Chiusi lascia zona rossa e ritorna zona arancione

Chiusi, in provincia di Siena, da lunedì 15 febbraio il comune di Chiusi, confinante con l’Umbria, lascia la zona ‘rossa’ ritagliata dal 7 al 14 febbraio per alcuni casi di variante ‘brasiliana’ del Covid, e sarà zona arancione come il resto della Toscana.

In questi giorni a Chiusi lo screening di massa disposto dalla Regione ha evidenziato 46 poisitivi un totale di 5.469 tamponi molecolari effettuati in cinque giorni (su circa 8.000 abitanti).

Nello stesso screening, altri 27 tamponi sono risultati debolmente positivi e quindi per queste persone il test dovrà essere ripetuto. Riguardo al ritorno in zona arancione da domani, il sindaco di Chiusi Juri Bettollini ha firmato un’ordinanza con ulteriori misure restrittive: sono sospese fino al 20 febbraio le attività in presenza di asili, scuole dell’infanzia e secondarie di primo grado, elementari, medie e superiori.

Rimangono chiusi i parchi pubblici, i giardini e le aree gioco del territorio comunale oltre al divieto in qualsiasi orario di consumo di alimenti e bevande nelle altre aree pubbliche o private aperte al pubblico.

La Zona Rossa era scattata domenica scorsa, su ordinanza della Regione Toscana, con chiusura delle attività commerciali – a eccezione dei negozi di generi alimentari e di beni di prima necessità – bar, ristoranti e parchi. Consentiti gli spostamenti solo per necessità, lavoro o salute.

“Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione – aveva scritto il presidente Giani – sono state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 al 14 febbraio”.

Covid: a Chiusi al via screening massa, 5 mila prenotazioni

Con oltre cinquemila prenotati su ottomila abitanti, è iniziato questa mattina a Chiusi (Siena) lo screening di massa della popolazione ‘Territori sicuri’, dopo l’individuazione nei giorni scorsi della presenza di due varianti al virus Sars-Cov2.

Una decisione, quella di sottoporre quante più personeresidenti possibili al tampone molecolare, presa dalla regioneToscana in accordo con il Comune senese, per capire se vi sianoaltri cittadini positivi, in particolar modo fuori dallequarantene note, tra gli asintomatici e interrompere così latrasmissione del contagio. Tra i primi a sottoporsi al tamponeanche il sindaco Juri Bettollini.

Lo screening volontario gratuito proseguirà fino ad esaurimento delle prenotazione. Fino al 14 febbraio Chiusi rimarrà in zona rossa.

“In questo momento il virus sta aggredendo i ragazzi più giovani: i bambini in ambito scolastico – è l’appello lanciato ieri , via Facebook, dal sindaco di Chiusi – È necessario che tutti noi e i nostri figli ci sottoponiamo al tampone”.

L’appello del sindaco Bettolini arriva dopo che venerdì sera era stata rilevata trai contagiati del paese la presenza di due varianti al virus Covid-19, quella sudafricana e quella brasiliana.

Intanto secondo i dati di sabato della Asl i nuovi positivi a Chiusi sono 15 per un totale di 85 casi. Tra i nuovi contagiati anche 7 bambini: per questo il sindaco ha firmato un’ordinanza con la chiusura per una settimana di tutte le scuole di ogni ordine e grado e l’attivazione della didattica a distanza.

Da domenica invece, come annunciato venerdì, d’accordo e su ordinanza della Regione, scatta la zona rossa: chiuse le attività commerciali – a eccezione dei negozi di generi alimentari e di beni di prima necessità – bar, ristoranti e parchi. Consentiti gli spostamenti solo per necessità, lavoro o salute.

“Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione – aveva scritto il presidente Giani – sono state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 al 14 febbraio”.

Da lunedì 8 febbraio partirà poi la campagna Territori sicuri, screening di massa in piazza XXVI giugno a Chiusi Scalo. Le prenotazioni on line hanno già raggiunto quota 2.700 persone su 8mila abitanti.

Per quanto riguarda il resto della Toscana invece: “Ho parlato con il Ministro Roberto Speranza – ha spiegato Giani – abbiamo concertato che resteremo per la quinta settimana consecutiva in zona gialla, una bella notizia per tutti noi”.

Covid, Chiusi (SI) è zona rossa: isolate varianti sudafricana e brasiliana

 Zona rossa a Chiusi (Siena) dal 7 al 14 febbraio: lo ha reso noto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, sulla sua pagina Facebook.

“Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione – ha scritto – sono
state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 al 14 febbraio”.

“Intorno alle 18 di questa sera, dall’analisi dei tamponi, è stato verificato e certificato che all’interno della nostra comunità ci sono due varianti al
virus Covid-19, quella sudafricana e quella brasiliana” ha poi  detto il sindaco di Chiusi (Siena) Juri Bettollini in una diretta Fb in cui ha confermato quanto anticipato dal presidente Giani.

Intanto però  la Toscana rimane in zona Gialla. “Ho appena parlato con il Ministro
Roberto Speranza, abbiamo concertato che resteremo per la quinta settimana consecutiva in zona gialla, una bella notizia per tutti noi”. A renderlo noto lo stesso   Giani, secondo cui i è “un risultato che dimostra la responsabilità
e gli sforzi fatti in queste settimane, ma non abbassiamo la guardia. Senza distanziamento, mascherine sempre indossate e igiene delle mani, i contagi potrebbero portarci dal 15 febbraio in zona arancione. Come Regione siamo impegnati al massimo per la campagna di vaccinazione”.

“Grazie al rispetto delle regole e al senso di responsabilità di tutti i toscani anche questa settimana potremo goderci qualche libertà in più e le scuole superiori continueranno ad essere aperte in presenza. Sono piccoli passi avanti, ma non sono né scontati né definitivi e per questa ragione, pur a fronte di maggiori libertà, non dobbiamo mai abbassare la guardia”. Così infine  il presidente del
Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.
“L’indice Rt è infatti ancora sotto l’1 – sottolinea Mazzeo -, ma i casi sono in aumento e per continuare a restare ancora in questa situazione dobbiamo essere più che mai prudenti e responsabili. In attesa di raggiungere l’immunità di gregge
attraverso la somministrazione del vaccino e di poter contare sulle cure con gli anticorpi monoclonali, tanto dipende e dipenderà ancora da ciascuno di noi”. “Fare attenzione – aggiunge – significa non proteggere solo noi stessi, ma le
persone a cui vogliamo bene e le tante attività economiche che, piano piano, stanno provando a rialzarsi dopo mesi drammatici”.

Alta Velocità: fermata Chiusi-Chianciano da giugno 2019

Anche la Val di Chiana rientra nel progetto per sviluppare il turismo con il treno a cui sta lavorando Fs Italiane e in quest’ottica da giugno 2019, per tutto il periodo estivo, i treni Av fermeranno anche alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme con l’obiettivo di favorire i flussi turistici.

La stazione Chiusi-Chianciano sarà così un hub strategico per la connessione anche con la Val di Chiana, la Val d’Orcia, Siena, le terre degli Etruschi e l’Umbria. E’ quanto emerso nel corso di un incontro, a Roma, tra l’assessore alle infrastrutture e alla mobilità della Toscana Vincenzo Ceccarelli, l’amministratore delegato e direttore generale di Fs Italiane Gianfranco Battisti e, tra gli altri, il sindaco di Chiusi Juri Bettollini.

Nel corso dell’incontro, sono state condivise le linee progettuali per lo sviluppo del turismo diffuso con i collegamenti ferroviari convenzionali e con i treni storici della Fondazione Fs Italiane. Da marzo 2019 sarà attiva una campagna promozionale, a carico della Regione Toscana. Per promuovere il territorio e i collegamenti.

Il sistema dei treni storici della Fondazione Fs Italiane, già operativo in Toscana sulla linea della Val d’Orcia, da Asciano a Monte Antico e da Siena a Chiusi, con i treni a vapore e le Littorine, vedrà impegnato anche lo storico elettrotreno Arlecchino.

“Siamo soddisfatti della collaborazione con Fs Italiane su un progetto così importante”, ha sottolineato Ceccarelli. “Siamo impegnati – ha detto Battisti – a sviluppare un sistema integrato di offerta che crei le condizioni di accessibilità allo sviluppo turistico del Paese, contribuendo alla redistribuzione dei flussi turistici.”

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