Tram: “Crossing Doors, distanza e prossimità contemporanea”

Dal 4 novembre al 16 dicembre al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino andrà in scena “Crossing Doors, distanza e prossimità contemporanea”

Questa prima parte di stagione del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino si aprirà con “Crossing Doors, distanza e prossimità contemporanea”, e intende stimolare una riflessione su quanto ci accade ogni giorno che, prevedibile o a volte meno, ci sottopone a una realtà che assume spesso la forza di un destino umanamente ineluttabile e cinico.

Il programma presenta spettacoli che inseguono le tracce di esperienze umane, artistiche e
culturali. Lavori teatrali e coreografici che indicano la “soglia”, ciò che ci separa e/o ci accomuna – nella immediatezza del quotidiano e della sua narrazione – dalla percezione della realtà.

“Attraversando porte” nei due sensi possibili, per entrare e chiuderci dentro, cercando di isolare un esterno che non vogliamo più interpretare o sopportare, o forse per uscire, chiudendo dietro di noi quella porta che ci teneva lontani dal mondo. Uscire con una piccola valigia per continuare a fare quel viaggio di conoscenza che ci rende umani, come l’immagine che accompagna il nostro programma di spettacoli.

La volontà di contenere (o evadere) le fratture e le molte interruzioni del piano di senso quali la violenza, l’apatia, la rabbia, è una esigenza di mediazione che muove anche la Ricerca artistica a nuove soluzioni, a trovare nuovi comportamenti e alternative nel tentativo di raccontare il frastagliato pluralismo di un “oggi” caratterizzato da micro visioni soggettive che restituiscono e amplificano le disgregazioni di una società eternamente al presente. Il teatro è una porta che invita a fermarsi nel momento in cui si apre (o si chiude). Un invito a sostare e a guardare di nuovo, ad ascoltare il presente e confrontarlo con il passato, affinché “quel passo” da fare sia un gesto consapevole e compiuto.

DOMENICA 4 NOVEMBRE ore 17.00
Compagnia Pilar Ternera – Nuovo Teatro Delle Commedie
SCENE DI LIBERTÀ
di Jan Friedrich – traduzione Serena Grazzini e Francesca Leotta
con Giulia Gallone, Glora Carovana, Giacomo Masoni, Marco Fiorentini, Saverio Ottino
regia Francesco Cortoni
produzione: Compagnia Pilar Ternera – Nuovo Teatro delle Commedie
Cinque giovani berlinesi, protagonisti del dramma, hanno piena libertà sia nel muoversi che nel fare esperienze anche sessualmente estreme, ma non riescono ad amare e ad amarsi. Senza retorica, l’autore, ci restituisce una generazione di ventenni con un profondo bisogno di affetti e che si incantano dinanzi alla possibilità di prendere uno Shuttle e abbandonarci su questa terra. Scene di libertà è un pugno nello stomaco. Stordisce da quanto è lucido e diretto.

SABATO 10 NOVEMBRE ore 21.00
Aiep – Ariella Vidach
MINORITIES REPORT
idea e regia Claudio Prati e Ariella Vidach
coreografia Ariella Vidach
interpreti 5 danzatori / comp. AiEP
produzione 2017/ AiEP con il sostegno di Next – Regione Lombardia, MIBAC Roma, Comune di Milano.
Che cosa significa nell’era delle nuove cittadinanze e della globalizzazione la coreografia contemporanea? È possibile concepirla senza prendere atto delle differenze dei corpi, della contaminazione tra i linguaggi, dei nuovi scenari estetici? Il lavoro indaga il corpo e la danza come sistema di relazioni, esplorando le frontiere del linguaggio e le tradizioni, come elementi permeabili di trasmissione e incontro tra culture.

a seguire
FRAMES / residenza artistica
di e con Nicola Simone Cisternino, Maria Vittoria Feltre, Luca Zanni
Residenza artistica nell’ambito del progetto “ARTISTI NEI TERRITORI • Art.43 D.M. Luglio 2014 con il sostegno di
MiBAC, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze
Il progetto nasce dall’incontro di tre danzatori che hanno come obiettivo la condivisione del proprio modo di intendere ed esperire il movimento corporeo: una flat collaboration dove ognuno mette a disposizione esperienze, idee, punti di vista e frammenti di conoscenza.

SABATO 17 NOVEMBRE 2018 ore 21.00
Errante Teatro Danza
BEFORE I WAS BORN
concept Silvia Morandi
regia Silvia Morandi, in collaborazione con il gruppo di interpreti Iosu Lezameta, Silvia Morandi, Vlastimil Viktoria, Miriam Zarbo.
Sul tavolo le foto di nonna. Tiene la mamma per mano, ancora una bambina. Il viso di mamma è leggermente imbronciato. Di questa foto non so nulla. Nelle rare occasioni in cui l’ho vista mi ha sempre colpita la tinta scura dei vestiti, un color seppia che sa di antico. Quella foto mi ha sempre rimandato un senso di distanza, di estraneità ad un tempo in cui non ero ancora nata e la mamma e la nonna, che avevo conosciuto da adulte, vivevano la propria infanzia e giovinezza.

a seguire
VEGETALE A CHI? / residenza artistica
ideazione e creazione di Carolina Amoretti, Cristina D’Alberto, Martina Francone, Sara Campinoti
Residenza artistica nell’ambito del progetto “ARTISTI NEI TERRITORI • Art.43 D.M. Luglio 2014 con il sostegno di MiBAC, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze.
“Vegetale a chi?”: fase embrionale di un percorso d’indagine che si ispira all’intelligenza vegetale, alla capacità di adattamento e trasformazione delle piante, al loro silenzioso accordo per condividere uno stesso spazio. L’obiettivo è reinterpretare le azioni umane prendendo in prestito quelle del mondo vegetale

SABATO 24 ore 21.00 e DOMENICA 25 NOVEMBRE ore 17.00                                  Attodue
BLOODY MARY prima nazionale
di Francesco Mancini
adattamento Massimo Conti, Francesco Mancini
regia, scene, luci, costumi Massimo Conti
con Francesco Mancini
produzione Attodue
Una donna dichiara di essere stata ammazzata e di essere nata. La donna sta in casa. Come una Ferrari chiusa in garage. E’ soffocata dalle tendine delle finestre, guarda la
televisione fatta di facce sorridenti che la fanno sentire ancora più sola. Se ne va in giro per le strade con il suo squarcio dalla gola all’inguine che sfoggia senza ritegno, anzi con orgoglio, dando scandalo e mostrando a tutti l’orrenda ferita dalla quale provengono e verso la quale torneranno. Per poi volare via, attraverso i sette cieli, come un angelo finalmente libero.

SABATO 1 DICEMBRE ore 21.00
I GIARDINI DI KENSIGTON / residenza artistica
uno spettacolo di e con Elisa Pol e Valerio Sirna
elaborazione del suono Flavio Innocenti e Valerio Sirna
Residenza artistica nell’ambito del progetto “ARTISTI NEI TERRITORI • Art.43 D.M. Luglio 2014 con il sostegno di MiBAC, Regione Toscana
L’opera trae le sue origini da una sorta di fenomenologia della casa, dei luoghi in cui si crea presenza e che possono essere abitati da una coppia, i luoghi della relazione e della coabitazione. Cosa vuol dire essere intimi ed essere accanto? Cosa significa vivere insieme?
Come sono le nostre case e come ci viviamo?
Progetto finalista premio Scenario 2017

DOMENICA 2 DICEMBRE ore 17.00
Capotrave / Kilowatt – Infinito
LA LOTTA AL TERRORE
ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci
con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori
regia Luca Ricci
produzione Capotrave|Kilowatt – Infinito
La lotta al terrore è la storia drammatica e al contempo comica di un attacco terroristico a un supermercato visto dall’esterno, dalla prospettiva di una sala riunioni comunale, dove all’improvviso giunge la terribile notizia. Un’ora concitata, una totale unità di tempo e spazio, in cui un impiegato, il segretario comunale e il vicesindaco elaborano numerose e a tratti improbabili strategie per rendersi utili.

GIOVEDI’ 6 e VENERDI’ 7 DICEMBRE 2018 ore 21.00
Company Blu
SEA RANT  Declamare il mare (primo studio) attraversamento, relazione, piacere
ideazione, testualità e coreografie Charlotte Zerbey
in collaborazione con Alessandro Certini
interpreti Giulia Gilera, Isabella Giustina, Pietro Pireddu, Arabella Scalisi
sound design Spartaco Cortesi
testo rant, voce Charlotte Zerbey, Alessandro Certini
luci Vincenzo Alterini
organizzazione Matteo SIracusano
Alla base del progetto coreografico è il valore della ribellione, capace di unire gli animi (e i corpi) ed accompagnarli attraverso lo spazio del rischio della bellezza e dell’immaginazione. Ispirato alla poesia Rant e alla Beat generation, il lavoro immagina collettivamente una indispensabile rivoluzione del sé.

SABATO 15 ore 21.00 e DOMENICA 16 DICEMBRE ore 17.00
Attodue / Compagnie La Rumeur                                                                                  UN FIGLIO DEL NOSTRO TEMPO
Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Odon von Horvarth
Regia Patrice Bigel
Con: Filippo Baglioni, Gabriele Bonafoni, Giacomo Lorenzoni, Niccolò Pacini, Isabella Quaia
produzione: Attodue\Compagnie La Rumeur
Un figlio del nostro tempo, scritto dall’autore in prima persona, racconta il percorso iniziatico di un giovane disoccupato che, vivendo in difficili condizioni in un paese in piena crisi economica dove non intravede alcuna prospettiva, spera di trovare una vita migliore arruolandosi nell’esercito.

Teatro Studio: al via la III edizione di “Moving Stories” diretto da Paola Vezzosi

Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, da giovedì 25 a sabato 27 ottobre, arriva Moving Stories, il Festival di danza e letteratura diretto da Paola Vezzosi

Giunto alla III edizione, ha in programma Arearea di Udine con Furioso – Studio su Orlando, Artemis Danza / Monica Casadei di Parma con Heroes / Tosca, Compagnia Simona Bucci di Firenze con Con-fine, Adarte di Siena con Nata femmina. Sono tutte coreografie ispirate ad autori, testi, personaggi romanzeschi o d’opera, in una sorta di dialogo creativo tra letteratura e arte del movimento.

Il Festival dedica una matinée (26 ottobre, ore 10) alle classi delle scuole secondarie inferiori e superiori di Firenze, con l’obiettivo di offrire un’occasione di approfondimento. Le repliche serali (25 e 27 ottobre, ore 21) sono rivolte, invece, a un pubblico allargato. Al termine degli spettacoli sono previsti incontri con gli artisti.

Moving Stories, che intende diffondere il linguaggio della danza e stimolare l’interesse e l’amore per la letteratura, è promosso da Adarte e dalla Fondazione Teatro della Toscana, nell’ambito del Festival d’Autunno 2018 / Progetto d’Area Metropolitana.

25 ottobre ore 21, 26 ottobre ore 10 

AREAREA

con il sostegno di MIBACT – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo

FURIOSO

Studio su Orlando

di e con Luca Zampar

musiche originali Paki Zennaro

videoproiezioni Michele Innocente

Sulle orme dell’antico paladino del poema cavalleresco di Ariosto, Furioso dà corpo all’uomo contemporaneo con le sue delusioni e le sue resistenze alla realtà.

Dentro un caos circolare dove tutto va e viene, appare un uomo. Ha le sembianze di un guerriero. Avanza stanco, sembra uscito da una tempesta. Odora di terra, di cani randagi, di ferro. Sembra cercare qualcuno, qualcosa. Nei suoi occhi un grande desiderio di pace. Luca Zampar incarna Orlando Furioso. Sulle tracce delle peripezie dell’antico eroe, trova l’uomo contemporaneo, le sue delusioni, le sue resistenze alla realtà. Si cala dentro la foresta, sale sulla Luna, scappa, attacca, medita e danza una storia tanto polverosa quanto attuale.

Artemis Danza / Monica Casadei

con il sostegno di MIBACT – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo

HEROES / TOSCA

coreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei

musica Giacomo Puccini

elaborazione musicale Luca Vianini

Heroes/Tosca è l’esito di un percorso di trasmissione, reinterpretazione e creazione collettiva di Monica Casadei per il progetto pluriennale “Corpo d’opera”.

Heroes/Tosca rivisita il repertorio operistico attraverso il linguaggio della danza contemporanea. Tosca, infatti, con il libretto di Illica per la musica di Puccini, con i suoi forti accenti emotivi che si muovono tra gelosia, seduzione, ricatto, rassegnazione, è l’ispirazione per una performance che raccoglie pulsioni contrapposte e spinte centrifughe. 

Compagnia Simona Bucci

con il sostegno di MIBACT– Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo e Regione Toscana

CON-FINE

coreografia Françoise Parlanti

interprete Françoise Parlanti

musiche originali Sadi Oortmood

disegno luci Gabriele Termine

Tratto dal racconto Tutto in un punto da Le Cosmicomiche di Italo Calvino, Con-fine traccia una continua ricerca del proprio “dove”.

La coreografia si concentra sulla condizione di vita dei personaggi che vivono ignari dell’esistenza di uno spazio diverso da quello in cui si trovano. Il racconto inizia con queste parole:Si capisce che si stava tutti lì. E dove altrimenti? Che ci potesse essere lo spazio, nessuno ancora lo sapeva…Ogni punto di ognuno di noi coincideva con ogni punto di ognuno degli altri in un punto unico che era quello in cui stavamo tutti”.

Con-fine è un viaggio spazio/temporale che parte da un luogo delimitato, intimo e confortevole, e lentamente si modifica, varca i confini, entra in nuovi spazi, forse più ampi e vuoti, per poi ritornare al punto di partenza. È una continua ricerca del proprio “dove”.

La musica originale di Sadi Oortomood esprime le immagini più evocative dell’infinito, lo spazio ignoto, cercando di dare un volume al suono. La musicista ha lavorato con rumori di fondo ambientali, ricercando le possibili espressioni infinite del suono riprodotto, e interpolando delle varianti algoritmiche.

27 ottobre, ore 21

ADARTE

con il sostegno di MIBACT – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo e Regione Toscana

NATA FEMMINA

Ideazione, regia e coreografia Paola Vezzosi

creato con Eleonora Chiocchini, Isabella Giustina, Valeria Secchi

danzato da Isabella Giustina, Françoise Parlanti, Valeria Secchi

disegno luci Luca Chelucci

foto di scena e interventi visivi Simone Falteri

costumi Arts in progress di Romina Valentini

comunicazione e direzione organizzativa Ilaria Baldo

supporto alla ricerca documentale Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze

residenze Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, Associazione Mus.e, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Versiliadanza – Teatro Cantiere Florida/Flow Residenze Creative

Ispirato all’universo femminile, Nata femmina porta in scena una coreografia declinata alla luce de La ballata delle donne di Edoardo Sanguineti.

Il sorriso delle donne si spezza ogni giorno, in ogni luogo, a ogni età, milioni di volte sotto il peso di usi e costumi di popoli “in via di sviluppo”, ma anche sotto il peso di desideri sacrificati, di indoli addomesticate, a favore di interessi omologanti e arroganti di popoli “emancipati”. Ancora prima del femminicidio, della violenza domestica, delle spose bambine, si fa avanti la dimensione più ordinaria degli stereotipi, contro cui l’urlo non sa alzarsi altrettanto immediato.

L’idea di una femminilità “consona” alla “natura” di donna, anche quando non mi limita, mi confonde, e non sempre la colpa è di qualcuno altro. Quelle piccole lotte quotidiane per un’uguaglianza di valore sono da condurre talvolta anche contro me stessa. Quel NO alle libertà violate, laddove pronunciabile, non si accontenti, mantenga la sua forza istintiva anche davanti a una possibilità negata, perché di questa negazione si nutrono i delitti.

Biglietti

Intero

14€

Ridotto | Over 60, Under26, Soci UniCoop Firenze, Abbonati Teatro della Toscana

12€

Ridotto | Residenti Comune di Scandicci, possessori Icard e eduCard

10€

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