A Grassina ritorna la rievocazione della Passione di Cristo.

Era dal periodo precedente all’arrivo del Covid che non veniva proposta la rievocazione della Passione di Cristo, che avverrà il Venerdì Santo a Grassina.

Sarà messa in scena a Grassina la via Crucis, l’appuntamento è la sera del Venerdì Santo, il 7 aprile alle ore 20.30. Nella versione integrale riproposta dopo le ultime, in forma ridotta a causa della pandemia.

Proprio per questo, come è stato detto dagli organizzatori, quest’anno, accanto al corteo storico con centinaia di figuranti in abiti d’epoca, torneranno anche le suggestive scene recitate sulla Collina del Calvario.

Saranno quattro i registi impegnati: Alessio Antongiovanni curerà la regia del corteo, mentre Daniele Torrini e Antonio Bernini quella delle scene al Calvario con la collaborazione di Riccardo Matteuzzi. La Rievocazione 2023 è la prima dopo la scomparsa di Paolo Barbieri, ultimo regista prima del Covid, e sarà a lui dedicata.

La Rievocazione Storica della Passione di Cristo nasce a Grassina nel XVII secolo come ringraziamento alla Vergine per la fine della peste. Vien tramandata come una processione religiosa, interrotta durante le due Guerre Mondiali per poi riprendere negli anni ’50.

Interrotta di nuovo negli anni dal 1967 al 1982, però grazie alla spinta di alcuni abitanti del paese, la manifestazione riparte e via via si arricchisce rinnovandosi costumi, scene, quinte finché viene allestito un maestoso corteo che accompagna il Cristo lungo le stazioni fino ai piedi del Calvario in una suggestiva coreografia che culmina nella crocifissione. Previsti anche quest’anno numerosi eventi collaterali già dai giorni precedenti.

Toscana, Covid: apre nuovo hub vaccinale a Grassina

Un nuovo punto per le vaccinazioni in Toscana. Apre a Grassina il nuovo hub con orari 8-20 e il sabato sarà la giornata dedicata alla fascia 5-11 anni.

Una potenza di 700 dosi giornaliere (350 il sabato per i bambini), per il nuovo hub vaccinale della Toscana che è stato aperto oggi a Grassina. Un nuovo tassello alla lotta contro la covid-19, voluto dalla Regione. Le prenotazioni sul portale regionale https://prenotavaccino.sanita.toscana.it/#/home sono già disponibili.

L’hub si trova in via san Michele a Tegolaia 1/A, nei locali messi a disposizione  dalle Associazioni di volontariato presso l’Acli di Grassina.

Aree di sosta: parcheggio di via San Michele a Tegolaia; parcheggio della Casa del Popolo di Grassina in via Bikila (collegamento attraverso passaggio pedonale lungo percorso ciclabile); piazza Umberto I; parcheggio di via Costa al Rosso.

Mezzi pubblici: Linea 31 trasporto urbano Autolinee Toscana (ex Ataf) con fermata Chiantigiana 15 direzione Grassina, fermata Chiantigiana 18 direzione Firenze, capolinea piazza Umberto I; Linea 365 A trasporto extraurbano Autolinee Toscane (ex Busitalia).

“La Toscana non si ferma. Continuiamo ad aprire hub vaccinali per ampliare il più possibile la somministrazione di dosi alla popolazione toscana, dai più piccoli agli adulti – commenta il presidente Eugenio Giani -. L’hub di Grassina è in grado di garantire una copertura di 700 vaccinazioni al giorno, che vanno ad aggiungersi a un numero considerevole di dosi, inoculate quotidianamente nei tanti centri vaccinali, pubblici e aziendali, che abbiamo attivato in queste ultime due settimane. Per i più piccoli abbiamo rimesso in pista il camper di “Giovanisivaccinano” nei pressi delle scuole. Il nostro obiettivo è portare a un livello sempre più alto la percentuale dei vaccinati, per arrivare a immunizzare la popolazione toscana. Peraltro, stiamo registrando una stabilizzazione della curva epidemica, dopo il picco dei giorni scorsi. Probabilmente ci stiamo avviando verso una fase di plateau, prima dell’inizio della discesa. Rispetto a ieri i casi sono quasi dimezzati così come i test. I nuovi casi Covid registrati sono 5.626 su 31.774 test di cui 15.970 tamponi molecolari e 15.804 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 17,71% e il 67,9% in relazione alle prime diagnosi”.

“Con il nuovo hub vaccinale che troverà casa all’Acli di Grassina, la comunità ripolese e la Zona fiorentina sud est danno un nuovo contributo alla vaccinazione, anche in questo caso frutto della sinergia tra associazioni del territorio, Asl, Comune e SdS – dichiara il presidente della Società della Salute Fiorentina Sud Est, Francesco Casini – Un sentito ringraziamento ai soci e al consiglio di Acli per la disponibilità, che ribadisce l’importanza dei circoli, luoghi di aggregazione e di impegno sociale, già in prima linea a Grassina nei mesi scorsi con la Casa del Popolo. E un grazie di cuore, in particolare, alle associazioni, che al grande lavoro fatto finora, aggiungono questo nuovo importantissimo impegno finalizzato alla salute collettiva”.

Le associazioni che si occuperanno dell’accoglienza e del percorso vaccinale sono la Croce Rossa di Bagno a Ripoli, la Fratellanza Popolare di Grassina e la Misericordia di Antella. Insieme a Asl, al Comune di Bagno a Ripoli e a Società della Salute fiorentina sud est hanno curato anche l’allestimento e l’organizzazione degli spazi dedicati alle vaccinazioni.

 

 

🎧 Giornata delle api: arnie didattiche parco Grassina, “Apicoltori custodi delle api”

Apicoltura urbana in vista della giornata mondiale delle api. A Bagno a Ripoli sono state inaugurate due arnie didattiche nel parco urbano di Grassina

Due arnie didattiche nel Parco di Grassina dove gli apicoltori mostreranno il funzionamento dell’alveare e come prendersi cura degli insetti impollinatori. L’inaugurazione del progetto di apicoltura urbana, tra i primi dell’area fiorentina, ideato dal Comune di Bagno a Ripoli e realizzato in collaborazione con l’Associazione regionale dei produttori apistici. Al parco urbano di Grassina, dove saranno inaugurate le prime arnie didattiche del territorio, alla vigilia dalla Giornata mondiale delle Api.

“Questa iniziativa è importante per ricordare che stiamo vivendo un’annata drammatica per le api e per gli apicoltori dovuta alle gelate di inizio aprile e il freddo di maggio che stanno azzerando la produzione di miele toscano”, dichiara il presidente dell’Arpat, “Gli apicoltori sono i veri custodi che stanno mantenendo in vita le api”

Erano presenti il sindaco Francesco Casini, l’assessore all’ambiente Enrico Minelli e il presidente dell’Arpat Duccio Pradella, che sigleranno la convenzione per la realizzazione del progetto. Presenti inoltre alcuni apicoltori locali, tra cui Luca Baldini che gestirà le arnie ripolesi, che mostreranno il funzionamento degli alveari e distribuiranno materiale informativo. Presenti inoltre i rappresentanti dell’azienda Lam Ambiente e della Bottega delle Api che hanno, rispettivamente, realizzato la speciale teca “a cielo aperto” e le arnie per le api che troveranno casa a Grassina. All’iniziativa ha partecipato anche una classe della scuola primaria Marconi di Grassina.

In vista della giornata delle api ha ricordato l’iniziativa anche la vicepresidente della Toscana e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. “Nella giornata mondiale dedicata alle api vogliamo ricordare l’importanza di questi piccoli e laboriosi insetti per il ruolo fondamentale che svolgono a tutela della biodiversità e della nostra alimentazione. Le api non producono solo miele, ma giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi”.

“E’ una priorità della Toscana difendere le api e gli insetti impollinatori e coloro che con tanta dedizione allevano questi insetti importantissimi, custodi della biodiversità – aggiunge Saccardi in una nota -. E’ un grido di allarme quello che arriva da tutto il mondo agricolo e di tutti gli esseri umani che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta perché se non facciamo nulla per frenare e invertire la direzione sciagurata che ha preso il nostro Pianeta fra pochi anni le api potrebbero scomparire, con conseguenze incalcolabili su biodiversità e alimentazione”. Saccardi sottolinea che “le gelate di aprile e il maggio freddo e piovoso hanno rovinato i fiori e costretto le api all’interno degli alveari azzerando le produzioni di miele. Siamo consapevoli delle difficoltà delle aziende apistiche e dell’impossibilità di dare un’economicità all’immenso lavoro che porta a prodotti finiti di grande qualità come il miele, il polline, la pappa reale o la propoli. Di fronte ad un’annata di scarse produzioni dettate da condizioni che non dipendono dalla volontà umana, una cosa la possiamo fare: scegliere il prodotto toscano, il cui prezzo sul banco è rapportato ai costi reali che i nostri apicoltori sostengono, non disposti ad accettare ‘scorciatoie’ commerciali con mieli di dubbia provenienza”.

Duccio Pradella, presidente dell’associazione regionale dei produttori apistici (Arpat) racconta l’iniziativa

 

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