Movimento 5 Stelle, nessuna scissione in Toscana

Firenze, non ci sarebbe nessuna fuoriuscita, nel Movimento 5 Stelle toscano, dopo la scissione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha deciso di lasciare il Movimento per fondare il nuovo soggetto politico ‘Insieme per il futuro’.

In Toscana, fanno sapere infatti sapere dal gruppo in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, non ci saranno scissioni: né la capogruppo Irene Galletti, né la consigliera Silvia Noferi intendono seguire Di Maio nel suo nuovo progetto politico.

Ieri la stessa Galletti, sulla sua pagina Facebook, aveva scritto: “Il Movimento 5 Stelle Toscana prosegue il suo lavoro a fianco del presidente Giuseppe Conte e di tutta la comunità politica da lui rappresentata. La delusione e il disappunto per la scelta compiuta dagli ex parlamentari pentastellati è innegabile, ma la volontà di perseguire gli obiettivi del nostro mandato restano immutati: la giustizia sociale, la tutela dei diritti fondamentali, dell’ambiente e dei beni comuni restano i capisaldi sui quali ogni giorno impostiamo il nostro impegno, insieme a tutti coloro che fanno e faranno parte di questo nuovo percorso, collegiale e condiviso”.

Il post della Galletti è stato accolto con favore e sono diversi i commenti positivi che sono arrivati sulla sua pagina Facebook: “Con Conte fino alla fine – scrive Antonio – Ora lavorate e fateci lavorare sui territori, dateci i mezzi e metteteci in condizioni di crescere sui territori. Noi vogliamo e dobbiamo individuare il voto dei 5S che c’è esiste è reale, non possiamo parlare solo di Politiche. Presidente Conte: tolto il dente marcio, levato il dolore”.

Oppure: “Grazie Irene – scrive invece Rosanna – Grazie di essere rimasta con il m5s e il nostro amato Conte. Sono toscana come te e, sono orgogliosa del lavoro che fai x il nostro Martoriato territorio. Sempre a testa alta!”.

“Più liberi nel rispetto dei principi fondamentali. – posta Mariella – Confido nel ritorno di persone che avevano ben chiaro il quadro già da diverso tempo. Comunque avremo ottime chance di rilancio. Forza 5Stelle. Forza Conte con Irene”.

USB. “Da Pisa armi all’Ucraina mascherate da aiuti umanitari”

Una manifestazione il 19 marzo, alle 15, davanti all’aeroporto Galileo Galilei, da dove un corteo raggiungerà il vicino scalo militare di Pisa, per ribadire il no alla guerra in Ucraina e il no all’invio di armi dall’Italia. E’ quanto annuncia il sindacato di base Usb.

“Sabato 12 marzo i lavoratori dell‘aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa – sottolinea il sindacato in una nota – hanno scoperto che il carico di un volo in partenza da Cargo City non era costituito da ‘materiale umanitario’, ma da casse di armi destinate al conflitto in Ucraina. I lavoratori hanno immediatamente interrotto le operazioni, rifiutandosi di caricare il materiale bellico, e si sono rivolti all’Unione sindacale di base, che ha denunciato pubblicamente il fatto”. Per l’Usb, “mentre ancora si fa finta di discutere sull’intervento in Ucraina, infatti, dal territorio italiano partono carichi di armi non soltanto dagli aeroporti militari, ma anche da quelli civili. In attesa che prendano corpo le voci odierne, circa uno stop alla movimentazione di armi nello scalo, Usb chiama alla mobilitazione per la manifestazione”.

“Apprendiamo da fonti sindacali vicine ai lavoratori dello scalo aeroportuale civile di Pisa la notizia relativa ad aiuti umanitari in transito presso il Cargo Village, e destinati all’Ucraina, contenenti, invece che vettovaglie, medicine ed altri generi di conforto, armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi. Un carico che i lavoratori non si aspettavano di dover maneggiare e che ha spinto alcuni di loro a rifiutarsi di imbarcare i velivoli in partenza per le basi Nato in Polonia”. Lo affermano le consigliere regionali M5s Irene Galletti (capogruppo) e Silvia Noferi preannunciando un’interrogazione in merito.

“Una notizia – sottolineano in una nota – che se confermata provocherebbe certamente un terremoto nell’opinione pubblica toscana, che proprio sabato scorso si è radunata a Firenze per invocare pubblicamente di fronte al pianeta la pace e quindi ci chiediamo quale sia il pensiero del sindaco di Firenze, Dario Nardella, primo promotore dell’iniziativa e quello di tutti i politici illustri che in piazza Santa Croce hanno manifestato per chiedere lo stop delle bombe russe in Ucraina”. “Ma quello che ci interessa di più – osservano ancora – è capire se il presidente della Giunta toscana Eugenio Giani ne fosse a conoscenza e che giudizio esprime al riguardo, anche alla luce del complesso scenario internazionale attuale e dei tentativi, finora falliti, di de-escalation del conflitto”.

🎧 Presidio Usb per lavoratori stagionali Aeroporti Toscana

Firenze, il coordinamento regionale dell’Unione sindacale di base, ha organizzato un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale della Toscana. A margine del presidio, il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime una mozione presentata dalla capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, a favore dei lavoratori del settore aeroportuale part time ciclici.

“Sono oltre 100 i lavoratori degli aeroporti di Pisa e Firenze con contratto part time a ciclo stagionale – denunciano i lavoratori al presidio – che per il secondo anno consecutivo a causa della pandemia vengono lasciati a casa senza ammortizzatori sociali”.

In podcast l’intervista alla delegata Usb Vania Meloni, a cura di Gimmy Tranquillo”.

“Si tratta di lavoratori assunti da 15 anni – spiega Vania Meloni, delegata Usb di Firenze – con contratto a tempo indeterminato con base sei mesi che però non arrivano alla fine del mese perché si tratta di contratti poveri”.

Meloni spiega che prima della pandemia questi lavoratori venivano chiamati a lavoro negli aeroporti toscani anche oltre la normale scadenza del contratto stagionale. “Ma nel 2020 con la pandemia e il crollo dei voli – continua Meloni – lavorano soltanto quanto previsto dal contratto e non hanno accesso agli ammortizzatori sociali perché avendo un contratto a tempo indeterminato non sono considerati come stagionali”.

Il presidio, spiega poi Paola Marchi, delegata Usb dell’aeroporto di Pisa, “serve per denunciare questa situazione e per chiedere che anche la Regione se ne faccia carico intervenendo con l’azienda alla quale ha dato 10 milioni di euro di aiuti”.

La mozione approvata, fanno sapere dalla Regione, ad opera della consigliera Irene Galletti, impegna il presidente e la Giunta regionale “a prevedere, per tutti i lavoratori part time ciclici del comparto aeroportuale toscano, forme di indennizzo una tantum per ristorare e compensare il periodo in cui il loro reddito è stato diminuito o azzerato dalla crisi causata al settore dal Covid 19”.

A prevedere “la creazione di programmi di aggiornamento, formazione e ‘upskilling’, associati a forme di indennità di partecipazione”, così come indicati nella nota di attuazione della Giunta regionale a una mozione già approvata in Consiglio. Ad attivarsi, infine, “per sottoporre al governo una proposta di revisione normativa relativa a tutti i lavori part time ciclici, alla luce della nuova contingenza economica e sociale”.

🎧 Movimento 5 Stelle presenta proposta di legge per ripubblicizzare il servizio idrico integrato in Toscana

“La nostra battaglia per dare compimento al nostro programma e all’esito del referendum del 2011 non si arresta” commentano Silvia Noferi prima firmataria della proposta e Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana“. Il nostro modello renderebbe questa Regione la prima a definire una gestione pubblica e partecipata del ciclo integrato dell’acqua”.

“La Proposta di Legge presentata dal Movimento 5 Stelle si prefigge l’obiettivo di favorire una gestione esclusivamente pubblica e partecipativa del ciclo integrale dell’acqua, in grado di garantire un uso sostenibile e solidale della risorsa, nel solco di quanto sancito dalle Risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2010 e nel 2013, di numerose direttive Comunitarie, dell’iniziativa dei cittadini europei “Acqua potabile un diritto universale! L’Acqua è un bene comune non una merce” del 2012 e degli esiti del referendum italiano del 2011, mai attuato da nessun governo” così nel presentare la PDL Scrivono Galletti e Noferi consigliere regionali del Movimento 5 stelle.

La legge, Dicono le due consigliere del Movimento “parte  dall’assunto che l’acqua è un bene naturale, che deve essere destinata prioritariamente a soddisfare il diritto inalienabile ed inviolabile di ogni persona (….) la  proposta di legge prevede per ogni persona un quantitativo minimo e gratuito di 50 litri giornalieri e (…) la gestione deve essere svolta senza finalità lucrative ma con l’obiettivo economico-finanziario di garantire il mero pareggio di bilancio”.

La proposta di legge prevede un modello di governo e di gestione del servizio idrico integrato decentrato, ossia vicino ai territori e alle comunità. I nuovi ambiti territoriali ottimali (ATO) per il servizio idrico integrato dovranno essere identificati in base ai bacini idrografici e al principio dell’unità del bacino o del sub-bacino idrografico, secondo quanto espressamente previsto dall’articolo 147 del d.lgs n.152/2006.

“Per la definizione dei nuovi ambiti -affermano le consigliere del Movimento 5 Stelle-  è necessario tener conto, oltre che delle conformazioni idrografiche e geomorfologiche del territorio, anche delle infrastrutture idrauliche già presenti. I nuovi ambiti territoriali ottimali, ora identificati su base di bacino, non potranno comunque essere in numero inferiore alle sei conferenze territoriali soppresse, anche per garantire l’esercizio del potere di indirizzo e di controllo da parte dei cittadini che risiedono all’interno del perimetro dell’ambito”.

E ancora “per ogni ambito territoriale ottimale (ATO) deve essere redatto un bilancio idrico partecipato al fine di assicurare sia il diritto all’acqua, sia l’equilibrio tra i prelievi e la capacità naturale di ricostituzione del patrimonio idrico (…) Nessuna nuova concessione per sfruttamento, imbottigliamento e utilizzazione di sorgenti, fonti, acque minerali o corpi idrici idonei all’uso potabile potrà essere rilasciata senza una preventiva analisi, studio, comprensione dello stato della risorsa in ogni singolo ambito territoriale ottimale”.

Nella proposta del Movimento 5 Stelle, viene  inoltre modificata la composizione dell’assemblea, che non è composta da soli sindaci, o loro assessori delegati, ma anche da tre membri rappresentativi dei lavoratori del servizio idrico integrato eletti dai lavoratori stessi, tre membri designati dal Comitato regionale consumatori ed utenti, tre membri delle associazioni ambientaliste ed, infine, tre membri designati dal Forum toscano dei movimenti per l’acqua.

La proposta  ribadisce poi  il carattere pubblico delle reti ed impianti (le opere di captazione, gli acquedotti, le fognature, ecc.) essendo queste il capitale tecnico necessario ed indispensabile per lo svolgimento di un servizio pubblico. E  prevede l’istituzione di uno specifico fondo, il Fondo regionale di solidarietà, finanziato dalla fiscalità generale, per assicurare l’accesso generalizzato all’acqua potabile, in particolare ai cittadini meno abbienti. Un apposito regolamento specificherà le modalità di erogazione delle risorse di questo fondo.

“Al contrario di quanto organizzato dal partito di maggioranza in Regione con la predisposizione della Multiutility per la gestione di tutti i maggiori servizi pubblici, dal sistema idrico ai rifiuti, noi crediamo e ci batteremo sempre perché i servizi pubblici essenziali vedano la massima partecipazione degli enti locali e dei cittadini” concludono le due consigliere del Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

Consigliere Lega su FB: “giovane che si vaccina deve essere escluso da vita sessuale”

E’ polemica per un post su Fb di Lorenzo Gasperini, consigliere provinciale della Lega a Livorno

Secondo il consigliere   “un giovane sano che si vaccina dimostra debolezza, paura della morte, creduloneria, infermità intellettuale, facile obbedienza al primo politico che passa e lo minaccia e una psicologia da servo. Tutte caratteristiche che dovrebbero comportare come minimo l’esclusione dalla vita sessuale, come contrappasso naturale”.

Per il deputato Pd Andrea Romano le affermazioni di Gasperini “contro i vaccini e contro i giovani che si vaccinano, conditi da una rivoltante retorica omofoba, sono inaccettabili per chiunque abbia a cuore la civiltà del rispetto e della tolleranza e l’urgenza di sconfiggere la pandemia. Se davvero Salvini intende chiarire le ambiguità della Lega sui vaccini, cominci da lui. Il silenzio del segretario della Lega su un caso così violento di propaganda omofoba e no vax sarebbe un gravissimo segno di ambiguità”.

Critico anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni secondo cui il consigliere della Lega “insiste con le sue corbellerie. Corbellerie sempre più pericolose è inaccettabili. In passato è riuscito a dire che la causa maggiore di femminicidio è l’aborto. Ora i suoi deliri spaziano nel mondo Covid. La Lega e Salvini hanno qualcosa da dire?”.

Di “parole vergognose” parla il capogruppo M5s in Consiglio regionale Irene Galletti che chiede alla “dirigenza della Lega Toscana di prendere subito le distanze dal consigliere  e i dovuti provvedimenti”.

Reazioni al piano di ripartenza del progetto nuova pista Peretola

Firenze, immediate le reazioni all’annuncio della ripresa dell’iter del progetto per costruire la nuova pista dell’aeroporto di Peretola, con completamento previsto per l’anno 2035.

Le prime reazioni arrivano dal sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi: “Dalle prime informazioni il piano di sviluppo aeroportuale presentato oggi non pare riportare particolari novità rispetto a quello già ripetutamente bocciato. Attendiamo, ovviamente, di leggere gli atti e di valutare il progetto nel merito, al di là degli annunci che, negli ultimi anni, sono sempre stati smentiti. Per quanto ci riguarda rimaniamo fermi sulle nostre posizioni in difesa del Parco della Piana quale elemento ordinatore per tutta l’area e non come spazio verde residuale per mitigare l’enorme impatto ambientale della nuova pista. La nostra contrarietà rimane e continueremo a farla valere in tutte le sedi”.

Più energica la reazione del M5S: “È inconcepibile che un’opera la cui compatibilità ambientale era stata subordinata a una serie di prescrizioni sproporzionate non sia stata ancora definitivamente messa in soffitta, anzi che sia ora ripresentata con delle pennellate di ecologia, come se bastassero quelle a cancellare un impatto colossale sulla Piana fiorentina.” Lo scrivono la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, Irene Galletti e la Consigliera regionale Silvia Noferi.

“La società di gestione degli scali toscani – proseguono Galletti e Noferi nella nota – ha presentato questa mattina a Firenze la bozza preliminare del nuovo piano infrastrutturale per gli aeroporti della nostra regione: 460 milioni di euro, di cui 380 per Firenze e la rimanente parte a Pisa. Disparità che già in qualche modo sottolinea la valenza strategica dell’intervento, che probabilmente impegnerà gran parte dei soldi per la realizzazione della pista aggiuntiva”. ”

Toscana Aeroporti – precisano le pentastellate – conta di prendere il 50% dei soldi da finanziamenti pubblici, includendo nel progetto opere legate alla transizione ecologia: impianti di micro-eolico e fotovoltaico a sostegno di veicoli a mobilità elettrica per gli spostamenti dei terminal e altri interventi legati al condizionamento, alla raccolta di acque piovane ed altre opere di efficientamento energetico. E la politica toscana di governo esulta – segnalano le cinquestelle -, senza voler ammettere che l’impatto ambientale di un aeroporto è legato soprattutto all’inquinamento prodotto dagli aerei e alle opere che squasseranno il territorio con interventi profondamente impattanti. Le micro-opere di cui sopra, seppur utili e necessarie, sono una goccia nel mare. Pazienza se l’intenzione è quella di realizzare una nuova pista in una delle piane più inquinate d’Europa (sic!) e per farla si intendono utilizzare i soldi della transizione ecologica.”

Exit mobile version