Leopolda 10: il Futuro al centro

“Stasera partiremo alle 21 ricordando i nostri primi dieci anni. E però anziché perderci in struggenti nostalgie ragioneremo di come sarà il mondo tra 10 anni. E di quale Italia vogliamo. Presenteremo una sorta di business plan per l’Italia, fatto di crescita e sostenibilità, raccontando quali saranno le nostre sfide ambientali, infrastrutturali, economiche dei prossimi anni”.Così Matteo Renzi nell’e-news presentando la kermesse di Firenze, in programma per questo fine settimana.

“Racconteremo il futuro perché vogliamo costruirlo, non solo aspettarlo. E il titolo di questa Leopolda è ITALIA 2029″ scrive Renzi nell’e-news rilasciata oggi. “Siamo la Casa del futuro, non la Casa della nostalgia – prosegue – Perché la politica è futuro, per definizione. Questo non significa che non pensiamo al nostro passato. E soprattutto che non pensiamo ai nostri amici che non sono più con noi”.

“Quest’anno – per il decennale della rassegna creata da Matteo Renzi- ricorderemo soprattutto un grandissimo amico nostro e della Leopolda, che è Tiberio Barchielli. Tib ci ha lasciato un anno fa. Ma lo teniamo stretto con noi e sarà bello visitare la mostra delle sue foto che apriremo oggi alle 15: ci sono le principali foto dei mille giorni, le foto del G7 di Taormina col Governo Gentiloni, le foto di guerra della ex Jugoslavia e qualche paparazzata della sua vita precedente”.

Domani, prosegue il leader di Italia Viva, “nel pomeriggio spazio agli interventi dal palco, fino alle 17.30 quando inizierà la cerimonia di presentazione del simbolo che ha vinto la gara online e che sarà il nostro simbolo. Ci saranno contestualmente l’atto costitutivo, la carta dei principi, l’apertura formale delle iscrizioni a Italia Viva (tutto rigorosamente online, solo online: non siamo il partito delle tessere e dei capibastone noi). Parlamentari e Millennials, tutti insieme, saliranno sul palco per svelare il logo e simbolicamente pianteranno il primo albero: come sapete per ogni iscritto Italia Viva pianterà un albero e inizieremo proprio da Firenze”.

“La legge di bilancio è una legge di bilancio che naturalmente sarà approvata, io guardo il bicchiere mezzo pieno: tante cose buone, innanzitutto il mancato aumento dell’Iva che è una cosa fondamentale” ha aggiunto  Renzi. A una domanda su una presunta stretta sulle partite Iva, il leader di Italia Viva ha risposto: “Non parlerei di un testo finché non arrivano i testi all’analisi dell’Aula (del Parlamento, ndr). Faremo tutti del nostro meglio per migliorare la manovra, ma senza un tono polemico. Dalla Leopolda zero polemiche e zero minacce”. “Nessuno si stupisca del fatto che c’è un lavoro parlamentare, il governo presenta una proposta di legge di Bilancio, il Parlamento cerca di migliorarla – ha concluso Renzi – e se ci riesce è un bene per tutti”. In mattinata il senatore aveva espresso l’intenzione di provare a cancellare Quota 100 presentando un emendamento.

Regionali Toscana, Bonafede: non c’è un accordo col Pd

Per le regionali del 2020 “in Toscana non c’è nessun accordo col Pd di carattere generale”. Lo ha detto Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, a margine di un convegno all’Università di Firenze sulla class action.

“Noi abbiamo preso una decisione in Umbria – ha spiegato – e nel momento in cui ci saranno competizioni elettorali in altre regioni faremo le nostre valutazioni regione per regione”. Secondo Bonafede “il punto importante di quello che sta succedendo in Umbria” è quello di “sostenere un cittadino che senza esperienze politiche precedenti possa portare una vera innovazione: questa innovazione poi, nel caso in cui Bianconi andasse a governare l’Umbria, troverebbe concretezza nel momento in cui si facesse una giunta che al suo interno non avrebbe nessun componente politico. Non mi chiedete se questa cosa si replicherà o non si replicherà – ha concluso – né da parte mia c’è la volontà di fare nessun sottinteso riferimento alla Toscana o ad altre regioni”.

Alcuni cronisti hanno colto l’occasione per chiedere al ministro Bonafede delle considerazioni sulla Leopolda, che iniziera quest’oggi, e se questa possa essere un elemento destabilizzante per la compagine di Governo: “Ho rispetto degli incontri che fanno le singole forze politiche, e proprio per questo rispetto non faccio nessun commento, ma sicuramente non nutro nessun timore al riguardo”, è stata la risposta.

Renzi: dalla Leopolda un no al partito delle tasse

“Sarà una Leopolda che assomiglierà molto a quelle delle origini. Una Leopolda di sfida, in cui vengono le persone che vogliono arrivare e non quelle che sono già arrivate, in cui non c’è garanzia per nessuno. Una Leopolda dei pionieri. Tipo quella del 2012, quando ci eravamo già fatti conoscere, ma ancora eravamo, tutto sommato, outsider”. A dirlo è Matteo Renzi, leader di Italia viva, in un’intervista al Quotidiano nazionale.

“Evitare l’aumento dell’Iva – commenta riferendosi alla manovra – era ed è un dovere politico. Per le famiglie inizieremo a fare quello che fino ad adesso non è stato fatto. La ministra Bonetti è bravissima, la vedrete all’opera”. Renzi spiega anche che cosa non lo convince: “Tutti i microbalzelli: dalla sugar tax alle tasse sulle transazioni immobiliari. Le cancelleremo in Aula. Su questo infatti la pensiamo come i Cinquestelle. La copertura passa dal taglio degli sprechi”.

“Se dico che Conte deve stare sereno – parla Matteo Renzi sui retroscena che lo vogliono impegnato a volere la testa di Conte – nessuno ci crede, potenza dei luoghi comuni. Dico a Conte di lavorare. Pensi al futuro dell’Italia, non al suo. O a vedere fantasmi dove non ci sono: faccia ciò che si è impegnato a fare e andremo d’accordo. Conte ha indici di gradimento che salgono, ma il pil che scende. A me accadeva il contrario: non stavo simpatico, ma l’Italia andava meglio. Preferisco questa seconda versione”.

Tutto pronto per la ‘scandalosa’ Leopolda

La 10 edizione della kermesse Renziana è, manco a dirlo, come sempre, la ‘più attesa di sempre’. Con la scelta del simbolo del nuovo partito. Ne abbiamo parlato con la neodirettrice della Nazione, Agnese Pini

Sin dalla sua nascita la kermesse della Leopolda è stata un corpo estraneo al normale tran tran della politica italiana. Un format che in molti hanno tentato di copiare senza riuscirvi che ha indubbiamente cambiato la politica e la comunicazione politica nel nostro Paese. Crocevia di personaggi e personalità, di discussioni, di temi, di sentimenti, di sensazioni. Anticipatrice di mode e modelli nel bene e nel male, la Leopolda è sempre la Leopolda, Merito di chi l’ha ‘inventata’ e l’ha impressa come marchio nella vita politica del nostro Paese.

Quest’anno, come sempre del resto, sarà la ‘più attesa di sempre’. Ma forse quest’anno di più perché Renzi dovrà far capire dove andrà il suo partito a partire dal simbolo. Ed è proprio il nuovo partito, i suoi obiettivi, le sue mosse, la sua strategia, chi ci sarà e chi non ci sarà, a creare lo ‘scandalo’, qeusta volta.

Ne abbiamo parlato con la direttrice della Nazione

Iv, Rossi: invito chi la pensa come me a disertare Leopolda

“Invito tutti coloro che la pensano come me, non pochi a sinistra per la verità, a entrare nel Pd, a prendere la tessera, e a disertare se possono la Leopolda perché quello è un altro partito, dichiaratamente espresso”. Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a margine di un incontro col ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.

“Gli altri se ci vanno li rispetto lo stesso, non c’è nessun problema”, ha aggiunto Rossi, ricordando che alla Leopolda, da Matteo Renzi, “ci sono stato una volta, nel rispetto della sua funzione di presidente del Consiglio. Non condivido la politica come spettacolo, quindi ci sono stato 10 minuti e sono venuto via perché non era il mio posto”. Stavolta, ha proseguito, “è l’evento di un altro partito, e non ci vado. Chi vuole andarci per vedere è per me rispettabilissimo, come chi non ci va. Questa corsa a definire chi va e chi non va mi sembra che sia come quello che diceva ‘mi si vede di più se ci vado o se non ci vado?'”.

“Renzi sta costruendo il suo partito: secondo me bisogna stare attenti ad una ‘scissione a rate’, perché questa è la sua abile mossa, quella di non rompere in un colpo, ma di rompere a colpi, di portar via, di drenare forze al Partito Democratico”, ha proseguito il presidente della Regione Toscana. “Renzi fa il suo, e anche noi dovremmo fare il nostro”, ha aggiunto Rossi, secondo cui “il Pd dovrebbe definire meglio, come ho detto molte volte, il suo profilo politico-culturale, la sua identità. Io sono ancora convinto che le idealità di fondo del socialismo siano fondanti di un partito di sinistra: sono uscito e ho sbagliato, sono rientrato, e dentro questo partito dirò queste cose finché questo partito mi ci tiene”.

L’incontro fra il Presidente della Regione Toscana e il ministro agli Affari regionali Boccia è stata l’occasione, per i cronisti presenti, per chiedere a quest’ultimo le sue considerazioni sulla kermesse di Matteo Renzi: “Ognuno è libero di andare dove vuole. Io non ho mai partecipato, quindi non ho gli strumenti per valutare cosa verrà fuori alla Leopolda – ha precisato -. Auguro buon lavoro a tutti i movimenti che si occupano di produrre nuove idee per il Paese”. “Io non sono in grado di far politica in un altro luogo, se non dentro il Partito Democratico – ha proseguito il ministro -: era così quando non c’era, perché sono sempre stato un ulivista convinto, e farò politica anche da militante semplice fino a quando ci sarà il Partito democratico, quindi non sono in grado di ipotizzare una politica fuori dal Pd”.

Dichiarazione di Enrico Rossi, il servizio di Chiara Brilli.

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Iv, Renzi: “alla Leopolda straordinario popolo che fa politica”

“Da dopo la Leopolda sarà attiva la struttura provvisoria della nostra Casa, Italia Viva. Non vedo l’ora che finisca questa fase transitoria di partenza di Italia Viva per tornare alle mie enews in cui parlare anche di altro, non solo di politica italiana. Ma oggi c’è tantissimo entusiasmo per la nascita di questa avventura: i comitati sono oltre 2.000 e le richieste di adesione crescono. Giusto dare il tempo che merita alla grande scommessa di un’Italia viva. Di un’Italia vivace”.

Così Matteo Renzi nella sua e-news. “Chi verrà alla Leopolda – sostiene Renzi – vedrà uno straordinario popolo che ha voglia di fare politica. E fare politica significa confrontarsi sui temi almeno quanto essere populista significa parlare solo di simpatia o carattere dei leader. Chi vuol dare una mano alla Leopolda con idee, interventi o contributo economico trasparente può farlo qui”.

Sarà, racconta l’ex premier, “la Leopolda del decennale: dunque ci sarà spazio per una carrellata delle proposte che sono state lanciate alla Leopolda e sono diventate leggi dello Stato. Ma soprattutto parleremo di come sarà il mondo tra dieci anni, secondo noi. Di come guardare al futuro, insomma, senza torcicollo. E ci sarà un’alluvione di idee, di proposte, di progetti. Non tutti saranno realizzati, ovvio: ma tutti saranno discussi. Questa è la forza della nostra gente”.

Alla kermesse sarà mostrato il simbolo del nuovo partito ‘Italia Viva’ e “firmeremo – dice Renzi – davanti a un notaio l’atto costitutivo del nuovo movimento. E sabato mattina faremo una cinquantina di tavoli di lavoro – come sempre – con i parlamentari di Italia Viva, ma non solo i parlamentari. Presenteremo il Piano Verde per il futuro del Paese, il Family Act, il Piano Industriale per tornare a crescere”. Come tradizione della Leopolda, conclude il leader Iv, “chiuderemo con gli interventi di Teresa Bellanova e con il mio”.

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