Italcanditi: c’è l’interesse di Prada per la fabbrica di marron glacè

La fabbrica Italcanditi di Marradi, destinata alla delocalizzazione potrebbe trovare nuova speranza dalla famosa casa di moda che sembra molto interessata ad acquisirla. In alternativa, Fabrizio Bertelli, patron e amministratore delegato del marchio, sarebbe pronto a costruire una fabbrica ex novo in un altro terreno.

Come riportato dal quotidiano La Nazione, la Italcanditi di Marradi avrebbe suscitato un forte interesse nei confronti della casa di moda Prada. Una buona notizia per le operarie in presidio da mesi.

Un sopralluoogo da parte di Bertelli è stato fatto e c’è stato un tavolo anche con Giani, Nardella e il sindaco di Marradi Triberti. Un salvataggio per Italacanditi e le sue operaie il cui destino sembrava segnato con la delocalizzazione a Bergamo. Il predisente della Regione Regione si è detto molto soddisfatto e, come riporta anche La Nazione, l’interessamento dell’imprenditore aretino Bertelli è un’ottima notizia, “il marron galcè prodotto a Marradi è un prodotto del Made in Tuscany: se un nome così importante sul mercato globale accende i riflettori sull’azienda mugellana non ci può essere di meglio”.

Il piano di Fabrizio Bertelli non si ferma qui. Per l’imprenditore aretino l’alternativa, nel caso non ci fosse la possibilità di arrivare alla fumata bianca, sarebbe quella di realizzare uno stabilimento sempre a Marradi.

Il marron glacè è un prodotto di grande valore e Bertelli ha tutte le intenzioni di valorizzarlo, anche e soprattutto, nel mercato estero come Giappone e Corea. Soddisfazione che arriva anche dai sindacati i quali hanno accolto con piacere l’interesse per lo stabilimento e i suoi operai.

Intanto, gli stessi sindacati portano avanti la trattativa con Italcanditi per mantenere per tutto il 2022 la produzione, mantenendo inalterato il livello occupazionale.

 

Marradi: 600 persone hanno manifestato per supporto a Ortofrutticola

Il corteo è partito da piazza Scalelle presso il Comune di Marradi, per raggiungere poi il presidio permanente davanti alla fabbrica di Italcanditi, dove sono intervenuti i lavoratori, rappresentanti del sindaco Tommaso Triberti e lo stesso primo cittadino. Il corteo è stato promosso da Flai Cgil, Fai Cisl e anche Comune.

Circa 600 le persone presenti questa mattina a Marradi (Firenze) per la manifestazione a sostegno dei lavoratori di Ortofrutticola Mugello, dopo la decisione di Italcanditi di trasferire la produzione a Bergamo. Presenti cittadini, amministratori locali e regionali.

Il sindaco di Marradi ha così commentato: “La manifestazione è stata bellissima e molto partecipata. Il messaggio che abbiamo mandato è chiaro: basta con le chiacchiere, vogliamo una proposta seria e credibile. Noi siamo qui per ribadire quanto è importante il settore. Attendiamo un piano serio”.

Tra i presenti anche la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi. “La Regione Toscana – ha detto – continuerà a tenere alta l’attenzione su questa crisi e continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si stanno battendo per difendere i posti di lavoro e una produzione importante per il territorio e per l’economia di tutta la zona”

Presenti anche i senatori del Pd Caterina Biti e Dario Parrini: “La presenza – hanno detto – di così tanti amministratori locali, dei rappresentanti delle istituzioni e dei partiti, delle forze sindacali è un fatto importantissimo che dimostra la grande solidarietà di tutto il territorio nei confronti dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello. Chiediamo che la produzione riparta, che si rispettino i lavoratori e la dignità del lavoro”.

“È stata una manifestazione bella e partecipata, che ha dimostrato il senso di comunità che ha sempre contraddistinto questa vertenza. Il messaggio partito oggi è che qua siamo tutti mobilitati e uniti a rivendicare soluzioni solide e certe per il futuro di questa fabbrica. Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del marron glacé prendendo quindi il tempo per valutare l’eventuale piano di reindustrializzazione, perché diventi un piano industriale serio”. Così i sindacati hanno commentato la manifestazione.

Un piano, aggiungono in una nota, “che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica”. “Non accettiamo, infatti – prosegue la nota -, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli quattro mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

Tra i commenti anche quella di Cecilia Cappelletti, consigliere metropolitano della Lega nel Centrodestra per il cambiamento, e Andrea Bandelli, responsabile regionale economia del Carroccio secondo i quali “pur ammettendo che il costo di produzione in Mugello sia più elevato come dichiarato da Italcanditi, resta il fatto che provenendo la gran parte dei marroni dal territorio mugellano, quindi a km zero, i costi di trasporto per far giungere questa materia prima allo stabilimento di Bergamo sono sicuramente molto più elevati rispetto a quelli da sostenere per farla giungere allo stabilimento di Marradi e riducono significativamente quella convenienza economica alla base del trasferimento.

Italcanditi, sindacati: domani corteo a sostegno dei lavoratori

Domani 5 febbraio manifestazione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della Italcanditi del Mugello, organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Comune di Marradi (Firenze).

Il corteo partirà da piazza Scalelle presso il Comune alle 10.30, per raggiungere alle 12 il presidio permanente davanti alla fabbrica, dove interverranno lavoratrici, lavoratori, i segretari generali di Flai Cgil e Fai Cisl e il sindaco di Marradi Tommaso Triberti.

Il piano presentato da Italcanditi, che ha annunciato lo stop alla produzione di marron glacé – prodotto che ha fatto conoscere per la sua qualità – un mese fa, prevede la riconversione della fabbrica con tre nuove linee di produzione. Per poter garantire i medesimi livelli occupazionali delle lavoratrici stagionali e di approvvigionamento di marroni di Marradi, “le lavorazioni dovranno partire entro l’inizio di marzo – ha affermato l’azienda -. Quindi l’approvazione del piano industriale non può subire ulteriori dilazioni temporali che ne causerebbero il suo annullamento.”

“Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del marron glacé – affermano Flai Cgil, Fai Cisl e Comune – con un piano industriale serio, che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica. Non accettiamo, infatti, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli 4 mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

 

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