Conte a Firenze il 9 Ottobre

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, sarà a Firenze il 9 ottobre per due distinti appuntamenti: la mattina terrà una ‘lezione’ agli studenti della Scuola di giurisprudenza e, nel pomeriggio, una visita ufficiale all’Accademia della Crusca.

All’Università di Firenze, Conte terrà una prolusione agli studenti sul tema: ‘Il processo di neo-costituzionalizzazione del diritto privato nel contesto della tutela multilivello dei diritti e delle libertà fondamentali in Europa’. L’appuntamento è in programma al polo delle Scienze sociali di Novoli alle 10:30.

Successivamente, il presidente del Consiglio si recherà all’Accademia della Crusca, dove alle 14:30 terrà una relazione dal titolo ‘Lingua e diritto’

In seguito a questi due appuntamenti il Presidente del Consiglio, giovedì e venerdì, sarà in visita in africa, precisamente in Etiopia ed Eritrea.

Alluvione Livorno, Nogarin a Governo: prevedere più fondi 

“Vedrei opportuno ridurre i criteri di esclusione e prevedere più fondi. Ne parleremo col Presidente Conte e col Capo Dipartimento Borrelli durante l’incontro che abbiamo richiesto”: così il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin (M5s) all’avvio delle procedure per i contributi statali per i privati colpiti dall’alluvione del 10 settembre 2017, in riferimento ad una comunicazione inviata oggi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“L’amministrazione comunale – spiega – è all’opera da questa mattina per garantire il miglior supporto possibile a chi vuole fare domanda di contributo statale per l’alluvione. Questo pomeriggio terremo anche una riunione coi rappresentanti degli ordini professionali per tentare di concordare le migliori condizioni per i cittadini con danni agli immobili che dovranno rivolgersi ai loro iscritti per la perizia asseverata obbligatoria”.

“Stiamo facendo tutto il possibile – prosegue Nogarin – davanti ad una procedura statale che attribuisce al Comune numerosi compiti operativi. Se saranno necessari faremo anche degli incontri informativi nei quartieri colpiti”. “Questa fase – precisa – è dedicata ai soggetti privati che hanno subìto danni e li hanno segnalati nella scheda B, mentre più avanti nel tempo sarà la Regione ad attivare le procedure per i contributi dedicati alle attività economiche, cercando di chiudere il cerchio”.

“Rispetto ad altri comuni colpiti nel recente passato da eventi calamitosi simili al nostro – aggiunge – Livorno ha ottenuto l’avvio della procedura di contributo con tempi più brevi, seppure 12 mesi possano sembrare tanti, e di questo ringraziamo il Governo. Al di là della tempistica ci pare comunque necessario stimolare l’intervento del legislatore per migliorare questo tipo di percorsi di aiuto alle vittime di calamità naturali”.

Periferie, Nardella: “Taglio Milleproroghe confermato. Nessun’altra certezza da governo”

E’ avvenuto ieri l’incontro tra il governo e Anci sul cosiddetto ‘Piano periferie’, durante il quale era presente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e una delegazione di sindaci, tra i quali Dario Nardella che non si fida del governo: “ha respinto la proposta di eliminare il taglio. Se c’è volontà perché aspettare il decreto?”.

E’ avvenuto ieri il vertice a Palazzo Chigi tra Governo e Anci sul ‘Piano periferie’. All’incontro con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il sottosegretario al ministero dell’Economia, Massimo Garavaglia, hanno partecipato con Decaro, i sindaci di Roma, Virginia Raggi; Torino, Chiara Appendino; Padova, Sergio Giordani; Treviso, Mario Conte; Livorno, Filippo Nogarin, Bologna, Virginio Merola; Firenze, Dario Nardella; Pesaro, Matteo Ricci; Parma, Federico Pizzarotti; Cosenza, Mario Occhiuto; il vicepresidente dell’Anci, Roberto Pella; il presidente del Consiglio nazionale dell’associazione, Enzo Bianco; e il coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi.

Sul tavolo il governo ha portato un decreto, da presentare entro una settimana, dieci giorni, che andrà a stanziare nell’arco di tre anni i fondi del piano per le periferie congelati dal Milleproroghe. E mentre proprio ieri sera Decaro ha annunciato “principi e fondi tutti salvi”, il sindaco di Firenze Dario Nardella non nasconde la sua contrarietà ai microfoni di Controradio: “Non abbiamo visto nessun testo del decreto, non sappiamo quando verrà presentato e non abbiamo certezze nè sui contenuti nè sulle modalità. Ad oggi l’unico fatto è la conferma del taglio del Milleproroghe”.

Oggi alla Camera si vota il maxi emendamento per tagliare i fondi destinati alla riqualifica delle periferie, già passato al Senato. Dopo l’incontro di ieri Nardella non si fida del governo e delle sue proposte: “Se il governo viole rimettere questi soldi, perché non lo fa già oggi co il voto su l Milleproroghe alla Camera. Come possiamo credere al fatto che lo farà in un decreto la prossima settimana se non l’ha voluto fare oggi?”.

E continua il sindaco di Firenze: “Il Milleproroghe prevede un taglio da 1,6 miliardi sul bando periferie. Se rimanesse questo taglio dobbiamo difenderci in tutti i modi, anche per vie legali. Per Firenze si tratta di 18 milioni di euro, di cui più la metà già contrattualizzati. E’ una cosa mai vista quella di togliere soldi stanziati e confermati con convenzioni e non permetterò che siano i cittadini, i fiorentini, a pagare per questo”.

Dall’altra parte, il Presidente di Anci, Antonio Decaro, commenta: “Abbiamo deciso di non sospendere le relazioni istituzionali con il governo perché il presidente del Consiglio si è impegnato entro una settimana, dieci giorni, a risolvere il problema creato dal blocco dei fondi per il bando periferie disposto in Senato ad agosto con un emendamento al Milleproroghe”. E continua: “Non abbiamo capito le motivazioni per le quali non è possibile porre rimedio in queste ore. Ma registriamo un impegno importante. Che metteremo alla prova dei fatti. Come ho annunciato direttamente al presidente Conte, se non si arriverà alla soluzione, noi sindaci non parteciperemo più ai lavori della conferenza unificata, dal cui esame passano tutti i provvedimenti”.

“Nel Milleproroghe – conclude Decaro – erano stati cancellati finanziamenti per un miliardo e seicento milioni. Soldi destinati ai cittadini più fragili, alle zone delle città in cui si concentra il disagio, alle periferie. La trattativa partiva di là. Abbiamo ottenuto l’impegno del capo del governo perché tutti quei soldi siano recuperati, sebbene rimodulati nel tempo, tenendo conto delle esigenze di ogni Comune”.

 

 

 

Bando Periferie, Anci Toscana: “Salvi i progetti esecutivi, fondo di rotazione per gli altri”

Sblocco immediato dei finanziamenti per tutti i Comuni che hanno approvato i progetti esecutivi entro il 15 settembre 2018; certezza delle risorse per i restanti progetti in graduatoria, con l’istituzione di un apposito Fondo di rotazione. Sono queste le proposte di Anci Toscana da presentare al Governo, per sbloccare i finanziamenti del “Bando Periferie”, scaturite stamani dalla riunione indetta dal presidente Matteo Biffoni nella sede fiorentina all’Associazione con i capoluoghi di provincia.

Una proposta condivisa all’unanimità, presenti oltre a Biffoni (Anci Toscana), i sindaci di Livorno Filippo Nogarin, di Arezzo Alessandro Ghinelli, di Lucca Alessandro Tambellini, di Pistoia Alessandro Tomasi, oltre agli assessori di Firenze, Grosseto, Massa e Carrara. La posizione di Anci Toscana è stata immediatamente trasmessa al presidente di Anci Nazionale Antonio Decaro, che questa sera, insieme ad una delegazione di sindaci cui farà parte anche il vicepresidente Nogarin, incontrerà il capo del Governo Giuseppe Conte.

Obiettivo comune, quello di modificare il testo della norma che blocca i finanziamenti del Bando Periferie, inserita nel decreto Milleproroghe, prima che il provvedimento sia approvato in via definitiva. “Mettiamo a disposizione di Anci la nostra proposta – ha detto Biffoni a nome di tutti i presenti – perché si arrivi a soluzione di una questione che ha una importanza fondamentale non solo per le amministrazioni, ma soprattutto per le nostre comunità. Ogni euro dato ai Comuni è sacrosanto, ha un valore sociale e aiuta l’economia locale. Nessuno lo deve dimenticare”.

La norma in questione prevede attualmente il differimento al 2020 dell’efficacia delle convenzioni già sottoscritte da ben 96 comuni capoluogo e città metropolitane, di cui 11 toscani, sulla base di quanto già disposto dal precedente Governo (DPCM del 29 maggio 2017) e dalle successive delibere del CIPE.

In particolare il ricorso al Fondo di rotazione permetterà ai Comuni, pur imputando la spesa al 2020, di contare su un’anticipazione dalla Cassa Depositi e Prestiti, senza ulteriori oneri finanziari.
Per i comuni toscani si tratta di risorse importanti, impegnate su territori fragili, per un ammontare complessivo di circa 296 milioni di euro.

Siena: Cardin, neo assessora, si dimette

Nicoletta Cardin, neo assessora, si dimette dopo l’arrivo di lettere anonime recapitate, tra gli altri, al neosindaco di Siena De Mossi, a Conte, Di Maio e Salvini.

A Siena la neo assessora al decoro urbano e ambientale, Nicoletta Cardin, ha dato le dimissioni ieri sera. Nella note diffusa nella serata di ieri non vengono rese note le motivazioni di questa scelta, Cardin era stata presentata come espressione della Lega.

Proprio ieri la nomina di Cardin, come quelle di tutta la giunta erano state ratificate dal consiglio comunale.
Dopo la ratifica però, sono state recapitate lettere anonime al neosindaco Luigi De Mossi, a Pierluigi Piccini, consigliere di ‘Per Siena’ e all’ex primo cittadino Bruno Valentini, anche consigliere del Pd, che ha consegnato la lettera ai carabinieri.
Altre lettere di uguale contenuto e provenineza sarebbero state indirizzate anche al premier Giuseppe Conte e ai vicepremier Di Maio e Salvini.
Il contenuto di queste lettere si incentra su Nicoletta Cardin, esprimendo argomenti che avrebbero reso incompatibile la sua figura con la nomina di assessora.
Nicoletta Cardin, laureata in sociologia, è attiva nel settore immobiliare e risulta affiancare suo marito, Lorenzo Grassini, nelle attività imprenditoriali che egli svolge non solo nel senese ma anche all’estero.

Il nome di Nicoletta Cardin appariva accanto a quello del coniuge tre mesi fa anche in un’operazione per rilevare la Lucchese Calcio.

Rossi su Governo: “promette tanto ma non dice dove trova soldi”

“E’ un governo che ha promesso tanto, ma non ha ancora detto dove troverà i soldi”. Lo ha detto Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, intervenendo a Rainews24 a proposito del nuovo esecutivo che sarà guidato da Giuseppe Conte.

“Salvini ha dato la matrice a questo governo”, ha aggiunto Rossi, ribadendo che a suo giudizio si tratta di “un governo di estrema destra”, oltre che “a dir poco euroscettico, e con un contratto di programma in cui non si parla di diritti civili”.

“Salvini è un lepenista, e forma un governo che somiglia molto a quelli dei paesi di Visegrad: ha pulsioni fascistiche e razzistiche, non voglio dire che è fascista e razzista”. Ha aggiunto Rossi. “Mi preoccupa che ci sia un legame con Putin – ha aggiunto, a proposito della maggioranza di governo – e che la destra estrema americana, penso a Steve Bannon, guardi con interesse a questa esperienza. E” come se l”Europa si trovasse stretta in una morsa e questo governo desse una mano a chi vuole ridurla, a chi vuole darle ruolo un meno forte”.

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