Incidente sul lavoro a Barga per un 72enne, Fiom: “Inopportuna presenza pensionati”

Un uomo di 72 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro a Fornaci di Barga (Lucca) mentre svolgeva operazioni di scarico materiali per una cooperativa operante nell’azienda Kme Europametalli.

Nell’infortunio ha riportato un trauma toracico e una probabile frattura del femore ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Cisanello di Pisa. Da quanto emerso, all’uomo sarebbe caduto addosso qualcosa. Alla Kme, oltre ad una ambulanza sono intervenuti i carabinieri e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl che stanno ricostruendo quanto accaduto. “Oggi, presso lo stabilimento Kme di Fornaci di Barga, un lavorato pensionato di 72 anni è incorso in un grave infortunio mentre stava lavorando, e solo la fortuna ha scongiurato che accadesse il peggio. Quello che la Fiom Cgil Lucca ritiene più grave è che da anni la Rsu avesse molte volte segnalato alla Direzione aziendale l’inopportuna presenza nello stabilimento di persone molto avanti con l’età e già pensionate”. Così in una nota il sindacato in merito all’infortunio sul lavoro. La Fiom Cgil spiega che la questione posta non vuole essere “discriminatoria, ma semplicemente per rivendicare tanto il diritto alla loro sicurezza quanto la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei requisiti di età. È infatti problematico che le imprese possano, per loro interesse, continuare a trascurare tale questione. Per questo, come previsto dalle regole della nostra organizzazione sindacale, valuteremo le eventuali azioni in giudizio”.

Incidente lavoro Prato: Valeria Fedeli (Pd), subito commissione inchiesta

“La morte sul lavoro di Luana, lavoratrice e giovane mamma, stritolata da un macchinario, è un fatto inaccettabile”, Valeria Fedeli componente della commissione Lavoro del Senato

“Per tutta la mia vita sindacale mi sono occupata di lavoratrici e lavoratori tessili. E oggi da senatrice continuo a occuparmi di lavoro, di donne, di diritti e tutele. A pochi giorni dal 1 maggio, la morte sul lavoro di Luana, lavoratrice e giovane mamma, stritolata da un macchinario, è un fatto inaccettabile. La prima condizione per lavorare è lavorare in sicurezza. Eppure dall’inizio dell’anno questo è già il secondo incidente mortale in un’azienda tessile nella zona di Prato. Torno a segnalare, come già fatto nel settembre scorso, che il 31 ottobre del 2019 il Senato della Repubblica istituiva la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. A distanza di un anno e mezzo non solo non si è mai riunita ma nemmeno si è ancora costituita”.

Così la senatrice Pd Valeria Fedeli componente della commissione Lavoro del Senato. “Eppure in Italia – aggiunge – si continua a morire sul lavoro, ad ammalarsi e infortunarsi. Non solo per il COVID, che pure richiede un sistema di controllo e prevenzione specifico, ma anche, come successo alla giovanissima operaia impiegata nell’azienda tessile di Oste di Montemurlo in provincia di Prato, perché si finisce incastrati in un rullo. Questo non può accadere in un Paese civile. Bisogna mettere al centro la sicurezza sul lavoro, la prevenzione, la manutenzione, la formazione”.

“Sono sconvolto dalla tragica morte sul lavoro della giovane mamma toscana, Luana, deceduta ieri in un incidente sul lavoro in un industria tessile del pratese.Un dramma che non ho nemmeno le parole per commentare, mi limito solo a esprimere il mio dolore per questa giovane vittima e il mio cordoglio alla famiglia. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una tragedia su un posto di lavoro. L’ennesima. Ma non possiamo continuare a piangere vite umane perse lavorando.La sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale, che dobbiamo garantire sempre e comunque. Questa è una tragedia che, a prescindere dalle cause, non possiamo accettare: è necessario aumentare i controlli, promuovere una maggiore cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e più formazione. La sicurezza del lavoro deve essere, e restare, una delle priorità dell’agenda politica di maggioranza”. Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato

Trascinata da rullo, 22enne muore nel Pratese, incidente lavoro

In provincia di Prato è morta una 22enne intrappolata in un macchinario, un orditoio, dopo essere stata trascinata da rullo

Una 22enne è morta in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto stamani in un’azienda tessile in via Garigliano a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato. Secondo le prime ricostruzioni la giovane sarebbe rimasta intrappolata in un macchinario, un orditoio, dopo essere stata trascinata dal rullo.

Immediatamente i colleghi di lavoro della 22enne hanno dato l’allarme, ma una volta arrivato sul posto il personale inviato dal 118, non ha potuto che constatare che la giovane lavoratrice era già morta. Intervenuti anche i vigili del fuoco per liberare il corpo della giovane. Sul posto anche gli ispettori dell’Asl, che dovranno ricostruire la dinamica della tragedia e accertare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dell’azienda, i carabinieri e il sindaco di Montemurlo Simone Calamai. Il macchinario è stato posto sotto sequestro dalla magistratura, insieme all’area dove è avvenuta la tragedia.

Sono stati numerosi gli incidenti che si sono succeduti da inizio anno:il 2 febbraio un operaio di 23 anni è morto schiacciato sotto una pressa a Montale. Il giorno precedente in un infortunio avvenuto a Castelfranco di Sotto (Pisa), aveva perso la vita un uomo di 51 anni, titolare di una ditta di termoidraulica, che stava effettuando una manutenzione a una cisterna in una conceria. Il 30 gennaio era morto un ciclofattorino a Montecatini Terme, mentre svolgeva una consegna.

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