Gabinetto Vieusseux: riprendono le attività e ripartono le celebrazioni per il bicentenario della fondazione

Il ciclo di incontri “Le Parole” del Vieusseux si svolgerà online sulla piattaforma “Più Compagnia” dal 7 novembre fino ad aprile 2021. Nei giorni di programmazione gli appuntamenti sono previsti per le ore 11.00, per poi rimanere disponibili per le 24 ore successive.

Ogni conferenza sarà dedicata all’approfondimento di una parola tematica e a un’illustrazione attualizzata di quanto espresso dalla parola stessa, in relazione al suo significato nel nostro tempo.

“Ricominciare con le parole senza la presenza, l’interagire, le domande, il firma-copie non è uguale. Ma si deve continuare a stare nel solco del pensiero in qualsiasi modo. Così riprendono gli appuntamenti dei 200 anni con Michela Murgia e una parola importante: comunicazione. Il vantaggio è che saremo in tanti ad ascoltarla”. Sostiene la presidente del Gabinetto Vieusseux, Alba Donati.

Gloria Manghetti, la direttrice, afferma: “Le ‘parole’ di Giovan Pietro Vieusseux hanno contribuito alla formazione di una moderna coscienza italiana, mettendola in contatto con le esperienze, le innovazioni, le aspirazioni di un’Europa in trasformazione. Mai come oggi questo ciclo di conferenze si distingue per la sua drammatica attualità”.

Stefania Ippoliti, la responsabile dell’area cinema della Fondazione Sistema Toscana, dice: “La piattaforma Più Compagnia, sala virtuale del nostro cinema, è nata per essere utile al mondo dell’audiovisivo e alle istituzioni culturali fiorentine e toscane, con le quali collaboriamo da tempo. Un anniversario molto importante, quello dei duecento anni di attività del Gabinetto Vieusseux, che arriva in un anno particolarmente difficile per la vita sociale e culturale del nostro paese e del mondo, con il quale siamo orgogliosi di poter collaborare, in occasione del ciclo di appuntamenti Le Parole del Vieusseux”.
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Millenario di San Miniato: la basilica, il Risorgimento e il periodo di Firenze capitale

Quale memoria del Risorgimento e dei suoi eroi si trova nel cimitero delle Porte Sante? Che ruolo ebbe la Basilica di San Miniato nel progetto urbanistico del Poggi che preparava Firenze diventare capitale d’Italia? Se ne parlerà durante la giornata di studi organizzata dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia nell’ambito delle celebrazioni per il Millenario dell’abbazia fiorentina.

L’appuntamento è per sabato 23 febbraio dalle ore 9.30 (nelle antiche cantine del frantoio) con “San Miniato al Monte nella vicenda risorgimentale e nelle trasformazioni di Firenze capitale”, un convegno che ospita interventi di tredici studiosi e storici che approfondiranno tanti aspetti legati alla storia di Firenze e di San Miniato negli anni del Risorgimento.

Dopo il saluto di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e di Dario Nardella, sindaco di Firenze, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale parlerà della “capitale all’ombra di San Miniato”, seguiranno gli interventi di Francesco Gurrieri, Maria Maugeri, Fulvio Conti, Giovanni Cipriani, Roberto Balzani, Enrico Ghidetti, Fabio Bertini, Gigliola Sacerdoti Mariani, Gloria Manghetti, Gabriele Paolini, Zeffiro Ciuffoletti, Francesca Dini e Cosimo Ceccuti.

Alle 14.30, nella pausa fra i lavori della mattina e del pomeriggio, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani deporrà una corona di alloro alla tomba di Giuseppe Dolfi (noto fornaio mazziniano di borgo San Lorenzo), nel 150° anniversario della scomparsa.

“E’ accogliendo i patrioti fiorentini del Risorgimento che il cimitero di San Miniato è diventato davvero monumentale – dice Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia – Il convegno di sabato, promosso dalla Fondazione Spadolini insieme a Padre Bernardo ripercorre gli anni fondamentali della Firenze Capitale, con gli stessi protagonisti che oggi riposano sul Monte.”

“Un’occasione in più per guardare da un’angolazione diversa il rapporto che nel corso di tutta la sua storia San Miniato ha stretto con la città – commenta padre Bernardo Gianni – Un’interessante giornata di studi per conoscere meglio la Firenze dell’Ottocento”.

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