Una notte al Museo: in sacco a pelo nel Salone dei Cinquecento

A pochi giorni dalla ripresa delle scuole, sabato 21 settembre il Comune di Firenze, i Musei Civici Fiorentini e MUS.E offrono ai bambini e alle loro famiglie la possibilità di vivere un’esperienza unica: dopo un percorso guidato alla scoperta di Palazzo Vecchio sarà possibile pernottare al suo interno fino alla mattina successiva. La notte trascorrerà niente di meno che nel Salone dei Cinquecento, grandiosa sala pubblica, dove i bambini e i loro genitori potranno chiudere gli occhi vegliati da soffitti d’oro, statue e dipinti.

Palazzo Vecchio viene visitato ogni giorno da migliaia di persone: vi si apprezzano la storia e i capolavori, con una particolare attenzione alle testimonianze dell’età medicea, ovvero al periodo in cui – dal 1540 – l’edificio divenne residenza della famiglia Medici e di tutta la corte. Si possono ancora ammirare le stanze, in particolare il Salone dei Cinquecento, riccamente ornate e dipinte, degli appartamenti della Duchessa Eleonora di Toledo o quelle dedicate agli ospiti illustri, immaginando – grazie a lettere, inventari e descrizioni – brani di vita quotidiana che vi hanno avuto luogo.

E sebbene da allora siano trascorsi cinquecento anni, per una notte sarà possibile rivivere l’emozione di dormire nel Palazzo Ducale del XVI secolo. Durante la sera verrà distribuito un po’ di latte offerto da Mukki, conciliante il sonno; al risveglio, grazie alla collaborazione di Rigoni di Asiago e di Fondaco Italia, i partecipanti potranno fruire di una buona colazione, per poi lasciare il posto ai visitatori del giorno dopo.

L’esperienza della Notte al Museo – sperimentata da alcuni anni durante Firenze dei Bambini – ha registrato un grandissimo successo fin dal debutto, con centinaia di richieste di partecipazione.

Per ogni informazione visitare il sito del MUS.E. E’ richiesta la prenotazione obbligatoria

Tv: al via la terza stagione de “I Medici”

Torna da martedì 23 ottobre per 4 prime serate su Rai1, con la seconda stagione- dedicata alla figura di Lorenzo il Magnifico – “I Medici”, la grande coproduzione internazionale di Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, Altice Group e la Big Light Productions di Frank Spotnitz, insieme a Beta che consacra i grandi signori di Firenze. Ma già si sta girando la terza.

Ancora una volta uno sforzo produttivo eccezionale per ricostruire in Tv la magnificenza della culla del Rinascimento che ha già incantato il pubblico televisivo di tutto il mondo. Come nella prima stagione, l’eccellenza del Made in Italy si nota nel reparto costumi, anima vibrante della serie, capace di interpretare nella maniera più fedele le fogge, i colori e le vestibilità dell’epoca rinascimentale, con l’obiettivo di non snaturare la vera essenza degli attori.

A rappresentare le vicende della nobile famiglia fiorentina, un cast internazionale d’eccezione: Daniel Sharman, nei panni di Lorenzo De Medici, Bradley James, Sarah Parish, Alessandra Mastronardi, Julian Sands, Matteo Martari, Synnve Karslen, Aurora Ruffino, Matilda Lutz, Guido Caprino, Charlie Vickers, Sebastian De Souza, Callum Blake, Jack Bannon, Jacob Fortune Lloyd, Tam Mutu, Miriam Dalmazio, Alessio Vassallo.

Con la partecipazione di Filippo Nigro nel ruolo di Luca Soderini, Annabel Scholey in quello di Contessina De Medici, Raoul Bova nei panni di Papa Sisto IV e Sean Bean in quelli di Jacopo Pazzi il suo amato zio assassinato.

“La Rai ha voluto investire in questi anni su produzioni internazionali che potessero portare la nostra cultura, la storia e il patrimonio artistico anche al pubblico mondiale – ha detto nel corso della presentazione a Firenze Eleonora Andreatta direttrice di Rai Fiction – per questo sulla figura di Lorenzo insieme a Lux Vide e Frank abbiamo deciso di dedicare un grande affresco che prevede due serie, una sulla giovinezza di Lorenzo, da quando diventa guida di Firenze portando la città al suo splendore, fino alla congiura dei Pazzi contro i Medici.”

“Ci sarà poi una seconda serie che stiamo girando ha concluso Andreatta – e che sarà trasmessa l’anno prossimo che vede un Lorenzo con maggiore maturità, ma senza più le illusioni della giovinezza.”

 

Gimmy Tranquillo ha intervistato Sharman, nei panni di Lorenzo il Magnifico.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/10/181010_04_MEDICI-THE-MAGNIFICIENT_SHARMAN-RAGAZZE.mp3?_=1

 

Documentari: “Palazzo Vecchio, una storia di arte e potere”

Lo straordinario museo – che fu sede della Signoria, del Ducato di Firenze, del Parlamento del Regno d’Italia e tuttora sede del Comune di Firenze – sarà protagonista della suggestiva ricostruzione con animo documentaristico dal titolo “Palazzo Vecchio: una storia di arte e potere”, in onda in prima tv per l’Italia sabato 17 marzo alle 16.40 su Rai3.

A presentarlo questa mattina in sala d’Arme a Palazzo vecchio erano presenti Dario Nardella, Sindaco di Firenze, Stefano Coletta, Direttore di RAI3, Diana Segantini, Responsabile Dipartimento Cultura e membro Comitato Direttivo RSI, Mario Paloschi, CEO Bellandi Arts, David Fabio Bogi, Responsabile Distribuzione Internazionale e Sviluppo Business Rai Com.

Diretto da Piero Messina e prodotto da Ballandi Arts con RAI Com e RSI, il documentario, attraverso un sapiente movimento della narrazione tra passato e presente, si compone di due anime. La prima, assolutamente contemporanea, mostra il ruolo ancora oggi centrale di Palazzo Vecchio per la città di Firenze. L’altra è legata invece al passato, di cui si fanno rivivere i fasti grazie a suggestive ricostruzioni storiche girate all’interno delle sue mura che permettono al telespettatore di calarsi realmente nell’atmosfera di epoche lontane, ai tempi in cui i tanti e celebri personaggi storici che hanno vissuto questi luoghi, davano vita alle gesta che li resero celebri.

Un viaggio nella bellezza di un luogo antico che conserva tutt’oggi il suo fascino indiscusso e che nasconde, dietro le sue grosse pietre, i segni dei numerosi cambiamenti politici, architettonici e artistici di cui è stato teatro e protagonista insieme, e che il documentario mostra e ricostruisce – passo passo – anche attraverso la descrizione delle straordinarie opere d’arte che vi sono custodite, segno imperituro dei fasti delle dinastie che si sono succedute nel tempo.

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