Studenti in tenda, Valditara: “Credo che il problema tocca le città governate dal centrosinistra”. Nardella: “Non c’è limite alla vergogna”

Mentre in tutta Italia, e anche a Firenze, gli studenti si accampano in tenda davanti alle Università, per denunciare il caro affitti, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara non trova di meglio che affrontare il problema della questione triando fuori una spiegazione politica: “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra”, dice a Sky TG24.

Arriva quasi subito la risposta sdegnata su Twitter del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Valditara scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna”.

Intanto il sindacato studentesco Unione degli Universitari lancia una mobilitazione nazionale in tutta Italia per denunciare la crisi abitativa e chiedere risposte dal Governo. Lo slogan è rappresentativo: “Senza casa, senza futuro”. Iniziative di protesta sono partite oggi a Cagliari, domani a Torino, Firenze e Pavia.  Il sindacato degli studenti chiede al Governo di confrontarsi con chi rappresenta le nuove generazioni, dal momento che il Next Generation EU dovrebbe migliorare proprio le loro condizioni.

“Stiamo mandando una lettera alla ministra dell’Università e della Ricerca, in cui chiediamo un confronto e l’apertura di un tavolo per affrontare l’emergenza abitativa. Chiediamo anzitutto di realizzare residenze universitarie che rientrino nel diritto allo studio e di incrementare il fondo di sostegno ai fuorisede, per il quale la legge di bilancio ha previsto soltanto 4 milioni di euro. Una cifra evidentemente ridicola vista la colossale crisi abitativa e il caro affitti”, spiega Simone Agutoli, che si occupa della questione abitativa per l’Udu.

L’Unione degli Studenti Universitari ha elaborato un articolato manifesto, composto da 10 proposte per affrontare la crisi abitativa. “Crediamo serva agire sulla leva fiscale e sul contrastare gli affitti in nero. –  spiega sempre Agutoli – Ad esempio, troviamo inaccettabile che si applichi la cedolare secca al 21% sui canoni liberi: perché bisogna applicare una tassazione agevolata a favore di coloro che fanno pagare una stanza mille euro? Bisogna invece rendere più appetibile il canone concordato. Altra richiesta fondamentale è il blocco dei rincari: come succede in Francia, Spagna o Germania serve individuare un limite più stringente per l’adeguamento annuale del canone, non è possibile che il canone possa crescere del 10% seguendo l’inflazione annua”.

Oltre 120mila firme di solidarietà per Savino. La preside denuncia ‘Blocco studentesco’

La preside del liceo scientifico ‘Leonardo da Vinci’ di Firenze, professoressa Annalisa Savino, ha presentato formale denuncia alla polizia sull’esposizione all’ingresso della scuola dello striscione di Blocco studentesco, l’associazione giovanile che fa riferimento a Casapound.

La denuncia arriva dopo che la mattina del 23 febbraio fu esposto davanti alla scuola uno striscione che riportava la scritta   “Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare”. Lo striscione era la risposta alla lettera che la stessa preside Savino aveva diffuso nel liceo richiamando tutti, docenti e studenti, ai valori dell’antifascismo, anche in relazione ai fatti avvenuti sabato 18 febbraio davanti al liceo classico Michelangiolo in via della Colonna.

E’ di oggi la notizia di un altro documento di solidarietà con Savino e di condanna della violenza fascista. Lo hanno scritto i docenti del liceo  Machiavelli di Firenze. “Nell’esprimere il nostro netto rifiuto della violenza come strumento di risoluzione del conflitto, nonché del linguaggio e delle pratiche intimidatorie e antidemocratiche dell’odio organizzato -affermano i prof- ribadiamo altresì il nostro impegno a esercitare la funzione di educatori nella formazione di cittadini attivi e consapevoli, aperti al confronto civile e al pluralismo politico, in sintonia con i valori della nostra Costituzione nata (non dobbiamo mai dimenticarlo) dalla Resistenza al nazifascismo”.

Il documento è stato  approvato dal collegio dei docenti del liceo Machiavelli, un’altra scuola fiorentina, approvato ieri e pubblicato oggi online. “Come docenti, educatori e cittadini siamo stati profondamente scossi dall’aggressione avvenuta sabato 18 febbraio in via della Colonna – si legge ancora  nel documento – perpetrata ai danni di alcuni studenti del Collettivo del liceo Michelangiolo da parte di giovani esponenti di Azione studentesca. All’accertamento della dinamica dei fatti sta provvedendo l’autorità giudiziaria, ma noi vogliamo unirci alle parole di ferma condanna di quanto accaduto, già pronunciate da varie istituzioni scolastiche e cittadine con parole che riteniamo universalmente condivisibili e fondanti per la comunità scolastica”.

Intanto sono già oltre 120.000. e continuano ad arrivare, le  firme raccolte dalla petizione online lanciata da Priorità alla Scuola, nei giorni scorsi, in solidarietà alla preside del liceo scientifico ‘Leonardo da Vinci’, dopo le critiche del ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. “Di fronte al ministro delle teleminacce – si legge nella nota che accompagna la petizione – noi non intendiamo lasciare sola la dottoressa Savino” e “invitiamo tutta la comunità educante che si riconosce nella scuola antifascista e democratica a unirsi a queste parole sottoscrivendole”.

Aggressione Michelangelo: sabato 4 marzo manifestazione a difesa di Scuola e Costituzione

La manifestazione, che si svolgerà a Firenze,  è  da stata convocata  Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, fiorentine e nazionali che  “intendono raccogliere un appello delle rsu per organizzare  una manifestazione insieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste”

Una manifestazione per la scuola e la Costituzione “a seguito dell’aggressione davanti al liceo Michelangiolo di Firenze e delle inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci”. l’hanno convocata i sindacato della scuola a Firenze per il 4 marzo, sabato prossimo.

“I rappresentanti delle rsu delle scuole fiorentine – riferiscono le sigle – hanno inviato il seguente appello a Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua, nonché alle realtà democratiche e antifasciste, per chiedere l’indizione di una grande manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione”.

“A seguito dell’aggressione davanti al liceo Michelangiolo e delle inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci, i rappresentanti delle Rsu delle scuole fiorentine hanno inviato un appello a FLC CGIL, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua, nonché alle realtà democratiche e antifasciste, per chiedere l’indizione di una grande manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione. Come FLC CGIL, fiorentina e nazionale, intendiamo raccogliere questo appello e individuiamo la data di sabato 4 marzo per organizzare la manifestazione, a Firenze, insieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste”. Così la Flc Cgil.

“Qui di seguito riportiamo l’appello ricevuto dalle Rsu delle scuole di Firenze – aggiungono – ‘Crediamo di interpretare il sentire delle lavoratrici e dei lavoratori che ci hanno elette, esprimendo la nostra grande preoccupazione per i fatti avvenuti recentemente: prima l’aggressione di matrice neofascista agli studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze, che ricordano i momenti più bui della nostra storia recente; poi le inaccettabili parole del Ministro Valditara, il quale, invece di condannare la violenza squadrista, si è scagliato contro la Dirigente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, attaccandola per aver invitato la propria comunità scolastica a vigilare contro il ritorno di ideologie violente e totalitarie, attaccando così di fatto la stessa libertà di pensiero e di espressione. Noi crediamo nel valore della Scuola Statale di questa Repubblica e, poiché sappiamo quanto l’indifferenza sia un male silenzioso che mina alle fondamenta la democrazia, vogliamo reagire e chiediamo alle organizzazioni sindacali e a tutte le realtà democratiche e antifasciste di questa città e di questo Paese di schierarsi al nostro fianco. Chiediamo pertanto che venga indetta quanto prima nella nostra città una grande manifestazione unitaria in difesa della Scuola e della nostra Costituzione”.

Aggressione liceo Firenze, Rete studenti: “Valditara inadeguato. Non si è espresso sull’agressione fascista ma sulla lettera”. Le reazioni alle parole del ministro

Firenze, sono arrivate a dozzine le dichiarazioni che hanno denunciato ‘l’inadeguatezza’ del ministro all’istruzione Giuseppe Valditara, dopo le parole dette alla trasmissione televisiva Mattino 5, riferendosi alla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, che aveva scritto una lettera aperta agli studenti della scuola che dirige sottolineando la gravità dell’aggressione fascista alla scuola.

“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”. Così scrive Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze. La comunicazione, pubblicata anche sulla pagina Facebook dell’Istituto, arriva a commento dell’aggressione squadrista subita sabato scorso da alcuni studenti del liceo Michelangiolo.

Il ministro Valditara si è espresso contro la circolare della dirigente del Liceo Michelangiolo, definendola ‘impropria’. “Di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole, pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo.” così a Mattino 5 il ministro Valditara riferendosi alla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze.

A difendere la risposta antifascista della preside ci sono gli studenti e le studentesse, che chiedono al ministro come mai si sia sentito in dovere di commentare la lettera anzichè esprimersi sull’aggressione fascista che qualche giorno fa ha visto coinvolti i ragazzi e le ragazze della scuola. Una dichiarazione che fa risuonare il silenzio del governo sui fatti accaduti, non solo a Firenze, ma anche a Ostia e a Bracciano nei giorni prima”.

Così la Rete degli studenti medi del Lazio. “Parlare di antifascismo è parlare della nostra Costituzione. – dichiara la Rete degli Studenti Medi del Lazio – Le parole del Ministro ci confermano la sua inadeguatezza. Invece di intervenire su questioni fondamentali come edilizia, alternanza scuola lavoro e salute mentale, perde tempo con dichiarazioni ideologiche e fuori contesto”.

Per Nardella quelli del ministro sono stati “toni intimidatori lesivi dei principi costituzionali dell’autonomia scolastica e della libertà di pensiero. Dopo la ferita del pestaggio al Liceo Michelangelo la città di Firenze viene offesa da giudizi irricevibili che mortificano il dibattito democratico e civile e il mondo della scuola. L’Italia non ha bisogno di un ministro censore d’altri tempi, ma di un ministro che promuova il rispetto, il dialogo e la non violenza nella scuola italiana”. Vicinanza alla preside del Da Vinci Annalisa Savino, “per le pessime parole del ministro”, è stata poi espressa dall’assessora all’educazione di Palazzo Vecchio Sara Funaro che ha sentito per telefono la dirigente

“Devo essere onesto: sono rimasto allibito dalle dichiarazioni del ministro Valditara”. Lo ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, a proposito delle critiche mosse dal ministro dell’Istruzione nei confronti della lettera della preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, in merito all’aggressione ai danni degli studenti del liceo Michelangiolo sabato 18 febbraio. “Mi auguro che il ministro si scusi con la preside”, ha aggiunto. Mazzeo, che ha parlato a margine della presentazione del premio Ceppo per la pace e per la poesia, ha osservato che gli esponenti del governo “non hanno trovato un momento per condannare la violenza accaduta al liceo Michelangiolo; e invece il ministro Valditara ha trovato il tempo, sbagliando, per censurare le parole della preside, a cui mando un abbraccio grande. La preside diceva ai ragazzi di non essere indifferenti: e la Toscana non è mai stata indifferente, ha sempre scelto la parte giusta della storia da cui stare”.

Anche online arrivano messaggi di denuncia contro le parole di Valditara.

“Il Governo non ha detto nulla sull’aggressione neofascista contro gli studenti di Firenze. Oggi il ministro Valditara minaccia una dirigente che ha ricordato e difeso i valori della Costituzione. Un’altra vergogna che richiede unità per difendere i valori della Repubblica”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Nicola Zingaretti.

“Valditara ha iniziato sostenendo che umiliare i ragazzi è un buon metodo pedagogico e ha continuato sanzionando la Preside della scuola dove sono avvenute le violenze neofasciste (che il governo non ha stigmatizzato). Direi che è inadatto al ruolo. E con La Russa sono già due.” Conclude così, sempre su Twitter, il leader di Azione Carlo Calenda.

Valditara su lettera preside per aggressione liceo Firenze: “Lettera del tutto impropria”. “Pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo”

Roma, intervenendo alla trasmissione televisiva a Mattino 5 il Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha detto la sua sulla lettera scritta dalla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, scritta a proposito dell’aggressione fascista al Liceo Michelangelo di Firenze.

“È una lettera del tutto impropria mi è dispiaciuto leggerla – ha detto Valditara – non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia piu’ posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”.

“Di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole, pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo. – ha aggiunto Valditara – Trovo ci sia sempre più un attacco alla libertà di opinione e un alzare i toni trasformando la polemica in una campagna di odio, delegittimazione e falsificazione talvolta della realtà. Chiedo ai partiti dell’opposizione maggiore responsabilità. E intanto mi aspetto solidarietà anche dalla preside che ha scritto la missiva”.

Exit mobile version