Botteghe della salute: pubblicato bando per servizio civile regionale

Un nuovo bando di servizio civile regionale per 220 posti, dedicato alle Botteghe della salute, è stato pubblicato oggi, 19 febbraio, sul Burt. E’ rivolto a giovani fra i 18 e i 29 anni, non occupati o inattivi, regolarmente residenti o domiciliati in Toscana.

I progetti avranno una durata di 12 mesi, con un contributo mensile di 433,80 euro. Il bando sarà attivo dal 20 febbraio fino alle ore 14 del 20 marzo 2020. La Bottega della Salute è una iniziativa della Regione Toscana (Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale – settore innovazione sociale) nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani, e in collaborazione con Anci Toscana (con la quale è stato siglato un nuovo Accordo triennale a inizio 2020), per offrire sul territorio un servizio multifunzionale, gratuito e facilmente accessibile a tutti, favorendo nello stesso tempo l’occupazione giovanile.

Le Botteghe della Salute sono un servizio di prossimità, che, grazie ai giovani del servizio civile regionale, rendono più accessibile la rete dei servizi pubblici ai cittadini che vivono in zone particolarmente disagiate. Le Botteghe sono, infatti, normalmente presenti nei piccoli Comuni delle zone montane, delle isole e nelle estreme periferie delle città con l’obiettivo di garantire l’accesso ai servizi di tipo sanitario, sociale e di pubblica utilità.

Nelle Botteghe lavorano personale qualificato e giovani del servizio civile regionale (adeguatamente formati), che forniscono informazioni e orientamento e che, all’occorrenza, possono accompagnare gli utenti al servizio richiesto.

Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso l’apposita piattaforma online, accedendo al sito: https://servizi.toscana.it/sis/DASC. Il bando è pubblicato sui siti della Regione Toscana (https://www.regione.toscana.it/servizio-civile) e di Giovanisì (https://giovanisi.it/bando/bando-per-220-giovani-nelle-botteghe-della-salute/).Per informazioni è possibile contattare il numero verde 800 098 719.

Servizio civile nei pronto soccorso, al via bando regionale per 130 giovani

E’ stato pubblicato ieri sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana, e resterà aperto fino al 14 febbraio, il bando rivolto ai giovani che vogliono fare servizio civile nei pronto soccorso degli ospedali toscani: 130 posti, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, per una durata di 12 mesi.

Il bando è stato illustrato stamani dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, nel corso di una conferenza stampa. “Lo scorso ottobre – ha ricordato l’assessore – abbiamo varato con una delibera il Piano di azioni per migliorare l’esperienza di pazienti e parenti nei pronto soccorso. Tra queste azioni rientra, appunto, anche la presenza di “accompagnatori”, ragazzi del servizio civile che potranno affiancare il personale dell’accoglienza, soprattutto nei confronti dei pazienti più fragili, per dare informazioni, sostegno e orientamento. La Toscana è la prima Regione a fare una cosa del genere. Per molti cittadini, il pronto soccorso è la porta di accesso all’ospedale, svolge una funzione di rassicurazione e aumenta la fiducia nei confronti dell’intero servizio sanitario”.

Il bando si inserisce tra le opportunità promosse da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, ed è finanziato dalla Regione con il POR FSE 2014-2020 per 735.000 euro. Ai giovani in servizio civile spetta un assegno mensile di 433 euro. L’avviso è pubblicato ai seguenti indirizzi:

www.regione.toscana.it/servizio-civile

giovanisi.it/servizio-civile

Si potrà trovare anche sul Burt, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, numero 3, parte III, del 15 gennaio 2020.

I giovani interessati, e in possesso dei requisiti richiesti, potranno presentare domanda, esclusivamente on line, alle aziende sanitarie e ospedaliere. Questi i requisiti necessari: essere residenti in Toscana, o domiciliati per motivi di studio propri o di lavoro di almeno uno dei genitori; avere età compresa tra 18 e 29 anni; essere disoccupati; essere in possesso di idoneità fisica; non aver riportato condanne penali. La valutazione di idoneità dei candidati verrà effettuata da un’apposita commissione istituita in ciascuna azienda.

Con questo progetto, si vogliono potenziare i servizi di accoglienza e informazione a pazienti e familiari che arrivano nei pronto soccorso degli ospedali toscani; in particolare, supportare gli operatori sanitari nella fase di accoglienza e accompagnamento dei pazienti e dei loro parenti durante tutto il percorso assistenziale; offrire un servizio di prima accoglienza, informativa e di orientamento all’utente, prevalentemente fragile, che arriva al PS, attraverso un’informazione chiara, e anche con la distribuzione e raccolta di questionari di gradimento.

Il progetto regionale “Servizio civile nei pronto soccorso toscani” è rivolto alle Aziende sanitarie toscane che gestiscono i 38 Pronto soccorso degli ospedali, e che sono anche enti iscritti all’albo degli enti del servizio civile regionale. Per l’avvio di questo servizio, la Regione destina la somma di 735.000 euro, per complessivi 130 posti, che saranno ripartiti tra le Aziende sanitarie in base a criteri che tengano conto del numero dei pronto soccorso all’interno dei presidi ospedalieri  di ciascuna Azienda, delle loro dimensioni e del numero di accessi.

Questa la suddivisione dei 130 posti tra le varie Aziende:

  • Azienda Usl Toscana Centro: 28 posti
  • Azienda Usl Nord Ovest: 38 posti
  • Azienda Usl Sud Est: 30 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi: 16 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer: 2 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana: 12 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Senese: 4 posti

Ai giovani del servizio civile che verrano selezionati per il progetto, le Aziende dovranno offrire, entro e non oltre i primi tre mesi dell’avvio del progetto (che dura complessivamente 12 mesi), i seguenti corsi di formazione: utilizzo dei defibrillatori (es. BLSD); sicurezza nei luoghi di lavoro; organizzazione dell’ente e del sistema sanitario regionale (durata minima 3 ore); privacy e trattamento dati (durata minima 3 ore); PASS, Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali (durata minima 3 ore); gestione delle relazioni e dei conflitti (durata minima 3 ore); corso sull’accoglienza, articolato in un modulo base della durata minima di 3 ore, che potrà essere sviluppato e ampliato anche nei successivi mesi di servizio; corso sulla DGR 806/2017, con particolare riferimento alla riforma organizzativa dei Pronto soccorso della Toscana.

Inoltre Regione Toscana, in collaborazione con il Centro di Ascolto Regionale, potrà organizzare una giornata formativa sull’accoglienza, alla quale le Aziende sanitarie toscane che aderiscono al progetto dovranno far partecipare i giovani selezionati.

L’attenzione e l’ascolto attivo da parte dei giovani del servizio civile potranno essere utili anche per costruire una mappatura dei bisogni della popolazione che arriva al pronto soccorso, e costruire di conseguenza le risposte più appropriate; e anche per favorire il contenimento del fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, che sono in costante aumento e rappresentano un problema oggettivo.

Per tutta la durata del bando, ci sarà anche una campagna social su Facebook e Instagram, con un video visibile anche a questi due indirizzi:

www.regione.toscana.it/servizio-civile

giovanisi.it/servizio-civile

Politiche giovanili: fine settimana ricco di premi per le band emergenti

“Sono i giovani, e le politiche regionali a loro dedicate, i protagonisti di domani. All’auditorium Flog di Firenze sarà proclamata la band vincitrice del premio “FSE/Giovanisì” in occasione della finale di Rock Contest 2019. A Matera si terrà invece la finalissima nazionale di European Social Sound4U.”

Secondo quanto diffuso dall’Agenzia di informazione della Regione Toscana: “Due appuntamenti pensati all’interno delle attività del Fondo Sociale Europeo e di Giovanisì. due occasioni per informare ragazze e ragazzi sulle tante opportunità che la Toscana offre loro per orientarsi ed avvicinarsi al mondo del lavoro, perfezionare gli studi, acquisire una formazione adeguata per trovare il lavoro migliore e più qualificato. Allo stesso tempo due iniziative che rispondono al bisogno di visibilità e di crescita professionale per le band giovanili emergenti che rappresentano per la Toscana una grande risorsa di cult ura musicale, di socialità e di potenzialità artistiche.

Rock Contest 2019 – Premio FSE/Giovanisì
Il premio di 3000 euro verrà assegnato al brano musicale originale che meglio esprimerà le aspirazioni e inquietudini dei giovani e in generale la condizione giovanile. Il premio finanzierà un progetto artistico legato all’evoluzione musicale e professionale del solista o della band autrice del brano vincitore.

Finale di European Social Sound a Matera
La finale di European Social Sound4U vedrà protagoniste le band toscane Emma Morton & The Graces, più filologica e “vintage”, ma carica di forza teatrale ed emotiva, e Flame Parade che attualizza il folk di matrice anglosassone con un sound coinvolgente e contemporaneo. Alla miglior band emergente 10mila euro in servizi. Previsto anche un Premio della critica con un montepremi di 3mila euro sempre in servizi promozionali.

A scegliere la migliore band emergente sarà sia il pubblico che una giuria di esperti. Si potrà votare collegandosi al sito web www.europeansocialsound.it e seguire le istruzioni e nel frattempo godersi lo spettacolo grazie alla diretta in streaming che sarà trasmessa sul canale Facebook di ESS4U.

Ospiti e giudici della serata Roberto Dell’Era (Afterhours), Silvia Boschero (Rai Radio 2) Daniela Amenta (Radio Capital).

La Regione Toscana, rappresentata da Elena Calistri e Chiara Criscuoli, porterà a Matera la best practice dell’originale sistema integrato delle politiche per i giovani riassunto in due video trasmessi nelle pause fisiologiche tra i cambi di palco.”

Meeting dei Diritti Umani, oltre 7000 gli studenti alla 23a edizione

Sono stati oltre 7000 gli studenti che da tutta la Toscana hanno riempito il Mandela Forum per il 23esimo Meeting dei Diritti Umani. Con loro, 700 insegnanti ad accompagnarli per una mattinata dedicata all’ambiente: “Cose per questo mondo. In viaggio per difendere il nostro pianeta” è il titolo della edizione 2019 del Meeting che quest’anno si inserisce all’interno del percorso del progetto europeo Walk the Global Walk.

La mattinata è iniziata alle 9. Dopo l’animazione musicale affidata ai musicisti Diana Winter e Tommaso Novi, hanno aperto il meeting i conduttori: Dj Carletto e Saverio Tommasi. Alle 10.30 si è entrati nel vivo del meeting. Tra gli ospiti i ragazzi del progetto “Re muto” per i “Rulli di tamburo”, Annalisa Cima e Mauro Pasqualini di “Borgo Movart”, i ricercatori Tommaso Baroni e Chiara Maccelli, poi il climatologo Roberto Buizza e Tommaso Novi.

meeting diritti umani

Sul palco presenti anche i “Restart”, associazione di volontari che hanno riparato in diretta i dispositivi rotti o lenti. Presenti anche Andrea Toscani e Simone Cariello dei “Drop Circles”; infine un collegamento dall’Antartide con la ricercatrice Laura Caiazzo.

Durante tutto l’evento sono stati collocati all’ingresso del Mandela alcuni cestini per la raccolta di cellulari ed altre attrezzature elettroniche. Il Meeting riserva uno spazio speciale ai giovani ricercatori impegnati in alcuni progetti innovativi in materia di protezione ambientale. L’intervento conclusivo è stato affidato a Stefano Mancuso, scienziato di prestigio mondiale che dirige il laboratorio internazionale di neorobiologia vegetale (LINV – International Laboratory of Plant Neurobiology).

meeting diritti umani

Le scuole che hanno partecipato al Meeting dei Diritti Umani 2019 hanno potuto contribuire alla manifestazione attraverso la produzione di un “messaggio” da portare all’evento che fosse visibile e facilmente comunicativo (esempio: magliette, coreografie, cartelloni). I messaggi saranno valorizzati durante la giornata.

L’edizione di quest’anno è dedicata anche a Nadia Toffa, per il suo impegno nella terra dei fuochi e a Taranto. E’ stato proiettato un video-tributo alla giornalista de “Le Iene” e al termine del contributo i ragazzi e le ragazze hanno fatto un “freeze” omaggio a Nadia.

Il meeting dei Diritti Umani si inserisce nell’ambito delle attività di Giovanisì.

meeting diritti umani

Pronto il bando 2019 per contributo affitto di Giovanisì

E’ in attivazione il bando 2019 per il contributo affitto di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

Il bando è rivolto ai giovani dai 18 ai 34 anni che intendono uscire dal nucleo familiare usufruendo di un contributo della durata di tre anni per il pagamento di un canone di affitto.

Le domande dovranno essere presentate dal 4 novembre al 18 dicembre prossimi: solo in questo periodo, infatti, sarà attivo il nuovo bando per il contributo promosso dalla Regione nell’ambito di Giovanisì; potranno partecipare i giovani residenti in Toscana da almeno due anni, purché abitanti con la famiglia e non intestatari di contratti di affitto.

Il contributo previsto, triennale, varia da un minimo annuale di 1800 euro (150 euro al mese) fino a un massimo di 4200 euro (350 al mese). Per presentare domanda, tra i documenti richiesti, vi è anche la dichiarazione Isee, che non deve essere superiore ai 40000 euro nel nucleo familiare, in corso di validità e rilasciata entro il 18 dicembre 2019.
Fino ad oggi, con i precedenti sei bandi finanziati dal 2012 al 2018, ben 6014 sono stati i giovani che hanno beneficiato del contributo affitto del programma Giovanisì.

“Il rinnovo di questo bando conferma l’impegno della Regione verso le nuove generazioni anche nella parte che riguarda l’autonomia abitativa dei giovani”, spiega il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che evidenzia come lo scopo sia “sostenere con un contributo di durata triennale, che varia a seconda della fascia di reddito e della presenza di figli, giovani che vivono all’interno del nucleo familiare di origine ma intendono rendersi autonomi”. Il presidente Rossi precisa inoltre che “il sostegno all’affitto fa parte del pacchetto di opportunità che la Regione offre ai giovani attraverso il progetto Giovanisì”.

“Potranno partecipare single e coppie sposate, conviventi o che hanno deciso di convivere, di età compresa tra i 18 e i 34 anni”, precisa l’assessore regionale alle Politiche abitative, Vincenzo Ceccarelli. “E’ una misura che, oltre a favorire l’autonomia abitativa dei giovani, si aggiunge agli oltre 20 milioni che la Regione garantisce ai Comuni per il sostegno al pagamento degli affitti delle famiglie bisognose”.

Pronto soccorso: all’accoglienza anche 130 giovani del servizio civile

Una delibera approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta dà il via al Piano di azioni per migliorare l’esperienza di pazienti e parenti nei pronto soccorso toscani, che ha lo scopo di offrire un servizio di prima accoglienza informativa e di orientamento all’utente, prevalentemente fragile, che accede al pronto soccorso: tra queste azioni, appunto, anche la presenza di “accompagnatori”, 130 giovani del servizio civile che potranno affiancare il personale dell’accoglienza, per intervenire sugli aspetti relazionali e psicologici del momento dell’urgenza.

Il progetto regionale “Servizio civile nei pronto soccorso toscani” approvato lunedì dalla giunta è rivolto alle Aziende sanitarie toscane che gestiscono i 38 Pronto soccorso degli ospedali, e che sono anche enti iscritti all’albo degli enti del servizio civile regionale. Per l’avvio di questo servizio, la Regione destina la somma di 735.000 euro, per complessivi 130 posti, che saranno ripartiti tra le Aziende sanitarie in base a criteri che tengano conto del numero dei pronto soccorso all’interno dei presidi ospedalieri di ciascuna Azienda, delle loro dimensioni e del numero di accessi. L’avvio dei 130 giovani al servizio sarà effettuato nei primi mesi del 2020.

“In questo ultimo periodo stiamo cercando di mettere in atto una serie di azioni per migliorare il clima e la qualità dell’accoglienza nei 38 pronto soccorso della Toscana – dice l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – Interventi che vanno a beneficio dei pazienti, dei familiari e anche degli operatori che nei pronto soccorso lavorano. Tra queste azioni, ci è sembrato che l’impiego di giovani del servizio civile possa essere di supporto al lavoro degli addetti all’accoglienza, anch’essi previsti dal Piano per il miglioramento dei pronto soccorso”.

Con questo progetto, si vogliono potenziare i servizi di accoglienza e informazione a pazienti e familiari che arrivano nei pronto soccorso degli ospedali toscani; in particolare, supportare gli operatori sanitari nella fase di accoglienza e accompagnamento dei pazienti e dei loro parenti durante tutto il percorso assistenziale; offrire un servizio di prima accoglienza, informativa e di orientamento all’utente, prevalentemente fragile, che arriva al PS, attraverso un’informazione chiara, e anche con la distribuzione e raccolta di questionari di gradimento.

Questa la suddivisione dei 130 posti tra le varie Aziende:

Azienda Usl Toscana Centro: 28 posti
Azienda Usl Nord Ovest: 38 posti
Azienda Usl Sud Est: 30 posti
Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi: 16 posti
Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer: 2 posti
Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana: 12 posti
Azienda Ospedaliero Universitaria Senese: 4 posti

Ai giovani del servizio civile che verrano selezionati per il progetto, le Aziende dovranno offrire, entro e non oltre i primi tre mesi dell’avvio del progetto (che dura complessivamente 12 mesi), i seguenti corsi di formazione: utilizzo dei defibrillatori (es. BLSD); sicurezza nei luoghi di lavoro; organizzazione dell’ente e sul sistema sanitario regionale (durata minima 3 ore); privacy e trattamento dati (durata minima 3 ore); PASS, Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali (durata minima 3 ore); gestione delle relazioni e dei conflitti (durata minima 3 ore); corso sull’accoglienza, articolato in un modulo base della durata minima di 3 ore, che potrà essere sviluppato e ampliato anche nei successivi mesi di servizio; corso sulla DGR 806/2017, con particolare riferimento alla riforma organizzativa dei Pronto soccorso della Toscana.

Inoltre Regione Toscana, in collaborazione con il Centro di Ascolto Regionale, potrà organizzare una giornata formativa sull’accoglienza, alla quale le Aziende sanitarie toscane che aderiscono al progetto dovranno far partecipare i giovani selezionati.

Le Aziende sanitarie aderiranno al progetto con un proprio documento, che contestualizza all’interno dei propri pronto soccorso le attività che i ragazzi selezionati andranno a fare durante i 12 mesi di servizio. Uscirà entro l’anno un bando regionale rivolto ai giovani, per selezionare i 130 candidati che saranno assegnati ai pronto soccorso della Toscana; questo resterà aperto per 30 giorni. I giovani interessati potranno presentare la domanda all’Azienda sanitaria di loro interesse, tramite una procedura on line, alla quale potranno accedere con la tessera sanitaria (abilitata) o, se sprovvisti, tramite delle credenziali che verranno loro fornite al primo accesso alla procedura on line. Le selezioni delle domande ricevute saranno effettuate direttamente dalle Aziende e si concluderanno entro 45 giorni dalla chiusura del bando.

Il bando si inserisce tra le opportunità promosse da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

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