico, Infettivologico, Dermatologico, Neurologico, Otorinolaringoiatrico e Audiometrico, Pneumologico con Prove di Funzionalità Respiratoria, Oncologico, Ginecologico, Ostetrico e Consultoriale, Oculistico, Chirurgico Vascolare, Tiroideo, Reumatologico e Psichiatrico. Tutto ciò dà risposta, non solo all’utenza locale, ma anche a quella proveniente da altri territori della Zona Pistoiese.

Potenziamento dell’attività ambulatoriale. L’azienda Toscana centro potenzierà ulteriormente l’offerta di servizi specialistici, soprattutto nelle discipline che hanno tempi di attesa più lunghi: Reumatologia, Endocrinologia, Diagnostica vascolare. Da settembre 2019, raddoppio dell’offerta settimanale di visite reumatologiche, endocrinologiche, ed esami ecocolordoppler. Per quanto riguarda l’attività specialistica ambulatoriale, nella rimodulazione estiva dei servizi si terrà conto della peculiarità turistica della montagna pistoiese. Inoltre, dal novembre 2019 sarà operativo un Day Service oncologico che permetta, compatibilmente con la condizione clinica del paziente, la somministrazione di terapie antitumorali nella struttura, così da minimizzare il disagio per i pazienti.

Potenziamento dell’attività chirurgica. Attualmente il chirurgo è presente dal lunedì al sabato per un turno pomeridiano (6 ore). Sono in corso interventi di manutenzione e adeguamento, per ampliare l’attività chirurgica: tre volte la settimana saranno effettuati interventi di chirurgia ambulatoriale, garantendo la presenza del chirurgo 12 ore. I lavori saranno completati entro marzo 2020, la sala sarà operativa da aprile 2020.

Potenziamento dell’attività di emergenza urgenza. La Asl Toscana centro intende conformare l’attività a quanto previsto per il modello di emergenza urgenza per le aree disagiate, scegliendo il modello più avanzato, ovvero quello del Punto di Pronto Intervento Avanzato (PPI-A). Per questo l’Azienda prevede di incrementare i 6 medici attuali con ulteriori 6 unità, portando quindi a 12 l’organico; si prevede anche un maggior utilizzo del personale infermieristico e medico, in modo da garantire la presenza sulle 24 ore di almeno un medico all’interno del PPI-A. Inoltre, l’attuale TC 8 slice, ormai obsoleta, sarà sostituita con una TC di ultima generazione, che entrerà in funzione ad aprile 2020.

Potenziamento attività assistenziali domiciliari. Entro il 2019 il modello assistenziale dell’infermiere di famiglia sarà esteso anche all’ambito montano. Inoltre la Asl predisporrà un progetto sperimentale per assicurare la copertura del servizio assistenziale domiciliare sulle 24 ore. Formazione del personale da settembre 2019, avvio del servizio dicembre 2019. L’Azienda implementerà inoltre in questa area la progettualità della telemedicina, per favorire ancora di più il collegamento fra gli specialisti ospedalieri e la rete territoriale. Entro il primo semestre 2020, attivazione del progetto di telemedicina, con esecuzione ECG nell’ambito della presa in carico di pazienti cronici.

Potenziamento delle cure palliative. Da ottobre 2019 l’Azienda attiverà due posti letto, nel territorio di San Marcello, per pazienti in cure palliative. La gestione di questi pazienti sarà effettuata con il supporto clinico della struttura di Coordinamento aziendale cure palliative.

In virtù degli investimenti (già compiuti e da compiere) previsti dal protocollo – viene precisato – il presidio di San Marcello Pistoiese risponde alle caratteristiche funzionali previste dal “Progetto pilota” per le strutture sanitarie territoriali per le aree disagiate di tipo B.

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