«Concerto Monteverdiano» a cura de L’Homme Armé

Giovedì 18 Aprile alle 17, nell’ambito della giornata internazionale ICOMOS dei monumenti e dei siti, L’Homme Armé presenta un «Concerto Monteverdiano» a ingresso libero fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria, Villa La Petraia, Castello Firenze

Madrigali, canzoni e canzonette d’amore compongono questo breve omaggio al “divino Claudio”. I brani sono tratti dalle raccolte più tarde della produzione monteverdiana, dal “Concerto, Settimo libro di Madrigali” del 1619 e da “Madrigali e canzonette, nono libro” pubblicato nel 1651, oltre ad altri brani tratti da raccolte sparse. All’interno di questa selezione compaiono brani straordinari quali “Zefiro torna e di soavi accenti” su testo di O.Rinuccini, costruito su un basso di ciaccona sul quale si scioglie una serie infinita di virtuosistiche variazioni affidate a due tenori, o “Quel sguardo sdegnosetto” ancora su un basso ostinato.

Una curiosità medicea: Monteverdi dedicò il VII libro di madrigali a Caterina de’ Medici, figlia del Granduca Ferdinando I, andata in sposa a Ferdinando Gonzaga Duca di Mantova.

PROGRAMMA

Claudio Monteverdi (1567-1643)

Dice la mia bellissima Licori (1)

Perché fuggi (1)

Ohimé ch’io cado (2)

Zefiro torna (ciaccona) (3)

Perché se m’odiavi (4)

Non vedrò mai le stelle (1)

Ecco di dolci raggi (3)

Ecco vicine, o bella Tigre (1)

Quel sguardo sdegnosetto (3)

Bel Pastor (5)

 

1 Concerto Settimo libro de’ madrigali (1619)

2 in C.Milanuzzi, Quarto scherzo delle ariose vaghezze (1624)

3 Scherzi musicali (1632)

4 Arie de diversi raccolte da Alessandro Vincenti (1634)

5 Madrigali e canzonette libro IX (1651)

 

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA all’indirizzo informazioni@hommearme.it, oppure 3396757446

FloReMus. Rinascimento Musicale Fiorentino i prossimi appuntamenti

FloReMus Festival internazionale dal 1 al 9 settembre 2018. Mercoledì 5 settembre alle 18.30, nella Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate l’incontro « “… molto meglio s’impara con l’udito che con gli essempii”

Il festival internazionale organizzato da Associazione L’Homme Armé presenta mercoledì 5 settembre alle 18.30, nella Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, piano terra; ingresso libero) il noto studioso Stefano Lorenzetti in una conversazione dal titolo « “… molto meglio s’impara con l’udito che con gli essempii”. La produzione musicale nel Rinascimento tra creazione e ricreazione».

Si tratta di uno dei cinque eventi che intergrano i concerti del festival, che prevede, appunto, una serie di conferenze-spettacolo (con la presenza di almeno un musicista, che può coincidere col confernziere) volte a formare-informare il pubblico degli appassionati. Sono tutte affidate a studiosi tanto competenti quanto comunicativi, con un taglio da alta divulgazione, per conoscere meglio quella parte di storia musicale, ignota ai più, che una radicata visione storico-estetica italiana ha tenuto in disparte rispetto al vasto panorama della storia dell’arte. Queste conversazioni saranno alla Biblioteca delle Oblate, nella Sala Sibilla Aleramo.

Il Festival prosegue giovedì 6 settembre, sempre alla Biblioteca delle Oblate, Sala S.Aleramo, ore 18.30 con “Lo dice anche Shakespeare che la bisbetica Caterina, a Ortensio, gli ruppe il liuto in testa… ” a cura di Gian Luca Lastraioli. Storie, più o meno ortodosse, sul liuto nel Rinascimento, il periodo di massimo splendore di questo strumento

SITO

Nunc muta omnia. La musica sacra di Heinrich Isaac nella Firenze di Lorenzo il Magnifico

Giovedì 14 dicembre alla Badia a Settimo L’Ensemble L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo presenta «Nunc muta omnia. La musica sacra di Heinrich Isaac nella Firenze di Lorenzo il Magnifico».

Con questa data, che vede sul palco un nutrito organico (Cristina Calzolari, Mya Fracassini, Giulia Peri, alti; Giovanni Biswas, Luciano Bonci, Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani, tenori; Gabriele Lombardi, Matteo Bellotto, bassi) volge al termine l’edizione 2017 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana. Dal 25 ottobre al 14 dicembre sei concerti non solo nella suggestiva sala del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi, ma anche, con tre date a ingresso libero, in altri luoghi d’arte significativi della città metropolitana.

Si tratta di luoghi che, non sempre adeguatamente noti, testimoniano la lunga e complessa storia del territorio e racchiudono spesso all’interno opere d’arte notevoli che, grazie anche a questi appuntamenti potranno essere riconosciuti e meglio apprezzati. Senza dimenticare che intorno a questi luoghi ci sono comunità vive alle quali questi concerti si rivolgono. Infatti  il 14 dicembre, alle 19.30, ci sarà in occasione del concerto una visita guidata a cura di volontari esperti dell’Associazione Amici della Badia, che interesserà la Chiesa, il Chiostro dei Melaranci, il Refettorio dell’Abate, il plastico in rame in scala naturale, le prigioni e la Cripta (solo per la visita, il cui costo è 5 €, con consegna in omaggio del libro descrittivo della parte pubblica e privata dell’Abbazia, è obbligatoria la prenotazione all’indirizzo informazioni@hommearme.it).

Il programma del concerto rende omaggio, a 500 anni dalla morte, a Heinrich Isaac, il più importante compositore attivo a Firenze a cavallo tra Quattro e Cinquecento, in particolare durante il momento di massimo splendore di Lorenzo il Magnifico. I brani scelti sono tutti, a diverso tutolo, legati alla permanenza di Isaac a Firenze e principalmente agli anni laurenziani.

INFO: Ore 21, alla Badia a Settimo – Via San Lorenzo a Settimo, 15, Scandicci, FI; ingresso libero.

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