Polveri bianche in strada, Jsw ferma demolizione a Piombino

Piombino, in provincia di Livorno, Jsw Steel Italy ha sospeso la demolizione dell’impianto “filtro a calce” della sua acciaieria, a seguito di alcune segnalazioni pervenute all’Arpat per la diffusione di notevoli quantitativi di polveri bianche all’esterno del cantiere e dello stabilimento.

Le polveri si sono depositate anche nelle strade e sulle auto in sosta. In seguito alle segnalazioni, il personale dell’Arpat ha effettuato un sopralluogo.

“Al momento del sopralluogo – afferma Arpat in una nota – le strade del cantiere risultavano bagnate, era presente un nebulizzatore per l’abbattimento di polveri di lavorazione e le parti più alte dell’impianto venivano bagnate con l’ausilio di un idrante”.

“All’esterno dell’area di cantiere e dello stabilimento, tuttavia, è stata rilevata la presenza di un ingente quantitativo di polveri bianche depositate sulle strade e sulle auto in sosta”.

“Pertanto, è stato richiesto alla società di sospendere la demolizione dell’impianto ‘Filtro a Calce’ e contestualmente di valutare ed adottare idonee azioni di mitigazione delle polveri diffuse, “originate dal processo di demolizione di questo specifico impianto, prima di riprendere le attività di demolizione”.

Arpat segue l’attività prevista dall’Accordo di Programma del 24/07/2018, nell’ambito dell’apposito “gruppo di lavoro” istituito per la gestione delle problematiche inerenti alle demolizioni degli impianti delle acciaierie di Piombino. In questo ambito, il Dipartimento di Piombino, ha esaminato i piani operativi presentati dalla Società, formulando specifiche richieste tra cui la necessità di valutare le modalità operative e le azioni di mitigazioni da adottare in funzione delle potenziali caratteristiche emissive dello specifico impianto soggetto a demolizione tenendo conto anche dell’ubicazione rispetto alla distanza delle abitazioni.

JSW Steel di Piombino, Giani: “Troppe chiacchiere, serve investire”

Piombino (Livorno) – ” Se devono vendere che si venda alla svelta” ha detto Giani, parlando dello stabilimento Jsw Steel.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha parlato della situazione delle acciaierie ex Lucchini (JSW Steel) a margine di una presentazione oggi a Firenze. Intanto, è in atto una sorta ditregua armata in seguito al consiglio di fabbrica delle acciaierie. I delegati sindacali si sono riuniti ricevendo il vice presidente Marco Carrai. Le parti sociali hanno ottenuto lo stop allo smantellamento dell’area a caldo mentre la proprietà ha incassato un parziale raffreddamento della contestazione fino a quando non si sarà conclusa la partita della commessa decennale per le rotaie di Rfi che vale 2,4 miliardi.

“A Piombino si stanno facendo troppe chiacchiere: qui occorrono gli investimenti – ha detto Giani -. Il gruppo di Jindal è qua ormai da quattro anni, ci sono accordi di programma molto precisi, e bisogna cominciare a rispettarli. Quindi, se devono vendere come è stato prospettato dal Financial Times, che si venda alla svelta, in modo che le istituzioni abbiano un interlocutore autorevole e credibile con cui programmare gli investimenti. Se non vendono e stanno lì, ormai è il momento in cui vogliamo i fatti concreti, e quindi con determinazione e forza vogliamo vedere questa volta la realizzazione dei piani industriali, perché abbiamo bisogno di una siderurgia”.

Giani evidenzia e conclude che in questo momento “il mercato tira, il mercato offre opportunità: è veramente un peccato vedere ancora tutto fermo nel luogo in cui si facevano le rotaie migliori”.

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