Giani: da parte mia massima apertura alla sinistra

Giani si è detto “positivamente colpito dai risultati dei sondaggi, anche più sondaggi, che mi danno in vantaggio sull’ipotetico candidato del centrodestra; ancora sono ipotesi, non è ben determinato quale sarà”.

“Voglio approfondire quelle ragioni di unione che hanno visto le 15 forze politiche presenti a sostenermi” ma c’è “massima apertura all’incontro anche con gli altri, anche con quelle forze come Articolo 1 e 2020 a Sinistra che avevano partecipato all’elaborazione del programma e poi non lo avevano sottoscritto: io auspico che lo sottoscrivano nei giorni successivi”. Lo ha affermato Eugenio Giani, indicato come candidato presidente del centrosinistra per la Regione Toscana, a margine di una conferenza stampa.
“Comunque sia – ha aggiunto – in questo momento devo andare avanti con le 15 forze che lo hanno sottoscritto, e devo dire che in questi giorni sto trovando tanto entusiasmo in tutto il, magmatico, ma in questo caso compatto, mondo del centrosinistra, con un’impostazione che si apre alla transizione ecologica che il nostro modello di sviluppo vedrà nei prossimi anni”. Giani si è detto “positivamente colpito dai risultati dei sondaggi, anche più sondaggi, che mi danno in vantaggio sull’ipotetico candidato del centrodestra; ancora sono ipotesi, non è ben determinato quale sarà”.
Giani ha poi annunciato che da oggi darà avvio a “un lavoro di elaborazione programmatica a partire dal programma che ha visto la sottoscrizione dei 15 leader dei partiti del centrosinistra che vi hanno aderito”. “Da qui al 6 di gennaio voglio incontrarli tutti, raccogliere il loro contributo e approfondire maggiormente i temi programmatici che caratterizzano la coalizione, in modo da essere pronto quando riprenderà l’attività dal 7 gennaio”, ha spiegato, annunciando che le consultazioni partono oggi “con l’incontro con la Sinistra civica di Giacomo Trentanovi e degli altri sindaci, nel tardo pomeriggio vedrò +Europa, e quindi parto da queste due forze politiche. Il 27 abbiamo fissato con i Verdi; le altre forze politiche mi hanno fatto la richiesta ma non abbiamo ancora fissato una data, ma ripeto, tutti e 15 li incontrerò in questi 15 giorni”.
Stamattina, ha detto Giani, “ci siamo sentiti con Graziano Cioni che mi ha molto incoraggiato nel mio tentativo: mi fa piacere perché Graziano Cioni alle elezioni di maggio con Nardella aveva dato vita a una lista da sinistra rispetto alla coalizione di centro-sinistra. Mi ha detto che invece questa volta vuol convergere su un centro-sinistra che abbia la mia guida, e conseguentemente sono molto contento di questo”.

Firenze, amministrative, Cioni: “Bocci ha perso a tavolino”

Il candidato di centrodestra “non gioca più la partita, è un fiorentino che non sa cosa è Firenze, non sa cosa sono i bisogni di Firenze”. Lo ha affermato oggi Graziano Cioni, capolista di Punto e a capo.  Watte: “siamo soddisfatti, aspettiamo buon risultato”

Cioni ha discusso le principali tematiche di Punto e a Capo: “Abbiamo messo – ha osservato – come primo elemento il sociale, poi c’è la sicurezza”. Sugli anziani “vogliamo portare la loro voce in Consiglio comunale”. Sul tema sicurezza è necessario “intervenire prima, prevenire le azioni violente”. “Non c’è la possibilità che a Firenze vinca la destra. Cioni ha ribadito in coclusione: “Noi puntiamo a vincere, poi il 27 faremo un bilancio”

Il candidato sindaco di Punto e a capo, Mustafa Watte, commenta le amministrative di Firenze: . “siamo soddisfatti – ha continuato Watte – è stata una bella campagna elettorale, avvincente. Siamo andati in giro per la città, ci siamo fatti conoscere, speriamo di raggiungere un buon risultato” e “alle Europee voterò Sall Mamadou del Pd, è un mio amico e la mia unica preferenza”.

“Abbiamo parlato molto di sicurezza – ha sottolineato Watte a margine della conclusione della campagna elettorale  – ma ci sono anche altri temi, come l’assistenza agli anziani che oggi sono abbandonati e sono invisibili. Noi – aggiunge il candidato sindaco di Punto e a capo – vogliamo puntare anche su di loro”. Domenica “puntiamo a vincere” ma “sarei soddisfatto se Nardella andasse al ballottaggio”, ha poi aggiunto in conclusione.

Durante la conferenza sono intervenuti anche Tea Albini che ha detto di “aspettarsi un buon risultato” e Nicola Cariglia, che si è detto “soddisfatto perché siamo riusciti a far capire che abbiamo un progetto”.

Graziano Cioni: “Bocci ha già perso, vera sfida tra noi e Nardella”

“Bocci è candidato come ‘vuoto a perdere’ ,su alcuni episodi della lotta partigiana si può discutere, ma sulla festa della Liberazione che segna la sconfitta del nazifascismo e l’affermazione di una conquistata Libertà, non ci sono ne ci possono essere discussioni, soprattutto a Firenze che con il sangue dei suoi figli si conquistò la Medaglia D’oro al Valore Militare”, a sostenerlo è Graziano Cioni, capolista della lista civica ‘Punto e a Capo’, che vede come candidato sindaco il farmacista 33enne Mustafa Watte.

“Nella nostra Città combatterono formazioni partigiane di varie appartenenze (Pci-Psi- Psdi -Dc-Pli-Pri e autonomi della Brigata “V”) – interviene il capolista Graziano Cioni -. Il rifiuto Salviniano di Ubaldo Bocci di partecipare alle celebrazioni del 25 Aprile è il suicidio della sua candidatura, che viene prima delle innumerevoli gaffe che si ripetono ogni volta che apre bocca.”

“Il ballottaggio può esser fra Nardella e ‘Punto e a Capo’. Nardella iperattivo in questi mesi di campagna elettorale anticipata, si presenta con un bilancio di luci e ombre – aggiunge Cioni -. Sul ruolo di Sindaco dell’area metropolitana stendiamo un velo pietoso al quale non c’è niente da aggiungere se non che ha fatto rimpiangere i tempi dell’Amministrazione Provinciale.”

“E’ mancata completamente una politica metropolitana che avrebbe portato benefici a Firenze e ai comuni che ne fanno parte – fa notare il capolista -. Non è possibile dimenticare che si vantava di essere il renziano più renziano d’Italia, non una parola su le leggi illiberali , scuola, lavoro fino al voto favorevole alla fortunatamente fallita riforma Costituzionale.”

“Non è riuscito a smarcarsi dal ruolo di ‘attendente’, e anche con la benedizione renziana ricevuta di recente il Palazzo Vecchio riparte con il piede sbagliato. Non ha votato nemmeno Zingaretti stringendosi all’ineffabile Orfini – sottolinea sempre Cioni -. Bene sulla tranvia recuperando i ritardi del suo predecessore Renzi, ma fermo sul necessario nuovo piano della mobilità urbana per uscire dal persistente caos.”

“Inadeguato sui problemi della sicurezza e il rispetto della legalità – evidenzia Graziano Cioni -. Sicuramente non ha cercato di applicare e forse non lo ha mai letto il regolamento di polizia municipale del 2007. Il sociale, primo dei problemi (disabili-giovani-disoccupati-anziani-poveri,famiglie in difficoltà) è stato ed è il grande assente nella sua politica. Sulle grandi opere siamo ancora al nulla, solo un fiume di parole.

“Punto e a Capo unica vera lista civica, portatrice di un programma di cose fattibili e concrete, di una squadra di persone che sono un misto di conoscenza , competenza , esperienza e soprattutto amore per Firenze chiede il voto ai fiorentini non per fare testimonianza ma per governare Firenze”, conclude il candidato alla giunta fiorentina Graziano Cioni.

Firenze, il falso invalido era pronto a candidarsi alle comunali

Cioni, ex vicesindaco Firenze: ‘l’impostore si finse carabiniere Ros ferito in conflitto a fuoco’.

Stava per essere candidato alle elezioni comunali di Firenze nella lista ‘Punto e a capo’ Roberto Guglielmi, il 55enne arrestato martedì scorso dalla polizia con l’accusa di essersi finto paraplegico dal 2012, percependo indebitamente dall’Inps oltre 137 mila euro. Lo spiega su facebook Graziano Cioni, l’ex vicesindaco di Firenze ed ex assessore ‘sceriffo’, in cui racconta di come l’uomo fosse riuscito a convincerlo di essere un ex capitano dei carabinieri del Ros diventato paraplegico dopo un conflitto a fuoco.

“Nei primi anni 2000 – scrive Cioni nel post intitolato ‘Ai confini della realtà’ -, venne a trovarmi nei miei uffici di Palazzo Vecchio Guglielmi Roberto, capitano dei carabinieri con la moglie medico al Meyer”, dicendo di essere “nipote di un generale dell’Arma in servizio in un paese africano lacerato dalla guerra”. “Lo ritrovo anni dopo paraplegico su una sedia a rotelle – dice ancora Cioni – racconta di essere stato ferito in un conflitto a fuoco con la criminalità e di essere stato congedato da capitano del Ros, mi dice che dopo l’incidente la moglie lo ha abbandonato lasciandolo solo con la figlia minorenne”. Di recente il presunto carabiniere in congedo ha ricontattato Cioni, dicendo di essere interessato a una candidatura al Consiglio Comunale con la lista ‘Punto e a capo’.

“Confesso – scrive sempre Cioni – che la presenza di un carabiniere testimone del contrasto alla criminalità pagato sulla propria pelle era motivo di lustro. Leggo stamani e rimango basito che Guglielmi Roberto non è capitano dei Ros”, ma “un impostore di grande abilità”, “di sicuro c’è solo che è stato arrestato”.

Firenze, amministrative: Cioni capolista di Punto e a Capo

 E’ Graziano Cioni, già parlamentare, vicesindaco e assessore al traffico di Firenze, il capolista di Punto e a Capo, che ha come candidato sindaco Mustafa Watte.

La designazione di Cioni è avvenuta nel corso della riunione del coordinamento che ha approvato anche l’elenco dei trentasei candidati.
“Scorrendo i nomi delle donne e degli uomini che compongono la lista – ha rilevato Cioni – si nota che il 20% dei nostri candidati hanno meno di trenta anni e un altro 20% appartengono a importanti comunità stabilmente radicate nella città, della quale sono parte integrante: in massima parte alla seconda generazione, fatta di persone che sono nate a Firenze”. Punto e a Capo è anche la lista che ha il più giovane fra i candidati sindaci, Mustafa Watte, 33 anni, nato a Firenze da padre siriano giunto in Italia dove ha studiato diventando medico. Tante storie diverse di donne e uomini che hanno deciso di unirsi per fare cose utili per Firenze, come l’ex parlamentare e ex assessore Tea Albini, o Carla Ceretelli, già consigliere del quartiere 1 di Firenze in Forza Italia.

Elezioni Firenze: Watte candidato sindaco di Punto e a capo

E’ Mustafa Watte, farmacista di 33 anni, figlio di un immigrato di Aleppo poi diventato medico in Italia, il candidato sindaco di Firenze della lista ”Punto e a capo”.

Watte è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza – tra gli altri – dell’ex senatore del Pds e poi dell’Ulivo, ed ex vicesindaco di Firenze, Graziano Cioni e Nicola Cariglia anche lui già vicesindaco della città. “Io punto a vincere – ha detto Watte -. Per me è un grande onore correre per la poltrona di sindaco. Il titolo principale del nostro movimento è il cittadino, il cittadino fiorentino di oggi che vive Firenze come da turista e non più da protagonista”.

Watte ha anche chiarito di essere “a favore di tutti i luoghi di culto, a favore dell’integrazione e contro ogni forma di razzismo. Gli stranieri che vengono a Firenze per vivere e lavorare devono essere accolti”. Il fatto che Watte sia un debuttante assoluto è un punto a favore per Cioni, perché si tratta di una “persona stimata” che non ha scheletri “nell’armadio, anzi non ha neanche l’armadio”.

Watte CioniWatte “é la dimostrazione che la speranza può vincere sulla paura, che l”integrazione è possibile”. Cioni ha chiarito che l”idea di procedere da soli è nata “quando è venuta meno l”alleanza con la sinistra ed è venuto meno l”accordo con Nardella”. Cioni ha parlato anche di infrastrutture, specificando che per aeroporto e Tav Firenze si tratta “di opere in itinere”, dove si deve “andare avanti”. E la tramvia per Bagno a Ripoli “va fatta”.

La tramvia può “passare da piazza Duomo”. Secondo Cariglia “la scelta che abbiamo fatto è una sfida: si vuole affermare che non bisogna avere pregiudizi nei confronti del fenomeno dell”immigrazione, che in forma legale è una opportunità. È una sfida anche per la scelta della persona, un giovane di 33 anni”.

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