Toscana propone ‘hAPPyMamma’ alla ministra Grillo

Firenze, la ministra della salute Giulia Grillo ha dichiarato che vorrebbe sviluppare “un’app sulla maternità con informazioni certificate” e dalla Regione Toscana arriva l’offerta di utilizzare hAPPyMamma.

hAPPyMamma è la app che accompagna le future madri durante le fasi del percorso nascita, dalla gravidanza fino a tutto il primo anno di vita del bambino, con indicazioni e informazioni per facilitare l’accesso e la fruizione dei servizi offerti dal Servio Sanitario regionale.

La app è attiva dal 1° marzo scorso ed è stata realizzata per conto della Regione dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna di Pisa.

L’assessora regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi nell’offrire la disponibilità della app ha aggiunto: “Si tratta di uno strumento innovativo e pensato per per promuovere la salute della mamma e del bambino, offre indicazioni georeferenziate sui servizi consultoriali e ospedalieri relativi al percorso nascita, permette anche di avere il libretto di gravidanza in formato digitale. Nel rispetto della filosofia del riutilizzo di software fra gli enti italiani, del risparmio e per una diffusione di conoscenze e buone pratiche, credo che la ministra Grillo possa accettare il nostro regalo, rodato e già disponibile sui principali store per tablet, smartphone e pc”.

Rossi contro Salvini: ‘Vuole consenso no-vax ed ignora salute bambini’

Enrico Rossi, governatore della Toscana: “La Toscana ha già superato la soglia di copertura vaccinale che è in grado di mettere al riparo tutta la popolazione”.

“L’intento di Salvini è chiaro: strappare il consenso dei no vax ai suoi gregari del Movimento 5 Stelle e chissenefrega della salute dei bambini”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dopo che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha sollecitato il ministro della Salute Giulia Grillo a fare un decreto per consentire di andare a scuola anche ai bambini non vaccinati.

“La Toscana ha già superato la soglia di copertura vaccinale che è in grado di mettere al riparo tutta la popolazione – sottolinea Rossi -. Ma i cittadini devono saperlo che, se l’opinione di leghisti e 5 stelle avesse prevalso, l’Italia sarebbe stata messa all’indice in Europa per quanto riguarda la copertura vaccinale. Ma tanto, per Salvini, chissenefrega dell’Europa”.

Livorno: nas chiude due mense scolastiche per gravi carenze igieniche

Sono due le mense scolastiche a Livorno finite nel mirino dei carabinieri del Nas, per gravi carenze igieniche.

A livorno nel mese di ottobre è stato sanzionato il responsabile di un centro cottura per la preparazione dei pasti per le scuole di un comune per aver mantenuto il deposito alimenti e il magazzino dove venivano consevati materiali e oggetti a contatto di alimenti (utensili, stoviglie da cucina, involucri) in carenti condizioni igienico-strutturali. Per questa mensa è stata disposta la sospensione. Mentre a novembre una cooperativa che gestisce un centro cottura per la preparazione dei pasti delle scuole è stata sospesa per aver mantenuto i locali dell’attività in pessime condizioni igienico-strutturali.

I controlli sono stati effettuati nei mesi scorsi dal comando per la tutela della salute insieme al ministero della Salute, che dall’inizio dell’anno scolastico ha svolto in tutt’Italia un monitoraggio sui servizi di ristorazione nelle scuole di ogni ordine e grado. Su 224 mense ispezionate in tutta Italia, sette sono state chiuse per la grave situazione igienico-strutturale rilevata. In tre mesi sono state elevate sanzioni per oltre 576 mila euro e sequestrate due tonnellate di alimenti: pesci, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane, tutti prodotti privi di indicazioni di tracciabilità e provenienza, trattenuti in ambienti inadeguati, spesso scaduti.

“Cibi scaduti, gravi carenze igieniche, perfino topi e parassiti vari: un film dell’orrore – ha dichiarato la ministro della Salute, Giulia Grillo – Come madre e come ministro mi indigna pensare che sulle tavole dei nostri figli, a scuola, possano finire escrementi, muffe o alimenti di dubbia origine.Oggi chi lavora nel settore delle mense sa benissimo che vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi possibili per garantire tracciabilità, igiene e correttezza di conservazione degli alimenti.”

“Per questo non possiamo permettere il menefreghismo di chi stipula contratti ben precisi e poi fa il furbo o peggio. A maggior ragione quando è in gioco la salute dei più piccoli e vulnerabili: i bambini. Grazie ai nostri Carabinieri del Nas per l’ottimo lavoro e per la grande dedizione e scrupolosità con cui effettuano le ispezioni. A loro va la mia totale gratitudine e quella di tutti i genitori”, conclude Giulia Grillo.

Sanità: Grillo, in passato Ssn usato come bancomat

‘Tagli ingiusti solo per garantire equilibrio conti pubblici’. Così il ministro della Salute Giulia Grillo, in un videomessaggio trasmesso all’apertura del 13/o Forum Risk management in sanità a Firenze

“Eredito una situazione estremamente complicata, in cui tanti nodi in questi anni non sono stati sciolti, venivamo anche da anni in cui la sanità è stata considerata un bancomat per garantire l’equilibrio dei conti pubblici, con tagli che hanno significato purtroppo più spesso ingiustizie che correzioni, meno servizi ai cittadini, un lavoro massacrante per il personale a causa del blocco delle assunzioni che dura da troppi anni, e del blocco dei contratti”.
Così il ministro della Salute Giulia Grillo, in un videomessaggio trasmesso all’apertura del 13/o Forum Risk management in sanità a Firenze.

“Una situazione così complicata non si cambia in pochi mesi – ha aggiunto il ministro -, però assicuro ogni sforzo perché il nostro servizio sanitario continui ad avere una lunga vita. Il cambiamento è già in atto, ci aspettano grandi prove e massimo è il mio impegno e di questo ministero affinché si dia concretezza alle questioni rimaste fino ad ora lettera morta, a partire dal contratto e continuando con la formazione”. Ci sono nuove sfide da affrontare – ha affermato ancora – perché dobbiamo continuare a pensare a un Ssn equo, sostenibile e in grado di offrire gli stessi livelli essenziali di assistenza a tutti i cittadini, indipendentemente dalle zone in cui vivono”.

Rossi chiede fondi e più produzione di cannabis per il Farmaceutico militare

Anche Rosa Maria di Giorgi è intervenuta sulla vicenda: “Mi unisco all’appello del Presidente Rossi, il governo dia più fondi allo Stabilimento Chimico Farmaceutico”.

Un finanziamento per lo Stabilimento Chimico Farmaceutico militare di Firenze, la richiesta di Rossi, per permettergli di incrementare la produzione di cannabis per uso terapeutico, adesso attestata su poco più di 100 chili all’anno. E’ quanto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, chiederà alla ministra della salute Giulia Grillo non appena potrà incontrarla. Il proposito è stato annunciato al termine della visita che Rossi ha compiuto questa mattina nella sede di via Reginaldo Giuliani, l’unica in Italia dove si produce la cannabis FM2 per uso farmaceutico.

“Siamo stati la prima Regione – ha ricordato il presidente Rossi – a prevedere l’uso dei cannabinoidi per scopi terapeutici e a completo carico del servizio sanitario regionale. Era il 2012. Oggi, anche grazie alla campagna di informazione che, dopo l’accordo firmato lo scorso anno con il Chimico farmaceutico, abbiamo lanciato, il consumo in Toscana è in aumento esponenziale: quest’anno ne abbiamo acquistati oltre 100 chili e nel 2014 prevediamo di arrivare oltre i 140. Anche per questo vogliamo contribuire allo sviluppo di questa officina farmaceutica che ha la peculiarità di riuscire a produrre, caso forse unico al mondo, un cannabinoide sempre uguale a se stesso. E’ come se fossimo di fronte ad una molecola farmaceutica su cui si può fare ricerca e sperimentazione. Il Chimico farmaceutico apre quindi un orizzonte nuovo rispetto all’uso di queste sostanze sia per la Toscana che per l’Italia, l’Europa e il mondo”.

Accompagnato dal direttore dello stabilimento, colonnello Antonio Medica, il presidente ha visitato due delle tre serre ermeticamente chiuse, illuminate e riscaldate artificialmente, dedicate alla produzione, e il grandissimo capannone che ne potrebbe ospitare molte altre portando la produzione dapprima a 300 chili l’anno, poi addirittura fino ai 4.000, così da azzerare le importazioni di prodotto dall’Olanda.

“Bisogna che lo Stato intervenga – ha aggiunto Enrico Rossi – e che anche alle Regioni sia consentito farlo. Perchè è sciocco comprare all’estero. Qui ci sono spazi su cui è possibile investire fino a coprire l’intero fabbisogno nazionale, oggi di circa 700 chili l’anno con una produzione che è però sette volte inferiore. Ogni Regione potrebbe fare un investimento pari al suo fabbisogno, aiutando questo Istituto a svilupparsi. La Toscana è disponibile a finanziare una serra come quelle che abbiamo visitato. Poi occorre finanziare di più la ricerca”.

Il presidente ha poi aggiunto che sarebbe opportuno studiare ciò che ha fatto il Canada, dove si usano i cannabinoidi per curare un più ampio numero di patologie, anche molto diffuse, come i dolori muscolari, con un impatto su grandi fasce di popolazione.

“La lotta al dolore – questa la conclusione del presidente Rossi – può essere integrata con efficacia, con attenzione ai diritti dei cittadini e dei malati, per curarli meglio, e anche con un risparmio economico che sarebbe enorme. Purtroppo a livello nazionale si parla di tutto forchè di crescita e di stato sociale. Chiederò un incontro alla ministra Grillo per poter discutere delle ipotesi che riguardano questa struttura, che non ha l’obiettivo del profitto, che lei ha già visitato e che ha sviluppato una molecola unica al mondo”.

“Lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze è una  istituzione storica, di grande  eccellenza, e con un prestigio internazionalmente  riconosciuto in ambito medico, scientifico e tecnologico. Il progetto pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis ha dimostrato di ottenere risultati importanti. Per questo sono d’accordo con il presidente della giunta regionale Toscana Enrico Rossi, nel chiedere un finanziamento ad hoc che permetta all’Istituto di aumentarne la produzione” dichiara la deputata PD Rosa Maria di Giorgi.

“La cannabis lavorata al Farmaceutico di Firenze – continua di Giorgi – ha caratteristiche di qualità superiori, riconosciute in tutto il mondo, e sarebbe sciocco non valorizzare un’eccellenza nazionale, costringendo le regioni ad acquistare il prodotto sul mercato estero, quando potremmo benissimo soddisfare tutte le richieste, ed anzi esportare a nostra volta un prodotto di sicura efficacia e di straordinaria importanza medica”.

“Sarebbe singolare – conclude la deputata PD – che proprio un governo che dice di voler fare gli interessi dell’Italia ‘prima di tutto’ si dimostri sordo ad un appello del genere, dato  che va tutto a vantaggio del nostro Paese”.

La Toscana nel 2017 ha curato con cannabinoidi 1.285 pazienti con una spesa complessiva di 314.715 euro. Le importazioni di cannabis dall’Olanda nel 2018 saranno di 700 chili per un costo di circa 4,2 milioni di euro.

In Toscana dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 è in funzione un Centro di ascolto in grado di offrire informazioni a cittadini e medici. Si può contattare componendo l’800 880101.

Ad oggi i farmaci cannabinoidi si usano (normalmente in forma di polvere o di decotto) per il trattamento dei dolori cronici e neuropatici, ma anche per pazienti con il cancro, la Sla, la sclerosi multipla e in alcune forme di dolore cronico refrattario di origine reumatologica, come la fibromialgia e la sindrome di Tourette.

Vaccini obbligatori nido e asili, Firenze poche esclusioni

A Firenze sono pochi i bambini che rischiano l’esclusione dal nido e asili perchè non vaccinati. Nella regione l’autocertificazione della Grillo è inutile: “Alle famiglie diciamo di non preoccuparsi”, afferma Cristina Giachi “non devono fare nulla se nesusno dei servizi le contatta direttamente”.

L’introduzione dei vaccini obbligatori per l’inclusione nei nidi e nelle materne in Toscana non desterà grandi problemi, sono rispettivamente 24 e 45 i bambini che rischiano l’esclusione.

Riguardo ai nidi, che inizieranno il 3 settembre, a Firenze ci sono 2000 iscritti di cui solo 24 non hanno ancora presentato i documenti. “Stiamo chiamando le famiglie, la metà sono straniere” spiega Giachi, non si tratta perciò di no-vax, dunque sarà facile convincerli e aiutarli nelle vaccinazioni.

Riguardo alle materne, che inizieranno il 17 settembre, il numero degli iscritti in città è di 2000 di cui 45 sono senza certificazione. Il dato resta comunque molto basso e perciò recuperabile.

In Toscana c’è l’anagrafe vaccinale, il che significa che ogni bambino che è stato vaccinato è registrato e sono segnate eventuali mancanze, perciò  l’autocertificazione della Grillo è inutile nel nostro territorio. Per evitare confusioni “Alle famiglie diciamo di non preoccuparsi”, afferma Giachi, “non devono fare nulla se nesusno dei servizi le contatta direttamente”.

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