Vertenza Gilbarco, nuovo incontro in Regione: “Nessuno resti indietro”

Firenze – Sulla vertenza dell’azienda Gilbarco, “gli obiettivi fondamentali  sono le certezze sul futuro del sito industriale di Firenze e la tutela di tutti i lavoratori impattati da questa riorganizzazione, compresi i somministrati”.

Si aggiorna la vicenda della Gilbarco Firenze. Un nuovo incontro si è tenuto oggi, in Regione, assieme a Valerio Fabiani, consigliere del presidente Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali.  Il tavolo con istituzioni, Arti, azienda, organizzazioni sindacali e Rsu ha registrato l’avvio di una fase di confronto che rimette all’azienda, presente con l’amministratore delegato Paolo Sorrentino, l’onere di presentare una proposta di accordo all’interno di principi condivisi e declinati, oltre che da Fabiani, dall’assessora al Lavoro del Comune di Firenze, Benedetta Albanese.

“Nessuno resti indietro” hanno ripetuto i due rappresentanti istituzionali, ribadendo il principio dinanzi alla multinazionale che a maggio ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 31 lavoratori, cui si aggiungo i 39 lavoratori interinali di prossima scadenza e che non sono ricompresi nelle procedure di tutela previste per i lavoratori dipendenti.

“Si è aperta una fase diversa, in cui si discuterà nel merito di un possibile accordo; gli obiettivi fondamentali sono le certezze sul futuro del sito industriale di Firenze e la tutela di tutti i lavoratori impattati da questa riorganizzazione, compresi i somministrati. L’obiettivo della Regione è andare a un accordo quadro che abbracci tutti i lavoratori e tenga insieme questi obiettivi” dichiara Fabiani.

“Abbiamo condiviso la cornice di riferimento, che è quella di portare avanti un ragionamento politico che non lasci indietro nessuna lavoratrice o lavoratore – dichiara l’assessora Albanese -. Oggi ci si avvia a un percorso che considera in maniera congiunta tutti i lavoratori e che poi sarà dettagliato ai tavoli che si svilupperanno prossimamente”. Albanese ha informato i presenti che lo scorso 31 maggio il sindaco Dario Nardella, alla presenza della stessa assessora e di Sorrentino, ha tenuto un incontro con Gilbarco America a cui ha rappresentato l’importanza politica per questa realtà nelle due espressioni: quella della tutela occupazionale ma anche del futuro del sito e dell’eccellenza industriale nel territorio.

 

Gilbarco: prosegue la trattativa con l’azienda. Oggi tavolo in Regione

Firenze – Lo rende noto la segreteria provinciale di Fiom Cgil Firenze, Prato, Pistoia. Intanto si avvicina la scadenza dei contratti interinali il 30 giugno.

Tavolo principalmente interlocutorio oggi nella sede della Regione a Firenze per la vertenza Gilbarco. All’incontro presenti istituzioni, rappresentati dell’azienda, organizzazioni sindacali e Rsu. Lo stabilimento di via de’ Cattani a Firenze della Gilbarco occupa attualmente 167 dipendenti diretti, una cinquantina di interinali e numerosi consulenti esterni. La riorganizzazione internazionale dell’azienda, si ricorda, ha portato all’apertura di licenziamento collettivo per 31 + 39 lavoratori in totale il 6 maggio di quest’anno.

L’azienda, riferisce sempre la Fiom Cgil, “si è dichiarata aperta alle soluzioni proposte dal sindacato, in attesa di studi sulla fattibilità di quest’ultime. Noi abbiamo ribadito la necessità che gli interinali vengano assunti così che tutti i lavoratori possano essere trattati nella stessa maniera e possa essere pensato un ammortizzatore sociale adatto per tutti. Nessun lavoratore deve essere lasciato indietro. Inoltre, abbiamo riportato la discussione sul bisogno di ritirare questa procedura di licenziamento collettivo.”

Chiediamo, insieme alle istituzioni, che l’azienda presenti un piano industriale che dimostri quanto affermato da Gilbarco, la quale sostiene che la riorganizzazione preveda anche futuri investimenti per l’espansione dello stabilimento – afferma sempre il sindacato -. Le parti in causa stanno svolgendo le verifiche necessarie per vedere la fattibilità delle varie proposte sul tavolo. È tuttavia necessario che questi accertamenti avvengano più velocemente possibile visto l’avvicinarsi della scadenza del 30 giugno, giorno in cui termineranno i contratti degli interinali. Il tempo passa e non possiamo lasciare i lavoratori e le lavoratrici senza risposte”, conclude la Fiom Cgil.

Gilbarco Firenze, mancato accordo con Regione. Attivata procedura di licenziamento

Gilbarco Firenze – Arrivata in mattinata la procedura di licenziamento per 31 lavoratori. A 38 interinali era, invece, già stato annunciato che il 30 giugno sarebbe scaduto il loro contratto.

E’ mancato l’accordo al tavolo dell’Unità di crisi regionale sulla vertenza Gilbarco Firenze, l’azienda che ha annunciato una riorganizzazione che porterà sul territorio fiorentino circa 70 esuberi tra lavoratori diretti e somministrati. La trattativa è durata per tutta la giornata di ieri. A Firenze Gilbarco conta 167 dipendenti, tra diretti e interinali.

Questa mattina, poco prima dell’inizio dell’assemblea dei lavoratori è arrivata, da parte dell’azienda, la procedura di licenziamento per 31 lavoratori diretti. La denuncia di Cgil Firenze:

“La gravità di questa vicenda sta nel fatto che, a differenza di Bekaert e GKN, in questo caso chi rappresenta l’azienda è anche vicepresidente di Confindustria Firenze. L’associazione dapprima sottoscrive patti per lo sviluppo e la difesa del tessuto industriale, salvo però poi chiudere realtà come il reparto di Gilbarco. Non c’è solo la responsabilità del board americano, chi ha deciso di licenziare questi lavoratori è anche un importante esponente di Confindustria Firenze. Per questo motivo, diciamo chiaramente che per la Fiom CGIL Firenze non vi è nessuna possibilità di venire a qualsiasi accordo che preveda i licenziamenti dei lavoratori. Le motivazioni nell’apertura della procedura non ci convincono, ma non trovano neppure riscontro rispetto alle vaghe informazioni che la direzione aziendale ci ha dato per obbligo contrattuale. Siamo di fronte ad una realtà che decide di licenziare 31 lavoratori diretti e 38 somministrati solo ed esclusivamente in una pura logica di razionalizzazione del profitto degli azionisti. Se la visione industriale sulla nostra città, se le ricette per uscire dalla crisi pandemica ed ora bellica, sono quelle dimostrate da questa vicenda, noi le respingiamo nel modo più assoluto. Chiediamo pertanto alle istituzioni locali a partire dalla Città Metropolitana al Comune di Firenze e alla Regione Toscana di schierarsi a fianco dei lavoratori di Gilbarco contro un’arroganza padronale dei tempi del vapore, oggi rappresentata da Confindustria Firenze”.

“Sono sorpreso e amareggiato, avevamo proposto all’azienda, d’intesa con il sindacato, un’attesa di soli dieci giorni per conoscere il piano industriale – dichiara Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Giani -. Ma Gilbarco non ha accettato di aspettare un tempo certo e così ridotto che potrebbe evitare costi sociali pesanti; il nostro obiettivo rimane quello di zero esuberi e nuove certezze sul futuro industriale del sito. Con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo restano fuori da qualunque percorso di tutela i 38 lavoratori interinali ai quali il 30 giugno prossimo scadrà il contratto. Il tavolo non chiude: resta aperto per trovare una soluzione anche per loro”.

 

🎧 Firenze, la riorganizzazione della Gilbarco rischia di lasciare a casa 70 lavoratori

Protesta dei lavoratori della Gilbarco a Firenze davanti alla sede della Confindustria per i 70 esuberi, causati dalla riorganizzazione annunciata dall’azienda.

La storica società, leader per i sistemi di pagamento nelle stazioni di servizio, ha annunciato una riorganizzazione che metterebbe a rischio il posto di lavoro per 70 persone. In totale i dipendenti della Gilbarco Firenze sono 167 più alcune decine tra lavoratori interinali e consulenti.  L’azienda Gilbarco Italia S.r.l. fa parte insieme alla capogruppo Gilbarco Veeder-Root della multinazionale americana Vontier,  leader nel settore della distribuzione e produzione di attrezzature e soluzioni per il pagamento per le stazioni di servizio.

Per i sindacati di Fiom Cgil Firenze, Prato, Pistoia e la RSU la decisione dell’azienda Gilbarco è inaccettabile. La Regione Toscana ha accettato un incontro la prossima settimana con i sindacati che per oggi si sono dati appuntamento, assieme ai lavoratori, davanti la sede della Confindustria a Firenze, la quale è storicamente associata all’azienda.

Sulle magliette dei lavoratori oggi in protesta è apparso il cartello con la data del 30 giugno 2022. Questo perchè, stando a quanto riportato, dal primo luglio inizierebbe la nuova riorganizzazione annunciata.

Gilbarco

In podcast l’intervista a Fabio Ammavuta di Fiom Firenze, a cura di Lorenzo Braccini. 

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