🎧 Gkn, primo incontro al Mise dopo passaggio proprietà a Qf Spa

Firenze, si è tenuto mercoledì sera a Roma, il primo incontro al Mise dei lavoratori della ex Gkn al quale non era più presente la Gkn Melrose.

Dal tavolo è emerso che sono due i soggetti industriali e uno finanziario che sono interessati alla ex Gkn di Campi Bisenzio, ora Qf Spa, e che si conta di avere l’offerta vincolante per marzo 2022, con la stesura del closing a giugno, e il passaggio del ramo d’azienda per fine agosto.

In podcast l’intervista al delegato Rsu di Gkn Matteo Moretti, a cura di Gimmy Tranquillo.

Dal 1° gennaio, secondo quanto emerso, inizierà un periodo di due mesi di Cig ordinaria; da marzo scatterà la nuova Cig per transizione prevista in legge di bilancio 2022, mentre una volta trasferito il ramo d’azienda partiranno i 24 mesi di Cig per riconversione.

Le proposte dei due soggetti industriali erano già state annunciate nelle scorse settimane dall’imprenditore-advisor Francesco Borgomeo, nuovo proproetario della fabbrica: un’azienda meccanica italiana che cerca un sito per la produzione di macchinari per l’industria farmaceutica, e una società italiana quotata in Borsa che cerca un sito per la produzione di inverter, componenti per il fotovoltaico. La terza proposta viene da una holding di investimenti, con una capitalizzazione di 500 milioni di euro, che in passato ha già compiuto investimenti nel settore della componentistica meccanica.

“A questo punto diventa urgente e indispensabile un accordo quadro che renda chiaro, trasparente e garantito un percorso di reindustrializzazione che già così si presenta molto complesso – ha affermato la Rsu della Gkn – In assenza di tempistiche certe – sostiene la Rsu -, di garanzie sui diritti occupazionali per le lavoratrici degli appalti e per i lavoratori Gkn, senza un’importante integrazione su un ammortizzatore sociale che sarà necessariamente lungo e senza piani chiari sulla reindustrializzazione la fiducia nel futuro rischia di partire con il piede sbagliato. Come abbiamo avuto modo di chiarire più volte, l’assemblea permanente continuerà a salvaguardia di questo percorso”.

Gkn, Borgomeo: contento e fiducioso per futuro

Lo ha detto il nuovo proprietario della Gkn Francesco Borgomeo, al termine dell’incontro con i dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio (Firenze)

“Non si può far chiudere uno stabilimento così, non si può proprio fare”  Lo ha detto il nuovo proprietario della Gkn Francesco Borgomeo, al termine dell’incontro con i dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio (Firenze).

“La variabile del tempo è la vera variabile di questa storia, da quando sono dovuto entrare di corsa al fatto che adesso abbiamo dei tempi stretti per far ripartire tutto per un bel percorso di riconversione ma sono davvero fiducioso, contento” ha aggiunto il nuovo proprietario GKN .

“Al di là degli aspetti etici, proprio dal punto di vista imprenditoriale perché questo è un valore enorme, non si può perdere tutto questo valore in un momento in cui l’economia sta andando molto bene. Aspettiamo il tavolo del Mise, a seguito del quale avremo una serie di appuntamenti serrati per fare tutta una serie di cose sullo stabilimento” ha detto Borgomeo.

Alle 15 è atteso alla GKN l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori: “L’ho chiamato – ha detto Borgomeo – e l’ho salutato caramente. Con lui ho un rapporto di antica amicizia”.

“C’è soddisfazione nel vedere l’apertura di un nuovo ciclo e di una nuova società proprietaria per la Gkn di Campi Bisenzio, che significativamente si chiamerà Qf spa, cioè Quattro Effe: Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze. Naturalmente non è il punto di arrivo, ma di ripartenza”. Lo hanno detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio (Firenze) Emiliano Fossi al termine dell’incontro con Francesco Borgomeo, l’imprenditore advisor che ha acquisito la Gkn cancellando il rischio di licenziamento dei lavoratori e la messa in liquidazione dell’azienda.

“Nei prossimi giorni – hanno proseguito – ci sarà l’incontro al Mise per l’avvio delle trattative con il nuovo soggetto industriale. Le istituzioni sono state vicine ai lavoratori in maniera compatta e si sono mosse all’unisono, insieme a tutte le organizzazioni sindacali, perché si potesse giungere all’apertura di un nuovo ciclo che salvaguardasse il posto di lavoro di centinaia di famiglie. E a questo proposito, proprio pensando alle famiglie dei lavoratori, prende ancora più significato il fatto che la svolta sia avvenuta nei giorni che precedono il Natale”.

GKN, lotta continua per mantenere diritti e posti lavoro

Firenze, l’assemblea dei lavoratori di Gkn, che ieri si è riunita per discutere dell’imminente vendita dello stabilimento di Campi Bisenzio, prendendo atto di questa nuova fase della vicenda della fabbrica, fa sapere di aver intenzione di mantenere lo stato di mobilitazione per salvaguardare “diritti e posti di lavoro”.

“Noi non possiamo che prendere atto di questo passaggio, su cui non c’era nulla da concordare con noi e nulla, per il momento, è stato concordato – si legge in un documento approvato all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori di Gkn – Entriamo in una nuova fase. Né più né meno pericolosa di quella precedente. Il passaggio di proprietà avviene in piena continuità occupazionale e di diritti. Per quanto ci riguarda manteniamo stessi posti di lavoro, stessa accordistica, stesso libro matricola. E avviene in continuità di salute dello stabilimento visto che l’abbiamo preservato e curato. Così è, così dovrà essere. Qualsiasi soggetto industriale arrivi, lo deve fare mantenendo diritti e posti di lavoro. Non saremo mai terreno di operazioni opache o di ricatti”.

In una nota, la rsu Gkn fa sapere che oggi “con indiscrezioni di stampa e una breve mail generica di qualche riga, è stato annunciato il passaggio di proprietà tra Gkn Melrose e Francesco Borgomeo, formalizzato con atto notarile oggi alle 10 a Roma”.

Il Collettivo spiega la nota, “non smobilita”. La mobilitazione aggiunge, “forse cambierà nei tempi e nei modi. Ma non cessa, per alcune ragioni fondamentali: primo, perché niente è stato ottenuto. Non c’è stato alcun accordo. In secondo luogo, perché anche se accordo sarà, l’assemblea dei lavoratori e il territorio rimangono a guardia e supervisione di ogni passaggio della reindustrializzazione. E infine perché c’è un vincolo e un dovere di solidarietà verso tutte le altre lotte presenti nel paese”.

“I licenziamenti sono stati sconfitti non una, ma due volte – si legge nel documento -. Avevamo detto che se sfondavano qua, avrebbero sfondato dappertutto. Qua non hanno sfondato. E questo è quanto portiamo in dote a chiunque voglia trarne coraggio, lezione, bilanci, metodo. Il rischio ora è di essere in un nuovo calcolo. Entriamo in una fase di attesa, dove non si rischia la morte improvvisa, ma per lenta agonia”.

La Rsu sottolinea che chi “acquista non ha un proprio piano industriale ma lo fa per venderci a un terzo soggetto industriale. E veniamo acquistati non per tornare a fare semiassi, ma per una reindustrializzazione che potrebbe comprendere lo svuotamento totale del capannone e una produzione completamente diversa. Un’operazione complessa la cui riuscita è tutta da verificare”.

Rimane quindi in campo la proposta di realizzare un Polo pubblico per la mobilità sostenibile “e confermiamo l’attività del gruppo di competenza contro le delocalizzazioni. Rimane cioè in piedi la collaborazione con ricercatori e ingegneri solidali. Rimane la legge antidelocalizzazioni da promuovere, insieme ai giuslavoristi progressisti”.

Gkn: Borgomeo annuncia l’acquisizione dello stabilimento

Gkn: Qf Spa (Gruppo Borgomeo) comunica di aver acquisito il 100% di Gkn Driveline Firenze. “Fine del rischio licenziamenti. L’azienda ritira la messa in liquidazione. Viene ritirata l’impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento”, afferma in una nota il presidente Francesco Borgomeo.

La firma di oggi, ha spiegato l’imprenditore-advisor individuato da Gkn, “è un traguardo che
abbiamo raggiunto grazie all’impegno di tanti, dal Cardinale di Firenze alle Istituzioni tutte, dai sindacati alla mia associazione Confindustria. I miei consulenti. Ma soprattutto ringrazio i lavoratori: hanno vissuto momenti drammatici, come possono essere soltanto quelli in cui non si conosce più il proprio destino”.
Ora, ha concluso Borgomeo, “si parte, con la stessa energia, motivazione ed ottimismo con cui ho affrontato altre crisi drammatiche e difficilissime. Sono consapevole del peso e della
responsabilità assunta, so quello che faccio e lo sapranno tutti, passo dopo passo, perché tutto sarà trasparente e condiviso. Buon Natale a tutti”.
Nella firma Borgomeo è stato assistito dai suoi consulenti Deloitte con il team di Matteo Uggetti, Gmr Partners, Decon Group, Chiomenti con il team di Edoardo Andreoli.

La nuova società proprietaria dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) si chiamerà Qf Spa, che sta per “Quattro F, ovvero Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze. Sono quattro F che spiegano come la penso”. Lo annuncia in una nota  Borgomeo,
“Cambia la proprietà, cambia la strategia. E ovviamente cambia anche il nome”, aggiunge Borgomeo, secondo cui “ora dobbiamo metterci subito al lavoro. La firma di oggi è l’inizio
e non la fine di un percorso: finalmente siamo arrivati alla linea di partenza e la strada da fare è tanta. Fino a pochi giorni fa sembrava impensabile riuscire a potersi dedicare al percorso di riconversione. Oggi si può partire”.

GKN: il futuro da farmaceutica o rinnovabili?

L’advisor nominato da GKN  svela a enti e sindacati opzioni per la reindustrializzazione del sito

Una per produrre macchinari per l’industria farmaceutica, l’altra per produrre componenti per energie rinnovabili. sarebbero due le manifestazioni di interesse più promettenti per la reindustrializzazione della Gkn di Campi Bisenzio.

Lo ha comunicato a istituzioni e sindacati, secondo quanto si apprende, l’advisor nominato da Gkn, l’imprenditore Francesco Borgomeo, il quale si sarebbe detto disponibile a rilevare l’azienda per poi cercare altri soggetti. Borgomeo sta partecipando a un incontro informativo con sindacati e istituzioni.

‘advisor sta informando le parti nel corso di un incontro online a cui partecipano sindacati e Rsu della fabbrica di semiassi per veicoli di Campi Bisenzio (Firenze). Per la Regione Toscana partecipano l’assessora al lavoro Alessandra Nardini e il consigliere speciale Valerio Fabiani; per la Città metropolitana di Firenze, la consigliera Benedetta Albanese; per il Comune di Campi, il sindaco Emiliano Fossi.

Intanto il Collettivo di Fabbrica GKN, che aveva già manifestato stamani davanti alla Prefettura di Firenze, ha dato vita dalle prime ore del pomeriggio a un presidio di fronte all’assessorato regionale al Lavoro, in piazza dell’Unità Italiana, vicino a piazza della Stazione. “Nessuno ferma la rabbia operaia, ma soprattutto nessuno la prende in giro”, si legge sulla pagina Fb del Collettivo, in un post che contiene un breve video dell’occupazione dell’atrio del palazzo da parte degli operai.

🎧 Gkn: operai in corteo dopo rilancio procedura licenziamento

Gli operai della GKN sono scesi in piazza dopo la lettera, ricevuta ieri, con cui l’azienda annuncia la ripresa della procedura di licenziamento collettivo per tutti i 422 dipendenti dello stabilimento, e dopo l’annullamento di un incontro, previsto per stamani, dedicato al piano di reindustrializzazione.

Fumogeni, cori, strizioni. un flashmob di protesta ed un mino corteo in centro che è terminato davanti alla  prefettura di Firenze, dei lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio. Gli operai sono scesi in piazza dopo la lettera, ricevuta ieri, con cui l’azienda annuncia la ripresa della procedura di licenziamento collettivo per tutti i 422 dipendenti dello stabilimento, e dopo l’annullamento di un incontro, previsto per stamani, dedicato al piano di reindustrializzazione.

Una delegazione della Fiom-Cgil, guidata dal segretario nazionale Michele De Palma e dal segretario provinciale Daniele Calosi, è stata ricevuta in prefettura. “Siamo qua sotto la pioggia – ha affermato Dario Salvetti (Rsu Gkn) – e ci devono dare il piano di reindustrializzazione, quello che dicono che hanno approntato da inizio novembre, e che non ci viene mai detto”.

La richiesta è anche quella di una decretazione d’urgenza che porti all’approvazione del provvedimento sulle delocalizzazioni scritto ddagli operai in colalborazione con un gruppo di giuristi e presentato in Parlamento.

Ieri era stata resa nota una lettera di Gkn Driveline Firenze ai dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio, datata 26 novembre, in cui l’azienda scrive che, dopo aver ritardato “l’avvio della procedura di licenziamento collettivo fino alla fine di novembre”, ora “siamo costretti a iniziare la procedura legale alla fine di questo mese”. Aggiungendo “continueremo diligentemente la discussione con il sindacato e le istituzioni  per trovare un’intesa che possa effettivamente portare avanti il progetto di reindustrializzazione”.

L’azienda ha citato l’esistenza di “manifestazioni di interesse da parte di investitori esterni, interessati a rilevare il sito produttivo e realizzare i loro progetti imprenditoriali, volti a perseguire diverse opportunità in settori di recente affermazione, affini al mondo automotive e per i quali il futuro è più promettente. Il piano di reindustrializzazione potrebbe potenzialmente garantire il mantenimento di nuove produzioni industriali nella zona e salvaguardare le opportunità di lavoro. Questo processo necessita di tempi rapidi e di un contesto di adeguata serenità sindacale e sociale”.

Secondo Gkn “purtroppo, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non siamo ancora al punto in cui speravamo di essere in merito ai progressi verso la partenza dell’iter di reindustrializzazione, ma possiamo assicurarvi che faremo di tutto affinché questi progressi accadano per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i nostri dipendenti”. A conclusione della lettera, l’azienda scrive che “abbiamo manifestato in più occasioni al sindacato, che a breve sarà nostro esclusivo interlocutore nell’ambito delle regole della procedura, che è nostra intenzione portare avanti il processo di industrializzazione, e crediamo sia ora la nostra migliore soluzione per minimizzare l’impatto sociale della decisione di chiudere l’impianto. Focalizzati su questo obiettivo, Vi garantiamo il nostro immutato impegno e apertura al dialogo”.

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