Firenze, Alta Velocità: la talpa ‘Iris’ ha già scavato 700 metri

Il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani ha risposto in aula a un’interrogazione dei Irene Galletti del Movimento 5 Stelle. Secondo Giani “la talpa è arrivata sotto via Don Minzoni, superando il punto più critico, quello della superficie ferroviaria, senza problemi”

 700 metri sotto Firenze: è quanto ha scavto ad ora la ‘talpa’ Iris , superando il punto più critico senza problemi.Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione “in merito agli effetti e in particolare alle deformazioni indotte sui fabbricati e sulle infrastrutture dallo scavo meccanizzato delle gallerie del passante di Firenze”, presentata da Irene Galletti (M5S).

Galletti, ricordando che alcuni residenti della zona attualmente interessata agli scavi dell’Alta velocità hanno segnalato “episodi di portoni di ingresso bloccati, porte degli appartamenti che non si aprono, crepe dei muri nelle case” aveva chiesto alla Giunta “quali azioni intenda richiedere ai soggetti competenti” per garantire nel tempo “preservazione delle strade, dei trasporti tranviari, dei servizi, l’incolumità delle persone, dei beni immobili, evitando aumenti di costi e contenziosi giudiziari”.

Giani ha spiegato che la talpa è arrivata sotto via Don Minzoni, superando il punto più critico, quello della superficie ferroviaria, senza problemi. “Se qualche cittadino ha riscontrato problemi sarà risarcito, una volta appurato che eventuali danni siano stati causati dallo scavo”.

Adesso il percorso proseguirà verso piazza della Libertà e viale Spartaco Lavagnini fino arrivare a viale Belfiore, scavando progressivamente sempre più in profondità fino ad arrivare a 22 metri. “Questo eviterà ripercussioni di ogni tipo” sostiene il presidente della Regione, che ha rivendicato “la validità di un’impostazione voluta dalla Regione Toscana”. “Ci troviamo davanti al più grande ammodernamento infrastrutturale di Firenze dal dopoguerra – ha detto ancora – che darà una nuova configurazione alla città spostando il baricentro del trasporto a nord-ovest e liberando dalla pressione il centro storico”.

Galletti ha detto di non condividere l’ottimismo di Giani. “Non sono così certa che tutto andrà bene” ha detto, spiegando che in viale Lavagnini dopo il primo tunnel la talpa ne dovrà essere scavato un altro di ritorno. “Le segnalazioni dei cittadini non possono essere ridotte a un fatto di eventuali risarcimenti – ha proseguito – e resto stupefatta quando i tecnici chiedono adesso di trovare eventuali accorgimenti per evitare problemi”.

Toscana:  ‘Governo faccia chiarezza su cariche Polizia a Pisa”, consiglio vota mozione

L’atto sui fatti di Pisa è stato approvato a maggioranza. Polemica sulle parole della consigliera Noferi (M5S): le forze dell’ordine avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati”.

Il consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza una mozione sottoscritta dai capigruppo di Iv, Pd e M5s che “esprime ferma condanna per il grave atto accaduto” a Pisa  e impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo e del Ministero dell’Interno affinché sia fatta in tempi rapidi chiarezza”.  L’atto spiega che il 23 febbraio a Pisa e Firenze “gruppi di manifestanti, in gran parte minorenni, venivano improvvisamente fatti oggetto di cariche con manganelli”.

L’atto esprime anche “vicinanza a quegli studenti che manifestavano pacificamente” e alle forze dell’ordine che sono state oggetto “di insulti, minacce, sputi e provocazioni in particolar modo da elementi esterni alla comunità studentesca pur presenti nel corteo” di Pisa.

Respinta invece dall’aula la mozione presentata dal centrodestra (Fdi, Lega e Fi) che puntava a impegnare la Giunta a “riaffermare che fondamento della democrazia è prima di tutto il rispetto delle regole per tutti gli attori della vita pubblica” e a “ribadire il diritto a manifestare le proprie idee per tutti” “all’interno di una cornice di legalità”.

Durante il dibattito la consigliera M5s, Silvia Noferi, ha detto che le forze dell’ordine “avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati. C’è una bella differenza fra uno sputo e una manganellata”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli (Iv) è intervenuto per richiamare Noferi. “Lei ha detto che ‘gli sputi se li sono meritati’ e ritengo queste parole sconvenienti e pongo l’iscrizione del richiamo nel processo verbale della seduta”. Noferi si è poi scusata con le forze dell’ordine precisando che “ho usato parole sbagliate”, per dire che “probabilmente gli sputi dei ragazzi sono stati una reazione alle manganellate”.

“Le parole pronunciate in Aula dalla consigliera regionale Silvia Noferi sono semplicemente vergognose. Una serie di contumelie inaccettabili esternate dell’esponente M5S nei confronti delle Forze dell’ordine che alimentano gli scontri, in un momento in cui arriva da più parti il richiamo alla distensione e alla necessità di recuperare un clima civile. Sui fatti di Pisa occorrono serietà ed equilibrio, non il parossismo di chi sa solo rivolgere offese indegne a tutti gli agenti che rischiano la vita ogni giorno per proteggere i cittadini” hanno commentato n una nota congiunta la deputata di Forza Italia eletta in Toscana Chiara Tenerini e il capogruppo in Regione del partito azzurro Marco Stella.

Che aggiungono “ancora una volta i grillini dimostrano la totale mancanza di senso delle istituzioni. È scandaloso che non sia arrivata neanche una parola da Giuseppe Conte o da Irene Galletti per biasimare chi del loro partito afferma in Consiglio regionale che gli sputi agli agenti siano meritati. Chiediamo a tutte le forze politiche, a partire dal Pd e dallo stesso M5S, di condannare in maniera unanime e di prendere le distanze da questi attacchi gravissimi che delegittimano le Forze dell’ordine e fomentano solo l’odio e la tensione sociale”.

Toscana, bilancio: discussione a ‘singhiozzo’ in consiglio, opposizioni in rivolta contro PD/IV

Dall’inizio della seduta pomeridiana esponenti di Italia Viva e del Pd hanno chiesto tre sospensioni dei lavori. Durante la sospensione della seduta, i capigruppo dei partiti di opposizione (Fi, Fdi, Lega e M5s) hanno indetto una conferenza stampa per protestare contro la gestione dei lavori

“Siamo indignati e disgustati da questo atteggiamento di Pd e Iv in questo momento . Abbiamo visto arrivare in fretta e furia il segretario regionale Pd e di Iv e si sono rinchiusi nelle stanze dei bottoni a trattare chissà cosa, forse qualche candidatura. E siamo disgustati” lo ha detto Elena Meini, capogruppo delle Lega dopo l’ennesima  sospensione dei lavori del Consiglio regionale della Toscana per il tentativo di trovare un accordo in maggioranza per l’approvazione del bilancio che introduce anche l’aumento dell’aliquota Irpef.

Dall’inizio della seduta pomeridiana esponenti di Italia Viva e del Pd hanno chiesto tre sospensioni dei lavori. Durante la sospensione della seduta, i capigruppo dei partiti di opposizione (Fi, Fdi, Lega e M5s) hanno indetto una conferenza stampa per protestare contro la gestione dei lavori nell’aula del consiglio regionale della Toscana

Il capogruppo M5s, Irene Galletti, ha detto che da “stamattina tutto il dibattito è incentrato sullo scontro interno alla maggioranza. Pd e Iv stanno dibattendo su non sappiamo cosa perché si chiudono da soli per discutere del futuro dei toscani. Questo noi non lo accettiamo, non accettiamo che si manchi di rispetto a quell’aula che dovrebbe governare la Regione Toscana”.

Il capogruppo Fdi, Francesco Torselli ha spiegato che “i componenti dell’assemblea che da oggi pomeriggio non riescono a lavorare perché dobbiamo aspettare di capire cosa si possono scambiare Pd e Iv in cambio dei 200 milioni di euro che andranno a prelevare dalle tasche dei toscani”. Il capogruppo Fi, Marco Stella, si chiede se “il ‘partito della tasse’ e ‘Italia confusa’ riusciranno a trovare un accordo? continueranno a stare insieme? Noi siamo stufi di aspettare che da Roma qualcuno gli dica cosa devono fare magari scambiandosi qualche figurina nei Comuni che andranno al voto in Toscana nel 2024”.

Bezzini, 31,5 milioni sono stati destinati alla sanità Toscana per smaltire le liste d’attesa

Firenze, l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, ha risposto a un’interrogazione del Movimento 5 Stelle sulle liste di attesa per le visite mediche.

“Dei 2 miliardi di euro aggiuntivi previsti dalla legge di bilancio 2022 per il fondo sanitario nazionale sono stati finalizzati alla diminuzione delle liste di attesa 500 milioni, di questi, 31,5 milioni sono stati destinati alla Toscana. Al 31 ottobre risultano essere stati spesi circa 20 milioni, pari al 62,7% del totale del finanziamento e che i restanti 11,5 sono già stati programmati per il recupero di prestazioni per i mesi di novembre e dicembre”. L’assessore Bezzini ha spiegato poi come “uno studio dell’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali abbia mostrato come la Toscana sia stata l’unica regione ad incrementare, anche se di poco, le prestazioni ambulatoriali erogate nel primo semestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2019”.

Replicando a Bezzini, la capogruppo M5s, Irene Galletti ha detto che “la Regione non ha risposto su come pensa di risolvere il problema delle liste di attesa chirurgiche, ormai interminabili, come le ambulatoriali e le diagnostiche. Abbiamo chiesto come vengono impiegati i soldi e abbiamo ricevuto risposte generiche su alcune spese, peraltro non ben distribuite. Ma il dato principale da rilevare è che entro fine dicembre rimangono da spendere ancora 11 milioni per ridurre le liste, e non sappiamo ancora se verrà davvero fatto, in che modo, o dove questi soldi saranno investiti. Non è inoltre chiaro se la Regione Toscana ricorrerà ulteriormente al privato, e non siamo neanche troppo convinti che ci sia una reale consapevolezza della gravità del problema”

Sanità, Pd boccia atto Iv su riforma guardia medica

La mozione di Italia Viva – partito che sostiene la maggioranza di Giani in Regione Toscana – sulla riorganizzazione del servizio di guardia medica è stata respinta, con 19 voti contrari del Pd e 14 favorevoli delle opposizioni. L’atto era stato emendato dal M5s, modifica sposata da Iv. Oggi la discussione e il voto in aula.

“L’emendamento a nostra firma a favore della guardia medica – ha commentato la capogruppo M5s Irene Galletti – è stato accolto dal firmatario Stefano Scaramelli, membro della maggioranza, e incredibilmente il Pd ha consumato un impensabile strappo con il suo alleato. È la prova ulteriore che non c’è più coesione all’interno di quello che sembra sempre più un raggruppamento di comitati locali più che un partito, se mai c’è stata”. Il consigliere Fdi, Diego Petrucci sottolinea che “è stato necessario meno tempo del previsto. Le frizioni all’interno della maggioranza che sostiene la giunta Giani, si sono già palesate nella seduta consiliare di questa mattina”.

Per Petrucci “è palese che ci siano delle frizioni tra i partiti di maggioranza, ci chiediamo fino a quando dovrà andare avanti questo teatrino tra ‘fratelli coltelli’. I cittadini toscani hanno bisogno di un governo che si occupi di loro”. Per la consigliera Elisa Tozzi (Toscana Domani) “il dato politico è chiaro e inequivocabile: a 48 ore dal voto nazionale, la giunta Giani, e in particolare l’assessore alla sanità Bezzini, viene sfiduciata di fatto da un pezzo di maggioranza, cioè da Italia Viva, sul tema più delicato ed economicamente più rilevante per la nostra regione: la sanità. Una spaccatura, quella sulla cosiddetta ‘riforma’ del servizio di emergenza urgenza, ovvero sui tagli alla sanità regionale, che ha visto il centrodestra votare col partito di Renzi e il Pd opporsi, e che dovrebbe portare Bezzini a prendere atto dell’accaduto e a dimettersi”.

Toscana, legalità: Andrea Bigalli guiderà comitato indirizzo osservatorio regionale

Bigalli è referente di Libera per la Toscana. E’ quanto previsto da un atto approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale.

Tra i consiglieri regionali che faranno parte del comitato  di indirizzo dell’osservatorio regionale della legalità, strumento pensato per elaborare linee guida e buone pratiche per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzataci sono Iacopo Melio (Pd) e Valentina Mercanti (Pd) per la maggioranza e Luciana Bartolini (Lega) per l’opposizione. A loro si aggiungono i rappresentanti della Giunta regionale (Salvatore Calleri), di Anci Toscana (Gabriele Berni, Ilaria Santi, Liuba Ghidotti) e di Upi Toscana (Sara D’ambrosio).

Andrea Bigalli, referente libera Toscana, sarà il presidente .  Il presidente della commissione affari istituzionali e consigliere Pd Giacomo Bugliani ha detto che “con la nomina del comitato aggiungiamo un tassello istituzionale importante nell’attività di promozione della legalità e nel contrasto alla diffusione del fenomeno delle infiltrazioni criminose nel nostro tessuto socio produttivo”.

Il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli ha ricordato che “grazie alla legge approvata a giugno dell’anno scorso, su proposta del gruppo del Pd abbiamo rafforzato l’osservatorio, definendo la composizione del comitato di indirizzo, estendendo i suoi compiti anche all’analisi delle cause principali dei fenomeni di infiltrazione malavitose del lavoro irregolare, della corruzione, dell’usura, dell’estorsione e del riciclaggio presenti nel territorio regionale”. Critico, invece, il M5s che non ha partecipato al voto perché “la scelta del presidente dovrebbe avvenire in seno al collegio dei nominati”.

“Don Andrea Bigalli e Salvatore Calleri – aggiungono le consigliere M5s Irene Galletti (capogruppo) e Silvia Noferi – hanno dimostrato sul campo, e con i fatti, il loro valore dunque nessun pregiudizio politico sui nomi, ma sulla modalità di scelta, che di fatto si è trasformata in uno sterile braccio di ferro ideologico tra maggioranza e centrodestra”.

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