Lega Toscana paga inserzione, ‘case popolari prima a italiani’

Firenze, “Assegnare le case popolari prima agli italiani è possibile, applicando il modello di Cascina e Arezzo”, si legge in un’inserzione a pagamento uscita domenica su Il Tirreno, a firma dei consiglieri regionali della Lega in Toscana.

Nell’inserzione due foto di campanelli: da una parte ‘La Toscana sinistra – Case popolari: prima gli stranieri’ con sette cognomi stranieri (tutti scritti a mano) e uno italiano, accanto ‘La nostra Toscana – Case popolari: prima gli italiani’ con sette cognomi italiani e uno straniero’.

Il messaggio pubblicitario, con l’invito a seguire l’attività del gruppo consiliare su facebook ‘LegaToscanaSalvini’, è firmato da tutti i consiglieri toscani: Elisa Montemagni, Jacopo Alberti, Luciana Bartolini, Roberto Biasci, Marco Casucci, Roberto Salvini.

La stessa pubblicità era già uscita nei giorni scorsi anche su La Nazione e fa parte di una campagna, con diversi messaggi su vari temi, spiegano dalla Lega, che vedrà uscite anche su il Corriere Fiorentino. Una campagna “pianificata” da tempo che, di fatto, apre la campagna elettorale in vista delle amministrative in Toscana e delle elezioni europee di fine maggio

La reazione di Leonardo Marras, capogruppo Pd Regione Toscana che commenta l’avviso a pagamento del gruppo della Lega: “Un messaggio gravissimo, fortemente xenofobo, intriso non solo di pregiudizi e disprezzo dell’altro, ma anche di falsità, per di più finanziato con risorse pubbliche. Chi incita all’odio con la menzogna non merita di rappresentare nessuno – prosegue Marras -. La Lega in Toscana è un partito in franchising che raccoglie gli scarti delle esperienze fatte nei partiti precedenti di ultradestra. Ora per dimostrarsi più leghisti dei leghisti ecco che finiscono per dimostrarsi più razzisti dei razzisti”.

“E non è questione di buona educazione, si tratta di rispetto delle regole e chi non le rispetta deve pagare. Segnaleremo quindi alla Corte dei conti come spendono i soldi dei cittadini toscani i consiglieri del gruppo Lega Nord. E con questo vogliamo dire un grande basta alla politica che solletica gli istinti più bassi, incita alla violenza, crea sbagliate e controproducenti gerarchie tra cittadini. Lavorare per il bene della Toscana, per noi, è tutt’altro e siamo fieri e orgogliosi di essere diversi”, conclude il capogruppo del Pd.

Attivista fermato in Turchia, sarà espulso: fa sciopero della fame

Domani, sabato 6 ottobre ore 15, a Massa, si svolgerà il presidio davanti al teatro Guglielmi per sostenere l’attivista 53enne, Gianfranco castellotti, fermato dalla polizia turca, che sarà espulso entro un paio di giorni.

L’uomo, come riporta oggi Il Tirreno, si trovava nel centro culturale Idil, frequentato da musicisti, artisti e attivisti, quando gli agenti hanno fatto una retata portando via una decina di persone. Sceglie di fare sciopero della fame, l’uomo, 53enne residente a Massa (Massa Carrara),che è stato fermato dalla polizia ieri a Istanbul, in Turchia, dove si trovava da qualche giorno come osservatore.

La compagna Maria Grazia Vanelli è l’organizzatrice della manifestazione assieme ai compagni massesi di Castellotti. “Qui non ha famiglia – dice la Vanelli – siamo io, lui e tantissimi compagni e amici, con cui condividiamo questo percorso di solidarietà. Gianfranco non è un terrorista, Gianfranco è un animo gentile, che ama gli animali, fa il veterinario da sempre. E’ apprezzato da tutti. E’ un compagno che ha sempre lottato per i diritti e la libertà”.

Veterinario e militante di sinistra dell’Anti-imperialist Front Italia, Castellotti era a Istanbul per seguire il processo a carico dei ‘Grup Yorum’, gruppo musicale turco accusato di terrorismo per aver inneggiato troppe volte la libertà contro il governo.

È al momento trattenuto in stato di fermo nella caserma del quartiere di Ferikoy a Istanbul. Dovrebbe essere espulso dalla Turchia entro un paio di giorni, con divieto di rientro nel Paese. Lo ha detto all’ANSA il suo avvocato turco, Ezgi Cakir, che lo ha incontrato nelle scorse ore.

“Ha dormito per terra e al freddo, in un ufficio di polizia, ma gli hanno permesso di vedere un avvocato e di prendere i farmaci di cui ha bisogno, perché non può interrompere una terapia. Sta bene, ma ha iniziato lo sciopero della fame per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro condizione e perché non vuole che il rimpatrio forzato gli impedisca un giorno di tornare in Turchia”.

A parlare è Maria Grazia Vanelli, la compagna, che lo ha sentito questa mattina: “Una telefonata veloce resa possibile grazie al vice console e alla Farnesina. Se continua lo sciopero della fame potrebbe aver problemi di salute ma se lo conosco un po’ credo che non cederà” dice.

Ruppe gamba ad avversario, ex calciatore condannato 4 anni

Sei anni fa Michele Guidi ruppe la gamba ad un avversario mentre giocavano una partita di coppa provinciale, Terza categoria, costretto ora a risarcimento danni e condannato a 4 anni.

Ruppe la gamba a un giocatore avversario, condannato a quattro anni e al pagamento di 10mila euro di multa oltre alle spese processuali. E’ la pena inflitta ieri a Grosseto dal giudice Giovanni Muscogiuri, come riporta oggi Il Tirreno, a Michele Guidi, 32 anni, ex calciatore che sei anni fa, durante una gara di coppa provinciale di Terza categoria tra il Punta Ala e il Massa Marittima, commise un brutto fallo ai danni del capitano della squadra avversaria, provocandogli una frattura bimalleolare alla caviglia sinistra.

A causa di quel fallo il giocatore colpito ha dovuto interrompere la sua carriera e sottoporsi a lunghe cure e due interventi chirurgici. Sul risarcimento danni dovrà esprimersi il giudice civile. Durante la stessa partita, Guidi aveva già tentato di colpire a una gamba il suo avversario una prima volta, ma senza riuscirci. Guidi, inoltre, aveva già subito una condanna, a quattro mesi, per un episodio precedente sempre in un campo di calcio quando, ancora juniores, aveva causato una frattura a un altro calciatore. Condanna che è pesata nella decisione del giudice che ieri ha emesso la sentenza.

Bolgheri, abbattimento 80 cipressi, Cnr: ‘giustificazioni vaghe’

La Provincia di Livorno ha stanziato circa 200.000 euro per un intervento di manutenzione al celebre viale di Bolgheri, coi famosi cipressi cantati da Giosuè Carducci nella poesia ‘Davanti a San Guido’. Secondo l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr ”la giustificazione dell’abbattimento appare talvolta un po’ vaga e sommaria”.

Come spiega oggi il quotidiano ‘Il Tirreno’, il viale conta 80 cipressi destinati all’abbattimento perché malati: altri 130 si tenterà di recuperarli con interventi mirati, e 135 saranno sostituiti da cloni coltivati dal Cnr.

Secondo quanto riporta il quotidiano, la difesa del viale “è divenuta aleatoria, per la mancanza di un coordinamento e la difficoltà di reperire i necessari finanziamenti”. La Provincia, come spiega il presidente Alessandro Franchi, in attesa che venga individuato il soggetto competente all’intervento di recupero e manutenzione del viale, ha ripreso in mano un progetto dei suoi uffici quando aveva ancora in carico la forestazione.

La competenza, con i decreti Delrio, è passata alla Regione Toscana. La decisione di intervenire, condivisa con il Comune di Castagneto Carducci, si era resa necessaria per consentire appunto un minimo di manutenzione, in attesa che si sblocchi la questione burocratica.

“Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria del verde ai lati del viale, che comporta la manutenzione del sottobosco e dei cipressi ammalati – spiega Franchi -. L’abbiamo deciso riprendendo in mano gli studi e i progetti che avevamo, e che abbiamo aggiornato e sottoposto alla verifica degli enti competenti. Il progetto è in gara, e partirà appena ci sarà l’affidamento dei lavori”.

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