Maltempo: interrotti collegamenti con isola d’Elba

Stop a collegamenti con l’isola d’Elba a causa del maltempo e delle conseguenti condizioni meteo marine avverse.

Come confermano dalla capitaneria di Portoferraio (Livorno) per il forte vento da Sud, che soffia nel canale di Piombino, sono stati interrotti stamani tutti i collegamenti dei traghetti in partenza e in arrivo sull’isola. L’ultima corsa, prima dello stop, è stata quella delle 8.00 in partenza da Portoferraio diretta a Piombino.
Intanto il Comune di Prato proprio per l’allerta meteo arancione, diramata dalla Regione Toscana per oggi e domani, a scopo precauzionale ha chiuso chiuse tutte le piste ciclabili lungo il fiume Bisenzio e lungo gli argini del reticolo minore. La chiusura resterà attiva fino al termine dell’allerta.

Meduse d’inverno all’Elba: per Legambiente, è ‘tropicalizzazione’

A Legambiente Arcipelago Toscano sono arrivate diverse segnalazioni di numerose meduse nel porto o spiaggiate lungo la costa di San Giovanni a Portoferraio (Livorno).

Un fenomeno simile -che è più comune in primavera e in autunno – viene inoltre segnalato dal Wwf ad Alghero, nella costa nord-occidentale della Sardegna.
In entrambe le segnalazioni, spiega una nota di Legambiente, si tratta di “meduse luminose” (Pelagia noctiluca), ben visibili anche di notte grazie alla loro bioluminescenza. E’ una specie di meduse che quando viene portata vicino alle coste da correnti e onde rappresenta la maggiore causa di irritazioni cutanee ai bagnanti che vengono a contatto con i loro tentacoli urticanti.
Secondo diversi esperti, questo fenomeno anomalo di presenza di meduse lungo la costa in pieno inverno è probabilmente causato dalla “tropicalizzazione” del Mediterraneo che, con il
riscaldamento delle acque, allungherebbe il periodo di permanenza di questi celenterati.
Il 2018, si ricorda, è stato il quarto anno più caldo registrato sulla Terra e il più caldo mai registrato dall’uomo in Italia e il terzo in Toscana – superato impercettibilmente solo dal 2003 e dal 2014, quando l’anomalia era di +1,1°C – con una temperatura media sulla superficie che nel mondo ha superato di oltre 1 grado centigrado la media del XX secolo.
In Italia ci sono stati addirittura 1,53° C in più e in alcune regioni e aree marine i record storici di caldo in alcuni periodi sono stati battuti di diversi gradi.
Insieme -commenta Legambiente-, cambiamento climatico, innalzamento delle temperature, pesca eccessiva e inquinamento stanno provocando lo stress dell’intera catena alimentare marina e in un mare dove c’è sempre più plastica e meno pesci (soprattutto i grandi predatori) e le tartarughe marine e i cetacei sono in forte difficoltà, si osserva da tempo un aumento delle meduse.
Ora, chiosa l’associazione ecologista, “il riscaldamento globale e quello ancora più accelerato del mediterraneo rischiano di rendere annuale – da stagionale che era – la presenza delle meduse lungo le coste, con conseguenze per la vita marina e per le attività umane legate alla blue economy e al turismo, che sono ancora tutte da valutare ma che
non sembrano proprio positive”.

Toscana, codice giallo per mareggiate su isole

Firenze, codice giallo per mareggiate domani lunedì 14, per tutto il giorno nelle isole della Toscana.

L’allerta di colore giallo per mareggiate è stata emessa dalla Sala operativa unificata permanente della Regione Toscana per il rapido transito di una modesta perturbazione, associata ad un temporaneo rinforzo dei venti e ad una intensificazione del moto ondoso.

Il fenomeno interesserà l’Elba e le altre isole dell’Arcipelago nella provincia di Livorno. Nel corso della giornata, si spiega in una nota, il mare diventerà progressivamente da mosso fino ad agitato al largo, in particolare, attorno alle isole di Capraia e Gorgona.

Il codice giallo per mareggiate, sarà valido dalle 7 di domattina fino alla mezzanotte, sempre di domani, lunedì 14 gennaio, che interesserà l’Elba e le altre isole dell’Arcipelago nella provincia di Livorno.

Maltempo: tromba d’aria a Rosignano, alberi caduti su due case a Punta Ala

A causa delle avverse condizioni meteo, i Vigili del Fuoco del Comando di Livorno sono impegnati per interventi in tutta la provincia. In zona Rosignano M.mo si è verificata una tromba d’aria, la zona interessata è quella di loc. Leciaglia alta e bassa e Chiappino: crollato un capannone agricolo di ricovero bestiame (mucche e vitelli).
Danneggiate anche le coperture di abitazioni rurali, mentre il bestiame è stato portato in salvo.  Sul posto operano 2 squadre dei vigili del fuoco (vigili volontari VF Collesalvetti e Distaccamento Cecina).
Una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Livorno opera in zona 206 e sulla strada tra la 206 e Castelnuovo della Misericordia per alberi caduti sulla carreggiata.
Piombino ha effettuato vari interventi per alberi pericolanti in zona S. Vincenzo e sulla Geodetica.
Vari interventi per alberi ed intonaci pericolanti anche sull’Elba (zone di Portoferraio e Campo Elba). È stato attivato dalla Prefettura il C.C.S (Centro Coordinamento Soccorsi) e tre C.O.C. (Centri Operativi Comunali a Rosignano M.mo, Portoferraio e Cecina). Attivo anche il Centro Situazioni(CE. SI.) della Provincia di Livorno). Non si segnalano danni a persone.

I Vigili del Fuoco del Comando di Pisa stanno intervenendo in via Ajaccio ad Orciano Pisano, a seguito di una forte raffica di vento. Le squadre VF stanno operando su alberi caduti e per la rimozione di tegole e comignoli pericolanti.  Le operazioni sono in corso ed il Sindaco ha aperto il C.O.C. ( Centro Operativo Comunale).

I Vigili del Fuoco del Comando di Grosseto sono stati impegnati per tutta la notte, a causa del forte vento. In particolare si segnalano diversi allagamenti su Follonica per un violento temporale avvenuto intorno alle ore 4,00, mentre a Punta Ala, Comune di Castiglione della Pescaia, un albero è caduto su una casa e la squadra VF intervenuta sul posto ha fatto uscire gli abitanti per precauzione. La strada per Punta Ala è attualmente bloccata da alcuni alberi caduti sulla sede stradale e quindi momentaneamente chiusa al traffico.

Si è inoltre completamente allagato il sottopasso del Cassarello a Follonica Est (Grosseto) mentre la zona di Filare, a Gavorrano (Grosseto) è senza energia elettrica a causa della caduta di alcuni alberi sulle linee elettriche. I tecnici E-distribuzione sono al lavoro per ripristinare il disservizio.
Al lavoro quattro squadre dei vigili del fuoco. Sono 72, al momento, gli interventi in coda dei pompieri per alberi e rami caduti e cantine allagate. Si sta ancora lavorando per togliere gli alberi che si sono abbattuti sulle case a Punta Ala mentre la viabilità nella provinciale è stata ripristinata.

Collisione navi tra Capraia e la Corsica: allarme inquinamento

Collisione tra Capraia e la Corsica: da Legambiente il sollecito a dare seguito alle operazioni di contenimento in maniera rapida ed efficace per tutelare la biodiversità e la fauna marina minacciate dallo sversamento di centinaia di metri cubi di olio carburante

La collisione tra la nave tunisina Roro Ulysse e la portacontainer cipriota CLS Virginia avvenuta domenica mattina nell’area del santuario dei cetacei, santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, dimostra per l’ennesima volta l’estrema vulnerabilità di questo prezioso triangolo di mare tra il nord della Sardegna, la Corsica, la Toscana e la Liguria, ricco di biodiversità marina.

La collisione è avvenuta a 28 km da Capo Corso e ha provocato uno sversamento in mare di 600 metri cubi di olio carburante enormemente tossico per l’ambiente marino, che ha generato in mare una chiazza estesa per circa 10 km quadrati che si è estesa per una lunghezza di circa 20 Km. Il fatto che l’incidente sia avvenuto in buone condizioni meteomarine dimostra che il santuario è quotidianamente esposto a rischi troppo alti e che evidentemente i controlli non sono sufficienti a metterlo in sicurezza. Sul luogo della collisione stanno intervenendo in queste ore mezzi anti-inquinamento francesi e italiani.

Com’è noto, le operazioni di disincagliamento possono essere causa di un ulteriore rischio di sversamento, inoltre occorre gestire al meglio questo delicato intervento per cercare di contenere il rischio incendi vista l’alta infiammabilità del carburante. Per tale ragione, è fondamentale che le azioni volte al contenimento avvengano in maniera rapida, al fine di limitare i danni sia nei confronti della fauna e della flora presenti nell’area che dei mammiferi marini e della tartaruga Caretta caretta che ha iniziato negli ultimi anni a nidificare lungo la costa toscana, all’Isola d’Elba e in Sardegna e per evitare che il carburante raggiunga la costa.

Piogge e venti forti stanno ostacolando le operazioni di pulizia della chiazza d’idrocarburi che galleggia sul mare e si sposta di ora in ora. Il rischio maggiore, proprio per l’alta densità del combustibile sversato, è che possa in parte finire sotto la superficie dell’acqua, rendendo più difficile il recupero e mettendo in pericolo un numero maggiore di animali. “L’aumento del moto ondoso – afferma l’Ispra – non permetterà un agevole recupero del combustibile che ingloberà goccioline di acqua (fino all’80% del volume totale) favorendone altresì lo spostamento sotto la superficie del mare, non vista dai sistemi di rilevamento in atto, e apparire solo quando in prossimità della costa”.

Se si è per fortuna evitata quella che poteva essere una tragedia con molte vittime, i danni ambientali rimarranno per molto tempo e nessuno sa davvero quali effetti avranno in un’area vitale per i cetacei, sia per le loro rotte migratorie che per il fenomeno della risalita delle acque fredde che fertilizzano il mare dando il via alla catena alimentare che li attira fino alle coste liguri.

Ci preoccupano anche le dichiarazioni del ministro dell’Environnement et de la Transition écologique della Francia, François de Rugy, secondo il quale la collisione tra la nave ro-ro tunisina e la portacontainer cipriota deriva da «Un comportamento della nave ro–ro totalmente anormale» e che ha aggiunto che «Non c’era nessuno sveglio al timone della nave ro-ro. Altrimenti la collisione si sarebbe potuta evitare». E’ chiaro che in questo come in altri incidenti marittimi ha svolto un ruolo anche la scarsa preparazione professionale lo sfruttamento degli equipaggi di navi come quella tunisina.

Il Santuario dei Cetacei rischia di restare un’istituzione importante e strategica solo sulla carta. Di fatto, infatti, è sempre più teatro di incidenti a causa dell’intenso traffico navale, a partire dal naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio e poi la caduta nel mare in tempesta al largo di Gorgona di decine di bidoni contenenti sostanze tossiche (molti dei quali mai recuperati), fino a naufragi sfiorati e collisioni, mentre nell’Arcipelago Toscano le navi cariche di sostanze pericolose continuano a passare vicinissime a Pianosa e ad altre isole protette”.

L’auspicio di Legambiente, dunque, è che i controlli aumentino in maniera sensibile in modo tale da garantire la necessaria sicurezza del sito. Nel tratto di mare in cui è avvenuta la collisione transitano circa un centinaio di navi al giorno che non solo disturbano balenotteri, capodogli, stenelle e delfini, ma costituiscono un pericolo per la biodiversità marina. Occorre, pertanto, attivare un sistema di protezione dell’area, facendo in modo che quello accaduto domenica non sia l’ennesimo incidente destinato a cadere nell’oblio. Non è pensabile che in una delle aree teoricamente più controllate del Mediterraneo, soggetta ad un trattato internazionale in cui la navigazione dovrebbe essere estremamente sicura e sita in prossimità dell’area protetta francese e del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, possa accadere un incidente di tale portata che avrà ripercussioni molto gravi a prescindere dal tempestivo intervento che ci auguriamo venga messo in atto.

Elba: cade albero per forte vento

Maltempo all’isola d’Elba: il forte vento ha abbattuto, questa mattina, un albero vicino a un giardino pubblico di Portoferraio (Livorno), non si registrano danni

Sul posto in via Cairoli presso i giardini pubblici denominati ‘Le ghiaie’ è dovuta intervenire la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Portoferraio per liberare la carreggiata e mettere in sicurezza l’albero.

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