Cinema: a ‘la compagnia’ due giorni ‘Made in Sardegna’

Dopo l’edizione 2021 concentrata in un’unica giornata, torna ai due giorni di programmazione, con un ciclo di proiezioni che si terrà l’8 e il 9 giugno a La Compagnia a Firenze, Made in Sardegna, rassegna dedicata al cinema sardo.

Promossa dall’Acsit-Associazione culturale sardi in Toscana, in collaborazione con Sardegna film commission, la rassegna, alla sua V edizione, che  si svolgerà al cinema ‘la Compagnia’ sarà incentrata, come al solito, su argomenti strettamente legati alla Sardegna con una particolare attenzione, quest’anno, agli scrittori Grazia Deledda (1872-1936) della quale si festeggia il 150/o anniversario della nascita e a Sergio Atzeni (1952-1995) del quale, ricorre il 70/o anniversario della nascita. Saranno proiettati il documentario Grazia Deledda la rivoluzionaria (2021) per la regia di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli e il film/documentario Madre Acqua. Frammenti di vita di Sergio Atzeni, del 2015 per la regia di Daniele Atzeni.

Le proiezioni  a La Compagnia proseguiranno con Argento Vivo, di Stefania Porcheddu, documentario-intervista che fa rivivere la storia dell’Argentiera raccontata dagli ultimi abitanti del paese abbandonato. Rondò final, per la regia di Gaetano Crivaro, Margherita Pisano e Felice D’Agostino, presenta invece un assemblaggio di immagini e filmati d’archivio (a partire dagli anni ’20 del ‘900) che ricostruiscono e trasportano dentro la sfilata per la festa di S.Efisio a Cagliari. Arbores – Storia di una deforestazione, del regista nuorese Francesco Bussalai, rimanda alla speculazione selvaggia guidata dal governo piemontese dei Savoia che fece radere al suolo l’ottanta percento dei boschi della Sardegna. Il film, ambientato tra le piante del monte Ortobene, a Nuoro, cantato più volte da Grazia Deledda, dopo gli speculatori, i taglialegna, i carbonai, gli incendi, lancia un messaggio di speranza attraverso un bosco che ricresce.

La rassegna sarà completata da due brevi documentari. Il primo, Una vita insieme, realizzato dal cagliaritano Giuseppe Della Maria, racconta la storia di due fratelli gemelli centenari che vivono in Garfagnana. Il filmato rappresenta un piccolo spezzone del più vasto lavoro editoriale realizzato dall’autore che, nel 2017, ha raccolto in un libro la testimonianza, anche fotografica, di 100 centenari in Toscana. Per finire, sempre a La Compagnia il film breve Faulas, per la regia di Massimiliano Nocco, che fa emergere una Sardegna dove sogno e fantasia si intrecciano in una realtà dilatata tra il passato e il presente. I film, a ingresso gratuito, saranno presentati in sala dai registi.

“Lessico femminile”, direttore Uffizi lancia appello a #MeToo

In occasione della festa delle donne, l’8 marzo, le Gallerie degli Uffizi presentano la mostra “Lessico femminile. Le donne tra impegno e talento 1861-1926”, curata da Simonella Condemi. L’esposizione è allestita a Palazzo Pitti.

La mostra documenta la varietà dei talenti che hanno reso le donne interpreti della storia e del sapere, in settori diversi che vanno da quello più umile del lavoro dei campi fino a quello artistico-artigianale, letterario oppure scientifico.

L’arco temporale considerato per la mostra prende avvio dall’Unità Nazionale, che coincide con l’iscrizione di alcune lavoratrici alla Fratellanza Artigiana (1861), e si conclude con il 1926, quando venne assegnato il Premio Nobel a Grazia Deledda: prima donna italiana a ricevere l’onorificenza, la scrittrice divenne un simbolo e un riscatto per le sue connazionali.

Le opere esposte documentano la varietà dei talenti che hanno reso le donne interpreti della storia e del sapere, in settori diversi che vanno da quello più umile del lavoro dei campi fino a quello artistico-artigianale, letterario oppure scientifico.

Durante la presentazione di Lessico Femminile, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, ha lanciato un appello al movimento #MeToo che riportiamo di seguito:

“In vista dell’8 marzo voglio lanciare un appello al movimento #MeToo: la battaglia iniziata dalle vostre bisnonne e nonne per un mondo più giusto verso le donne é ancora ben lontana dall’essere vinta in tutte le parti del mondo. Dunque non mollate, c’é ancora bisogno del vostro impegno, della grande energia che impiegate a livello internazionale. Ci sono ancora troppe poche donne in posizioni dirigenziali nelle aziende e in posti chiave; c’é un tasso di femminicidi che ancora é altissimo e questo é intollerabile. Dunque c’é davvero moltissimo da fare.
Ma intanto una notizia positiva c’é, perché nel mondo c’é sempre più attenzione e interesse per le artiste e per il talento creativo femminile che a livello globale riesce sempre più ad affermarsi vincendo pregiudizi secolari un tempo impossibili da abbattere. La strada per arrivare alla vera primavera delle donne é lunga ma tutti insieme ce la possiamo fare.”

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